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Discussione: Poliziotto allo specchio

  1. #1
    Sergente L'avatar di Zappa
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    Predefinito Poliziotto allo specchio

    Non mia ma un'esperienza di vita di Indro Montanelli.

    Una volta, quando ero alle mie prime armi e giornalista in America, mi mandarono a fare la cronaca dell’inaugurazione di un corso per allievi poliziotti. Parlarono il comandante della scuola e il Chief Justice – che corrisponde pressappoco al nostro Procuratore della Repubblica -, ma non ricordo cosa dissero. E se non lo ricordo, è certamente perché dissero le solite cose che si dicono in queste cerimonie: Dovere, Legge, ed altre maiuscole. Poi salì in cattedra l’istruttore, un uomo sulla cinquantina, di cui invece ricordo anche il nome – Jefferson, si chiamava – ma soprattutto le parole.
    “Ragazzi – disse -, fin qui avete sentito quello che la nostra professione dovrebbe essere. Ora, lasciatevi dire quello che in realtà è e vi offre. Uno stipendio da fame, vi offre, e una carriera lenta, al termine della quale, se vi va bene, finirete con una pensione che vi consentirà di occupare le panchine dei giardini pubblici, ma raramente il sedile di un bar. Vostra moglie, se avete avuto la fortuna di sceglierne una beneducata, non vi rinfaccerà la vita di ansie e di stenti che le avete imposto, ma voi glielo leggerete sul viso e i vostri figli, sui banchi di scuola, si vergogneranno di essere figli di un piedipiatti. Solo le persone rispettabili avranno rispetto di voi. Ma le persone rispettabili sono poche, e di solito poco coraggiose: per cui, se qualche volta vi sorrideranno, lo faranno di nascosto, quando nessuno le vede. La cosiddetta società vi affida il compito di frugare nelle fogne ma non ammette che vi ci sporchiate le mani. O per meglio dire non ammette che la sporcizia si veda. Essa esige che i delitti vengano scoperti e i delinquenti riconosciuti. Se non ci riuscite, sarete considerati dei buoni a nulla, se non addirittura dei venduti ai farabutti: se ci riuscite, sarete accusati, o almeno sospettati di avere usato mezzi illeciti e violenti. E ricordatevi che mentre qualunque criminale, anche il più efferato, avrà sempre dalla sua torme di intellettuali, attori, scrittori, giornalisti; il poliziotto non può contare su nessuno, nemmeno sui suoi superiori. I quali, nel migliore dei casi, gli faranno da scudo finché possono, ma possono poco contro le pressioni della pubblica opinione e della politica. Perché voi, agli occhi di chi fa la pubblica opinione e la politica rappresentate l’arroganza ed il sopruso del Potere, sebbene non ne avrete mai nemmeno quanto basta per ottenere un trasferimento. Nessuno vi obbliga a fare i poliziotti. Ma se lo fate, dovete rinunciare anzitutto al diritto di protestare. Anche se vi ammazzano, non aspettate che vi ringrazino perché questo fa parte dei rischi del mestiere. Solo cinque minuti di soddisfazione vi riserva la giornata: quelli in cui, guardandovi nello specchio per farvi la barba, potrete dire: “Eccolo qui, il piedipiatti. Eccolo qui lo sbirro, lo spione, la carogna che si prepara a rischiare anche oggi la pelle per difendere quella degli altri e il loro diritto a chiamarlo sbirro, spione e carogna. Senza di lui, senza questo figlio di *******, i figli di papà e mammà si sentirebbero persi e non oserebbero nemmeno uscire di casa”. Questo è l’unico compenso che potete aspettarvi dal nostro mestiere che nessuno vi obbliga a fare. A me è bastato, e seguita a bastarmi. Ma tengo a dirvi che non ne ho mai avuti altri, né mai mi si è riconosciuto il diritto di chiederne altri” ..
    .. però questo discorsino, cosa avrei dato per sentirlo in Italia. E mi chiedo se I poliziotti non darebbero qualcosa per sentirselo fare.
    Hai sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui vivi o assumerti la responsabilità di cambiarle.

