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Discussione: Riforme e futuro del CM CRI

  1. #891

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    Citazione Originariamente Scritto da CHI OSA VINCE Visualizza Messaggio
    Giusto. Ma molto impreciso... eccetto i militari del "servizio permanente", meno di 5, tutti gli altri sono intervenuti come "soci-volontari CRI" con tuta rossa, e senza alcuna patch di Corpo. Quindi... nessuna mobilitazione.
    Ultima modifica di CRI_Miles; 20-10-14 alle 13: 47
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  2. #892
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    Tempo fa, su un "social", parlai con il Presidente Nazionale per capire esattamente cosa stava cambiando nel corpo militare della CRI e se veniva ( come sentivo da varie voci) eliminata. Lui mi Rispose che il corpo non veniva assolutamente eliminato, che soltanto i dipendenti del corpo ( che sono su 300) venivano a poco a poco tolti, cosi da rendere il Corpo Militare solo da personale volontario. Riguardo la divisa mi disse che secondo una specifica legge, non era conforme utilizzare l'Uniforme militare per servizi che non prevedevano o la collaborazione con e FF.AA etc. Quindi nei casi di attivita' d'Istituto (civile) doveva essere utilizzata la divisa Rossa. Nelle attivita' di Ausiliario delle FF.AA l'Uniforme.
    Dopo questo chiarimento ho deciso ( dopo essere entrato nella componente civile) di entrare anche in quella Militare, contento che non l'avrebbero chiuso come dicevano molti.
    Mo non vedo l'ora di iniziare
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  3. #893

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    Purtroppo non è proprio così.. il personale del Corpo in servizio continuativo conta circa 1200 militari, 300 sono quelli che devono rimanere in servizio per altri due anni, cioè fino al 2016, anno in cui anche questi 300 sarebbero congedati, e il Corpo rimarrebbe costituito da solo personale in congedo, richiamabile. Questo implica l'assoluta impossibilità di mantenere realmente efficienti le strutture, i mezzi e dunque i servizi. Il personale ordinariamente in congedo, pur con ogni buona volontà, non sarebbe in grado di supportare l'organizzazione, l'amministrazione e la logistica del Corpo, a meno di voler credere alle favole.
    Senza contare coloro che dopo anni di onorato servizio si ritroverebbero senza lavoro e senza garanzie.
    Insomma, se non la "morte" improvvisa del Corpo, un "coma farmacologico" indotto.

    Inoltre, ma questa è un'altra storia, con la privatizzazione della CRI, non è ben chiaro che fine farebbe il Corpo, che dalla dipendenza da un ente pubblico, si troverebbe alla dipendenza di un ente privato. Ma almeno la privatizzazione è slittata di altri due anni.
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  4. #894
    Maresciallo L'avatar di SER
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    Io sono "entrato da poco", ma so che i comitati Regionali e Nazionali non sono ancora dei "privati"... Staremo a vedere, non credo che il corpo sara' eliminato, ma piu' tosto penso che il Presidente Naz. abbia sfoltito tutte quelle persone che in tanti hanno sono entrati in CRI solo per cercare un posto di lavoro e/o comunque ci sono stati troppi lavoratori e poche funzioni come in tutto il resto delle Pubbliche Amministrazioni... ( pensiero mio comunque)
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  5. #895

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    Capisco le tue buone speranze.. che sono anche le mie. Come ho detto, la privatizzazione è slittata di due anni. Ma lasciare a casa circa 1200 militari non è "far pulizia" di chi lavora poco o male.. è eliminare tutta la struttura permanente e fondamentale del Corpo. C'è solo da sperare che non si concretizzi.
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  6. #896
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    Citazione Originariamente Scritto da SER Visualizza Messaggio
    Tempo fa, su un "social", parlai con il Presidente Nazionale per capire esattamente cosa stava cambiando nel corpo militare della CRI e se veniva ( come sentivo da varie voci) eliminata. Lui mi Rispose che il corpo non veniva assolutamente eliminato, che soltanto i dipendenti del corpo ( che sono su 300) venivano a poco a poco tolti, cosi da rendere il Corpo Militare solo da personale volontario. Riguardo la divisa mi disse che secondo una specifica legge, non era conforme utilizzare l'Uniforme militare per servizi che non prevedevano o la collaborazione con e FF.AA etc. Quindi nei casi di attivita' d'Istituto (civile) doveva essere utilizzata la divisa Rossa. Nelle attivita' di Ausiliario delle FF.AA l'Uniforme.
    Dopo questo chiarimento ho deciso ( dopo essere entrato nella componente civile) di entrare anche in quella Militare, contento che non l'avrebbero chiuso come dicevano molti.
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    ...certo che ne dice di c.....e il presidente nazionale,adesso si sono accorti che l'uso uniforme non era conforme alla"specifica legge" dopo anni quindi di "abuso"..diciamo che per togliere di mezzo qualcuno,ne togli visibilita' e siamo a posto!..e poi come al solito nelle pubbliche amministrazioni la pagano la base della piramide e mai i vertici,chiediamo a lui se il suo posto e' a rischio e qual è il suo stipendio da noi gentilmente offerto !..Quanta IPOCRISIA!!!

  7. #897
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    Io sono convinto che uno scheletro di dipendenti il Corpo lo debba avere.

    I volontari, per quanto animati da buona volontà (scusate il gioco di parole) non possono quotidianamente attendere ai compiti di mantenimento di strutture, mezzi ed attrezzature.

    Diciamo che sarebbero ben da definire i compiti reciproci: da una parte i dipendenti con mansioni di supporto (gestione matricole e manutenzione delle strutture, mezzi ed attrezzature) e dall'altro il braccio operativo costituito e gestito dai volontari.

