Originariamente Scritto da
QuasiBascoVerde
Non voglio entrare più di tanto nel merito della vostra storia... non ne ho nè il diritto e nemmeno informazioni sufficienti per farmene almeno un'idea (non un giudizio). Quello che ribadisco è solo che la "distanza" altro non è che un fatto "mentale"... faccio un esempio: personalmente, non vedo l'ora che mia Figlia, piccola studentessa, si prodighi seriamente per arrivare a laurearsi (con la specialistica) e che, magari (e spero potendo finanziariamente, visti i tempi di crisi), vada a fare esperienza all'estero... se, poi, dovesse trovare un lavoro serio e che la soddisfi dal punto di vista professionale e personale lì, sarei più contento che se dovesse tornare in Italia a fare un lavoro di ripiego... un tempo, i vostri nonni o bisnonni, venivano al nord per lavorare... per tornare al paese d'origine dovevano affrontare un viaggio che, spesso, durava quasi un giorno... oggi, con un giorno di viaggio, si va in Australia... come si può vedere, la distanza è "relativa"... il tuo ex presumo, si trovase in Italia e, quindi, potevi andarlo a trovare abbastanza facilmente... insomma, senza entrare nei "fatti tuoi", la distanza mi sembra più una scusa per non voler affrontare le insidie della vita (leggasi andare a vivere da soli o con un'altra persona, ma "fuori" dalla Famiglia, affrontandone le problematiche), con coraggio, come fanno, invece, all'estero... dove i ragazzi tendono a "uscire" dalla Famiglia, molto prima che da noi (tanto che qui in Italia si parla di "bamboccioni")... infine, per quanto riguarda i problemi fisici intervenuti... ecco, avanti a tali problematiche sono completamente "disarmato"... credo che, se veramente gravi, possano far da "detonatore" a qualsiasi situazione... affettiva, economica, sociale... posso solo dire "mi dispiace moltissimo" e spero si siano comunque risolti...
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