  2. #2
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    Preferibilmente qui si scrivono esperienze "vere" e "personalmente" vissute.

  3. #3
    Capitano L'avatar di Eli113
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    Prego i Signori Moderatori di farmi presente se posso continuare.



    Sono circa le 14:00 di un sereno pomeriggio di fine Maggio, se non sbaglio un venerdì, guardo l'orologio e mi rendo conto che e' l'ora di ultimare i bagagli e partire per XXXXX dove inizierò il mio primo turno di Volante della mia vita.
    Non vedo l'ora di iniziare, di prendere le chiavi della mitica 159 e caricare i GAP ( Giubotti Anti Proiettile ) con il materiale di reparto ben sistemato.
    Arrivo dopo circa due orette negli alloggi di servizio, appoggio la valigia per terra e ne esco uno scudetto, vi e' stampata una Pantera nera nella sua interezza che cavalca una freccia, che emozione sapere di doverlo attaccare sul lato sinistro della camicia blu ( atlantica ).
    Apro l'armadio e subito vedo la mia divisa, quella che ho già indossato, ma che mai come quel giorno sentivo mia, la vedevo bella, viva ,piena di se, prendo la gruccia e attacco gli alamari, i tubolari, e resto un minuto a riflettere ( attacco su anche i nastrini che mi sono guadagnato quando ero nell'Esercito Italiano? No, non voglio sembrare il ragazzo che vuole fare "l'anziano" , quello che ha gia vissuto qualche esperienza e magari apparire il saputello ).
    Mi vesto con calma ed orgoglio, infilo la camicia ed inizio ad abbottonarla, con quei bottoni d'orati, lucidi. Metto sù i pantaloni ed il cinturone bianco, ho in dotazione la mia Pistola FS 92, ben oleata e pulita, le mie manette e la mia penna bic da 40 centesimi.
    Mi accerto subito delle condizioni della pistola, e' tutto apposto e sono sicuro che all'occorrenza ( spero mai ) saprà fare il suo lavoro, cosi' come le manette, girano che e' una meraviglia, sono ancora “quasi” vergini ( il perche' lo raccontero' magari un'altra volta ).
    Bene allaccio gli anfibi e finalmente vado a guardarmi allo specchio della mia stanza, FIERO ecco come mi sento, petto in fuori, barba curata, capelli non troppo corti ma ordinati, anfibi lucidi! Che figurino ( non sono bello, ma con quella divisa mi sento un'altro).!!
    Prendo le chiavi della mia amica ( una BMW da 300 kg ) e metto in moto, allaccio il casco e finalmente alle 18:00 arrivo in caserma.
    Già conoscevo parte dei colleghi e mi presento agli altri, alcuni anziani altri piu’ giovani. Leggo il servizio , il mio Capo Pattuglia e’ un Ispettore Capo, un tipo brizzolato, ma sembra simpatico, mi chiedo come sia in servizio, spero vivamente di imparare il piu’ possibile.
    Finalmente prendo timidamente le chiavi della Volante e mi affretto con impazienza a scendere verso il garage ( dentro me sembro un bimbo alle giostre ) , con aria padroneggiante della situazione.
    Eccola, luccica e sembra sorridermi!
