Erwin Rommel

[Wiseman]

Gli errori e le scelte sbagliate nella conduzione della guerra da parte della Germania sono stati tanti, più volte commentati.
Il fiero alleato italiano ha certamente contribuito, con l'apertura - o la mancata difesa, come in Africa - di nuovi fronti che hanno allargato la voragine in cui finivano uomini e mezzi.
Con i se ed i ma la Storia non si fa.
Ma l'esito detto conflitto avrebbe potuto essere diverso qualora la Libia fosse stata saldamente nelle nostre mani e Rommel avesse potuto essere dispiegato sul fronte russo: dove, magari, avrebbe completato la presa di Mosca nei tempi assegnati.
Ma la campagna di Russia è fuori tema.

[Stryker]

Gli errori e le scelte sbagliate nella conduzione della guerra da parte della Germania sono stati tanti, più volte commentati.
Il fiero alleato italiano ha certamente contribuito, con l'apertura - o la mancata difesa, come in Africa - di nuovi fronti che hanno allargato la voragine in cui finivano uomini e mezzi.
Con i se ed i ma la Storia non si fa.
Ma l'esito detto conflitto avrebbe potuto essere diverso qualora la Libia fosse stata saldamente nelle nostre mani e Rommel avesse potuto essere dispiegato sul fronte russo: dove, magari, avrebbe completato la presa di Mosca nei tempi assegnati.
Ma la campagna di Russia è fuori tema.

Concordo. Purtroppo l`Italia non era pronta ad entrare in guerra e ci sarebbe voluta una decina d`anni prima che il nostro Paese fosse in grado di sostenere un conflitto del genere.
L`errore fu quello di vedere nei forti successi iniziali delle forze naziste la realizzazione della tanto vagheggiata guerra lampo, con il risultato che, pur di non rimanere con la bocca all`asciutto, ci precipitammo impreparati in quello che poi fu poi il secondo conflitto mondiale.
Ma questa effettivamente è un`altra storia.

[Wiseman]

Per tornare in argomento, non è che il giudizio della Volpe si nostri comandanti fosse di particolare stima...o meglio non è che gli "stellati" italici abbiano espresso gran che in nord-Africa...

[FRANCODUE]

Solo dire che la Volpe li ha abbondanati al loro destino a El Elamein.
Lasciandoli a piedi, sui mezzi salivano solo i tedeschi, e soli di fronte a tutta l'armata alleata.

[Wiseman]

È vero Franco. Sul Don successe l stesso.
Ma i nostri invece della benzina mandavano al fronte il lucido da scarpe...

[Homer]

Solo dire che la Volpe li ha abbondanati al loro destino a El Elamein.
Lasciandoli a piedi, sui mezzi salivano solo i tedeschi, e soli di fronte a tutta l'armata alleata.

Le do perfettamente ragione.
In questo caso è d'obbligo citare il famoso libro: "Il sergente nella neve" di Mario Rigoni Stern che tratta della fuga italiana sul Don.
L'autore pone, in molti punti, l'enfasi sul fatto che mentre i tedeschi fuggivano via a bordo di camion (quei pochi che riuscivano a camminare in mezzo alla neve e a temperature di 45 sotto lo zero) o anche di slitte o qualsiasi mezzo di fortuna, gli italiani erano messi a strenua difesa dei confini per poi essere gli ultimi ad andarsene quando ormai l'Armata Rossa era già nelle vicinanze.
Stessa cosa ad El Alamein.
I soldati italiani dovettero vedersela da soli contro l'armata britannica (composta non solo da inglesi ma anche da australiani, canadesi, indiani, francesi e sud africani) quindi un'Armata considerevolmente ampia.
Questo senza alcun mezzo di trasporto (se non i pochissimi mezzi di fortuna che erano stati abbandonati ancora integri in mezzo al deserto) e nella più completa ignoranza di dove bisognava andare e di cosa bisognava fare, dato che gli ordini erano spesso errati o neanche recapitati.

[Wiseman]

E il nostro Comando?
Perché sappiamo tutti che i Leoni di El Alamein seppero cosa fare. E lo fecero bene!
L steso il corpo d'armata alpino sul fronte russo.

Non intendo difendere nessuno. Ma neppure mi pace lasciare l'idea che siamo stati usati, traditi, abbandonati, noi che altrimenti ben altre sorti, e progressive, avremmo donato al'Asse

[Homer]

E il nostro Comando?
Perché sappiamo tutti che i Leoni di El Alamein seppero cosa fare. E lo fecero bene!
L steso il corpo d'armata alpino sul fronte russo.

Non intendo difendere nessuno. Ma neppure mi pace lasciare l'idea che siamo stati usati, traditi, abbandonati, noi che altrimenti ben altre sorti, e progressive, avremmo donato al'Asse

Usati forse no.
Però è indubbio che verso la fine della guerra l'Italia era vista come un peso ed un problema per Hitler ed i suoi.
Nonostante tutto l'appoggio che questa gli aveva concesso.
Specialmente dopo la caduta del Fascismo, nel '43, Hitler prese possesso della parte centrale e della parte nord della penisola italiana (il meridione era già saldamente nelle mani degli Alleati) proprio perchè sospettava già la voglia degli italiani di passare dalla parte degli Alleati, come effettivamente era.
Non dimentichiamoci infatti che dal '43 quasi ogni battaglia combattuta successivamente dall'Asse fu coronata da forti insuccessi (tranne qualche sporadica ma non sufficiente vittoria) e che ormai l'Armata Rossa aveva annullato ogni speranza di poter prendere sia Mosca che Stalingrado e quindi di porre fine alla conquista della Russia.
Gli aiuti dell'Italia non furono sufficienti, poichè i soldati partivano gravemente sprovvisti di addestramento e attrezzatura militare all'avanguardia come quella tedesca, russa e americana.
In più l'umore dei soldati non era alto, poichè molti non volevano aiutare la Germania nei suoi piani di dominio.
Con questo non voglio dire che i soldati italiani mancarono di coraggio, ci mancherebbe altro, però la mggior parte di essi non vennero mai valutati degni di nota dalla stessa Germania.

[Stryker]

Un motto del movimento fascista era "il sangue contro l`oro". Con ciò si voleva giustificare la carenza di mezzi e armamenti contrapponendovi il coraggio e le capacità del soldato italiano, caratteristiche ben dimostrate sia ad El Alamein che nelle ritirata di Russia, per non dire in altri fronti e, anche, in altri conflitti. Purtroppo, sia la Prima che, soprattutto, la Seconda Guerra Mondiale sono state vinte da quei Paesi che hanno dimostrato di avere alle spalle la maggiore potenza industriale.

[beowuff]

Un motto del movimento fascista era "il sangue contro l`oro". Con ciò si voleva giustificare la carenza di mezzi e armamenti contrapponendovi il coraggio e le capacità del soldato italiano, caratteristiche ben dimostrate sia ad El Alamein che nelle ritirata di Russia, per non dire in altri fronti e, anche, in altri conflitti. Purtroppo, sia la Prima che, soprattutto, la Seconda Guerra Mondiale sono state vinte da quei Paesi che hanno dimostrato di avere alle spalle la maggiore potenza industriale.

Calma, sul Piave gli abbiamo fatto un didietro "così" agli austro-ungarici