Pagina 5 di 6 PrimaPrima ... 3456 UltimaUltima
Risultati da 41 a 50 di 52

Discussione: Erwin Rommel

  1. #41
    Sergente L'avatar di Stryker
    Data Registrazione
    Jun 2012
    Località
    Veneto
    Messaggi
    142

    Predefinito

    Infatti parlavo soprattutto della Seconda Guerra Mondiale. La Prima è stata un po` un compromesso, ma siamo fuori tema.
    COMBATTERE DA PRODI
    85° RAV "Verona"

  2. #42
    quantico
    Guest

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Wiseman Visualizza Messaggio
    E il nostro Comando?
    Sinceramente non me lo sono mai spiegato.

    Gli Ufficiali Superiori e Generali che comandavano le Armate in Africa Settentrionale, 20 anni prima erano Ufficiali, Sergenti e/o soldati semplici che combattevano sul Carso e sul Montello: conoscevano benissimo le conseguenze di un combattimento con mezzi insufficienti contro forze ben equipaggiate, le conseguenze di ordini confusi o mal posti, ecc.

    Certo, il coraggio e il Sacrificio hanno sempre supplito a queste carenze e le due guerre mondiali lo hanno dimostrato. Ma pensavano che la Seconda potesse essere una copia della Prima Guerra Mondiale? E si parla di personaggi del calibro di Messe, Badoglio, Cavallero e tanti altri... non noccioline diciamo. Per me è un mistero.
    Ultima modifica di quantico; 12-11-12 alle 10: 56

  3. #43
    Maresciallo L'avatar di Homer
    Data Registrazione
    Oct 2009
    Messaggi
    316

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Stryker Visualizza Messaggio
    Un motto del movimento fascista era "il sangue contro l`oro". Con ciò si voleva giustificare la carenza di mezzi e armamenti contrapponendovi il coraggio e le capacità del soldato italiano, caratteristiche ben dimostrate sia ad El Alamein che nelle ritirata di Russia, per non dire in altri fronti e, anche, in altri conflitti. Purtroppo, sia la Prima che, soprattutto, la Seconda Guerra Mondiale sono state vinte da quei Paesi che hanno dimostrato di avere alle spalle la maggiore potenza industriale.

    Ehi aspetta un'attimo.
    Fummo noi italiani i primi a finire e a vincere la Prima Guerra Mondiale.
    Prima di tutti gli altri stati, prima anche dell'Impero Britannico e degli Stati Uniti.
    La Germania si arrese, oltre che per l'ormai carenza di uomini, mezzi e soldi, anche perchè ormai non aveva più l'appoggio dell'Impero Austro-Ungarico, sconfitto dall'Italia nel '18.

    Calma, sul Piave gli abbiamo fatto un didietro "così" agli austro-ungarici
    Esattamente.
    Dopo la disastrosa disfatta di Caporetto, l'Esercito italiano si riorganizzò, cambiano Generale ed arruolando i famosi "ragazzi del '99" le giovani leve che colmarono i profondi buchi dell'Esercito.
    Ultima modifica di Homer; 12-11-12 alle 11: 06
    ATTUALE SOCCORRITORE VOLONTARIO 118 EMERGENZA SANITARIA

  4. #44
    Sergente L'avatar di Stryker
    Data Registrazione
    Jun 2012
    Località
    Veneto
    Messaggi
    142

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Homer Visualizza Messaggio
    Fummo noi italiani i primi a finire e a vincere la Prima Guerra Mondiale.
    Prima di tutti gli altri stati, prima anche dell'Impero Britannico e degli Stati Uniti.
    La Germania si arrese, oltre che per l'ormai carenza di uomini, mezzi e soldi, anche perchè ormai non aveva più l'appoggio dell'Impero Austro-Ungarico, sconfitto dall'Italia nel '18.
    Sono d`accordo, infatti come già detto mi riferivo soprattutto alla Seconda Guerra Mondiale.
    Nella Prima si affiancano i successi italiani dovuti principalmente al coraggio e all'abnegazione dei nostri a quelli delle altre nazioni alleate che potevano contare su un buon apparato industriale, in primis il Regno Unito. Inoltre va considerato che tale superiorità non è necessariamente collegata ad un sistema industriale con i,controfiocchi, ma può essere anche dovuta alla maggiore debolezza dei sistemi degli Stati nemici, debolezza, che come ricordi anche tu, ha portato la Germania alla disfatta.
    COMBATTERE DA PRODI
    85° RAV "Verona"

