Guado corsi d'acqua come trattare gli anfibi

[paolandsascia]

Ciao, avete consigli su come trattare gli anfibi prima e dopo un gaudo in acqua? Uso gli anfibi classici dei parà, in pelle, che si appesantiscono tanto ma sopratutto quando l'acqua entro dentro mi vengono subito le veschiche. I calzettoni si inzuppano e siccome non c'è quasi mai modo di fermarsi, marciare in quelle condizioni mi massacra i piedi. Voi come fate in genere?

Ciao Sprayny, anche se rischio di grosso a risponderti perchè non c'entro niente con il Vostro lavoro, ho una passione per i materiali survival, tempest wear storm tech, rain tech,abbigliamento tattico..e ti assicuro che oltre ai siti commerciali on line che non so se posso citare (non posso nemmeno le marche ma puoi contattarmi in Mp)sono interessanti tutti i forum di sport estremi, di motociclisti, bikers, velisti e tutto quello che riguarda condizioni estreme climatiche o di "lavoro"
Intanto ho una informazione per il problema del freddo ai piedi e se a qualcuno interessa riporto ciò che ho recuperato ieri sera da due-tre forum di natura sportiva.
Per gli anfibi sono all'inizio e quindi posso solo dirti che ovviamente sono i lagunari (meglio srebbero i Consubmin ma se riesci a parlarci...!)quelli che affrontano questo problemino rognoso..le marche sono tre ma non posso dirtele se non in Mp.
Le calze, ovviamente in coolmax, costano circa 12 euro, tessuto che si asciuga rapidissimamente ed è venduto già nei neg art.militari e indovina?usato nella vela (regate. ecc,) e quelli di acqua e umidità ne beccano un bel po, per t-shirt..(ora hanno tessuti pazzeschi nuovi come polytech,thinsulate e altro:il nome del sito in Mp.)
Ora se anche posso essere stata appena utile, c'è da considerare quello che ti dà l'arma in dotazione e quindi devi fare quello che dice il tuo comandante come ha postato Bacioch..
Gli anfibi da parà sono rinforzati alla caviglia per tenerla in asse in fase di ..atterraggio/impatto, giusto Bacioch?quindi hanno caratteristiche differenti da quelli usati dai Lagunari...Prego i moderatori di avere pazienza perchè anche se posso sembrare assurda a postare un argomento lontano dal mio lavoro, lo trovo fichissimo...

[gagliardi]

Gli anfibi da parà

per favore, non scrivete cose del genere.
si chiamano "stivaletti da lancio" o "stivaletti da parà", non anfibi.
i parà non usano gli anfibi.

[Wiseman]

i parà non usano gli anfibi

quindi sono destinati a bagnarsi i piedi?

[gagliardi]

siamo naturalmente idrorepellenti

[paolandsascia]

per favore, non scrivete cose del genere.
si chiamano "stivaletti da lancio" o "stivaletti da parà", non anfibi.
i parà non usano gli anfibi.

Grazie, e mi scuso in precedenza per gli errori nell'uso della terminologia tecnica che farò.

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siamo naturalmente idrorepellenti

Se si potesse fare come aveva postato Bacioch(togliere stivaletti, calze, ecc) ci sono gli stivali da off shore, nautica ecc, in materiale tecnico performante (non in gomma) ma poi ci sarebbe il peso di una cosa in più, senza contare che tutti gli altri te ne direbbero di tutti i colori..

[Preston]

siamo naturalmente idrorepellenti

Il problema è che i piedi non sono idroresistenti, almeno non quando marci col freddo

[gagliardi]

Il problema è che i piedi non sono idroresistenti, almeno non quando marci col freddo

verissimo. è ben per questo che in pattuglia tenevamo gli stivaletti perfettamente ingrassati.

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a me non li han mai fatti togliere per guadare i fiumiciattoli

[paolandsascia]

Salve, poichè sono interessata ed appassionata alle soluzioni dei problemi pratici che potremmo avere in situazioni "estreme", per es. in mancanza di elettricità,o di luoghi dove ripararsi dalla pioggia battente, dal sole cocente, dall'umidità, freddo, caldo insopportabile,insomma da tutto ciò che la natura ,giustamente, ci riserva, se non altro per come la trattiamo, apro un off-topic di informazione a 360° su:

- scambio di informazioni su prodotti in commercio, possibilmente testati personalmente o che vengono testati da forumer di sport estremi o caratterizzati dal contatto con la natura (velisti, bikers, sciatori, aspinisti, subacquei ecc.)

- apporto di informazioni preziose da tutti coloro che hanno creato questo forum che sono ovviamente i più affidabili visto che si trovano in situazioni "estreme" spesso per lavoro, quando ne hanno voglia e tempo

Ipotizzo che da regolamento non si possono fare nomi di aziende produttrici degli articoli da suggerire ma per questo ci sono i messaggi privati tra forumer, a meno che non si tratti di nomi di tessuti particolari di nuova generazione che hanno comunque un marchio registrato e non appartengono a nessun brand in particolare se non a se stessi (es Goretex..)

Alcune tra le parole chiave che ho scoperto essere utili per una ricerca in internet e che quindi ho potutre usare per leggere post in altri forum collegati all'argomento sono:

storm wear, rain wear, tempest wear, rain tech, survival, tattico, tessuto performante, termico, ecc. sarete migliori di me a trovarne altre.
I tessuti o i materiali usati sono i già noti, goretex, cordura, neoprene, seatech,fleece,
polytech,thinsulate ed altri..l'industria per fortuna ne propone sempre di nuovi più leggeri ma più efficaci.

Vi ringrazio dell'attenzione e spero di non fare troppe gaffes..(è giusto scritto così..?)
Nel successivo post vi riporto quello che ho rintracciato in vari forum per il freddo ai piedi.....

[Preston]

verissimo. è ben per questo che in pattuglia tenevamo gli stivaletti perfettamente ingrassati.[COLOR="NAVY"]

E riuscivi a farli diventare sufficientemente impermeabili in questo modo?

[paolandsascia]

La tribù dei piedi freddi

Oltre alle varie calze per alpinismo, neve, comunque di lana, o fleece, skinlife, e copriscarpe di neoprene, goretex e windstopper, pare che la cosa che terrà al caldo anche con temperature sotto lo zero sono le solette termiche che hanno una resistenza all'interno e si attivano sotto i 31° e raggiungono i 41° con autonomia di 8 ore.Ma la buona notizia è che le hanno realizzate con un telecomando che attiva la batteria senza più fili esterni.Testate da forumer motociclisti. Il costo di una nota casa arrivava a 190 euro scontate, queste suggerite da questo signore (che ha viaggiato con moglie felicissima di avere i piedi al caldo)sono ora in rete circa a 119 euro, forse anche meno.Se qualcuno è interessato può contattarmi privatamente.

Altra soluzione meno fighetta ma pare efficacissima (soprattutto per i costi) sono quelle chimiche che appena scartate (si attivano con l'ossigeno e l'effetto potrebbe diminuire proprio perchè nella scarpa ne ricevono meno, ma non sono tutti d'accordo) si tovano come sicuramente i più sanno, nei neg. sportivi o di art.militari.
l'indirizzo web che suggerisce un forumer ciclista (di quelli che escono anche a o° e non possono calzare scarpe troppo pesanti)lo posso dare in mp.
Le solette chimiche vengono spesso usate anche su la neve con copriscarpe in neoprene e calze per la montagna o anche ovviamente in situazioni analoghe.Costo in rete anche 2 euro al paio.presso i negozi sportivi anche 19 euro.