E come si farà ora peril numero di armi detenibili dato che verrà a mancare la classificazione tra comuni e sportive?
Non è che nel dubbio saranno tutte comuni?
E come si farà ora peril numero di armi detenibili dato che verrà a mancare la classificazione tra comuni e sportive?
Non è che nel dubbio saranno tutte comuni?
Zanzo, Carabiniere dentro..
I cattivi vincono quando i buoni rinunciano ad agire!
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Be la vecchia differenza era che le armi da guerra erano considerate tali "per la loro siccata potenzialità atta ad offendere
tanto apppunto da poter dotare con le stesse una Forza Armata" o giù di li, parlo della 110/75.
Però c'erano anche incongruenze.
Tutti i revolver, compresi veri cannoni tipo la 357 Python o la 44 magnum erano considerati armi comuni.
Non solo comuni: erano considerate armi sportive, specialmente quelle a canna lunga (come quella dell'Ispettore Callaghan)
Le armi da guerra erano e sono proibite in teoria per la loro elevata capacità offensiva, mentre la mia CZ 75 IPSC in calibro .40 sw con caricatore da 17 colpi è un .... semplice attrezzo ginnico
La legge attuale, relativamente alle armi corte, consente di detenere 3 armi comuni e 6 armi sportive e la classificazione la faceva il catalogo. Ora che non c'è il catalogo speriamo che non dicano che le armi sono tutte comuni e quindi se ne possono detenere 3, altrimenti prevedo un deciso calo delle quotazioni delle armi usate perchè in molti saranno costretti a liberarsene.
Magari.
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I revolver e le pistole semiautomatiche non possono mai essere armi da guerra per il nostro ordinamento visto che in realtà noi dobbiamo riferirci a definizioni giuridiche, ma capisco benissimo la tua obiezione.
Ti garantisco che la spiccata potenzialità offensiva è un criterio inventato da qualche burocrate ignorante ma non è presente nella 110/75 (mi pare che abbiano inserito nella 110/75 questa porcata priva di senso con il D.lgs. 204/2010)... Ma prima era solo una definizione maccheronica priva di senso più volte ridicolizzata dallo stesso Giudice Mori (a ragion veduta), ma ammetto che piaceva molto negli ambienti del Ministero oppure nella stessa CCCCA!.
E' stata anche una scusa per evitare la catalogazione (abusivamente) di qualche arma, che però 6 mesi dopo veniva dichiarata comune quando veniva presentata da un altro importatore... Oppure di armi assolutamente non da guerra come i revolver s&w in 500 magnum.
Ora ragazzi ho da fare, ma vi dimostrerò giuridicamente un paio di cose prossimamente, tenete d'occhio questo thread!
Ne prendo atto.
Del resto perplessità su quel catalogo ne avevamo tante.
Era proprio questo il senso del thread! Menomale che qualche appassionato serio c'è ancora e oltretutto con i confronti degli appartenenti viene fuori una bella discussione.
Colgo l'occasione per ricordare che i caricatori non sono più considerati parte d'arma (quindi è possibile acquistare per assurdo un drum-mag per AK da 75 colpi) MA, e ribadisco MA, se vi cuccano con il caricatore montato nell'arma che è stata catalogata (eh si perchè è retroattiva) con la limitazione vi beccate una bella denuncia anche se il numero di colpi inserito è pari o inferiore al numero consentito!
Mi raccomando, non abusate e sopratutto non facciamoci "riconoscere" sopratutto adesso che le cose stanno cambiando
Abbi sempre rispetto della tua arma...
Beh perdonami però sarebbe una situazione assurda. Se un arma non rientra nei dettami dell' art 2 della L.185/1990 e neanche nella categoria A dell' allegato 1 della direttiva CE 91/477 ha la stessa dignità delle altre armi comuni non catalogate... Il catalogo non può essere retroattivo perché è stato abrogato tutto l'articolo 7 della Legge 18 aprile 1975, n. 110.... Da arma comune che deve rispondere alle prescrizioni del catalogo si trasforma in semplice arma comune, e ciò che c'è scritto sul catalogo (dimensioni, etc) vale meno di zero.
L'unica cosa è che se la tua arma ha ancora il numero di catalogo sopra e tu ci apporti delle modifiche vistose (del tipo segare la canna per renderla molto più occultabile) chi ispeziona l'arma saprà con certezza che l'arma è stata alterata, mentre in caso mancasse il numero di catalogo non si possono sapere le dimensioni esatte della canna una volta acquistata.
C'è da dire però che la giurisprudenza ha stabilito che non si può presumere che chi è in possesso di arma alterata sia colui (e risponde penalmente chi ha compiuto l'alterazione, non il mero detentore) che ha compiuto l'operazione materiale, però con le denunce e i numeri di matricola ci si mette poco per capire chi è stato...
Ultima modifica di Dalmo; 25-11-11 alle 12: 47
Secondo me le cose cambieranno significativamente a partire dai primi modelli distribuiti SENZA stampiglia del numero di catalogo... e chi gia c'è l'ha bisogna vedere se potrà avere la facoltà di cancellarlo o "nasconderlo" senza incorrere in qualche interpretatore troppo zelante.
Abbi sempre rispetto della tua arma...
Io me lo cucco per sempre... Come una cicatrice, o se preferisci, marchio della bestia, che la mia povera arma dovrà tenersi per sempre visto che è stato scritto asportando metallo... Maledizione... Quanto avrei voluto che lo verniciassero e basta sopra... Più che altro perchè vedere un numero sciocco e inutile che non serve più e ti ricorda tempi bui non è il massimo!
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