  5. #45
    Wiseman
    Guest

    Predefinito

    Quantico,
    notoriamente i generali preparano una guerra nel convincimento che si svolgerà come la precedente...

  6. #46

    Predefinito

    Ho sempre ammirato quest'uomo... Purtroppo parlando con le persone in pochi sanno chi era e cosa ha fatto...è già buona se dicono di avere sentito da qualche parte quel nome... E poi ti dicono che sei nazista.. Bah..

  7. #47
    Caporale L'avatar di Ortiz
    Data Registrazione
    Mar 2013
    Località
    forte Bastiano
    Messaggi
    238

    Predefinito

    Sono passati quasi due mesi ma desidero intervenire per giocare a fare un poco il bastian contrario, non vogliatemene.
    Senza nulla togliere alle qualità morali e militari di Erwin Rommel il suo"stile"di comando poteva presentare qualche pecca. Benché avesse senz'altro ottenuto grandi risultati, aveva l'abitudine di presentarsi là dove doveva fare maggior pressione il cuneo del proprio schieramento e sostituirsi al comandante del reparto in questione per dare maggior impulso all'azione. Questo creò alcuni contrasti con tra il generale ed i propri colonnelli che si vedevano scavalcati e sostituiti dal proprio comandante. Durante questi episodi inevitabilmente Rommel perdeva il contatto con il proprio stato maggiore e soprattutto con l'ufficiale dell'ufficio operazioni, con la terribile conseguenza che egli non sapeva dove accidenti fossero gli altri reparti alle sue dipendenze ed in quali condizioni si trovassero, mentre l'ufficio operazioni doveva improvvisare non trovando più il proprio comandante. Questo stile era però incoraggiato e premiato dal regime nazista poiché faceva propaganda e folclore, e, si pensava, fosse positivo per il morale della truppa. Cionondimeno altri generali come Frido von Senger und Etterlin (quello della battaglia di Cassino per intenderci), caratterizzato da una personalità più riflessiva, stigmatizzava questo atteggiamento. Sosteneva egli che il comandante generale dovesse mantenersi a tergo della"punta di lancia", guidandola sì a"briglia corta"ma senza essere coinvolto nella mischia, e mantenendosi sempre in contatto radio con l'ufficio operazioni sito nella retroguardia. Il non conformismo di Rommel gli regalò tanti successi quanti contrasti con i propri colleghi. Certo fu più premiante un Erwin ingestibile di un qualunque generale fantasma e pantofolaio.
    Con la pioggia o col sereno anche oggi un giorno in meno.

  8. #48
    Wiseman
    Guest

    Predefinito

    Lo stile Rommel non era perfetto, ovviamente. Trascurava la logistica, aveva una visione strategica - a mio avviso - limitata, perdeva di vista il quadro di insieme...
    Ma era creativo, galvanizzava le truppe, terrorizzava i nemici e...vinceva, con quattro scatole di sardine e poco più.
    Auchinleck, Wavell e Monty, ce ne sono voluti tre per batterlo, nel deserto, senza rifornimenti. Non proprio come a Cassino.

    Ed a proposito dei nostri soldati, lasciati indietro a proteggere la ritirata dell'alleato tedesco:
    In Africa l'attacco inglese seguì due direttrici, lungo la costa, a nord, contro i tedeschi; e verso sud, contro la Folgore, per aggirare il fronte e tagliare la via della ritirata. Il fronte nord cedette (anche la divisione Bologna contribuì alla breccia). A sud resse: dovevamo andarcene, e far chiudere la sacca anche sui nostri compaesani?

