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Discussione: Festa delle Forze Armate 4 novembre

  1. #11
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    Auguri alle nostre FFAA
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  2. #12
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    se interessa a qualcuno oggi a Modena c'è stata la celebrazione per la festa delle FFAA contestualmente alla quale il 192esimo corso "Carattere" è stato presentato ufficialmente alla città di Modena. Probabilmente in serata o domani sui media modenesi on line si dovrebbe trovare qualche notizia in più e qualche foto....

  3. #13
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    Predefinito Intervento del Presidente Napolitano

    Palazzo del Quirinale, 04/11/2010


    Come negli scorsi anni, ci incontriamo oggi, 4 novembre, giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, per la consegna delle decorazioni dell'Ordine Militare d'Italia a militari che si sono distinti in specifiche attività operative per perizia professionale, senso di responsabilità e valore e che hanno dato così un rilevante contributo all'assolvimento dei compiti delle Forze Armate.

    E alle Forze Armate, chiamate a svolgere un ruolo nuovo ed essenziale al servizio dell'Italia e della Comunità Internazionale, mi rivolgo in questa ricorrenza che riveste un particolare significato per il nostro Paese, soprattutto quest'anno, con l'avvio delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

    Viviamo un periodo storico di profondi mutamenti, di straordinarie trasformazioni, in cui molto di quello che le società fino a ieri più industrializzate hanno saputo realizzare e il nostro stesso benessere sono, sul piano economico e sociale, rimessi potenzialmente in gioco di fronte all'emergere di nuove grandi potenze globali e dunque di una sfida competitiva senza precedenti, e sono nello stesso tempo esposti, sul piano politico-militare, al diffondersi di fenomeni e movimenti transnazionali destabilizzanti tra i quali il terrorismo che rappresenta di gran lunga la minaccia più insidiosa.

    La stabilità e la sicurezza internazionali sono beni pubblici comuni a tutti i Paesi liberi e democratici; sono le condizioni necessarie - pur se non sufficienti - per lo sviluppo economico e sociale, e nessun Paese libero e democratico può sottrarsi al dovere di contribuirvi, nel proprio interesse e in quello di tutta la Comunità Internazionale. Le Nazioni Unite, l'Alleanza Atlantica, l'Unione Europea sono interpreti e strumenti operativi di questo dovere condiviso.

    Le nostre Forze Armate sono in Afghanistan insieme a quelle di altri 47 Stati sovrani, nel quadro dei dispositivi di intervento messi in campo da queste Istituzioni e sulla base di decisioni consensuali assunte nel loro ambito.

    L'evidenza di questa concertazione e il supporto delle Autorità afghane democraticamente elette, insieme alla fondamentale rilevanza degli obiettivi perseguiti, sono le prove inconfutabili della legittimità e della valenza del nostro impegno.

    L'intervento italiano si realizza nel pieno rispetto dei principi e delle circostanze stabiliti dall'articolo 11 della nostra Costituzione. Siamo in Afghanistan non per recare offesa alla libertà di un altro popolo né per risolvere con la guerra una controversia, ma per rispondere all'appello di quelle Organizzazioni Internazionali impegnate ad assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni cui la Costituzione fa esplicito riferimento.

    E le dolorosissime perdite di giovani vite che abbiamo dovuto sopportare, al pari di tutti i grandi Paesi partecipanti alla missione, ci inducono non a desistere ma a persistere nel nostro impegno, a moltiplicare i nostri sforzi per onorare quei ragazzi e dare il significato più alto al loro sacrificio raccogliendone i frutti.

    La dura realtà delle aree di crisi e innanzitutto la necessità di conseguire al più presto risultati di stabilizzazione e normalizzazione in Afghanistan ci impongono di continuare a procedere nell'aggiornamento delle strategie, delle strutture e delle capacità operative delle forze di sicurezza che le incognite e i mutamenti del contesto internazionale obbiettivamente richiedono.

    Lo ha ben compreso l'Alleanza Atlantica, che, con il prossimo varo del nuovo concetto strategico, si accinge a recepire compiutamente nell'ambito della propria normativa l'estensione oltre i confini territoriali dei Paesi membri - come di fatto già accade in Afghanistan e in altre aree di crisi - del principio della difesa collettiva, conferendo a quest'ultima, attraverso nuove forme di partenariato allargato, una dimensione moderna, inclusiva e cooperativa, e superando anche nei modi e nei mezzi impiegati i fondamenti del confronto militare tradizionale.