    Mi avvicino e schiaccio il pulsantino per aprirla, mi siedo sopra restando qualche secondo a guardare il quadro strumenti.
    Caxxx ho oltre 200 cavalli sotto le chiappe!
    Si va sul piazzale e si carica il materiale previsto sull’auto, compreso la tesa con l’Aquila d’orata.
    Bene e’ l’ora di provare gli apparati luminosi ed acustici ( popi . popi ) funzionano, già immagino le auto accostarsi e farmi largo perche’ in emergenza per un intervento di rapina in corso… Che emozione . solo a pensarci mi viene la pelle d’oca, non vedo l’ora di farne uno.
    Finalmente l’Ispettore ( che per comodità chiamero’ Emanuele ) sale in auto :
    Emanuele: Franky accendi le luci ( segnali luminosi alternati ), oggi usciamo come si esce dalla Guido Reni.
    Io: Ok… ma dove devo andare a destra o a sinistra??
    Infatti non avevo ancora avuto il tempo di studiarmi la cartina topografica della citta’ di XXXX, ma so che e’ una citta’ molto grande, e con molti problemi, un po come per la mia citta’ natale ,Catania.
    Emanuele : Ma va dove ***** ti pare, tanto gli alti gireranno uno a destra e uno a sinistra.
    Io: Ok Ispettore .
    Mi accingo ad uscire dalla caserma a 5 km\h quando sento un boato, Bammm
    Emanuele: Muovitiiiiiiiiiiiiiiii ( mi urla all’orecchio )
    Io: E si ca…o un attimo ispettore
    Emanuele: Ti sembra che stiamo accompagnando un funerale?!!! Schiaccia quell’acceleratore, dobbiamo uscire da qua dentro e la gente deve vedere delle pantere e non dei gattini!
    Immediatamente affondo il piede sull’acceleratore e subito sento i copertoni fischiare, i giri del motore schizzano e gli oltre 200 cavalli fanno tremare lo sterzo ed il sedile della mia Volante, che emozione, entro nel tunnel emozionale, quello che ti tappa le orecchie , quello che ti trasporta fuori dal tuo corpo e ti immerge come in un sogno.
    Intravedo il piantone che blocca il traffico e saluta alla tesa.
    Istintivamente giro il volante a destra, verso il centro città, e mi immetto nel traffico, inizio a sentire la bitonale “urlare” sopra la mia testa, Emanuele l’ha subito attivata ,cosi’ inizio a sentire le bitonali dei colleghi, ancora sconosciuti, e vedere le luci dei lampeggianti rimbalzare ovunque, sui muri, sui cartelli stradali e sulle altre auto in sosta.
    Poi il silenzio, Emanuele spegne tutti i dispositivi e alla radio inizia l’appello.
    Emanuele: ecco ora chiama tutte le volanti ad iniziare dalla nostra la Volante Alfa, alla radio sentirai tre voci differenti, di solito l’appello lo fa Mauro ma puo’ capitare che lo faccia Ale o Cinzia.
    Mauro: Volante Alfa dal centro per una prova apparatp (000)
    Emanuele : Per noi e’ (0000) Centro
    Mauro a seguire chiama tutte le altre volanti, la Calatafimi, la Vespri, la Guadagna, la Settecannoli, la Porto, la Noce, la Malaspina, la Fiera, la Crispi, la Stabile, la Massimo, la Cantieri, la Stadio, la Uditore, la Cruillas, la Cardillo… ed altre…

