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Discussione: Il mio anno nell'Esercito

  1. #1
    Utente Expert L'avatar di gio.pds
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    Predefinito Il mio anno nell'Esercito

    L'INIZIO DI UNA NUOVA VITA


    La mia avventura targata EI non comincia proprio nel migliore dei modi, o meglio comincia in parte con il piede sbagliato..
    Erano ormai passati circa 55 incessanti giorni dalla idoneità medica ottenuta al Centro di Selezione Vfp1 (Volontario Ferma Prefissata 1 anno) di Bologna.. Partito il giorno 27 gennaio con una borsa con dentro appena un cambio, passai 2 giorni in una caserma dell'Esercito Italiano nel capoluogo Emiliano in cui assaporai il dormire in gruppo, le lunghe, lunghissime attese e le alzatacce alla mattina.. Nei due giorni di visite medico-psico-fisiche e attitudinali fui controllato fino all'ultimo pelo, ma ne uscii idoneo sotto tutti i punti di vista ottenendo il primo di una lunga serie di successi..

    Il mio racconto comincia proprio da qui, in una mattina di metà Marzo.. Spulciando la rete e i vari social networks, notai molti ragazzi che, in preda al fermento, asserirono di aver visto pubblicata sul sito del Ministero della Difesa la graduatoria che dichiarava i vincitori del “1' BLOCCO 2011”... il primo arruolamento dell'anno 2011; posti a disposizione: 3400..Incuriosito e in parte eccitato di vedere il mio nome collocato su una graduatoria pubblica e in posizione utile, controllo sul sito e cercando il mio nome, lo trovo al posto 1278 (circa) “Benissimo !! SI PARTE !” pensai.. Nei 2 giorni seguenti, molti ragazzi (sempre in rete) affermarono di aver ricevuto la la convocazione scritta per l'85° RAV “VERONA” .. Aspettai uno, due, tre giorni, ma non arrivò nessun foglio a casa.. Venerdì mattina chiamai il CD di Padova (Centro Documentale, un centro logistico dove, tra l'altro, vengono prese in consegna le domande di reclutamento volontari), mi fu confermata la posizione in graduatoria e mi fu detto che mi sarei dovuto presentare entro le ore 12.00 all'85° rav “VERONA”.. La raccomandata era stata inviata 2 giorni prima.
    Sabato mattina (giusto per scrupolo) passai alle poste per informarmi su che fine avesse fatto la mia convocazione e mi riferirono che la mia lettera c'era, ma era andata a finire a Venezia S. Chiara anziché a Mestre in Via Santa Chiara (fortuna no?!)
    N.B: RAV significa “Reggimento Addestramento Volontari” ed è il centro primario dove i civili vincitori di concorso pubblico vengono inviati a svolgere il primo corso che funge sostanzialmente da “sgrezzatore”.. La difficoltà in questa prima fase, più che fisica, consiste nel saper reggere prima di tutto la lontananza da casa e in secondo luogo, la pressione psicologica esercitata dagli istruttori (quindi estranei) sugli allievi.. La pressione si intende sotto varie forme: dal dormire poco al mangiare di fretta, dalla sveglia con gli strilli alle punizioni che prevedono il divieto di uscire dalla caserma per alcuni giorni..
    Il giorno prima di partire ero coscientemente tranquillo, ma il mio subconscio prevedeva che avrei affrontato un cambiamento, odorava che avrei... cambiato vita..
    Infatti puntualmente questo stress fu somatizzato tanto che mi vennero sintomi da febbre, mal di testa fotonico e per un attimo pensai “ca**o proprio adesso doveva capitarmi ?!?!” Grazie a Dio il giorno dopo ero guarito e pronto per partire..
    Martedì 22 con trolley al seguito mi fiondai in stazione con alcuni altri ragazzi con cui avevo fatto conoscenza tramite Facebook, arrivai a Verona per le 10 circa, dove trovai alcuni pulmini verdi oliva con su scritto ESERCITO ITALIANO e sotto in piccolo “l'esercito degli italiani” (evidentemente bisognava specificarlo )
    Caricammo le valigie su un ACM (camion per trasporto merci), noi invece fummo messi su un autobus e nel giro di 20 minuti circa, eravamo al reggimento..

