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Discussione: Il mandolino del capitano Corelli

  1. #1

    Predefinito Il mandolino del capitano Corelli

    Trama

    Durante la Seconda guerra Mondiale, la Grecia viene invasa dalle forze dell'Asse e il sud del paese viene affidato all'Italia. La giovane Pelagia, figlia del medico Iannis, si fidanza con il pescatore Mandras ma questi, poco dopo, parte per combattere gli italiani sul fronte albanese. Le lettere che Pelagia gli invia restano senza risposta e il sentimento di lei si affievolisce. Occupata Atene dai tedeschi, gli italiani entrano di lì a poco a Cefalonia e a casa di Pelagia si stabilisce il capitano Corelli appartenente alla 33ª Divisione fanteria "Acqui", un ufficiale più appassionato, come i suoi soldati, alla lirica che alla guerra. Mentre tra Pelagia e Corelli nasce una forte simpatia, Mandras, tornato sull'isola, si unisce ai partigiani e si dà alla macchia. Arriva il 1943 e, dopo l'armistizio dell'8 settembre, la Germania chiede che gli alleati italiani consegnino le armi come condizione per il loro rimpatrio. Nessun accordo viene trovato, perche' Mandras informa Corelli che gli italiani arresi non verranno rimpatriati, ma verranno mandati in Germania nei campi di sterminio, cosi' si arriva allo scontro. Gli stuka tedeschi devastano la difesa italiana, Corelli e i suoi combattono coraggiosamente ma vengono circondati e portati in un campo isolato, e fucilati senza pieta'. Grazie al suo amico Carlo, che gli fa da scudo, Corelli si salva. Trovato da Mandras sul luogo della fucilazione, verrà portato in casa di Pelagia e lì curato. Poiché i tedeschi scatenano perquisizioni per trovare gli ultimi italiani nascosti, Corelli parte per l'Italia con l'aiuto dei partigiani greci e dà il suo addio a Pelagia. Nel 1947, a guerra finita, Pelagia ha intrapreso la carriera di medico seguendo le orme di suo padre, quando arriva per posta un disco a settantotto giri con le musiche che Corelli aveva composto per lei. Il padre di lei vuol farlo tornare, ma un terribile terremoto devasta l'isola. Solo alla conclusione di quest'altro terribile evento, Corelli sbarca sull'isola, rivede Pelagia e insieme cominciano a pensare al futuro.


    Visto questo film? che ne pensate?

  2. #2
    Maresciallo L'avatar di LAUF
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    Mio punto di vista tecnico-storico-militare: devo dire che sicuramente la mobilitazione generale di figuranti non è mai una cosa facile per una produzione; anche stavolta non son mancati errori, nelle uniformi e nei materiali utilizzati.

    Parlo per la parte tedesca. Diverse reti da elmetto BGS (Bundesgrenschutz = postbelliche) sono uno schiaffo che si vede in più scene. Poi, le giubbe mi sembravano delle normali tropicali dello Heer, ma i pantaloni erano palesemente di un colore diverso. Non voglio sapere che pantaloni si siano inventati.

    Si fa notare un Sd.Kfz 251/22, ma gli scudi del Pak40 montato sopra son veramente fatti alla carlona. Tra l'altro, in alcune scene di battaglia verso la fine si vede anche un 251/1; in realtà hanno usato il medesimo semicingolato smontando quell'abominio di cannone, in modo che il montaggio li facesse sembrare due mezzi differenti. Oltre al fatto che le unità presenti a Cefalonia non disponessero di tali mezzi (una delle due varianti arrivò tra l'altro a fine '44, fate voi...)

    Due errori giganteschi sono: all'inizio, quando gli ufficiali italici cincischiano per far arrendere il sindaco, ariva il tedesco a bordo di una Kubel; ebbene, siamo nel 1941 e la Kubel mostra un mimetismo da 1943.

    Quest'altro proprio gigantesco, nella battaglia finale comprare un cacciacarri svizzero G13 (che è virtualmente uguale ad uno Hetzer tedesco del periodo di guerra), peccato che il tale mezzo arrivò solo nella seconda metà del '44 e venne impiegato brevemente sul fronte occidentale e sui rimasugli di fronte orientale nel '45. Questa è stata proprio una cappellata gigantesca, 15 tonnellate di errore.

    Sono rimasto colpito invece dai camion tedeschi, non ricordo proprio se due Opel Blitz o Mercedes 3000, ma mi fecero una gran bella impressione, forse gli unici mezzi tedeschi adeguati alla location.

    All'inizio del film c'è un camion italiano che traina una FlaK38, la stessa che ritroviamo più avanti nel film nel campo italico.

    Sì lo ammetto, sto film l'ho guardato solo per vedere i dettagli storici, perchè IMO è troppo sentimentalista per i miei gusti.
    -----EDIT DELLO STAFF----
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  3. #3

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    Beh si dai gli errori ci stanno! comunque mi devo complimentare con te per quanto ne sai e per l'occhio che hai nell'osservare i dettagli... io molte di queste cose(quasi tutte) non le avevo notate........
    Si forse il film e' troppo sentimentalista, pero' fa' capire benissimo la storia dei reparti italiani in grecia.... come film, poi, non e' propriamente un film "guerrafondaio", e' diciamo un genere sul drammatico, che pero' il suo effetto lo rende benissimo, io stesso ne sono rimasto colpito e in un momento anche quasi commosso (fucilazione dei soldati italiani)

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