    Il resto cerco di continuarlo nel tempo libero e se avete voglia di leggere.
    È sempre la storia di Socrate, di Cristo e di Colombo! Ed il mondo rimane sempre preda delle miserabili nullità che lo sanno ingannare. Giuseppe Garibaldi

  4. #4
    Maresciallo
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    Affermativo, continua eli, è interessante conoscere, storie ordinarie e non, di polizia

  5. #5
    Brownie
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    Grazie Eli113 gran bel racconto sono fiero di avere dei poliziotti cosi Italia, mi fa onore. Spero un giorno anch'io di indossare la divisa della Finanza però

    PS: come mai le manette ancora vergini? Di solito ai nuovi arrivati le danno nuove o usate?

  6. #6
    Maresciallo L'avatar di bemboz
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    Racconto davvero molto interessante!
    Aspettiamo impazienti il continuo!

  7. #7
    Capitano L'avatar di Eli113
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    Tutto procede bene, lui , Emanuele, e’ un tipo sveglio, da piu’ di 25 anni in Polizia e da quasi 15 in Volante, un veterano insomma, single e senza figli. Io invece penso alla mia donna lontana quasi 1000 km, e non vedo l’ora di rivederla. Ad un certo punto, mentre mi trovo di passaggio in Via Roma per andare al bar a prendere il caffe’ d’inizio turno, la radio chiama la Volante Alfa, la mia.
    Mauro: Volante Alfa dal centro…
    So di Far parte della Volante con l’Ispettore piu’ anziano, quindi le note immagino siano di un certo spessore.
    Emanuele mi chiede di rispondere via radio ed emozionatissimo prendo il mike.
    Io: Avanti centro, la volante Alfa e’ in ascolto.
    Mauro: Volante Alfa, portati in via Leonardo Da Vinci al civio XXX , richiede il nostro intervento una donna, XXXXX in quanto il figlio ( conosciuto come violento ) minaccia la madre con un coltello, questa si e’ rifugiata dalla vicina di casa.
    Emanuele a quel punto prende il mike e comunica con voce un po preoccupata, evidentemente non si poteva fidare di me, troppo giovane lavorativamente e soprattutto al primo giorno di volante.
    Emanuele: Centro bene per la nota, mandami in ausilio la volante 22.
    Mauro: Volante 22 dal centro, copiato le disposizioni della volante Alfa?
    Luigia: Copiato centro, ci portiamo in ausilio con punto d’incontro se per la volante Alfa va bene zona Via Libertà.
    Emanuele: Benissimo, noi a 3 minuti dal punto d’incontro… volante 22.
    Nel frattempo il cuore mi batte a cento, cerco di immaginare cosa possa trovare in quella casa ma soprattutto cerco di fare in fretta, non vedo l’ora di arrivare e cercare di capire cosa fosse successo , ma non solo, vedevo già gli occhi della madre del fuori di testa, immaginavo la sua paura, la sua disperazione.
    Tentavo di immaginare anche il figlio, e cercavo di dare un perche’ a tale gesto, era qualcosa che non avrei mai immaginato di fare, un gesto del genere nei confronti di mia madre, colei che mi ha dato la vita.
    Finalmente dopo 1 minuto siamo al punto d’incontro con la volante 22 e facciamo strada per il civico della nota, dispositivi accesi, cuore in gola.
    Le macchine ci fanno spazio, ma non tutte si spostano sul ciglio destro della strada, alcune si piantano al centro , altre si spostano a sinistra, forse qualche imbranato non mi ha neppure visto, o forse la signora o il signore di fronte ha il volume dello stereo troppo alto per sentire la mia sirena oppure e’ solamente presa dal panico, ma non dovrebbe, questa città e’ famosa per un rumore di sottofondo, le sirene. Continuamente si sentono sirene che suonano, Vigili del Fuoco, Ambulanze, Carabinieri .
    Arriviamo sul posto, forse in 4 minuti.
    Emanuele scende con tranquillità, io sembravo un rincoglionito, non sapevo cosa fare dove andare, poi ricordo quello che mi diceva un’istruttore alla scuola di Alessandria : Ragazzo segui il tuo Capo Pattuglia, stagli dietro, coprigli le spalle e soprattutto impara!