    Lo ha egualmente compreso l'Unione Europea che, con il Trattato di Lisbona, si appresta a rilanciare - così vivamente auspichiamo - su basi nuove e più efficaci la propria politica di sicurezza e difesa, con l'avvio della cooperazione strutturata permanente e del nuovo servizio per l'azione esterna, ovvero della sua rete diplomatica.

    E di queste ormai inderogabili necessità di trasformazione sono pienamente consapevoli le Forze Armate italiane che hanno intrapreso da tempo, pur nei limiti imposti dalle ridotte risorse a disposizione, un significativo processo di razionalizzazione, volto a mettere in campo capacità operative più idonee rispetto alle effettive minacce da fronteggiare negli attuali scenari di impiego, garantendo altresì la continuità del reclutamento e delle attività addestrative, così come il mantenimento in efficienza dei mezzi e il loro costante adeguamento ad esigenze come quelle, sempre primarie, relative alla protezione del personale militare impegnato nelle missioni internazionali e alla sicurezza delle popolazioni civili coinvolte.

    Credo sia dovere di tutte le Istituzioni del Paese e di ogni cittadino sostenere la Difesa nella realizzazione di questo grande progetto.

    In questa ampia prospettiva vanno lette le onorificenze dell'Ordine Militare d'Italia che oggi vengono conferite.

    Rendiamo onore a questi uomini, riconoscendone l'impegno e la professionalità e ringraziandoli, anche a nome del Paese, per i progressi che i loro contributi hanno permesso di compiere verso un mondo più stabile, pacifico e sicuro.

    Ricordiamo però che, al di là dei loro pur grandi meriti personali che oggi vengono giustamente premiati, essi rappresentano per noi tutti i militari italiani che in questo stesso momento operano nelle aree di crisi con perizia, abnegazione ed entusiasmo.

    Anche a quei soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri, non premiati ma non meno meritevoli, vanno il plauso e il ringraziamento degli italiani.

    Siamo orgogliosi di quanto essi fanno ogni giorno, in nome del nostro Paese e della Comunità Internazionale.

    E rinnoviamo l'omaggio alle Forze Armate come struttura portante, insieme ad altre, dello Stato democratico. Quello Stato nazionale unitario, nato 150 anni fa, che deve restare - sulla base dei principi e delle istituzioni di cui la Costituzione repubblicana ci ha offerto il compiuto disegno - punto di riferimento e di continuità per tutti i cittadini al di là di ogni tensione politica e di ogni fase critica.

    Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!


    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    INTERVENTO DEL MINISTRO DELLA DIFESA LA RUSSA



    Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Personale civile della Difesa,

    novantadue anni fa, il 4 novembre 1918, si concludeva, dopo oltre tre anni di aspra lotta ed immani sacrifici, sofferti dai soldati al fronte ma anche dalla popolazione civile, il Primo Conflitto Mondiale.

    L’Italia, Stato unitario solo dal 1861, aveva saputo dimostrare in un momento fondamentale della propria storia, di essere divenuta una Nazione coesa, capace di contribuire in misura determinante alla vittoria finale nella prima guerra mondiale e di conquistare un ruolo di primo piano nel panorama internazionale.

    I nostri soldati, all’indomani dei tragici giorni di Caporetto, dall’Isonzo al Carso, dal Pasubio all’Ortigara, dal Grappa al Piave, sul Mare Adriatico e nei cieli del confine orientale, seppero arrestare il nemico, impedendogli di dilagare nella pianura padana, dando prove straordinarie di coraggio e spirito di sacrificio e creando le premesse per la vittoriosa offensiva di Vittorio Veneto.

    Le celebrazioni del “Giorno dell’Unità Nazionale” e della “Giornata delle Forze Armate” assumono quest’anno un particolare significato, alla vigilia del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, perché le nostre Forze Armate hanno rappresentato l’elemento fondante per costruire il processo unitario e consolidare nel tempo quel patrimonio di identità che oggi rappresenta una realtà condivisa per tutti gli Italiani.

    L’odierna ricorrenza non deve quindi essere soltanto momento di ricordo delle vicende storiche legate alla realizzazione dell’Unità Nazionale, che giunse a compimento proprio con la vittoria nella I Guerra Mondiale, ma deve soprattutto rappresentare un momento per riflettere sul significato dell’essere e del sentirsi parte di una Nazione per la quale tanti italiani, chiamati a servire la Patria in armi, sacrificarono il bene supremo della vita.

