IL CAZZIATONE
Parte sesta
Quel pomeriggio, scrivo la mia relazione piena di tutti i dettagli.
Non appena finito, dopo averla riletta almeno dieci volte, la faccio vedere al Dirigente nel suo alloggio privato.
Lui la legge tutta attentamente e mi dice che va bene.
Mi raccomanda di non dire nulla a quello che il Vicario mi dirà, di non replicargli per nessunissimo motivo ed a chiedergli solo scusa.
Farò come dice lei, dottore !.
E grazie ancora per il suo intervento in mia difesa.
Gli dico congedandomi da lui.
La mattina dopo, partiamo di buon ora.
Sono le otto in punto.
Era l’antivigilia di natale, e quella mattina ero proprio da solo in Ufficio, siccome il buon maresciallo Calì aveva chiesto un giorno di riposo.
Vedendomi uscire, il piantone, mi guarda un po’ perplesso.
Ma se viene qualcuno a sporgere una denuncia, cosa gli devo dire ?...
Mi chiede incuriosito.
Mandalo dai Carabinieri !.
Gli rispondo.
E se viene qualcuno a cercarla personalmente ?...
Digli che sono a Canossa !.
Dove scusi ?....
A Messina in Questura, siccome convocato per comunicazioni urgentissime !.
Taglio corto.
Alle nove spaccate, sono dietro la sua porta, che è aperta.
Do una sbirciata dentro, ma la sua scrivania vedo che è vuota !.
Il Signor Vice Questore Vicario…… non c’è ?...
Chiedo alla sua segretaria.
Questa, alza la testa e la vedo con il telefono in mano, sarà intenta a spettegolare con qualche altra sua collega, penso, ma le dico timidamente……
Mi scusi signora !.
Non me ne ero accorto che lei era impegnata !.
Questa, posa il telefono, e mi guarda tutta indispettita.
Ma lei l’ho guardato il calendario ?....
Mi chiede,
Certo che si !.
Rispondo.
Il Commendatore è in giro per la città a fare gli auguri di natale !.
Ma….mi ha convocato qui per le nove in punto !...
Enbe ?!....
Si accomodi in sala ed aspetti che ritorni !.
Franco, mi dice Mimmo, sentimi a me !.
Andiamoci a sedere che è meglio !.
Si !.
Accomodiamoci pure, che comincia la penitenza !.
Fine parte sesta.
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