Bravo ..... così te ne ricorderari e lo ricorderai anche alle giovani leve tra 30 anni....... forza ........ vediamo quanto ci mettete a farmi incazzare seriamente .............Originariamente Scritto da degra
Domani la stampo e metto in comando!
Saleut.
Pazienza collega, dacci il tempo necessario di capire la cosa.
Calma.... che di incazzati ne abbiamo già abbastanza quì!Bravo ..... così te ne ricorderari e lo ricorderai anche alle giovani leve tra 30 anni....... forza ........ vediamo quanto ci mettete a farmi incazzare seriamente .............
Saleut.
L'assunto che Agente anziano significa vigile vecchio stile, non è corretto ma anzi è spesso ingeneroso nei confronti di chi ha ha lottato per ottenere la "vecchia" (si fa per dire) riforma dell'86 ma non solo; da questi colleghi appunto anziani, con capacità di caratura invidiabile, le nuove leve dovrebbero prendere esempio e, spesso, sono questi "anziani" che devono spingere i più giovani, a volte pure a calci.
Detto questo, però, non possiamo certo nascondere che i numeri pendono paurosamente verso colleghi anziani che preferiscono un certo tipo di servizio "old stile" o "zero rogne" rispetto a giovani leve che hanno quell'entusiasmo prorompente e vorrebbero fare quel di più, le cui potenzialità vengono ridimensonate non con "pali" tra le ruote ma con vere proprie "travi" di acciaio o calcestruzzo armato; di esempi in tal senso, non solo dove lavoro ma anche in altre realtà, ne vedo di persona tutti i giorni...e sinceramente ne vedo ancora troppi.
parole sante Blueshield.
a proposito di uso improprio degli agenti: secondo voi è giusto che in un Comando vengano impiegati i nuovi assunti ESCLUSIVAMENTE nel servizio appiedato, che devono svolgere 36 ore a settimana, senza avvicendamento e in una ristretta zona. Questo per circa 10 anni, il tempo tra un concorso e l'altro. giorno dopo giorno, per tutto il turno di servizio, per anni a fare "multe" in quella strada del centro. E' giusto? che prospettiva futura determina? quale crescita professionale si ottiene? quale motivazioni sviluppano? E' giusto?
A mio parere non è affatto giusto perchè la formazione del personale è limitata in questo modo oltre a portare alla demotivazione lavorativa. Sarebbe interessante conoscere la carriera lavorativa ed esperienziale del Comandante...
Il termine "dinosauro" è riferito alla vecchia mentalità, non all'età anagrafica dei vari agenti. Se nessuno ha la coda di paglia, nessuno si incazzerà.
Per quello che ha scritto invece GLM anche io trovo non sia giusto, ma purtroppo questa è una vecchia storia... però una cosa sarebbe ora di fare: quando un utente si lamenta fagli presente che i vigili urbani non esistono più, che sei un agente con tutte le competenze di ruolo ma che è il Comune per cui lavori che sceglie cosa farti fare. Se sei utilizzato per fare solamente multe è una scelta dei politici, rendi bene chiaro questo concetto a tutte le persone. La maggior parte della gente pensa che esistano ancora i vigili e che facciano solamente multe e molto spesso è così, però è ora che sappiano anche che non è una nostra scelta e che i "signori" sopra di noi inizino a prendersi le loro responsabilità.
il problema non è tanto se fai o non fai le "multe" alla fine non è questo su cui si insiste; l'importante è che te ne stai (appiedato e da solo) per tutto il turno di servizio, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana.. sempre, per un pò di anni (in media 10) in quella ristretta zona senza uscirne (neanche nella via prossima se non dai comunicazione alla C.O.). Il collega prossimo di zona non deve entrare nella tua e viceversa (altrimenti in due chiaccherano..). Il maresciallo "capoturno" (cat. C) ogni tanto passa a "controllare" l'agente (se è in zona) e pure qualche collega "anziano" degli uffici è pronto a "riferire". ovvio che si "minacciano" rapporti disciplinari ma non si scrivono mai, seppure pochi abbiano capito il reale motivo (gli addetti al controllo sono i funzionari cat. D e non fantomatici "capoturno" ). Il "giochetto" però funziona.. il personale nuovo entrato resta in quella piccola porzione di territorio, in piedi a rompersi inutilmente la schiena (e la testa) per qualche anno (ripeto, una decina, escluso qualcuno più "fortunato" ) di fatto a sanzionare solo il 7 e il 158, finchè alla fine non fa manco più quelli.. a quel punto va in radiomobile. a quel punto... dopo 10 anni di quel precedente impiego, dove per "sopravvivere" mentalmente e fisicamente, "qualcosa" avrà dovuto "ritoccare" nelle sue iniziali quanto remote ambizioni professionali e motivazioni di inizio carriera. A quel punto.. va in radiomobile.. e chissà che farà...
Ultima modifica di GLM; 30-05-12 alle 00: 27
aggiungo a quanto sopra un altro elemento di valutazione: nella P.L. l'età media di accesso (oggi) è superiore ai 30 anni e circa un terzo dei nuovi assunti sono anche laureati (i diplomati hanno comunque diversi titoli e servizio a t.d.); insomma, a fare il piantone PER 10 ANNI, con tanto di umiliante "controllo" non è che ci mandano dei ragazzini.
