I fratelli Calvi.
I fratelli Calvi - Attilio, Santino, Giannino e Natalino - sono ancora oggi ricordati nelle valli della bergamasca come i fratelli che combattendo, e morendo, si distinsero sul campo fregiandosi di 15 medaglie al V.M.
Infatti, per le loro gesta eroiche in prima linea furono decorati con sette Medaglie d'Argento al Valore Militare, quattro Medaglie di Bronzo al V.M. e altrettante Croci al Merito di Guerra.
Seguendo la stesura della pagina dell'ANA Val Membrana, ripropongo la storia di ciascuno dei fratelli.
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Attilio, classe 1889, forte come il granito dei suoi monti, biondo dal volto illuminato dai grandi occhi azzurri soffusi di dolcezza, ma pur scintillanti di volontà e di ardire, taciturno e anima di poeta, egli adorava la natura, e dinnanzi alla maestà della montagna, di cui sentiva tutta la poesia, esultava e si esaltava. Egli fu un condottiero, un trascinatore: i suoi Alpini lo seguirono ovunque per il suo ardimento, per il suo fascino di comandante, per la sua fede nella vittoria che egli aveva sempre saputo trasformare.1
Avvocato, già reduce della guerra Italo-Turca del bienno 1911-1912 e qui decorato con un bronzino al Valore, tenente del leggendario 5° Alpini di Cesare Battisti e Fabio Filzi con i quali combattè la Guerra Bianca: Tonale, Stelvio, Adamello.
Qui si guadagnerà altre due Medaglie di Bronzo al V.M. e tre d'Argento al V.M., nonché con Croce di guerra francese con palme. Cadrà il 1° maggio al Rifugio Garibaldi, il primo dei fratelli a cadere in combattimento. Cima Attilio Calvi, a quota 3291 metri slm del gruppo dell'Adamello, è dedicata a lui.
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ANA Valle Bembrana
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Natale, classe 1887. Anch'egli Ufficiale del 5° Alpini e impegnato già da adolescente nella Campagna Italo-Turca con il fratello Attilio, durante la Grande Guerra combattè sul fronte della Guerra Bianca distinguendosi valorosamente.
La promozione a Capitano non tardò ad arrivare, come non tardarono ad arrivare onorificienze al Valore: due d'Argento per l'azione nella Battaglia della Lobbia e un Bronzino al V.M. per gli audaci combattimenti sull'Adamello,a quota 3040 metri slm.
Rimasto mutilato sul Grappa e congedato con tutti gli onori, morì nel 1920 durante una scalata sull'Adamello negli stessi luoghi dove cadde nel lontano 1915 il fratello Attilio.
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Santino, classe 1895. Insofferente della disciplina formale, inutile, vuota, spirito indipendente, sentì perfettamente quella vera, utile e necessaria: quella del dovere e del campo di battaglia. Eroe di mille ardimenti, all’Ortigara, precisamente al Passo dell’Agnella, ove più aspra infuriò la battaglia, in cui furono annientati in poche ore dozzine di battaglioni Alpini.2
Volontario di guerra e destinato al 6° Alpini, il 29 Maggio 1915 aveva già il petto decorato con un nastrino azzurro: la prima Medaglia d'Argento al Valore, seguita da una di Bronzo e un'altra d'Argento conferita alla memoria. Caduto sull'Ortigara nel giugno del 1917 dopo che il suo Battaglione contribuì alla conquista del Passo dell'Agnella. Proposto per la Medaglia d'Oro al Valore Militare, per l'eroica morte fu decorato con MAVM con seguente motivazione:
-"Mirabile esempio di slancio e di ardimento, con impareggiabile impeto conduceva il proprio reparto all'assalto di forti posizioni. Primo ad attraversare le linee dei reticolati ed a penetrare nelle trincee avversarie, uccideva a colpi di baionetta i più vicini difensori. Ferito alla testa, si slanciava con pochi uomini all'inseguimento del nemico in fuga finché un altro proiettile lo colpiva a morte."-
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ANA Valle Bembrana
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Giannino, uno dei ragazzi del '99. Colpito dalla morte di Santino e Attilio, partì volontario per onorare e vendicare la loro morte.
Rifiutando l'esonero dalla prima linea che gli spettava per aver perso due fratelli, combattè sul Grappa da Uff.le dei Mitraglieri nel Battaglione comandato dal fratello Natale. Sopravissuto al conflitto, morì colpito dalla spagnola... destino che toccò a molti reduci.
Il rientro delle salme dei fratelli Calvi si completò solo nel 1921, i quali furono tumulati nella tomba di famiglia accanto al padre morto poco dopo la fine del conflitto.
Alle celebrazioni parteciparono Re Vittorio Emanuele III, Benito Mussolini e Gabriele D'Annunzio. Questo ultimo contribuì anche finanziariamente per la creazione del monumento che ancora oggi sorge a Piazza Bembrana, esaltando altresì con il verso le gesta dei fratelli:
-"Natale, Attilio, Sante, Giannino!
Fiore dell'italica gioventù, orgoglio della natìa Piazza Brembana.
I quattro fratelli Calvi, con impeto d'aquila, difesero in guerra le vette della Patria.
Morte li spense, gloria li cinse d'alloro immortale"-
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