    INTERVALLO

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    SECONDA PARTE

    Ci fecero scaricare le valigie, ce le fecero sistemare successivamente in una stanza chiusa, per poi trasferirci nella grande sala, l'aula magna, dove ci avrebbero parlato del posto nel quale eravamo giunti, fatto un indottrinamento generale e smistati nelle varie compagnie, ovvero i dormitori..
    N.B: Per chi non lo sapesse, le compagnie, oltre ad essere i dormitori, sono una classificazione militare che indica un raggruppamento; partendo dal basso:
    -la Squadra (15 persone);
    -più Squadre formano un Plotone (40-50 persone);
    -più Plotoni formano la Compagnia (90-100 persone),
    -più Compagnie formano i Battaglioni;
    -più Battaglioni formano un Reggimento.
    I dormitori sono fatti a forma di U, solo che hanno una forma geometrica, ovvero come un rettangolo senza uno dei lati corti.. Nell'unico lato corto che congiunge le due ali lunghe, ci sono le stanze degli istruttori ed è VIETATO passarci (non capirò mai il perchè, le stranezze nell'esercito sono sempre più di quelle che ti aspetti..).
    Nei 2 lati lunghi ci sono le stanze dei soldati, rispettivamente primo e il secondo plotone; In mezzo alla U c'è un simpatico spazio STERRATO dove gli istruttori parcheggiano e si divertono di tanto in tanto a farci marciare e segnare la corsa facendoci mangiare un po' di polvere è una zona di ritrovo, nonché adunata alla mattina.
    Finita la registrazione, in gruppetti da 20/30 ci incamminammo con le relative valigie verso le compagnie.. Ormai era pomeriggio e cominciò la presentazione dei primi 2/3 istruttori nell'aula di compagnia.. Ci vennero spiegate le varie attività, gli orari, la sveglia e soprattutto come tenere capelli, barba e basette..Subito dopo, ricongiunti a quello che era il secondo plotone, ci fecero uscire e inquadrare davanti alla “U di compagnia”...Erano circa le 17.00-17.30...
    L'adunata durò un'ora abbondante, fino alle 18.30 circa, senza che nessuno ci chiamasse o che stesse lì con noi.. Fermi, lì in piedi in formazione aspettando un ordine o qualcosa di simile..niente.. non si poteva parlare, non ci si doveva muovere.. Ci abituammo a tutto ciò, durante il RAV questi periodi di lunghe attese, magari sotto il sole cocente dopo mangiato, erano all'ordine del giorno, forse per saggiare la nostra pazienza, o il nostro autocontrollo senza parlare con nessuno nè muoversi.... Ad un certo punto un istruttore uscì con in mano una coperta, 2 lenzuola e ci fu fatta la dimostrazione pratica di come si faceva il cubo (un'ora e mezza per reperire una coperta e 2 lenzuola?? bah), cosa che io tra l'altro, grazie a una mia precedente esperienza, avevo già imparato a fare..
    Finito questo ci fu insegnato a marciare (rigorosamente in CIVILE) e ci tennero fino alle 21.00 (se non ricordo male) facendo su e giù vicino alla compagnia.. Finito tutto ciò, eravamo liberi.. Le docce ancora non sapevamo dov'erano (a Verona sono staccate rispetto agli alloggi) e ovviamente per questo ci lavammo sui lavandini..
    Dopo aver terminato l'attiviità eravamo liberi di telefonare a casa e fare tutto quello che volevamo, bastava non girare per la caserma e farsi trovare davanti al posto branda con il cubo fatto alle ore 23.00..
    Passato anche il contrappello ci fu l'ordine di farci i letti.. il primo giorno se ne era andato e tutti piombammo in un lungo e profondo sonno.
    POLIZIADISTATO
    186' CORSO

  2. #2
    Utente Expert L'avatar di gio.pds
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    Predefinito Si arriva ragazzi, si riparte uomini

