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Discussione: Primo mezzo sul posto di una potenziale maxi-emergenza...

  1. #11
    Maresciallo L'avatar di Mande
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    I volontari in ambulanza non sono personale laico, è personale sanitario (non medico, ma sanitario), il personale laico (laico ovvero che non ha alcuna competenza in materia di soccorso ad esclusione dei corsi di ps base) è la popolazione che interviene in attesa dei soccorsi sanitari....
    Il volontario dopo la certificazione regionale 118 non è personale laico, e non è una passeggiata superare la certificazione.... la commissione d'esame è composta da medici rianimatori e infermieri del 118... e alla prima svista.. RITORNI IL MESE PROSSIMO ... ed è anche giusto così....
    ex volontario di protezione civile e volontario cri

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da Mande Visualizza Messaggio
    I volontari in ambulanza non sono personale laico, è personale sanitario (non medico, ma sanitario), il personale laico (laico ovvero che non ha alcuna competenza in materia di soccorso ad esclusione dei corsi di ps base) è la popolazione che interviene in attesa dei soccorsi sanitari....
    Il volontario dopo la certificazione regionale 118 non è personale laico, e non è una passeggiata superare la certificazione.... la commissione d'esame è composta da medici rianimatori e infermieri del 118... e alla prima svista.. RITORNI IL MESE PROSSIMO ... ed è anche giusto così....
    Vedi Mande io non ho sbagliato il termine.. In Lombardia e in altre regioni so benissimo come funziona..
    Io oltre che certificazione 118 regionale, sono abilitato dall' Irc.. Mi potrei benissimo definire sanitario.. Ma molti dei miei colleghi, con cui faccio volontariato è già tanto se hanno il corso interno.. E così in quasi tutta la Liguria.. Che sia Anpas, CRI, PC e private..
    Scherzando si può dire di tutto, anche la verità. S. Freud

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  3. #13
    soccorritore
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    Parlo per quanto attiene il settore emergenze nella società italiana di croce rossa. Debbo dire che l'istituzione dei corsi OP.EM. e livelli di specializzazione superiori standardizzati su tutto il territorio nazionale consentirà di ottenere una buona e funzionale formazione su tutto il personale volontaristico (i corsi del settore emergeze sono inter-componente). Anche io, pur essendo operatore di sala da diversi anni, sono stato chiamato a seguire il corso di base per avere una formazione uniforme (come già avvenuto per le certificazioni OSES diventate PSTI). Quindi il personale volontaristico può certamente avere una buona formazione, quantomeno per quanto attiene la società nazionale di croce rossa. D'altra parte la formazione serve, facendo volontariato in modo funzionale non si può prescindere dall'avere determinate conoscenze.
    E' altresì vero che nelle emergenze concorrono più associazioni e quindi è tutto da verificare che anche i volontari di altre associazioni abbiano una formazione similare in ambito di protezione civile.

  4. #14
    Maresciallo L'avatar di Mande
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    Citazione Originariamente Scritto da lupo90 Visualizza Messaggio
    Vedi Mande io non ho sbagliato il termine.. In Lombardia e in altre regioni so benissimo come funziona..
    Io oltre che certificazione 118 regionale, sono abilitato dall' Irc.. Mi potrei benissimo definire sanitario.. Ma molti dei miei colleghi, con cui faccio volontariato è già tanto se hanno il corso interno.. E così in quasi tutta la Liguria.. Che sia Anpas, CRI, PC e private..
    ah... allora in questo caso cambia tutto il discvorso.... Fortunatamente in lombardia se non hai la certificazione l'ambulanza per il 118 non la vedi neanche col binocolo, com'è giusto che sia! Questa forma di volontariato "pressapochista" è giusto che finisca al più presto e che senza una formazione adeguata e validata da una Scuola Superiore di formazione 8in lombardia l'Iref) non ci si sogni minimamente di svolgere una forma di volontariato in ambito di soccorso....
    Non dico istituire una laurea, però portare la certificazione obbligatoria su tutto il territorio nazionale (con relativi controlli)
    ex volontario di protezione civile e volontario cri

  5. #15
    VxVendetta
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    Citazione Originariamente Scritto da Mande Visualizza Messaggio
    ah... allora in questo caso cambia tutto il discvorso.... Fortunatamente in lombardia se non hai la certificazione l'ambulanza per il 118 non la vedi neanche col binocolo, com'è giusto che sia! Questa forma di volontariato "pressapochista" è giusto che finisca al più presto e che senza una formazione adeguata e validata da una Scuola Superiore di formazione 8in lombardia l'Iref) non ci si sogni minimamente di svolgere una forma di volontariato in ambito di soccorso....
    Non dico istituire una laurea, però portare la certificazione obbligatoria su tutto il territorio nazionale (con relativi controlli)
    Detto tra noi, vista l'esistenza della lurea infermieristica, ben venisse una laurea in operatori del soccorso (o quantomeno un corso stile OSS ma con focus sull'incarico operativo in strada), sia perchè ad infermieristica tutto insegnano meno che quello, sia perchè "qualcuno" smetterebrre, magari, di guardarci come fossimo dei poveri babbei.

