il primo corso era di 4 mesi in cui si rivestiva la qualifica di: " allievo agente ausiliario di leva della polizia di stato" (in pratica ti si diceva fin dal primo giorno che eri l'ultimo degli ultimi e che dovevi fare tanta gavetta senza fiatare almeno per i primi due anni...).
poi per 8 mesi diventavi agente ausiliario di leva ed al termine del primo anno (4+8) diventavi agente ausiliario trattenuto (se non avevi riportato gravi sanzioni disciplinari o maturato troppi giorni di malattia ecc. ecc.)
ed infine dopo un altro anno partivi per il secondo corso della durata di 6 mesi al termine del quale venivi nominato "agente effettivo".
in tutto 2 anni e mezzo di "precariato".
al termine del corso buona parte di noi fu mandato al reparto mobile (e da quanto mi dicono colleghi più anziani, in passato le percentuali erano davvero alte). in pratica per chi di noi ha avuto la fortuna/sfortuna (a seconda dei punti di vista) di far parte del reparto mobile da ausiliari è continuata la gavetta del corso con l'aggiunta di iniziare a respirare fin dal primo giorno "aria di polizia vera".
avevi la fortuna di poter capire cosa significa lavorare in squadra. quanto è importante il collega che hai a fianco. quanto i destini di chi indossa la stessa divisa sono legati quando si lavora e tantissime altre cose.
poi almeno io ebbi la fortuna sia al reparto di milano che a quello di napoli di essere accolto abbastanza bene (cioè sia chiaro. all'inizio eri una "spina" e come tale eri trattato. ma ben presto quando c'era da tenderti una mano se ti vedevano smarrito durante le prime cariche o da rivolgerti una parola di conforto quando iniziavi il turno con 8.14 e dopo 2 giorni eri ancora in giro per l'italia).
ho conosciuto davvero Uomini straordinari che fanno un lavoro delicatissimo, difficilissimo e fondamentale per la salvaguardia delle istituzioni democratiche...
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