    Emanuele : Ragazzo hai preso la Radio portatile?
    Io: Certo Isp.
    Emanuele : la vuoi finire di chiamarmi Ispettore? Sono EMANUELE!!!
    Io: Scusi Emanuele.
    Emanuele scoppia in una risata, va bene dai poi su questo ci lavoriamo.
    Suoniamo al campanello con scritto XXXX ( si trovava 3 piani sotto quello segnalato ) , risponde un vecchietto che sentito dire” SIGNORE e’ la POLIZIA” apre immediatamente il portone.
    Emanuele: allora Luigia voi salite con l’ascensore al piano superiore (ultimo piano) di quello segnalato e non appena vi faccio un fischio scendete.
    Luigia : Ok Emanuele, allora aspettiamo il fischio.
    Emanuele: si e mi raccomando, gia sapete, occhi aperti.
    Emanuele: tu, Ragazzo anzi Francky ( questo e’ il mio nome ) stai dietro di me, dobbiamo fare 3 piani a piedi.
    Io: Ok Emanuele… ti sto dietro, tranquillo.
    Emanuele: Tranquillo e’ morto.
    Io: E che cazz…
    Arriviamo al secondo piano, ed Emanuele fa segno a Luigia e Roger di scendere.
    Emanuele: nessuno stia dietro la porta quando busso , mi raccomando, nessuno si sogni di toccare la pistola o di mostrare lo sfollagente, tenetelo dietro la schiena e se mai ce ne sara’ bisogno lo si usa.
    Tra me e me penso, e quando capisco se ce bisogno di usarlo o meno? Mah, rammento sempre le parole dell’Istruttore : Ragazzi le armi sono l’ultima spiaggia, studiate bene il Codice Penale! Prima di quelle usate il cervello e la parola, vi assicuro che con la frase giusta risolverete situazioni complicatissime.
    Si sente dietro l’uscio una voce maschile, giovane chiedere chi fosse a bussare.
    Emanuele: Si e’ la Polizia, puo’ aprire?
    La porta si apre , ai nostri occhi un giovane, capelli scompigliati e bianco in faccia, abbastanza preoccupato per la nostra presenza. Effettivamente sentirsi bussare alla porta e vedere tre uomini ed una donna in divisa, a qualcuno puo’ destare qualche preoccupazione.
    Emanuele: Tutto bene signor XXXX ????
    Risponde che va tutto bene e che sta cenando con la mamma ed il padre, addirittura invitandoci a prendere il caffe’.
    Emanuele: Si vorremmo entrare, ma il caffe’ non lo possiamo prendere, pero’ se e’ possibile vorrei parlare con i suoi genitori, i vicini hanno sentito musica ad alto volume e dovremmo procedere legalmente
    Ho capito immediatamente che in realtà era una scusa per entrare a casa e vedere effettivamente se era tutto in ordine, e soprattutto che i genitori stessero bene.
    Entriamo a casa , e ci dirigiamo in cucina, gli anziani genitori ancora seduti a tavola di fronte un piatto finito di spaghetti con le sarde e con la faccia sbigottita. Non avevano capito nulla.
    Tutto bene, Emanuele chiama la Sala Operativa, si accerta che la famiglia segnalata fosse effettivamente questa la famiglia XXXX di via Da Vinci XXX al piano 4.
    Emanuele: Ragazzi apposto!! torniamo in macchina.
    Scendo le scale senza aver capito ancora cosa fosse successo, mi chiedevo ma sto coltello, sta mamma impaurita dove Mi…ia sono??
    Emanuele: Grazie ragazzi per l’ausilio ci vediamo dopo , in giro e mi raccomando, occhi sempre aperti.
    Nello stesso tempo prende ancora il mike.
    Emanuele: Centro dalla Volante Alfa
    Ale: Avant,i volante Alfa.
    Emanuele: La nota della famiglia XXX del figlio che minaccia la madre e’ NEGATIVA!!!
    Ale: Bene Volante Alfa, bene per il negativo, meno male!.
    Ecco, adesso ho capito cos’e’ successo, qualche deficiente ha chiamato il 113 con nota allarmistica .
    Io: Cavolo abbiamo corso, abbiamo rischiato un casino per niente… sti stro….i
    Emanuele: Francky, di queste note purtroppo ne capitano una ogni tanto, ma non per questo possiamo abbassare la guardia, anzi!
    Io: Hai ragione Emanuele, ma ste cose mi fanno infuriare…
    Emanuele: Stai tranquillo, se ti infuri per queste cose,con questo lavoro, si e no la bile ti durera’ 10 anni.

