Originariamente Scritto da
golia
Il problema,secondo me, è che il poliziotto, cosi come l'aspirante (me compreso) da un'importanza diversa a questo lavoro. Mi considero un buon osservatore, e anche in virtù della mia ormai passata esperienza sulle ambulanza come soccorritore volontario,la quale, mi ha consentito di entrare in contatto con tantissime persone nonchè situazioni, mi ha fatto percepire che le persone considerano questo lavoro come "qualunque". Gli unici che lamentano dei tagli alle forze dell'ordine sono gli stessi appartenenti,quali diretti interessati e qualche appassionato-aspirante-fanatico alle forze di polizia. Il resto della popolazione non da peso al lavoro del polizotto, come non lo da a quello del cassiere di banca, al professore scolasitco etc. Quanto se ne può fregare il cittadino del fatto che il poliziotto lavora senza che gli paghino lo straordinario, o che la pantera è senza benzina, o che nel commissariato c'è un pezzo del soffitto pericolante e non ci sono i soldi per aggiustarlo? meno di zero.
Bisogna mettersi in testa che le persone percepicono l'importanza di ogni singola figura professionale,solo nel momento in cui serve il corrispondente apporto.
Per il resto, chi pensa che entrando in polizia,le persone lo fermano e gli dicano "bravo figliolo, coraggio figliolo, cosi si fa,angeli eroi "etc, è nato nel posto sbagliato.
Chi si è arruolato, o in futuro ha questo obbiettivo,sa a cosa va in contro. Sa che lo stipendio non è chissa che, e lamentarsi, e fare del vittimismo con la solita tiritera del "lo stipendio è basso, la gente ci rema contro, però pazienza si va avanti" è una lagna inutile.Si sfocia nell'egocentrismo.Troppi film americani a mio avviso.
Quello del poliziotto, è per me, la massima aspirazione, il mestiere più bello del mondo.Tanto basta. Tutto il resto è vittimismo e piangersi addosso
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