Caro Domenico, tutto si può immaginare ma non con la premessa : sono volontario e quindi vengo meno quando voglio.
Non mi pare fanno così le II.VV. (che fanno un corso di accesso di 2000, dico duemila !!! ore) e neppure i VDS che fanno 200 ore di servizio OBBLIGATORIE all'anno.
A scanso di equivoci preciso meglio.
E' vero che il volontario non viene pagato e quindi non si può pretendere da lui un impegno imposto ma se è lui stesso che si assume liberamente l'impegno ritengo poi lo debba mantenere eccezion fatta per particolarissimi casi di imprevisti davvero importanti.
Insomma, tutti possono vivere il Corpo Militare come meglio riescono a incastrare questo impegno tra gli altri (lavoro e famiglia) ma non mi pare serio scegliere liberamente di entrare in una turnazione di servizi e poi ritenere di poter venire meno solo con la scusa di essere volontario.
Personalmente apprezzo molto di più chi da subito ti dice che non può dare alcuna garanzia di impegno piuttosto di chi ti fa scombinare un'intera turnazione per essere inserito e poi viene meno.
Sembra ovvio?
Per molti non lo è e si meravigliano poi perché uno non li prende più sul serio e non li considera per talune attività (dove non si possono fare brutte figure) che poi piagnucolano di non essere stati chiamati a fare.
Nel nostro caso (cioè del Corpo Militare), a mio parere, la tenuta di macchine ed attrezzature comporta una certa aliquota di personale in servizio continuativo che però deve essere quanto più integrata possibile col personale volontario.
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