Ippogrifo,
la Siria ha tenuto e l'Iran, le batterie S 300 ce l'ha veramente ed è un fatto certo.La stessa che ricevettero a suo tempo Iraq e Siria,
Io credo che Trump abbia sbagliato a ritirarsi dall'accordo sul nucleare: così facendo ha fatto crollare a 0 la credibilità su un altro aspetto della politica estera occidentale. Ritirarsi in modo unilaterale da un trattato internazionale di cui si è, come Nazione, promotori, senza alcuna motivazione plausibile sulla base del trattato stesso, è qualcosa di sbagliatissimo.
Dopo che Netanyau ha fatto il suo ridicolo spettacolino in cui ha fatto vedere le "prove" del nucleare iraniano scoprendo qualche decina di CD colorati e qualche dossier in una libreria
(https://edition.cnn.com/videos/world...-files-sot.cnn)
il presidente dell'AIEA disse che era tutta fuffa, che le immagini si riferivano ad anni fa e che, sulla base dei controlli effettuati dall'AIEA stessa, vi è prova certa che il programma nucleare iraniano è stato congelato.
Trump ha stracciato il trattato semplicemente perché non gli piace così com'è. Magari punta ad un altro con altri termini, ma nessuno a questo punto potrà garantire che non ci ripensi nuovamente o che non ci ripenserà un altro Presidente dopo di lui. Gli USA non saranno mai più credibili nella stipula di trattati internazionali e questo comporterà molta instabilità.
Comunque, il Presidente dell'AIEA si è dimesso subito dopo il ritiro di Trump dal trattato.
https://www.corriere.it/cronache/18_...?refresh_ce-cp
Inoltre, domani si terrà il vertice dell'Unione economica eurasiatica di Sochi e in cui si prevede la partecipazione dell'Iran e la sua adesione.
Insomma: l'Iran può avere anche altri "amici". Quindi, nonostante le sanzioni che deriveranno dal ritiro dell'accordo, non è detto che sarà disposto ad umiliarsi accettando un altro trattato, cosa che tra l'altro avrebbe l'effetto di consolidare gli USA nella loro idea di poter fare e disfare i trattati a loro piacimento, nella convinzione che tutti poi si adeguino.
In pratica: con il sistema della sanzioni e delle azioni unilaterali, gli USA fanno valere il proprio peso e non c'è dubbio che questo crei molti problemi ai "destinatari". Ma è un'arma a doppio taglio, perché poi i "destinatari" alla fine trovano il modo di organizzarsi in altro modo.
Infine, a meno che l'Iran non faccia qualcosa di veramente eclatante, come bombardare Tel-Aviv (cosa di cui dubito), non credo che Israele si azzarderà ad attaccare l'Iran. E infatti per adesso Israele si limita a far capire che non vuole "casini" vicino casa. E fino a qui, non si può neanche dire che abbia tutti i torti.
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