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Discussione: Guado corsi d'acqua come trattare gli anfibi

  1. #21
    Moderatore L'avatar di gagliardi
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    Citazione Originariamente Scritto da Preston Visualizza Messaggio
    E riuscivi a farli diventare sufficientemente impermeabili in questo modo?
    o sì o, come si diceva, "'zzi tuoi"

  2. #22
    Utente Expert Esercito L'avatar di vegepat
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    Dipende da cosa intendi per guado.

    Se intendi: faccio una pattuglia appiedata di qualche giorno, me ne vado in giro per la boscaglia, in un paio di occasioni devo superare un torrentello o un rigagnolo che NON POSSO AGGIRARE, allora direi di preparare gli stivaletti da lancio con un bel po' di grasso di foca.

    Ricordati che, se te li compri, sugli stivaletti in GoreTex, il grasso di foca NON DEVE essere usato. Non ci va nulla, si asciugano da soli.

    In alternativa, se fa molto caldo, usa degli stivaletti leggerissimi, in pelle e cordura: lascia che si bagnino completamente e piuttosto portati delle calze in più.

    Se invece per guado intendi proprio con l'acqua fino al petto....intanto ti direi: EVITA! Sono solo rogne.
    Ok, devi per forza? L'acqua entrerà sempre e comunque, se non altro....da sopra!
    Anche in questo caso, secondo me, meglio avere qualcosa che asciuga subito (pelle e cordura, appunto) se fa abbastanza caldo....altrimenti non hai scelta: ti fermi, accendi un fuoco e ti asciughi.
    Hey, gunner man, that's quicksand, that's quicksand, that ain't mud
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  3. #23
    Sergente L'avatar di Lisciander
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    Allora... Come ha fatto vegepat bisogna distinguere vari casi.. Se bisogna attraversare un rigagnolo o un botro e l'acqua ti arriva sotto le caviglie, si passa dritto e basta. Una regolare manutenzione dello stivaletto (non di certo quello naja con la cromatina, ma tramite grasso tecnico tipo Crispi), eviterà che l'acqua entri attraverso la pelle della calzatura. Se invece l'attraversamento è un guado, ovvero attraversare specchi d'acqua dalla caviglia in su, bisogna distinguere altri 2 casi... Se sei distante dal tgt e la zona è relativamente sicura, TATTICAMENTE la pattuglia si prepara indossando delle scarpe da guado (scarpe da ginnastica), con la quale effettuerà l'attraversamento. Vi ricordo che, in alcuni casi, il guado lo si fa nuotando. E con lo zaino. Come fate a nuotare (tenendo lo zaino con le braccia) ed avendo indosso gli anfibi?
    Se invece si è in prossimità del tgt ci si tiene gli anfibi, si guada in una zona in cui si tocca, si effettua l'azione e ci si sciacqua con gli anfibi bagnati. Tanto dovrebbe essere questione di "pochi" km..
    Per concludere non si può effettuare la distanza una pg media (10 km) con gli anfibi bagnati... E vegepat in pattuglia io il fuoco non ce lo accenderei
    Il mio destino non è nelle mani di Dio sino a quando ho un'arma nelle mie

  4. #24
    Maresciallo L'avatar di Preston
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    Citazione Originariamente Scritto da Lisciander Visualizza Messaggio
    Per concludere non si può effettuare la distanza una pg media (10 km) con gli anfibi bagnati...
    Quoto per esperienza personale, quando poi fa freddo è una roba invalidante
    La punteggiatura è gratis.

  5. #25
    Utente Expert Esercito L'avatar di vegepat
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    Citazione Originariamente Scritto da Lisciander Visualizza Messaggio
    in pattuglia io il fuoco non ce lo accenderei
    Probabilmente perchè immaginiamo scenari differenti bisogna vedere se ti trovi con i piedi bagnati di giorno, di notte, durante una infiltrazione clandestina o alla ricerca di pattuglie avversarie....

    Però continuo a pensare che se ti trovi con i piedi bagnati ed a -20.....io mi prenderei il rischio di fermarmi ad accendere un fuoco, a meno che non abbia davvero ragione di non volermi fermare a nessun costo....ma allora probabilmente tirerei dritto, in modo da cercare di scaldarmi con il movimento (farò i conti con i danni che mi sono provocato quando sarò a casa!!!)....
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  6. #26

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    Grazie a tutti per i consigli. Il grasso lo uso ma la mia domanda si riferiva ad un guado con l'acqua dalle ginocchia in su e quindi con l'acqua che entra dentro gli anfibi da sopra. A quel punto il grasso non serve piu'. Concordo che le scarpe ginniche sono la situazione migliore ma non sempre c'e' tempo per fermarsi e togliersi gli anfibi...

  7. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da sprayny Visualizza Messaggio
    Grazie a tutti per i consigli. Il grasso lo uso ma la mia domanda si riferiva ad un guado con l'acqua dalle ginocchia in su e quindi con l'acqua che entra dentro gli anfibi da sopra. A quel punto il grasso non serve piu'. Concordo che le scarpe ginniche sono la situazione migliore ma non sempre c'e' tempo per fermarsi e togliersi gli anfibi...
    Mio papà, che ha fatto il servizio di leva nei Lagunari, ogni tanto mi racconta degli sbarchi con l'acqua fino al petto che facevano con dei fantomatici anfibi fatti proprio per il Reggimento Lagunari Serenissima...in poche parole un insieme male assemblato di tela e pelle.

    L'unico modo che secondo lui era il più adatto per tenere i piedi asciutti è cambiare i calzini appena possibile, e togliersi gli anfibi non appena ci si ferma.
    La vita comincia quando non si hanno più certezze

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  8. #28

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    Vai alla fonte del problema... Metti la pellicola trasparente da cucina sul piede, io lo facevo sempre quando pioveva e faceva freddo.. per non far diventare viola i piedi... non si bagnano assicurato.

    Se l'acqua supera la pellicola un elastico+calzini+anfibi dovrebbero bastare

  9. #29
    Maresciallo L'avatar di Preston
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    Pellicola a contatto con la pelle?!
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  10. #30
    Moderatore L'avatar di gagliardi
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    Citazione Originariamente Scritto da beowuff Visualizza Messaggio
    fantomatici anfibi fatti proprio per il Reggimento Lagunari Serenissima...in poche parole un insieme male assemblato di tela e pelle..
    quelli dei lagunari erano (sono?) stivaletti di tela con suola gommata e occhielli all'altezza della pianta per far uscire l'acqua. molto funzionali, unico difetto la rapida usura della suola gommata e fine dello stivaletto.

    se non c'è il tempo di infilare le ginniche, si tolgono gli stivaletti in un amen (funicelle senz'anima e legatura tattica), li si infila nello zaino se bisogna nuotare (solo i sabò facevano il nuoto tattico con gli stivaletti ), li si appende se bisogna guadare

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