Riforme e futuro del CM CRI

[Domenico]

Dokke, se vuoi stare nel CM CRI devi abituarti a quelle che tu chiami "stranezze".

Io le chiamo, fuori dell'etica militare, un modo intelligente di usare la risorsa umana che hai a disposizione per cui se mi serve un infermiere di area critica con 30 anni di esperienza alle spalle non mi pongo il problema se lui sia un ufficiale commissario con il grado di capitano (non è un esempio, è un collega che ha proprio questo skill).

Se ho bisogno di un neurochirurgo o di un chirurgo toracico e non faccio a tempo ad arruolarlo come ufficiale medico poichè ne ho bisogno lo arruolo come sergente medico e lo spedisco dove mi serve.

Questo è quanto succede in CM CRI e devi ricordare ai CC che si guardassero in casa loro che in casa nostra ci guardiamo noi. Punto.

Poi possiamo disquisire quanto vuoi se sia o no corretto, se abbia o no la forma militare: siamo un Corpo di Sanità Militare e ciò a cui dobbiamo guardare è al bene del paziente militare e civile che ci viene affidato dandogli il massimo della nostra capacità professionale ed operativa.

Anch'io amo molto la forma militare ma mi rendo conto che di fronte al supremo bene del soccorso sanitario a certi aspetti si può rinunciare in fase operativa.

[dokke]

Domenico, sono stranezze senza le virgolette, punto. Che siano prassi, ok: ma sono stranezze.

Non so di dove sei, ma io di "modi intelligenti di sfruttare le risorse", sinora non ne ho visti nè in ambito civile nè militare. Vogliamo parlare dei corsi di formazione? Qui al X siamo fermi: eppure formare il personale sarebbe utile per impiegarlo in più scenari.

Poi, se mi arruoli come sergente, il medico non puoi farmelo fare. Che scriviamo sul verbale di visita? Serg. Med. Tizio Caio? È formalmente non corretto, e quindi non valido dal punto di vista medico-legale: questo perchè in sanità militare non esiste questa figura.

Se poi, per te, CM-CRI è solo maxiemergenze o missioni estere, il discorso può cambiare: è la "causa di forza maggiore". Ma nella normale amministrazione non possiamo parlar di causa di forza maggiore.

I CC devono guardarsi in casa loro, vero: ma nel momento in cui si offre il fianco (peraltro con banalità) non c'è molto da difendersi. Se poi vogliamo essere così ciechi da dire "va tutto bene" allora ecco spiegata la situazione attuale.

Nel mio caso, se non mi faranno fare dei corsi, chiederò il proscioglimento. Sto dando tanto e non voglio nulla in cambio, ma ho desiderio di nuove esperienze e di acquisire nuove competenze. I corsi mi sembrano la giusta "ricompensa" e il giusto stimolo da dare a chi è attivo.. Invece sono sempre i soliti noti a fare corsi. Misteri.

[Domenico]

Corsi? Sarà grama. Lo scorso anno la formazione prevedeva un numero notevole di percorsi formativi. Ma quest'anno siamo al deserto. Eppure il CM CRI è sempre quello dello scorso anno, nei numeri e nelle persone. Non vorrei che la prospettiva dei "300" abbia influito su tanti aspetti, tra cui quello della formazione. In quanto al X mi sembra strano visto che è notoriamente un centro che lavora molto e con molta attenzione al suo personale.

[banfro]

Sono d'accordo con Dokke sulla confusione di grado/incarico/professionalita'!Tempo fa ero a TORINO implotonato in piazza CAstello,a fianco una compagnia di ufficiali UNUCI che si stupirono nel vedere nella ns compagnia CRI gradi che andavano dal caporale al tenente ...andrebbero riformati gli arruolamenti,gli avanzamenti e conformarci alle altre armi come formalita'..altrementi tanto vale essere come le sorelle,ausiliari delle FF.AA senza stellette,coniamo una ns mostrina ci dotiamo di una ns uniforme di "foggia militare" e gradi funzionali legati realmente alle professionalita' individuali!

[crimil]

Corpo MILITARE è e MILITARE deve rimanere per come la vedo io, in ogni caso la formalità in questo ambiente è importante ed in qualche modo deve essere rispettata a mio modesto parere.
Scusate ma mi sto avvicinando a questo Corpo da poco, non sono ancora riuscito ad essere arruolato da un anno ad oggi e mi vedo davanti continue confusioni.
Confusioni che hanno fatto si che ancora non si sappia con precisione a che punto sia la mia pratica.
Speriamo di sapere qualcosa a breve
Saluti e scusate il piccolo sfogo

[dokke]

Corsi? Sarà grama. Lo scorso anno la formazione prevedeva un numero notevole di percorsi formativi. Ma quest'anno siamo al deserto. Eppure il CM CRI è sempre quello dello scorso anno, nei numeri e nelle persone. Non vorrei che la prospettiva dei "300" abbia influito su tanti aspetti, tra cui quello della formazione. In quanto al X mi sembra strano visto che è notoriamente un centro che lavora molto e con molta attenzione al suo personale.

