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Discussione: Il proprio futuro..Andare all' estero...

  1. #81
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    Appunto.
    Pensa che io ero un militare, poi ho fatto l' uni e ora vado in una nazione in cui neanche pensavo di andare. Per altro ci ritorno dopo circa 2 mesi.
    Non mi immaginavo tutto questo.

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    Le scelte le troverai spesso lungo la via, visto che si parla di lauree secondo me solo
    Medicina ha un percorso di carriera (difficile) ma lineare ( farai il medico e non l' impiegato).

  2. #82
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    Citazione Originariamente Scritto da beowuff Visualizza Messaggio
    ...............
    Però ritengo giusto che si laurei chi poi può eccellere ed è quasi sicuro di trovare lavoro una volta laureato. Una delle problematiche dei giorni nostri, come si diceva prima, è il fatto che ci sono troppi laureati che si sono appunto laureati solo perchè non avevano voglia di fare i lavori più umili. ......................
    No! non è così; non ha afferrato il nocciolo della questione.
    Mi spiego meglio.
    Le possibilità che oggi le famiglie hanno consentono di far studiare i figli, meritevoli o meno, fino al raggiungimento della laurea ecc... I genitori ritengono e ritenevano che quel pezzo di carta, consente o consentiva, di avere un posto di "rispetto". Questo "protezionismo" ha fatto si che il mumero dei laureati, anche di "basso livello" amentasse a dismisura rispetto ai posti disponibili e mentre il laureato di "alto livello" riesce a trovare la sua via, in Italia o all'estero, tutti i restanti rimangono in attesa di quel "posto di rispetto" che non sarà mai disponibile per loro.
    Da qui la provocazione a cui nessuno ha risposto:
    Se un contadino avesse lo stipendio di un manager e viceversa, quanti laureati farebbero il contadino e viceversa?



    Citazione Originariamente Scritto da FederikLB Visualizza Messaggio
    ..................
    Piccolo appunto: l'Italia va male perchè ci sono troppi manager laureati e pochi operai con la terza media. Secondo voi un laureato accetterebbe mai di andare a battere il ferro in acciaieria?
    In pratica il mio stesso concetto....

    Altra provocazione:
    Mettiamo il caso che in Italia non ci fossero extracomunitari e che tutti i giovani italiani riuscissero a laurearsi con la lode e per tutti fosse disponibile, qui in italia, un buon posto di lavoro, quando ci sediamo a tavola preferiste trovare nel piatto una bella cartella piena di fogli o una bella bistecca alla fiorentina?
    Visto che tutti gli "studiati" hanno un buon posto di lavoro, se segliete la fiorentina, abbiate la cortesia di dirmi chi è chi dovrebbe allevare le Chianine ?
    La soluzione ci sarebbe; con il buon stipendio dovuto al posto di lavoro, potremo importare la Chianina dall'estero........ ma che Chianina sarebbe ?

    Con questo voglio dire che, certi tipi di lavoro, essenziali per l'esistenza umana, spesso sono sottovalutati ....... non si vive di sola carta
    Ultima modifica di basilischio; 12-06-12 alle 08: 45

  3. #83
    quantico
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    Citazione Originariamente Scritto da basilischio Visualizza Messaggio
    Questo "protezionismo" ha fatto si che il mumero dei laureati, anche di "basso livello" amentasse a dismisura rispetto ai posti disponibili e mentre il laureato di "alto livello" riesce a trovare la sua via, in Italia o all'estero, tutti i restanti rimangono in attesa di quel "posto di rispetto" che non sarà mai disponibile per loro.
    Per me è esattamente questo il discorso. Il post laurea lo si costruisce già dal primo giorno in cui mette piede in Università e non quando esci con il tòcco in testa. Non è impossibile costruirsi un percorso universitario di alto livello: "basta" sacrificare qualcosa e mettersi d'impegno (in relazione alle capacità personali).

    Citazione Originariamente Scritto da basilischio Visualizza Messaggio
    Se un contadino avesse lo stipendio di un manager e viceversa, quanti laureati farebbero il contadino e viceversa?
    Qualcuno di più ci sarebbe di sicuro. Come diceva Bradipo, i ragazzi italiani che non hanno trovato una strada qui sono andati in Nuova Zelanda e in Australia a raccogliere kiwi e arance per c.a 5-600 $ australiani (c.a 450-500 €) a settimana.