    Continua…
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  8. #8
    Capitano L'avatar di Eli113
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    Finalmente era giunto il momento del desiderato caffè , saltato precedentemente per il falso allarme, cosi’ Emanuele mi dice di andare in Piazza Verga. Dopo cinque minuti siamo di fronte il bar, per fortuna troviamo posto, scendiamo dall’auto e ci dirigiamo verso la porta scorrevole quando sentiamo un “urlo” dalla radio.
    Cinzia: Via Amerigo Vespucci 88 FURTO IN ATTO! Abbiamo un giovane che sta infrangendo una vetrina di un locale commerciale, il giovane e’ scuro di carnagione, vestito con maglietta bianca e tuta nera, alto circa 1,80 capelli corti, sta usando una mazzetta da muratore….
    Altro momento adrenalinico, ci troviamo a circa 700 metri in lina d’aria dal luogo segnalato, cosi’ corriamo verso l’auto e saliamo a bordo.
    Emanuele: Franky mi raccomando, dobbiamo arrivare sul posto in silenzio! Non accendo i segnali, ma tu sta attento, a questo lo prendiamo se non ci facciamo sentire… dobbiamo essere dei felini a caccia.
    Io: Ok, cerchiamo di arrivare il prima possibile…
    Emanuele: Cerca di usare gli abbaglianti e ogni tanto suona il clacson…
    Metto la prima, e subito imbocco via dell’Olimpo, prendo la preferenziale mentre si sentono via radio altre 4 Volanti che si annunciano per portarsi sul luogo del furto ancora in atto, infatti l’utente che segnalava al 113 il tutto era rimasto in linea per dare tutti i dettagli di cio’ che stava osservando, dallo spioncino delle serrande della propria abitazione.
    Cinzia: Sta scappando, ragazzi, l’utente ci sta riferendo che sta scappando con una borsa di colore nero di pelle in direzione via dell’Artigliere….
    Emanuele : Dalla Volante Alfa noi quasi sul posto.
    Imbocco via dell’Artigliere, per fortuna questa zona non e’ molto frequentata dopo le 20:00 , e spengo i fari della Volante, continuando a percorrerla a velocità molto bassa, avevo solo la marcia inserita e non acceleravo.
    Emanuele: Questo e’ ancora qui, anche se non lo vediamo.
    Io: scendiamo a piedi?
    Emanuele: Ok spegni la macchina e scendiamo a piedi.
    Sentivo dalla portatile le altre auto che erano quasi arrivate, una di queste era andata a constatare il furto, ed effettivamente comunicava alla sala lo stato della porta vetro infranta e quello del locale all’interno ( tutto a soqquadro)
    Intravedo un’ombra a 40 metri da me, e’ lui…
    Io: E’ Liiii (gridando)!!!!
    Urlo al ragazzo di fermarsi, ma ovviamente questo inizia a correre… cosi’ inizia una corsa che mi ricordava quando ero piccolo e giocavo a guardia e ladri con i miei vecchi amici… ma quello non era un gioco, non sapevo chi fosse e cosa fosse disposto a rischiare per guadagnarsi la fuga, intanto i metri di distanza si accorciavano
    Emanuele era dietro di me a qualche metro, con il fiatone entrambi, ma ero sicuro che anche il ragazzo che rincorrevo avesse il fiatone, avevamo gia’ percorso circa duecento metri a tutta velocità… ma io non mollavo e lui nemmeno.
    Basta, ho pensato che fosse un ragazzino di 20 anni, e non potevo arrivare a prenderlo spompato. E se poi e’ piu’ forte di me fisicamente? Non posso trovarmi solo con lui, o meglio posso trovarmi in queste condizioni, circa 10 anni di differenza, ma non con il fiatone.
    Vedo un motociclo con un ragazzo a bordo provenire dal senso contrario in cui correvamo, lo fermo e gli chiedo se e’ disposto a darmi una mano cercando di seguire il ragazzo che stavo inseguendo a piedi.
    Il centauro era un collega libero dal servizio che stava tornando a casa, cosi’ mi fiondo sul sedile del passeggero e inseguiamo il soggetto per qualche metro.
