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Risultati da 31 a 40 di 90

Discussione: Patente ritirata, cosa devo fare?

  1. #31
    Utente Expert Carabinieri L'avatar di itchy
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    In ogni caso, come a già ricordato Charlie2, ai sensi dell'art. 748 COM (che si trova tra le norme di comportamento e di servizio), il militare ha l'obbligo di dare sollecita comunicazione al proprio comando o ente degli eventi in cui è rimasto coinvolto e che possono avere riflessi sul servizio.
    Ci sono alcune cose sacre nella vita di un uomo...una di queste sono le sue patatine fritte!

  2. #32
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    Ma a lui interessa maggiormente per il concorso.
    E perde in ogni caso il requisito della buona condotta.

  3. #33
    Utente Expert Marina L'avatar di Charlie 2
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    Citazione Originariamente Scritto da lavinia Visualizza Messaggio
    Non ho mai dato un consiglio del genere. Ti invito a leggere meglio il mio intervento.
    Qui si parla di un reato che andrà ad estinguersi nell'arco di pochi mesi. Meglio comunicarlo in pendenza o come reato estinto? Questa è una valutazione che si fa con il legale davanti e io non ho mai detto di non comunicare, sia chiaro.
    E con questo, visto che si travisano le mie parole senza ragione, passo e chiudo.
    Proprio perchè si parla di reato il militare ha l'obbligo di comunicare quanto accaduto poichè l'essere implicati in fatti di rilevanza penale NON COLPOSA comporta delle azioni amministrative da parte della Direzione Generale del Personale MIlitare (PERSOMIL) tra cui la sospensione da qualsiasi avanzamento di grado sino a procedimento penale concluso. Ammettiamo che il militare sottoposto a procedimento penale non avvisa di questa situazione il Comando e va in promozione, si ipotizzano ulteriori comportamenti disciplinari (ad esempio violazione del giuramento) e penali (ad esempio falsa dichiarazione ecc. ecc.).

    Citazione Originariamente Scritto da ale66 Visualizza Messaggio
    Io consiglio calma, valutare la situazione bene e le possibili conseguente di ogni azione, poi seguendo il consiglio di un'esperto agire per il meglio in un modo o nell'altro , poi vorrei sapere come il Commando Militare dovrebbe venirne a conoscenza?
    Il Comando Militare lo viene a sapere poichè chi effettua la segnalazione di reato alla Procura, in presenza di dipendente pubblico, ha l'obbligo di segnalarlo anche all'Amministrazione di appartenenza. Se si tratta di militari in servizio ha l'obbligo di segnalarlo al Comando.
    Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......

  4. #34
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    Confermo.
    Il Decreto di Citazione a Giudizio, quando trattasi di dipendente pubblico, va sempre notificato al suo Ufficio.

  5. #35
    ale66
    Guest

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    Citazione Originariamente Scritto da Charlie 2 Visualizza Messaggio

    Il Comando Militare lo viene a sapere poichè chi effettua la segnalazione di reato alla Procura, in presenza di dipendente pubblico, ha l'obbligo di segnalarlo anche all'Amministrazione di appartenenza. Se si tratta di militari in servizio ha l'obbligo di segnalarlo al Comando.
    Questo lo so , bisogna vedere se l'utente in questione ha formalizzato il suo status al momento dell'infrazione al CdS.

  6. #36
    Utente Expert Marina L'avatar di Charlie 2
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    Non conosco la completezza dei dati riferiti ad una persona disponibili nelle varie banche dati a cui hanno accesso le FF.OO. ma, da esperienza personale, posso dire che, pur non avendo dichiarato lo status di militare, a me sono arrivate segnalazioni di avviso di reato riferiti a miei dipendenti, da parte sia della PS che dei CC.

    Naturalmente la posizione disciplinare del militare che non dichiara il suo status si aggrava rispetto a colui che lo lo fa all'atto della contestazione. Tuttavia questo atteggiamento è molto diffuso tra i giovani militari poichè si è convinti che si è militari sino alle 16.30 (fine dell'orario di lavoro); non si è consapevoli, come stabilito dal Codice di Ordinamento Militare, che il comportamento fuori orario di servizio, comunque, è soggetto a vaglio disciplinare.
    Ultima modifica di Charlie 2; 17-11-11 alle 10: 01
    Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......

  7. #37
    Bannato
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    Lo si vede bensissimo lo status, dallo Sdi.

  8. #38

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    Vi chiedo una delucidazione, dato che siamo in argomento: il militare ha l'obbligo di comunicare, e su questo siamo, mi pare, tutti d'accordo, ma COSA deve comunicare? Qualunque procedimento in corso di cui sia a conoscenza? Voglio dire: il fatto che penda un procedimento su di me militare non significa che sarò condannato (potrebbe essere tutto archiviato o potrei essere assolto o, come in questo caso, il reato potrebbe andare estinto). Quindi posso io militare addurre come giustificazione della mancata comunicazione l'attesa di definizione di procedimento (così da comunicare un provvedimento definitivo)? In fondo, se così non è e devo comunicare tutto, come posso essere punito, per esempio, per un fatto non commesso (per cui verrò assolto o che verrà archiviato, per esempio)? Sarebbe un nonsenso giusto?
    Possiamo discuterne visto che voi avete esperienza in merito e la cosa può essere utile a tanti? (me compresa ;-)). Ringrazio chi avrà la bontà di rispondere. Spero di essere stata chiara.

  9. #39
    Utente Expert Carabinieri L'avatar di itchy
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    Citazione Originariamente Scritto da lavinia Visualizza Messaggio
    Vi chiedo una delucidazione, dato che siamo in argomento: il militare ha l'obbligo di comunicare, e su questo siamo, mi pare, tutti d'accordo, ma COSA deve comunicare? Qualunque procedimento in corso di cui sia a conoscenza? Voglio dire: il fatto che penda un procedimento su di me militare non significa che sarò condannato (potrebbe essere tutto archiviato o potrei essere assolto o, come in questo caso, il reato potrebbe andare estinto). Quindi posso io militare addurre come giustificazione della mancata comunicazione l'attesa di definizione di procedimento (così da comunicare un provvedimento definitivo)? In fondo, se così non è e devo comunicare tutto, come posso essere punito, per esempio, per un fatto non commesso (per cui verrò assolto o che verrà archiviato, per esempio)? Sarebbe un nonsenso giusto?
    Possiamo discuterne visto che voi avete esperienza in merito e la cosa può essere utile a tanti? (me compresa ;-)). Ringrazio chi avrà la bontà di rispondere. Spero di essere stata chiara.
    Hai l'obbligo di comunicare ugualmente perchè l'eventuale provvedimento disciplinare che ti potrebbero infiliggere è indipendente dalla condanna penale che hai preso. Se vieni condannato verrai anche sanzionato disciplinarmente (per la disciplina militare a seguito di condanna penale non vale il "ne bis in idem"...), mentre se vieni assolto l'Amministrazione, ad eccezione di alcuni casi di assoluzioni con alcune formule, procede comunque alla valutazione del giudicato penale nonchè all'esame di altri fatti collaterali che, anche se non presi in considerazione dal procedimento penale, potrebbero comunque costituire mancanze/trasgressioni disciplinari.
    In ogni caso, avuta la comunicazione, l'Amministrazione deve sospendere il procedimento disciplinare in attesa della definizione del procedimento penale (per poter poi fare l'esame del giudicato penale....)...quindi l scusa di non aver comunicato nulla in attesa della definizione non potrebbe reggere!
    Ultima modifica di itchy; 17-11-11 alle 13: 15
    Ci sono alcune cose sacre nella vita di un uomo...una di queste sono le sue patatine fritte!

  10. #40
    Caporale
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    Citazione Originariamente Scritto da lavinia Visualizza Messaggio
    Vi chiedo una delucidazione, dato che siamo in argomento: il militare ha l'obbligo di comunicare, e su questo siamo, mi pare, tutti d'accordo, ma COSA deve comunicare? Qualunque procedimento in corso di cui sia a conoscenza? Voglio dire: il fatto che penda un procedimento su di me militare non significa che sarò condannato (potrebbe essere tutto archiviato o potrei essere assolto o, come in questo caso, il reato potrebbe andare estinto). Quindi posso io militare addurre come giustificazione della mancata comunicazione l'attesa di definizione di procedimento (così da comunicare un provvedimento definitivo)? In fondo, se così non è e devo comunicare tutto, come posso essere punito, per esempio, per un fatto non commesso (per cui verrò assolto o che verrà archiviato, per esempio)? Sarebbe un nonsenso giusto?
    Possiamo discuterne visto che voi avete esperienza in merito e la cosa può essere utile a tanti? (me compresa ;-)). Ringrazio chi avrà la bontà di rispondere. Spero di essere stata chiara.

    Se alla fine il procedimento si conclude con una completa assoluzione, tanto meglio (ma non sarà questo il caso). La vicenda sarà chiusa senza conseguenze, sia civili che in ambito militare.
    Ma io militare devo comunicare anche il semplice fatto di essere oggetto di un qualsiasi procedimento.
    E devo comunicare ogni novità di rilievo durante il procedimento stesso.
    Non si tratta semplicemente di avvisare il Comando di appartenenza, ma parte una serie di meccanismi (nel mio caso il primo passo è avvisare il nucleo legale del nostro Comando Brigata) che comportano, come già detto, il congelamento di eventuali promozioni, concorsi e, nei casi gravi, la sospensione cautelativa dal servizio.

    In questo caso specifico, se anche per qualche strano miracolo non ci saranno conseguenze penali (cosa che dubito), il personaggio potrebbe comunque essere punito per una serie di motivi, che vanno dal danno d'immagine causato all'EI alla mancanza di responsabilità e autocontrollo al potenziale rischio a cui si è volontariamente sottposto.

    Riguardo al "come fanno a venire a saperlo", ho visto in prima persona notifiche dei CC fatte al nostro Comando riguardo eventi del genere.
    Sanno che è militare anche se non lo dichiara e avvisano subito il Comando di appartenenza.

    Lo accertano subito, sicome allo Sdi risulta il suo status.
    Ultima modifica di FRANCODUE; 17-11-11 alle 16: 21

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