    Il problema è sempre lì: le prospettive di guadagno. Se nell'agricoltura fossero migliori, la domanda aumenterebbe fino a far scoppiare la bolla agricola.

  4. #84
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    Raccolgo la provocazione di Basilischio.
    La storia de "sei bravo...studi, non sei bravo ...vai a zappare" secondo me è un retaggio culturale che oggi non prende più. E' una visione che non viene da questa generazione ma dal passato, e dal tentativo probabilmente di elevare gli italiani da "manovalanza" a classe dirigente. La trasformazione da operaio a dirigente, piuttosto da figlio del contadino a medico, è una trasformazione della generazione di mio padre, non della mia.
    Sicuramente se l' agricoltura è una opportunità fuori dal ventaglio di ipotesi future di un ragazzo lo si deve ad una trasformazione della società in atto almeno da 40 anni, non è da ieri.

  5. #85
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    Ma non sarà, per caso, che l'eccessivo numero di Laureati e "studiati" in genere sia dovuto all'eccessiva facilità con cui si regalano promozioni e titoli al giorno d'oggi?

  6. #86
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    Citazione Originariamente Scritto da quantico Visualizza Messaggio
    Qualcuno di più ci sarebbe di sicuro. Come diceva Bradipo, i ragazzi italiani che non hanno trovato una strada qui sono andati in Nuova Zelanda e in Australia a raccogliere kiwi e arance per c.a 5-600 $ australiani (c.a 450-500 €) a settimana.

    Il problema è sempre lì: le prospettive di guadagno. Se nell'agricoltura fossero migliori, la domanda aumenterebbe fino a far scoppiare la bolla agricola.
    Citazione Originariamente Scritto da nessuno_ Visualizza Messaggio
    Sicuramente se l' agricoltura è una opportunità fuori dal ventaglio di ipotesi future di un ragazzo lo si deve ad una trasformazione della società in atto almeno da 40 anni, non è da ieri.
    E' il comunismo agrario buonarrottiano fatto al contrario...invece di diventare tutti contadini, si vuole diventare tutti dirigenti...
    E poi, diciamoci la verità, ...uno non va a laurearsi pensando di diventare quello che vuole diventare, solo per i soldi e per andare in giro in giacca e cravatta, ma oggi, avere delle responsabilità è simbolo di prestigio
    La vita comincia quando non si hanno più certezze

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  7. #87
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    Laurea & soldi, oggi sono uno stereotipo ben lontano dalla realtà... è noto.
    C'è una proliferazione di titoli, molti dei quali inutili, lauree assurde con poca, pochissima capacità di assorbimento dal mondo lavorativo. Tali corsi di laurea, a mio giudizio, istituiti per proliferare a sua volta cattedre di docenti e finanziare ricerche e ricercatori di discipline che apportano alla scienza moderna studi di importanza pari al "sesso degli Angeli".

  8. #88
    quantico
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    Citazione Originariamente Scritto da beowuff Visualizza Messaggio
    E' il comunismo agrario buonarrottiano fatto al contrario...invece di diventare tutti contadini, si vuole diventare tutti dirigenti...
    Come ben detto da Wiseman nei giorni scorsi (forse ieri), dal primo dopoguerra in poi la prole ha occupato una posizione migliore - sociale e lavorativa - di quella occupata dai genitori e dai nonni.

    Io lo vedo come il progresso della società e penso che sia giusto così. Oggi è il contrario? Spiega l'anormalità della situazione.

    Però questo non vuol dire che nessuno vuole fare il contadino: ci sono imprenditori agricoli che dirigino attività agricole con successo internazionale. Certo, probabilmente sono meno di quanto si speri e di quanto il mercato ne richieda, ma molti ragazzi (nei periodi liberi dall'Università) si fanno le stagioni a raccogliere uva, pomodori, olive pur di pagarsi le vacanze.

    Non vedrei tutto bianco o nero. Fortunatamente, le gradazioni intermedie ci sono e sono le più numerose.