    L’Italia è orgogliosa delle proprie Forze Armate e sa di poter contare, oggi come nel passato, sul loro impegno e sulle loro capacità. La ricorrenza di quest’anno vede i nostri militari riaffermare con vigore la volontà di essere con la gente e tra la gente, per rinsaldare i valori immutabili nel tempo che uniscono la compagine militare al Paese, nella certezza di agire nell’interesse e con il sostegno del popolo italiano.

    Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Personale civile della Difesa,

    in occasione di questa significativa giornata di celebrazione, i cittadini e le Istituzioni vi manifestano la loro stima e il loro affetto, stringendosi a Voi nelle piazze e per le strade d’Italia, per dimostrarVi l’apprezzamento per il senso del dovere con cui continuate a servire la Patria per garantire la sicurezza nazionale e contribuire alla stabilità ed alla pace nelle zone di crisi.

    Con questi sentimenti di ammirazione e plauso, nel ricordo dei valorosi combattenti di tutte le guerre, desidero far giungere un pensiero grato e riconoscente a tutti gli uomini e le donne con le stellette, che, fedeli al giuramento prestato, continuano a servire la Patria con dignità ed onore perché l’Italia e gli italiani tutti possano guardare con fiducia al futuro della Nazione.

    Viva le Forze Armate!

    Viva l’Italia!

    L’uomo diventa spesso ciò che crede di essere. Se continua a dire che non si riesce a fare una certa cosa, è possibile che alla fine si diventi realmente incapaci di farla. Al contrario, se ho fiducia di poterla fare, acquisterò sicuramente la capacità di farla, anche se, all’inizio, magari non ne sono in grado.

    Gandhi


    الجاهل عدو نفس

    كريستيان

    Hai fatto la leva militare e adesso cerchi commilitoni? Meetsoldier.it

  4. #14
    Soldato L'avatar di AndrewSalerno
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    Il video mi piace...VIVA L'ITALIA!

  5. #15
    Maggiore L'avatar di Victor
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    Auguri a tutti i colleghi e non delle FFAA!
    NEC RECISA RECEDIT

    [SIGPIC][/SIGPIC]


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  6. #16
    Soldato L'avatar di Piskederbronx
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    Citazione Originariamente Scritto da homer Visualizza Messaggio
    onore a tutti i ragazzi caduti nel conflitto della grande guerra.
    Onore a tutti i soldati che hanno combattuto per l'iatlia.
    Onore ai veri eroi della nostra grande patria.
    Viva l'italia.!!!!!
    onore a tutti coloro che son caduti in guerra cercando di tener alto il nome della nostra nazione, onore a tutti coloro che ne lottano per la nostra patria! Onore alle forze armate!!
    ASPIRANTE VFP1 - 4BLOCCO 2010 - 8,5 PUNTI / 1BLOCCO 2011 10 PUNTI

  7. #17
    Capitano L'avatar di joenna
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    tanti auguri ragazzi! onore ai caduti!
    Non chi comincia ma quel che persevera

  8. #18
    Maresciallo L'avatar di Homer
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    Sempre onore ai soldati che hanno combattuto e sono morti nell'inferno che è stata la Grande Guerra, per difendere la loro patria natia: l'Italia.
    Onore ai caduti!!!
    ATTUALE SOCCORRITORE VOLONTARIO 118 EMERGENZA SANITARIA

  9. #19
    Maresciallo L'avatar di Raiden
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    Grazie a tutti i soldati caduti per l'Italia, dalla Grande Guerra all'Afganistan.
    E grazie a tutti i Soldati, Marinai, Avieri e Carabinieri italiani, per il loro impegno e la loro dedizione.

    Senza retorica, credo che in un Paese che anche nei suoi vertici appare sempre più povero di ideali, di serietà e di esempi costruttivi, le Forze armate rappresentino il volto più puro e nobile dello Stato.

    Volo, su campi di riso..volo, la morte è un sorriso...volo, su ogni sospiro...volo, son vecchio o bambino..

  10. #20
    IspGinko
    Guest

    Predefinito Festa delle Forze Armate 4 novembre 2012

    Salve, vorrei aprire questa discussione per discutere della festa del 4 novembre. In quest occasione le caserme delle FFAA rimarranno aperte al pubblico? perchè ricordo che l anno scorso la caserma dell EI del mio paese rimase aperta, ma non ricordo la circostanza

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