    La questione, risaltata agli onori delle cronache (e anche alla Corte dei Conti) è purtroppo una pianta organica di dipendenti che deborda dai compiti che sopra ho esposto (in pratica moltissimi sono i militari dipendenti adibiti ai ...... servizi CIVILI di istituto) e quindi il facile gioco da parte di chi ha cavalcato la sensazione di una struttura nata per nobili scopi di volontariato e soccorso ma poi ipertroficamente cresciuta solo per questioni occupazionali.

    In ogni caso, si tratta di questioni assai complesse che non è semplice stigmatizzare in poche righe.
    Ultima modifica di VDG; 26-01-15 alle 18: 59
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  8. #898

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    Ciao a tutti,
    chiedo venia se è già stato fatto presente, ma se vi può interessare qui ci sono due disegni di legge che mirano all'abrogazione del decreto n.178:

    Atto Senato n. 1503 (assegnato, testo ancora da esaminare in Senato)
    Link
    Testo completo

    Atto Senato n. 1696 (non assegnato, testo non ancora pronto)
    Link

    Con il secondo si vuole ottenere l'abrogazione tout-court del decreto, evitando però di "risolvere" la questione che ha generato la dibattuta 178.
    Il primo invece propone l'abrogazione con ridiscussione dei contenuti, in un tentativo (si spera non vano) di definire e raffinare il decreto.

  9. #899

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    Il problema non è solo la privatizzazione, che ha avuto una deroga di tempo.. l'altro problema, ora forse più urgente, è che il "ridimensionamento" del personale a 300 militari in servizio continuativo, e poi a 0 (zero), continua ad andare avanti.. il decreto legge 178 si compone di varie parti, alcune riguardano la privatizzazione della CRI tutta, altre il personale del Corpo Militare. Alcune parti sono state sospese, altre no. L'articolo 5, che riguarda la riduzione prima, e l'eliminazione poi, dei militari in servizio permanente, non è slittato, ma continua ad essere in vigore. Io spero che i disegni di legge che ha postato fabzko, o almeno qualcosa di essi, trovino accoglimento in Senato.
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  10. #900
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    Citazione Originariamente Scritto da fabzko Visualizza Messaggio
    Ciao a tutti,
    chiedo venia se è già stato fatto presente, ma se vi può interessare qui ci sono due disegni di legge che mirano all'abrogazione del decreto n.178:

    Atto Senato n. 1503 (assegnato, testo ancora da esaminare in Senato)
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    Testo completo

    Atto Senato n. 1696 (non assegnato, testo non ancora pronto)
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    Con il secondo si vuole ottenere l'abrogazione tout-court del decreto, evitando però di "risolvere" la questione che ha generato la dibattuta 178.
    Il primo invece propone l'abrogazione con ridiscussione dei contenuti, in un tentativo (si spera non vano) di definire e raffinare il decreto.
    Io credo che il decreto 178 potrà avere qualche rinvio nella sua attuazione, come è accaduto a fine dicembre di quest'anno, ma non sarà abrogato.

    Di tempo per cambiarele cose se ne è avuto e se non è accaduto nulla, nonostante la mobilitazione di dipendenti militari e volontari del Corpo (attuata senza risultati per quanto esporrò in seguito), significa che in Parlamento si è proprio decisi ad abolire ogni forma di dipendenza economica dei dipendenti CRI dalle casse dello Stato.

    Di sogni dorati, dipendenti e volontari se ne sono nutriti sin troppo, mi pare.

    Spiace dirlo ma è proprio la CRI, compusata anche da Ginevra, che ha voluto ciò.

    La situazione mi sembra questa:

    Da un lato, la CRI che non nasconde il desiderio di sganciarsi dallo Stato.

    Dall'altro c'è lo Stato che ha piacere di sganciarsi dalla CRI e risparmiare (ricordiamoci che sul fronte civile ci sono le ASL che hanno già rimpiazzato la CRI in ordine al trasporto sanitario in emergenza col suo 118, mentre sul fronte militare c'è la Sanità militare).

    Purtroppo, solo troppo tardi ci si è reso conto che non vale essere autoreferenziali, non valgono gli oltre 150 anno di storia ma bisogna produrre (in termini di controvalore di servizi resi allo Stato) più di quanto si assorbe. Ecco, i volontari, che in gran numero avrebbero forse aiutato a centrare questo oniettivo, sono spesso rimasti solo nomi sui registri matricole ed i richiami concessi col contagocce (e ciò, a mio avviso, è davvero inspiegabile visto che i volontari fanno servizio senza assegno, cioè a costo zero).

    Quanti volontari, casomai approfittando della stima personale guadagnati presso qualche Reparto di Forza Armata, hanno proposto collaborazioni e si sono visti schizzinosamente lasciati nel limbo di una non risposta da parte della CRI MIL? Non sarebbero stati tutti servizi da mettere come contropartita sul piatto delle risorse assorbite dallo Stato?

    I pochi lavoratori, dico pochi non in spregio di costoro ma solo perchè ho visto situazoni negli anni con ben più maestranze venire affossate se i piani economici andavano da un'altra parte sono davvero pochi (ad es. la vertenze, Fiat, Ilva-Italsider, Montecatini, etc.), non hanno granchè potere contrattuale e la dualità, ora militari ora civili, spesso lamentata dai volontari, ora gli si ritorce contro (non sono pienamente militari nel senso che non sono dipendenti del Minister della Difesa e non sono pienamente civili nel senso che è loro precluso il diritto di manifestare ad oltranza).

    Questa è, purtroppo, la situazione.
    Ultima modifica di VDG; 02-02-15 alle 10: 35
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