    Citazione Originariamente Scritto da beowuff Visualizza Messaggio
    E poi, diciamoci la verità...uno non va a laurearsi pensando di diventare quello che vuole diventare, solo per i soldi e per andare in giro in giacca e cravatta, ma oggi, avere delle responsabilità è simbolo di prestigio
    La verità di chi? Sua? Un'opinione personale non fa una verità...
    Ultima modifica di quantico; 12-06-12 alle 15: 04

  9. #89
    Wiseman
    Guest

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    Molta animazione, in questa stanza. Povero me, che non ho potuto star dietro alla discussione, e mi tocca rincorrere.

    Beowuff,
    a partre che è bastato occupare manu militari un pc, lasciando lo smartphone, per ritornare a scrivere in modo apparentemente sensato (continuando con il Riesling ), fammi dire due o tre cose. (i) Se la méta del tuo percorso di studi è scelta con ragionevolezza, e non solo sulla base della "passione", lo scenario in cui, fra 5 anni, la figura professionale per cui ti sarai preparato nn sia più richiesta è improbabile. (ii) Napoleone a Waterloo ha perso perché Ney "ha sbagliato strada" ed è arrivato in ritardo con la cavalleria. Tradimento o incompetenza, non lo sparepmo mai. Ma con la fortuna (di N) c'entra eccome! (iii) All'università ci vai non pensando ai soldi, alla giacca e cravatta, al potere/prestigio, forse no. Ma a quello che vuoi diventare, almeno, sì.

    FederikLB,
    in linea di principio, condivido: è l'uomo a contare, non il titolo di studio - vale molto quello di cui parla anche Basilischio - entro determinati limiti, peraltro.

    Nessuno_,
    neanche Medicina dà univocità del punto di approdo. Ma un'idea di partenza, magari da modificare iter faciens, occorre averla. Per evitare di iscriversi a corsi di laurea affascinanti quanto totalmente inutili, e poi piangersi una laurea ... inapplicabile.

    VateinPatria,
    rileggendo il complesso degli interventi di ieri forse avrà già avuto modo di rivedere la sua opinione sui due baldi cinquantenni che barattano la vita on the road per la laurea
    Diversamente, le prospettive cui affidarsi sono oggetto di discussione assai complesso. Da cui non intendo sottrarmi, ma che forse presuppongono una serei di circostanze diverse.
    Diciamo che le scelte fondamentali - assumendo di avere le possibilità - sono per un futuro professionale o per uno imprenditoriale. C'è un bel post di Zoppo, nella discussione sui problemi dell'economia nazionale, in cui suggerisce percorsi per quest'ultima formula, mi permetto di rinviarla a quello. Per l'opzione professinale, guarderei al dubbio fra iper-specializzazione, nel ramo tecnico, da scegliere però con cura; e, invece, una base versatile (giurisprudenza), riciclabile in molti modi. In ogni caso, da arricchire con un "giro" all'estero.

  10. #90
    Maresciallo
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    Citazione Originariamente Scritto da Musimon Visualizza Messaggio
    Ma non sarà, per caso, che l'eccessivo numero di Laureati e "studiati" in genere sia dovuto all'eccessiva facilità con cui si regalano promozioni e titoli al giorno d'oggi?
    ovvio è proprio quello il problema. la gran parte delle università italiane oggi e in special modo le pubbliche, più che caratterizzarsi come centri di alta istruzione sono invece dei grandi recinti dove i ragazzi vengono lasciati a pascolare in attesa dei 24-25 anni. questo perchè il titolo universitario è considerato ormai fondamentale e imprescindibile per tutti come lo era il diploma decenni fà, sta proprio li il problema. questo porta a eccessiva facilità degli studi e all'applicazione anche in ambito universitario del "6 politico" che ha rovinato già i licei. a questo si aggiunge il sistema universitario che ha tutto le ragione per immatricolare e far laureare il maggior numero di persone poco importa se si tratta di capre, 80ntenni, o braccia rubate all'agricoltura. tutti vengono sopsinti magicamente per le leggi dell'inerzia all'acquisizione del titolo, grazie a dispense, riassunti, fac simili di esame e tutto quello che si può trovare in una copisteria universitaria che distrugge il sistema del merito,a quel punto è ovvio che il titolo valga carta straccia. ovviamenente il discorso non si applica per alcune facoltà.
    lascio questo link che può aprire spunti di riflessione. non fermatevi al titolo che ovviamente è provocatorio
    http://www.you-ng.it/index.php?optio...source=message
    Ultima modifica di Alt4ir_91; 12-06-12 alle 16: 05

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