Originariamente Scritto da
Andrea531.
16 Luglio 1940 XVIII
Mia madre ha le premure più vive e vorrebbe preparare tutto Lei per la prossima partenza; mio padre segue con occhio attento le operazioni. Faccio una scappata a Palermo per rifornirmi di alcune cose che mi sono necessarie e poi passo tutto il pomeriggio in casa quasi a godere di quell'intima pace familiare che rende sereni e fiduciosi. Sono vicine a me le mie nipotine le quali mi fanno cento domande, mi chiedono dove vada, perché abbia lasciati solo il loro papà, quando ritornerò, e così via.
Sono già le 22 e mi appresto a partire. Il distacco è ripieno di commosso affetto e nell'abbraccio v'è una... che supera ogni limite. Sono solo nel vagone e dormo tranquillamente fino a Messina, dove, purtroppo, devo attendere 2 ore per imbarcarmi nella nave traghetto e riprendere il treno a Villa San Giovanni.
Dal Diario d Guerra di Andrea S***è.
Sono sul treno, diretto ad Alba. Qui dovrebbe essere la 7a Armata, ma, come prevedevo, non c'è. Al comando presidio non hanno indicazioni precise; mi si dice finanche che è partita alla volta della Francia, e, poichè non ritengo logico e coerente tale movimento, mi rifiuto di credere.
E mi avvio al Comando dei Crabinieri Reali che sarà di certo informato del movimento dell'Armato. Infatti da qui, con sicurezza, mi si indica Bra. Attendo due ore alla stazione, poi in autobus mi dirigo a Bra. Sull'autobus viaggia un giovane prete, una fiorente ragazza, un operaio, una vecchia ... . La vecchia parla con voce piana, bisbiglia quasi in dialetto con l'operaio, la giovanetta legge un giornale illustrato, ma, ho l'impressione solo pochissime parole riesca a decifrare; il prete ha gli occhi ... e il viso ancora... . Ad Alba mi fermo in piazza e mi dirigo in un ristorante dove, toh, guarda caso, trovo un camerata del reggimento, ufficiale in servizio alla 7a Armata (Ten.e B*****o). Ciò mi consola. Nel pomeriggio mi reco al Comando e dopo le presentazioni d'uso vengo assegnato all'ufficio Servizi. Io invece ero venuto per altro incarico; non importa, così è stato stabilito dal Generale A***o, Capo di Stato Maggiore e obbedisco.
La 7a Aarmata è comandata dall'A.R. il duca di Pistoia; gli ufficiali del comando, in gran parte in servizio di S.M., sono cordiali. Il mio capo ufficio, giovane maggiore, appena promosso d'artiglieria, S*******i, toscano, è sereno, zelante, operoso,intelligente. Farà certamente una brillante carriera, poichè ne ha i meriti e le possibilità. Altro ufficiale nel mio stesso ufficio è il maggiore di complmento Carlo C********a, milanese, cordialissimo, infaticabile collaboratore.
Con Quantico partivamo della 7a e della 9a Armata... ecco un estratto che ne parla: il viaggio per raggiungerla dalla licenza (?).
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