    Aggiongo che, con un titolo riconosciuto, si potrebbe pure pensare di ridurre drasticamente il numero di "volontari" (quelli che fanno orari tali da poter essere davvero capaci sono disoccupati o studenti, un lavoratore da 40 ore settimanali difificlmente può dedicare al servizio 118 il tempo giusto per essere veramente in grado di cavarsela in ogni situazione) a favore di professionisti.

    Pensate: nuovi posti di lavoro, sia per portare avanti i corsi, sia poi direttamente sul territorio (anche perchè pochi fanno infermieristica volendo andare in ambulanza, e quasi tutti puntano a speciliazzazioni per capisala e compagnia) e magari un sistema di soccorso meno pressapochista e casuale di regione in regione

  6. #16
    Maresciallo L'avatar di Mande
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    Si, per il momento basta portare una certificazione regionale obbligatoria a livello nazionale, e magari fare dei corsi oss (magari più incentrati sull'emergenza rispetto al'oss classico), 1000 ore fattibile nella durata di un anno- un anno e mezzo come specializzazione dell''operatore.. es: certificazione = operatore 118 di base, OSS = operatore 118 specializzato...
    Il tutto potrebbe anche svolgersi su scala volontaria, perchè assumere personale, basta guardare i tagli alla sanità e credo che sia quasi impossibile da farsi...

    ----
    La mia idea è un po' come i vvff volontari: personale su base volontaria, ma altamente specializzati con corsi anche a lungo termine e alte competenze (non dico mediche ma almeno oss)
    Ultima modifica di Mande; 22-11-11 alle 15: 07
    ex volontario di protezione civile e volontario cri

  7. #17
    VxVendetta
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    Tutte belle idee ma si resta quel che si è: volontari, spesso mal addestrati e ancor più spesso senza alcun retraining (io per re training seguirò nuovamente le lezioni del psti).

  8. #18
    Maresciallo L'avatar di Mande
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    Belle idee si... però sono convinto che se ci si impegna tutti dalla base del volontariato piano piano si riesce a smuovere tutto e a cambiare, magari in 20- 30 anni, però piano piano passo per passo si riuscirà... (vedi il 118... è nato all'interno di un'associazione di bologna in occasione dei mondiali di Italia90 e in pochi anni è diventato il numero nazionale di emergenza sanitaria e il sistema migliore in europa...)
    ex volontario di protezione civile e volontario cri

  9. #19
    Maresciallo L'avatar di bemboz
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    è molto interessante la piega che sta prendendo questa discussione perché permette di affrontare un nodo cruciale del soccorso. Molti interventi di questo post puntano alla introduzione della figura del paramedico (nel senso americano del termine: un soggetto intermediario tra volontario e infermiere). Secondo me quest’idea è parzialmente giusta.

    Partiamo dal presupposto che in certe zone d’Italia il sistema si basa su 2 figure:
    - ambulanza base (composta da esclusivamente volontari)
    - ambulanza medicalizzata (composta da medico / infermieri)
    Oltre alla frequente sproporzione tra volontari e ambulanze medicalizzate abbiamo che talvolta i volontari non sono abbastanza preparati (indietro con i nuovi protocolli, indietro con il retraining etc...) e si rischia seriamente che vengano applicate delle manovre errate al paziente che quindi decede non solo per il trauma ma anche per i traumi dovuti al soccorso. il sistema va riformato....

    quel che si dovrebbe fare secondo me è modificare profondamente il sistema.
    Non devono più esistere associazioni di volontariato che fanno servizio di 118! Certo possono continuare ad effettuare trasporti etc.. ma il 118 deve essere un compito esclusivo della asl e del personale sanitario. i soldi che si risparmiano dai volontari (e vi assicuro che sarebbero tanti…in un territorio rischiamo di avere 3-5 ambulanze nuove di zecca dei volontari e 1 ducato datato per la medicalizzata) dovrebbero essere spesi per formare un servizio più efficiente:
    - diverse ambulanze composte da soccorritori professionisti + infermiere
    - auto medica che parte in caso di casi gravi
    la figura del volontario viene quindi sostituita dal soccorritore professionista (che fa un corso di 6-12 mesi ed una retribuzione equiparabile ad un OSS). In questo modo otterremmo che ogni soccorso (anche il più stupido) sarebbe garantito da una squadra sicuramente preparata.

    E questo protocollo dovrebbe essere applicato in tutta l’Italia,
    il sistema sarebbe molto più efficiente e meno dispendioso

    scusate se mi sono dilungato ma è un argomento a cui tengo molto
    Ultima modifica di bemboz; 22-11-11 alle 16: 41

  10. #20
    VxVendetta
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    A cui teniamo tutti noi credo, quel che sostieni tu è praticamente il sistema di EMT usato negli STati Uniti,ma che da noi non arriverà MAI,e non arriverà MAI perchè conviene a troppi che le cose restino così, meno a noi, che ci prendiamo parole, e ai cittadini che ce le dicono (e a volte han pure ragione).

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