GLM, ho letto con molta attenzione quanto da te esposto e colgo l'ocasione per cercare di esprimere non solo la mia opinione, ma sopratutto per lanciare un messaggio ai giovani colleghi (non che io sia vecchio intendiamoci)che, come te, rappresentano il futuro della categoria ma sopratutto il futuro del servizio che verrà dato al cittadino dalla Polzia Locale del futuro.
Mi perdonerai ma ritrovo lo stesso attegiamento in molti nuovi colleghi, ossia quella grande passione per il lavoro (che dimostri anche venendo a trovarci quì nel forum) unita a quell'impossibilità decantata nell'espletare servizi interessanti, a causa magari di un'organizzazione troppo rigida ed ingessata dei servizi e della gestione del personale. Però....c'è un però grande come una casa, che sfugge a te come a moltissimi giovani colleghi ossia, come ti possono confermare tutti coloro che una divisa la indossano da anni (a prescindere dal tipo di divisa) la grande verità che LE SODDISFAZIONI RARAMENTE CALANO DALL'ALTO e se noi viviamo nell speranza di ottenerle così, gratuitamente, moriamo come in quel detto....chi vive sperando, muore.....
Allora collega, prova a seguirmi nel ragionamento e vediamo se effettivamente le cose sono come le vediamo: tu (come anch'io a suo tempo e come molti altri colleghi tutt'ora), sei in strada ed in servizio in un quartiere, giusto? Sei dotato di indubbia intelligenza e preparazione, nonchè di strumenti giuridici (le famose qualifiche) che ti equiparano ad altri operatori della sicurezza. Ora, l'unica cosa che siamo in grado di vedere, sono le soste? Abbiamo un quartiere dove conosciamo tutto e tutti e vediamo solo le soste, lamentandoci per questo? Possiamo controllare un'infinità di cose, a cominciare dai veicoli (assicurazioni false o veicoli rubati con l'ausilio del semplice nostro telefonino che abbia un minimo di collegamento internet...che tutti noi ormai abbiamo), possiamo verificare cosa e come stà vendendo quel negozio, quel commerciante, quell'ambulante, cosa stà facendo querl tizio strano fermo da tempo in quel punto, come stanno lavorando gli operai di quel cantiere o su quel ponteggio, posso parlare con le persone che ormai si fidano di me acquisendo notizie sul tale che spaccia o sul tale che fa uso, e rapportarmi cosi' col Comando o, perchè nò, con altri colleghi di altre divise per mettere assieme le notizie.
Ma tutto questo, non calerà mai dall'alto, nessuno verrà ad incentivarti ogni minuto di servizio dicendoti cosa fare o non fare, nessuno ti manderà a giornate studio su falsi documentali, stupefacenti, commercio, sicurezza cantiere, se non raramente e quando ci saranno i soldi, e sopratutto nessuno di dirà bravo, anzi spesso, ma non sempre, ti diranno o "chi te lo fa fare" o "non è compito tuo".
Alla base di tutto ci sei tu collega, e la domada che devi porti quando esci in quel quartiere è semplice: "ma io sò solo controllare le soste o posso essere in grado di controllare molto meglio la zona della città che mi è stata affidata?"...e ancora: "ma se molti miei colleghi si sono specializzati in molti ambiti (scelgi tu le materie che più ti aggradano), senza corsi nè scuole specifiche, vuoi vedere che io non riesco a fare altrettanto?'..e che è....sono più tordo?"
e ancora...."ma se quei due agenti di zona appiedati e senza essere stati mandati chissà a quali corsi, riescono e riconoscere un tagliando assicurativo falso solo con un colpo d'occhio (dai cui accertamenti, tra l'altro, è nata un'operazione con i controcaz....) io sono più stupido? sono divero, son un Agente PL diversamente abile?
Tutto parte da noi stessi e dalla voglia di veder le cose, di preparasi (certo, anche con il proprio tempo ed il proprio denaro), di approfondire, di chiedere, di non appiattirsi accusando sempre "il Comando....", perchè, ripeto, in strada ci siamo NOI e non "IL COMANDO"!!!
Quindi, forza collega, tiriamo fuori le palle e dimostriamo di pasta siamo fatti...e se dobbiamo anche controllare le soste selvagge, bhè, ricordiamoci che comunque fa parte del nostro lavoro ma che non è il solo servizio che siamo in grado di fare.
Blueshield, apprezzo davvero molto la tua risposta, ti fa onore la solidarietà che esprimi e la vocazione per la divisa che indossi; io in primis, ma anche alcuni miei colleghi di Corpo, si rispecchiano nelle tue parole.
Ma..
sicuramente i limiti che mi impongo in un forum pubblico mi impediscono di esprimermi in modo sufficientemente chiaro; certe situazioni, fatte di mille sfaccettature, riescono poi difficilmente ad essere comprese se non si vivono direttamente.
ti dico in questa sede che, per quanto creda fermarmente nelle potenzialità del singolo, sono altrettanto convinto che per svolgere in modo efficace operazioni di polizia, ci vuole una pianificazione a monte, un'unità di intenti, una sinergia tra tutti e soprattutto una STRUTTURA che ti coordini e tuteli. Altrimenti sei un lupo sciolto contro tutti, solo, in un branco che pensa ad altro.
Ultima modifica di GLM; 30-05-12 alle 21: 53
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