Bisogna fare delle distinzioni in funzione delle situazioni.
La reperibilità, per un militare, può essere una reperibilità relativa ad esigenze operative: ad esempio quando si è in turno SVH o pronti a muovere, il personale franco può recarsi in franchigia ma ha delle limitazioni di movimento perché deve rientrare a bordo in 1 ora, 2 ore 30 minuti ecc. (dipende dalla situazione) - se non dovesse rientrare e la nave molla gli ormeggi scatta automaticamente la denuncia penale per diserzione immediata - ma questo è un caso specifico.
Poi vi è la reperibilità tecnica: ad esempio un tecnico elettronico che svolge il turno di reperibilità, quando è di turno deve rientrare al posto di lavoro entro un tot di tempo. In questo caso, in genere il militare non lascia la sua abitazione ma per il turno percepisce un'apposita indennità pecuniaria e in termini di recupero (se non ricordo male 5 minuti per ogni ora di reperibilità).
Poi c'è la reperibilità "sottintesa" che fa parte del modus operandi del militare. Egli è sempre comunque reperibile e deve poter essere raggiunto in qualsisasi moment. Faccio un esempio estremo: scoppia la guerra o viene emanato lo stato di emergenza in cui si dispone il rientro immediato nelle caserme.
Nulla vieta di andare, durante il tempo libero in qualsiasi parte del territorio nazionale o anche all'estero (in questo caso per periodi inferiori alle 24 ore), ma dobbiamo essere sempre rintracciabili. Quando non c'erano i cellulari e ci si recava fuori della propria sede di residenza si comunicava sempre al Comando un recapito (albergo, amici parenti ecc.) e, se non si conosceva il recapito si faceva riferimento alla locale stazione dei Carabilieri - quando si arrivava si avvisava la stazione così, in caso di emergenza o necessità, non ci sarebbero stati problemi.
Adesso, con i cellulari è molto più semplice a patto che si abbia l'onestà di tenerlo sempre acceso (è una questione di etica professionale). Se ci si trova fuori, all'atto del richiamo lo faccio presente e il Comando agisce con il buon senso. le sanzioni disciplinari o penali si attuano se è palese la cattiva fede da parte del militare.
Un po di buonsenso
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