    Nel mondo militare, tra “ordini, contrordini e disordini” (si diceva così per definire l'incoerenza organizzativa durante il primo periodo addestrativo), tra le diverse cose buffe c'erano gli orari, specialmente al RAV.. Ce ne resero dotti il 1' giorno, durante “l'assemblea di compagnia”:
    -ore 06.30 sveglia,
    -ore 06.45 adunata,
    -ore 06.45/07.30 colazione,
    -ore 08.00 alzabandiera,
    -ore 08.30 alle attività,
    -ore 11.45/13.30-14.00 pausa pranzo (se non ricordo male),
    -ore 16.30 fine dell'orario addestrativo,
    -ore 16.30-17.30 a disposizione,
    -ore 17.30 in poi libera uscita,
    -ore 18.45/20.15 cena (sempre se non ricordo male)
    -ore 23.00 rientro, 23.15 contrappello.

    Da questo si evince che: vi svegliate quando vogliono loro, mangiate quando e in quanto tempo vogliono loro, correte e fate attività fisica quando vogliono loro, cagate quando vogliono loro, dormite quando, quanto e come dicono loro.. si insomma.. le cose stanno più o meno così, ma vi assicuro che, a meno che non prendiate dei forti lassativi, è tutto sopportabile

    Vi accorgerete autonomamente che, almeno per i maschietti, avete qualcosa tipo 15 minuti scarsi per:
    -svegliarvi fuori (magari da soli, senza il simpatico istruttore strillone che passa per le camere
    appunto per dare la sveglia),
    -farvi il letto,
    -farvi la barba,
    -lavarvi il possibile con lavandini letteralmente ASSALTATI da una compagnia intera,
    -vestirvi di tutto punto con mimetica&anfibi (che ovviamente avrete slacciato il giorno prima quasi
    fino alla fine, pena il dormirci insieme appassionatamente).

    Non prendetela troppo male dai alla fine si fa tutto di fretta per poter fare una tranquilla colazione da quaranta minuti e per portarvi mezz'ora/quaranta minuti prima nel piazzale dell'alzabandiera dove non ci sta NESSUNO.. stile “Waiting for Godot”.. utile no? Questa è decisamente una corretta gestione del tempo E vabbè... Ci si abitua anche a questo, ve lo assicuro

    La notte trascorse tranquilla.. Durante i 2 mesi e mezzo della mia “MISSION <VERONA>” sentii spesso e malvolentieri pianti e singhiozzii agghiaccianti di ragazzi che purtroppo non reggevano la lontananza da casa, oppure le strigliate urlanti cariche di odio (apparente) degli istruttori.
    Arrivarono così il secondo e il terzo giorno.. Il secondo e il terzo dei primi quindici interminabili giorni dove la “selezione naturale” avrebbe fatto il suo corso, permettendo ai candidati meno convinti di andarsene senza macchia, ovvero senza problemi a livello matricolare.. Prima dei 15 giorni era una lotta, passati quelli, eravamo ufficialmente in forza all'Esercito Italiano e nulla, se non un grave problema familiare o un altro concorso vinto, avrebbe potuto farci perdere quel posto.. Alla fine circa 30-40 se ne andarono, ma rimasero anche tanti su cui non avrei scommesso una lira.. Tanti che, in virtù della loro timidezza riuscirono ad estraniarsi dal contesto pressante chiudendosi in loro stessi, riuscendo così a sorpassare i primi 15 giorni.. Tanti fecero dell'Esercito il loro principale educatore e in 2 mesi si trasformarono da ragazzi, in veri e propri uomini.

    INTERVALLO

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    SECONDA PARTE

    Cominciammo a mettere in pratica e a provare sulla nostra pelle cosa volesse dire sopportare tutti quegli orari che fino a 12 ore prima erano solamente numeri..
    Fortunatamente mi venne in aiuto una personale esperienza di 3 settimane portata a termine l'anno precedente al Reggimento Lagunari “Serenissima” dove in 3 settimane ci fu insegnato credo molto di più di quello che poi ho appreso durante il primo RAV..
    Conoscevo già i modi per fare il cubo, il saluto, ma anche, dal punto di vista operativo, stagnare uno zaino (isolarlo per poterlo buttare in acqua senza che il contenuto si bagni con un semplice sacchetto delle spazzature,), una marcia topografica da una ventina di km nelle campagne di Fusina e Malcontenta, ma anche 2 zavorrate.. La zavorrata è una marcia/corsa di 4/6 km in mimetica e anfibi con zaino caricato a 15-20 kg e fucile.. Così a dirlo sembra facile.. in realtà non lo è per niente ! Per chi è alle prime armi ma ha un minimo di istinto agonistico, questo genere di esperienza affatica talmente tanto che genera una reazione spontanea e fa letteralmente stringere i denti..
    Ma questa è un'altra storia.

    Torniamo a Verona, dove per la prima volta potevamo mettere in pratica e a provare sulla nostra pelle cosa volesse dire sopportare tutti quegli orari frenetici di una caserma, dovendone pagare le conseguenze qualora non fossimo riusciti a sostenerli..
    Memore di quanto appreso, mi svegliai leggermente prima dei commilitoni (10 minuti, non di più, avrei rischiato di destare sospetti facendo rumore), anche a causa del fatto che le finestre NON avevano le tende e a Marzo il sole sorge relativamente presto.
    Feci tutto quello che dovevo fare, mi vestii (ovviamente in civile, la vestizione ufficiale ancora non ce l'avevano fatta) e mi adunai insieme al resto della ciurmaglia nello spazio antistante la compagnia insieme a tutti gli altri, pochi minuti prima delle 06.45... tutto bene.. sembrava che al primo colpo fossimo stati tutti puntuali.. Tuttavia..
    Tuttavia, per la serie “la diffidenza non è mai troppa”, gli istruttori cominciarono a passare tra le righe, e tra un soldato e l'altro cominciarono a fare un accurato controllo della barba..
    Ci furono grandi momenti di tensione, dovuti al fatto che nei corpi militari vige la regola del “ne punisco 100 per educarne uno” quando il realtà il principio dovrebbe, almeno in teoria, essere l'opposto..
    Passammo indenni anche a questo e ci avviammo alla colazione..
    Arrivammo per primi, ci fu detto che alle 7.20 avremmo dovuto essere fuori, inquadrati e in ordine. Ciò significava in soldoni che il primo che entrava mangiava in mezz'ora, l'ultimo in appena 10 minuti, senza contare il fatto che bisognava presentarsi pure un paio di minuti in anticipo.. L'ordine iniziale era dato da chi per primo usciva dalle camerate.. Chi usciva per ultimo mangiava anche per ultimo.. Le colazioni erano ricche, molto ricche per fortuna..
    Finita la colazione ci raggruppammo nuovamente fuori dalla mensa e ci fecero restare per un quarto d'ora scarso in piedi, fermi senza muoversi né parlare.. A stomaco pieno il freddo si sentiva meno e si stava decisamente meglio..
    Erano circa le 7 e mezza, poco più tardi.. Ci incamminammo (ovviamente rigorosamente MARCIANDO) verso il piazzale dell'alzabandiera e, una volta giunti restammo altri 20 minuti in piedi aspettando l'arrivo delle altre compagnie ma soprattutto del colonnello, comandante di tutta la baracca.. Rigorosamente inquadrati, fermi e zitti,..
    Terminato l'inno, fummo mandati alle attività e le “cerimonie” per il giorno, grazie a Dio erano finite.
    Durante le prime mattinate ci furono presentati altri istruttori, tra cui un 1° maresciallo che si occupava dell'ed. Fisica, molto cordiale e meno rigido degli altri, ma in generale l'attività principale era l'addestramento formale (modo elegante per dire “marciare”).

    INTERVALLO

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    TERZA ED ULTIMA PARTE

    Ricordo ancora il caldo afoso delle ore centrali, dalle 11.00 alle 16.00, quando il sole picchiava e si svolgevano i primi giorni di attività.. Alla mattina si pativa il freddo e durante il giorno si moriva di caldo.. Per le stanze non si passava praticamente mai, non si potevano appoggiare le giacche e noi rimanevamo vestiti per sopportare i 2-3 gradi mattutini ma che al pomeriggio diventavano 25/27..
    Terminata la mattinata e il relativo addestramento, si passò nuovamente in mensa per il pranzo..
    Fu dopo pranzo che l'attività esplose in quel di Verona.. Fummo letteralmente PARCHEGGIATI all'interno della compagnia, con la strada alle spalle, sotto il sole, ad aspettare per quaranta minuti.. Ad un tratto qualcuno uscì, e ci ordinò di inquadrarci sul lato opposto, fronte “strada” (le strade interne della caserma che collegano i vari alloggi/compagnie/servizi).
    Fu con una corsa letteralmente BOVINA che subito ci re-inquadrammo nel lato opposto.
    Non appena sistemati, sentimmo una voce gridare: “INQUADRATI FRONTE COMPAGNIA!!” e una mandria di 90 persone, girandosi e correndo si re-inquadrò nuovamente come in principio.. Successe un altro paio di volte e successivamente ripiombammo nell'inattività..
    Erano praticamente le 2, e il sole era alto nel cielo.. Aspettammo altro tempo in piedi, senza che nessuno ci dicesse alcunchè.. Ormai passate le 2 e mezza, un istruttore uscì e ci chiese “cosa fate ancora qui, di corsa in AULAAAAAAAAAAAAAAAA !!”.. Facemmo così l'ennesima corsa per accaparrarci un posto a sedere nell'aula di compagnia dove per il resto del pomeriggio facemmo lezione e ci furono spiegate altre cose inerenti al reparto ove eravamo giunti, vita militare, notizie in generale eccecc..
    Faticosamente si arrivò alle 17.00 dove puntualmente fummo mandati di nuovo fuori ad inquadrarci.. “L'addestramento” (se così vogliamo chiamarlo) durò ancora fino all'ora di cena dove, dopo aver mangiato, fummo nuovamente re-inquadrati all'esterno della mensa..
    Ricordo ancora quando mi chiamò mia mamma in quel momento per la prima volta%2
    Ultima modifica di gio.pds; 09-10-12 alle 17: 17
    POLIZIADISTATO
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  3. #3
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    gio.pds alla fine la vita militare dell'Esercito è abbastanza uguale a quella che ho vissuto io in Marina.

    Comunque complimenti! Vedrai che in Polizia sarà ancora più tosto! scherzoooo

  4. #4
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    gio.pds alla fine la vita militare dell'Esercito è abbastanza uguale a quella che ho vissuto io in Marina.

    Comunque complimenti! Vedrai che in Polizia sarà ancora più tosto! scherzoooo
    ma in marina dopo il rav, fate qualche altro addestramento? oppure niente?
    POLIZIADISTATO
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  5. #5
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    ma in marina dopo il rav, fate qualche altro addestramento? oppure niente?
    Io dopo il Car a Taranto sono stato assegnato alla Soc a Roma a fare le guardie alla Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Quirinale e Milite Ignoto. Addestramento ci hanno spaccato i piedi, quante volte sono andato in infermeria a farmi curare le vesciche e i tagli dal Maresciallo ?? Ho perso i conti... comunque usavamo l'AR70/90 Beretta e anche l'SC quello a calcio pieghevole. Naturalmente le guardie le facevamo con il caricatore vuoto, solo al Milite Ignoto avevamo i proiettili dentro.
    Ci siamo anche esercitati per la parata del 2 giugno ai fori imperiali di notte, ho visto tutti i reparti delle forze armate/forze dell'ordine, è stato fantastico, anche se noi nuove arrivati non abbiamo potuto partecipare, ci siamo solo allenati.
    Anche a Guidonia nella caserma dell'aeronautica militare ci siamo preparati sempre per la parata del 2 giugno e non ti dico quanti cazziatoni prendevamo dai superiori non dovevi sbagliare una posizione.

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Brownie Visualizza Messaggio
    Io dopo il Car a Taranto sono stato assegnato alla Soc a Roma a fare le guardie alla Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Quirinale e Milite Ignoto. Addestramento ci hanno spaccato i piedi, quante volte sono andato in infermeria a farmi curare le vesciche e i tagli dal Maresciallo ?? Ho perso i conti... comunque usavamo l'AR70/90 Beretta e anche l'SC quello a calcio pieghevole. Naturalmente le guardie le facevamo con il caricatore vuoto, solo al Milite Ignoto avevamo i proiettili dentro.
    Ci siamo anche esercitati per la parata del 2 giugno ai fori imperiali di notte, ho visto tutti i reparti delle forze armate/forze dell'ordine, è stato fantastico, anche se noi nuove arrivati non abbiamo potuto partecipare, ci siamo solo allenati.
    Anche a Guidonia nella caserma dell'aeronautica militare ci siamo preparati sempre per la parata del 2 giugno e non ti dico quanti cazziatoni prendevamo dai superiori non dovevi sbagliare una posizione.
    belloooo li vedo sempre al tg quelli della marina che fanno il picchetto davanti ai palazzi del senato e da qualche altra parte
    comunque da noi, dopo il rav (che credo duri di più del vostro car) avevamo un addestramento chiamato Mod. K, tutto fisico, si fa nei reparti oerativi o simil-tali
    POLIZIADISTATO
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  7. #7
    Brownie
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    belloooo li vedo sempre al tg quelli della marina che fanno il picchetto davanti ai palazzi del senato e da qualche altra parte
    comunque da noi, dopo il rav (che credo duri di più del vostro car) avevamo un addestramento chiamato Mod. K, tutto fisico, si fa nei reparti oerativi o simil-tali
    Posso rivelarti che ho fatto da picchetto d'onore all'allora presidente del Consiglio Romano Prodi quando è venuto a far visita a Roma George W. Bush. Momenti indimenticabili, mi rimarranno per tutta la vita.
    Roma era zona rossa tutta chiusa asserragliata con immensi dispiegamenti delle forze dell'ordine, ancora ricordo quei giorni a distanza di anni.

    Per quanto riguarda l'addestramento io non è che ne abbia fatto molto, ma d'altronde vfp1 non fai granchè è soltanto un anno che poi decidi se continuare o mollare.
    Siamo andati in un poligono militare in una spiaggia ti giuro una spiaggia con il mare in provincia di Roma e li abbiamo sparato un po di colpi con l'Ar70/90. Ancora ricordo i complimenti del sergente istruttore per aver centrato niente male il bersaglio

    Dopo di che di addestramenti non ne ho fatti piu sono stato destinato in Circoli Ufficiali a fare il caffè ai capitani di vascello corvetta e contrammiragli. L'ammiraglio non veniva mai in bar almeno quando ho fatto io servizio non l'ho mai visto

    Ma voi in Esercito fate piu addestramento come vfp1 siete piu operativi usate fin da subito armi moderne, noi al Car avevamo il MAB, pensa un po te

    Bella esperienza di vita comunque

  8. #8
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    Predefinito L'apparenza....inganna !!

    I primi giorni di RAV passarono tutti più o meno nello stesso modo, anche se la mia memoria riguardo a quei giorni è particolarmente offuscata a causa del forte stress e dal fatto che non ci era concesso “pensare”.. Stavamo assimilando dei nuovi automatismi e il nostro cervello (almeno il mio) era troppo impegnato a velocizzarsi per ricordare esattamente cosa succedeva in quei giorni.
    Circa dopo la fine della prima settimana, fu fatta la vestizione e fu bellissimo vedere la differenza, prima ognuno vestito diversamente, poi tutti uguali, proprio un blocco verde.
    Fatica dopo fatica, arrivammo così al tanto sospirato sedicesimo giorno, il 6 aprile 2011. Ormai eravamo ufficialmente in forza all'Esercito Italiano e non ci saremmo più potuti prosciogliere autonomamente, pena l'esclusione da tutto il pubblico impiego, nonché l'impossibilità di ritentare questo stesso concorso. Eravamo fieri di noi stessi, fieri di aver superato questa prima piccola grande prova, ma soprattutto eravamo uniti. Sembrava quasi che la sorte avesse fatto apposta a metterci tutti insieme, 90 ragazzi rispettosi del prossimo, era una compagnia perfetta, tutti andavano d'accordo con tutti.
    Di tanto in tanto, a causa della grande rigidità riscontrata pensai più volte di andarmene, ma poi mi resi conto che prima di me ne erano passati tanti, pensai che mi sarebbe per forza servito quest'anno per poter concorrere per la POLIZIA DI STATO e senza di quello, non avrei potuto fare nulla. Allora ogni volta accantonavo questa idea e grazie alla forza e alla volontà d'animo, riuscii a terminare la prima “selezione naturale”
    Il sedicesimo giorno, fatalità, capitai proprio di piantone alla camerata del 1' plotone e guarda caso, fu anche giorno di vaccini !
    In totale ne avrei dovuti fare 4, ma visto che ero a digiuno di punture da un pezzo, il primo giorno pensarono bene di farmene due in un colpo solo, Meningococco ed Epatite A uno a destra e l'altro a sinistra.
    La giornata continuò, se non che alla fine della giornata addestrativa, cominciai ad avvertire i primi giramenti di testa e lieve nausea.
    Mi portai avanti il malessere per due ore circa finchè non decisi di misurarmi la febbre.. 37 e mezzo, un po' di alterazione dovuta sicuramente ai vaccini effettuati in mattinata.
    Il turno proseguì, ma fatalità scoprii che toccava proprio a me il turno notturno peggiore, ovvero quello dalle 2 alle 4 di mattina. Dormii dalle 23.00 fino alle 2 meno 10, mi svegliai a fatica quando il piantone smontante mi chiamò e cominciai le mie due ore di turno controllando che eventuali furbetti non rubassero nulla dagli armadietti o semplicemente per accertarmi che nessuno stesse male.
    Il primo che stava male in realtà ero io, ma per non essere odiato dalla riserva (la quale sarebbe dovuta subentrare al posto mio) non dissi nulla tenendomi il mal di testa atroce che mi accompagnava dal pomeriggio.
    Fortunatamente non successe nulla, anche se girando per le camerate a quelle ore, se ne sentono di tutti i colori: chi russa, chi parla nel sonno e qualche altra scena (o per meglio dire..rumore ).
    Terminato, alle 4 svegliai il mio successore e me ne andai a dormire per 2 ore con tanto di mimetica al posto del pigiama.

    INTERVALLO
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  9. #9
    Caporale L'avatar di eriador
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    Citazione Originariamente Scritto da gio.pds Visualizza Messaggio
    Eravamo fieri di noi stessi, fieri di aver superato questa prima piccola grande prova, ma soprattutto eravamo uniti. Sembrava quasi che la sorte avesse fatto apposta a metterci tutti insieme, 90 ragazzi rispettosi del prossimo, era una compagnia perfetta, tutti andavano d'accordo con tutti.
    Caspita, questo è davvero bello. Bravi, complimenti
    O intrepide Sorelle di Carità, correste a portare conforto ove la gloria si tinge del sangue vermiglio dei martiri, ove spesso la Diva severa discende a rapire gli eroi!

  10. #10
    Stardex
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    @Gio.pds: Saluti;
    A leggere il tuo resoconto, mi sembra di intravedere una certa soddisfazione personale e gradimento nel percorso da te svolto ma determinati particolari, mi fanno meglio comprendere i racconti di un altro ragazzo conosciuto recentemente al BST il quale, reduce dal Vfp1, mi ha semplicemente detto d'aver buttato via un anno della sua vita.
    Io inizialmente non riuscivo a comprenderlo...a me sarebbe piaciuto svolgere un esperienza del genere ma essendomi "svegliato" tardi, di opportunità nisba..
    Eppure adesso che leggo le tue parole, colgo molte sfumature che mi fanno capire la delusione provata dal mio conoscente ed il rammarico per aver speso tutto quel tempo inutilmente.
    Forse, avrei provato gli stessi sentimenti...in realtà non lo saprò mai

    Buona continuazione!

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