Infatti non è imputabile direttamente al X, ma al nazionale. Forse, come dici tu, è lo spauracchio della smilitarizzazione! Comunque, sui registi presenze leggo: S. TEN. INFERMIERE e converrai con me che non esiste in sanità militare: formalmente non corretto.

E, giusto per precisare, ti ricordo che i Mar.lli hanno laurea triennale, quindi un Infermiere laureato dovrebbe essere arruolato come Maresciallo.

....poi che dirti. Comunque servirebbe una riorganizzazione, una ripulita e un giro di vite. E magari qualcosa si smuove...

[dokke]

Corpo MILITARE è e MILITARE deve rimanere per come la vedo io, in ogni caso la formalità in questo ambiente è importante ed in qualche modo deve essere rispettata a mio modesto parere.
Scusate ma mi sto avvicinando a questo Corpo da poco, non sono ancora riuscito ad essere arruolato da un anno ad oggi e mi vedo davanti continue confusioni.
Confusioni che hanno fatto si che ancora non si sappia con precisione a che punto sia la mia pratica.
Speriamo di sapere qualcosa a breve
Saluti e scusate il piccolo sfogo

La sanità militare non è formale al massimo: devi lavorare non puoi perder tempo con mille formalità... Ma se, come successe a me, incontri il Gen. Br. che viene a ringraziare in infermeria per il lavoro svolto, un minimo di formalità è necessario!!

[banfro]

per come la vedo io tutti esprimete pareri condivisibili,io penso che i nuovi arruolati dovrebbero frequentare almeno il primo modulo CRI per i nuovi volontari,giusto per sapere in quale associazione andrai a far parte,poi una minima istruzione formale ed il grado in base alle proprie professionalita',titoli,attitudini ecc...non dimentichiamoci che per quest'ultima voce siamo fermi al RD '36..non si puo'arruolare un ufficiale solo perché ha il diploma di perito chimico e magari non ha neanche fatto la leva...(quella persona e' il sottoscritto,che pero' ha fatto la leva ed ha preferito servire nel ruolo di assistenza).
Ora siamo in un periodo di transizione al nuovo corpo militare volontario..vedremo...

[dokke]

Banfro il problema è semplice, essendo volontari spesso l'addestramento formale viene bypassato.... Anche perchè diviene complicato addestrare nel weekend (la gente ha famiglia).

Sarebbe utile, ad agosto per esempio, fare un campo di 5 giorni solo di addestramento formale e inquadramento. Magari ad Agosto si è poù liberi, ma essendo un corpo di volontari non retribuiti, non puoi "forzare" una persona a sacrificare del tempo prezioso per addestramento formale... Preferisci impiegarlo sul territorio.

Si potrebbe opinare che se non si vuol sottostare a determinati obblighi, allora non si deve entrare nel CM-CRI. E qui posso darti ragione, ma se si facesse così.... I numeri dei volontari sarebbero decisamente più bassi.

Sul discorso valutazione titoli, poi... sarebbe auspicabile attribuire un grado di partenza per titoli, competenze e magari dopo l'addestramento formale: in fin dei conti vi sono i 15 giorni di prima nomina... Andrebbero utilizzati quelli, per addestrare formalmente il personale (e bastano 5 giorni, altri 10 puoi passarli in servizio attivo).

Insomma, basterebbe organizzarsi logisticamente. Per ora la speranza è vedere il parco auto rinnovato, abbiamo dei residuati bellici.

[CHI OSA VINCE]

Be limitarsi all'addestramento formale mi sembra un po’ riduttivo, spesso ho incontrato colleghi commissari che non sapevano cos’era un biancosegno , ne come compilare un rendiconto e confondevano il foglio di marcia con il foglio di viaggio. Quindici giorni sono appena sufficienti a dare un’idea di quello c’è da sapere e saper fare.
In passato venivano addirittura organizzati mini corsi per ogni argomento (cassieri e funzionari delegati, ordinamento militare, addestramento formale e scuola comando, ecc.) purtroppo oggi, con la carenza cronica di risorse è diventato tutto più difficile.
In merito alle carriere interne, dobbiamo sottostare alla legge e pertanto ho accettato di buon grado la mia qualifica di primo capitano, nonostante i numerosi richiami e le missioni svolte, se altri sono avanzati grazie ai loro titoli accademici, ad oggi è giusto che sia così.