    Desiste… si ferma e si arrende.
    Scendo come un lampo dal motociclo , gia con le manette in mano, urlo al ragazzo di mettersi con le mani al muro e finalemente lo metto in sicurezza. Ecco gli altri colleghi che arrivano con le volanti, vedo lampeggianti ovunque…
    Perquisisco il ragazzo, aveva il fiatone, proprio come me, lo guardo negli occhi e istauriamo subito un rapporto di reciproco rispetto. Avevamo capito entrambi che stavolta era andata bene alla Polizia…
    Finalmente il soggetto arrestato viene messo in macchina, l’utente al telefono aveva seguito tutta la scena, infatti un balcone del suo appartamento dava su via dell’Artigliere e telefonicamente confermava che stavamo inseguendo il tizio giusto.
    Tolgo le manette all’arrestato, e’ un ragazzo di 19 anni, e’ impaurito e confuso,, vedo i suoi occhi sgranati, la borsa di pelle nera conteneva dei soldi e alcuni oggetti presi all’interno del locale commerciale, cosi’ assicuro al ragazzo che stavamo andando in caserma e che da li sarebbe stato avvisato il Magistrato di turno, la sua famiglia ed eventualmente il suo avvocato, avremmo dovuto redigere tutti i verbali del caso, compreso il verbale d’arresto e sicuramente l’indomani mattina saremmo dovuti andare in tribunale per la direttissima, cosi’ fu, il Magistrato telefonicamente convalida l’arresto e dispone il rito direttissimo per l’indomani mattina.
    Emanuele: contento?
    Io: si dai e’ stato un bell’arresto…
    Emanuele: Bravo Franky, ma dopo ti devo cazziare
    Io: e perche’ che ho fatto?
    Emanuele: Hai corso troppo, quando hai girato l’angolo non ti ho visto piu’ e mi sono preoccupato
    Io: hai ragione, ma quello correva come una gazzella
    Emanuele: va bene dai, tanto ti ho rivisto dopo qualche secondo…
    Da quelle parole mi sono reso conto che il mio Capo Pattuglia non era solo un Capo Pattuglia, era quello che ogni operatore di Volante definisce i suoi colleghi, un fratello.
    Erano gia’ c le 2 di notte quando abbiamo finito di redigere i verbali ed accompagniamo l’arrestato alle camere di sicurezza, subito dopo averlo portato al Gabinetto di Polizia Scientifica per i rilievi foto-dattiloscopici.
    Avevo fatto il primo arresto alle Volanti, era una notte speciale, arrivo nel mio alloggio di servizio e finalmente mi spoglio della divisa, sudata, e finalmente una doccia rilassante.
    Guado l’orologio e mi rendo conto che e’ tardissimo, sono le 3 passate e alle 8 devo essere in caserma per andare in Tribunale…
    È sempre la storia di Socrate, di Cristo e di Colombo! Ed il mondo rimane sempre preda delle miserabili nullità che lo sanno ingannare. Giuseppe Garibaldi

  9. #9
    Brownie
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    Bellissimi racconti Eli li sto leggendo tutti finora complimenti!!!

    Ma se puoi dirlo in che città ti trovi?

  10. #10
    Caporale L'avatar di eriador
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    Citazione Originariamente Scritto da Eli113 Visualizza Messaggio
    Urlo al ragazzo di fermarsi, ma ovviamente questo inizia a correre… cosi’ inizia una corsa che mi ricordava quando ero piccolo e giocavo a guardia e ladri con i miei vecchi amici… ma quello non era un gioco, non sapevo chi fosse e cosa fosse disposto a rischiare per guadagnarsi la fuga, intanto i metri di distanza si accorciavano
    Emanuele era dietro di me a qualche metro, con il fiatone entrambi
    Vedete che le faticacce a correre nei corsi di addestramento tornano sempre utili nella vita
    O intrepide Sorelle di Carità, correste a portare conforto ove la gloria si tinge del sangue vermiglio dei martiri, ove spesso la Diva severa discende a rapire gli eroi!

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