    In Russia fu quasi l stesso (ma a cedere fummo noi). Il Corpo d'Armata Alpino non doveva proteggere la ritirata dell'ARMIR?

    Perché, e concludo, furono sanguinosissime ritirate, non volgari fughe.

  9. #49
    LAPD
    Guest

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Wiseman Visualizza Messaggio
    Lo stile Rommel non era perfetto, ovviamente. Trascurava la logistica, aveva una visione strategica - a mio avviso - limitata, perdeva di vista il quadro di insieme...
    Ma era creativo, galvanizzava le truppe, terrorizzava i nemici e...vinceva, con quattro scatole di sardine e poco più.
    Auchinleck, Wavell e Monty, ce ne sono voluti tre per batterlo, nel deserto, senza rifornimenti. Non proprio come a Cassino.

    Ed a proposito dei nostri soldati, lasciati indietro a proteggere la ritirata dell'alleato tedesco:
    In Africa l'attacco inglese seguì due direttrici, lungo la costa, a nord, contro i tedeschi; e verso sud, contro la Folgore, per aggirare il fronte e tagliare la via della ritirata. Il fronte nord cedette (anche la divisione Bologna contribuì alla breccia). A sud resse: dovevamo andarcene, e far chiudere la sacca anche sui nostri compaesani?

    In Russia fu quasi l stesso (ma a cedere fummo noi). Il Corpo d'Armata Alpino non doveva proteggere la ritirata dell'ARMIR?

    Perché, e concludo, furono sanguinosissime ritirate, non volgari fughe.
    1) ROMMEL non era come lo descrivevi te, i suoi carri armati non erano scatole di sardine anzi i panzer di ROMMEL per i primi due anni di conflitto misero in fuga gli inglesi.
    Il grande pregio di ROMMEL che non se ne stava al quartier generale ma seguiva la battaglia step by step, prendeva decisioni lampo che anche se azzardate spesso gettavano nel panico gli inglesi cogliendoli impreparati, più che lui a trascurare la logistica non gli inviarono più rifornimenti, costringendolo all'arresto, la campagna in russia era durata più del previsto e il comando tedesco vedeva un po in secondo piano la campagna in africa, pensava che le sorti della guerra sarebbero state decise nel fronte orientale.
    Poi per guadagnare tempo qualche reparto dovette pagare un caro prezzo, anche se ce da dire che la FOLGORE ha dimostrato un valore e un coraggio disarmante

  10. #50
    Wiseman
    Guest

    Predefinito

    Mettiamo qualche idea in ordine.
    Primo: sarebbe opportuno, prima di intervenire in una discussione, leggerla - e comprenderla. Non c'è evidenza che questo sia avvenuto;
    Secondo: quale che sia il proprio ragionevole e ragionato punto di vista, si può esprimerlo anche facendo attenzione a grammatica ed ortografia. Costa solo qualche secondo in più;
    Terzo: la storia non e' una opinione. Rommel attraverso' la Cirenaica tre volte, ed altrettante fu respinto. Era il suo genio manovriero ad avere successo, più che la potenza dei suoi mezzi. Ma - di questo si parlava - il suo stile di comando non era adatto ad un Maresciallo d'Armata;
    Quarto: le campagne sui fronti orientale ed africano dovevano svolgersi contemporaneamente, non rubarsi mezzi ed uomini a vicenda;
    Quinto: un generale deve estendere le sue linee in ragione dei mezzi di cui dispone, non ignorarli. Magari anche accettando l'indicazione di fermarsi a Sollum, che gli era stata data, fino alla conquista di Malta;
    Sesto: c'è sempre un altro modo di rivolgersi agli interlocutori, soprattutto evitando di dare per scontato chi siano o cosa possano sapere.

    Intesi?

Pagina 5 di 6 PrimaPrima ... 3456 UltimaUltima

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •