Astronauta, ingegnere e incursore paracadutista: Paolo Nespoli

[ryuzaki]

Quoto!

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In effetti, forse sarà la dimostrazione in cui seci tieni veramente ci riesci?

Qua non si tratta di "tenerci", ma proprio di tempo materiale per poterlo fare. Nella mia caserma nemmeno gli esami all'università andavi a fare se non ti prendevi almeno 3 giorni di licenza, andarsi a laureare addirittura in America, essendo contemporaneamente un incursore, è una cosa che non mi spiego.

[IspGinko]

Qua non si tratta di "tenerci", ma proprio di tempo materiale per poterlo fare. Nella mia caserma nemmeno gli esami all'università andavi a fare se non ti prendevi almeno 3 giorni di licenza, andarsi a laureare addirittura in America, essendo contemporaneamente un incursore, è una cosa che non mi spiego.

Qui servirebbe l intervento di qualcuno all interno, magari di Bacioch.

[bacioch]

Non l'ho conosciuto e non posso dire come abbia fatto...
comunque per il personale spe c'è l'aspettativa,licenze ordinarie e straordinarie,recupero...

[condoralex]

comunque per il personale spe c'è l'aspettativa,licenze ordinarie e straordinarie,recupero...

Quoto.
Aggiungiamo anche che negli anni '80 non vi erano, a livello militare, le restrizioni attuali (parlo di ore di recupero, straordinarie, etc..).
Ricordo comunque qualche mio commilitone che prese la laurea sia da vfb (studi cominicati prima dell'arruolamento) che da vsp.
Per cui non vedo di che stupirsi. Per me è una persona maiuscola, senza se e senza ma.

Saluti

[ryuzaki]

condoralex nessuno dice che è una persona minuscola, anzi io fin dal primo messaggio ho detto tutto il contrario.
Ma tu hai fatto il militare in altri tempi, se lo avresti fatto ora non lo diresti "non vedo di che stupirsi". Sfido chiunque, soprattutto se VFP1/VFP4 a studiare e laurearsi non dico all'estero, ma anche in Italia, in tempi "umani" e non dopo 10 anni con una materia all'anno.

[Raiden]

Probabilmente ha studiato prima di entrare nell'Esercito, e poi avrà ripreso gli studi una volta congedato, non mi sembra che ci sia niente di strano.
Mi unisco anch'io ai complimenti a quest'uomo, uno dei pochi astronauti italiani e un alfiere del nostro paese (e dei nostri parà) all'estero.
Ricordo che il romanzo Insciallah di Oriana Fallaci ha per protagonista un incursore italiano in Libano ispirato a Nespoli, che la Fallaci aveva conosciuto proprio mentre era in Libano come reporter, se non erro.

[gagliardi]

ecco, in estrema sintesi, la carriera militare di nespoli (brano tratto dalla sua biografia sul sito dell'esa, european space agency).
"Entrato nell'Esercito Italiano nel 1977, diventa sottufficiale e lavora come istruttore di paracadutismo presso la Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa. Nel 1980 passa al 9° Battaglione d'Assalto "Col Moschin" di Livorno dove si qualifica come Incursore. Dal 1982 al 1984 è inviato a Beirut, in Libano, con il Contingente Italiano della Forza Multinazionale di Pace. Rientrato in Italia, diventa ufficiale e rimane a disposizione del Comando Battaglione Incursori. Nel 1985 riprende gli studi universitari e nel 1987 Nespoli lascia l'esercito"

aggiungo che, divenuto famoso, ha sempre avuto un rapporto speciale con la brigata, parlandone con affetto e stima.
non c'è da meravigliarsi che l'ambiente folgorino straveda per una persona di queste dimensioni.
il suo libro autobiografico, "dall'alto i problemi sembrano più piccoli. lezioni di vita imparate dallo spazio", è davvero bello

[futurop]

scusate se è ot ma come fa una persona a diventare astronauta?che lauree ci vogliono?

[FRANCODUE]

Detto semplivemente ci vogliono le attidudini a farlo.

[beowuff]

scusate se è ot ma come fa una persona a diventare astronauta?che lauree ci vogliono?

Qui trovi le biografie degli astronauti italiani e la composizione del Corpo Astronautico Europeo.
Fondamentalmente ci vuole una laurea in materie scientifiche (Astrofisica, Ingegneria Aerospaziale, etc) e rispondere a un bando pubblicato dall'ESA (European Space Agency-Agenzia Spaziale Europea). Ovvio che non bisogna essere studenti mediocri, e da notare poi che tutti gli astronauti italiani hanno almeno una laurea o specializzazione presa all'estero.