Vedo sempre molta eccitazione per chi intraprende questa carriera (non solo carabinieri, anche polizia,gdf etc..) ma dopo vari anni di servizio o per alcuni fatti accaduti, qualcuno si è mai "pentito" della scelta che ha fatto?
Vedo sempre molta eccitazione per chi intraprende questa carriera (non solo carabinieri, anche polizia,gdf etc..) ma dopo vari anni di servizio o per alcuni fatti accaduti, qualcuno si è mai "pentito" della scelta che ha fatto?
Secondo me è piu facile che molti mollino i primi mesi del Corso. All'inizio è davvero dura, gli allievi mi dissero che all'inizio si piange, poi dopo ti abitui e piangi quando te ne vai =P
Nessun commento da parte di chi è nelle forze dell'ordine?
Da parte mia posso dirti che dopo 13 anni anni di servizio più che avere ripensamenti in senso lato, semmai ogni tanto accadono cose che ti portano a domandarti "ma chi me lo fa fare?".
Ti trovi a lavorare in condizioni che se raccontate a chi è fuori da quella tipologia lavorativa, difficilmente trovano piena comprensione: ti rendi conto che la legge è un'arma spuntata, a voler essere buoni, che sul lato pratico i furbacchioni hanno molte più possibilità della brava gente, che talvolta devi mandare giù bocconi pesantemente indigesti...magari quando vorresti aiutare qualcuno e invece finisce che lo devi denunciare e per giunta non pui far nulla a chi invece in mala fede gli ha causato il guaio.
In tutto questo si somma l'odio o sentimenti assimilabili con cui sei visto da chi è fuori da queste realtà lavorative e magari ti vede come uno scansafatiche, prepotente...magari panzone e strapagato, responsabile del fatto che non puoi risolvere i suoi problemi.
Ah, già...a proposito, poi ci metti la rabbia che ti cova quando ti rendi conto che pure lo Stato che tuteli ti piglia a pesci in faccia ed il quadro è completo.
Meno male che ogni tanto hai pure la "fortuna" di poter fare qualcosa di buono...
P.S. bastano già 6 mesi di servizio per capire che non è come ti immahginavi, che niente funziona come dovrebbe, che ci devi mettere del tuo per coprire le mancanze dell'amministrazione....e che certi colleghi meriterebbero una saccagnata di botte, a dir poco.
Si vis pacem, para bellum.
è questo che mi fa riflettere se intraprendere questa strada... la mia è una passione, che però scema ogni volta che si vedono criminali catturati e liberati dopo 2 giorni, intrallazzi all'interno dello stato e nelle forze dell'ordine, mancano i fondi per mettere benzina nelle auto di pattuglia, la legge tutela piu i criminali che i cittadini, etc....
tranquillo caro ragazzo, questo accade in ogni ambiente lavorativo, pubblico e privato, carenze, mancanze dei colleghi, cose storte che vedrai... insomma, se la tua è passione buttati e non farti troppe domande, in fondo meglio iniziare un lavoro per passione e poi lasciare che essa si assesti sulla dedizione piuttosto che iniziare a lavorare già scontenti... tanto dopo cinque, dieci, quindici, vent'anni qualunque lavoro tu stia facendo ti andrà a noia e ne vedrai molti lati negativi...ma almeno all'inizio, che sei giovane, cerca di fare qualcosa per cui provi un minimo trasporto, altrimenti ti peserà ogni singolo giorno, come accade a molti di noi.
FA CHE IO POSSA ASSOLVERE CON SPIRITO DI FRATELLANZA E CARITA' IL COMPITO DI DIFENDERE CHI SI AFFIDA A ME
io sono nella polizia di stato da 10 anni e non ho mai avuto ripensamenti sul se è stata o meno la scelta giusta.
prima di fare il poliziotto ho fatto l'operaio, il muratore, il bagnino insomma qualsiasi lavoro che mi permettesse di pagarmi la benzina per il motorino e avere due lire in tasca per offrire una pizza ad una ragazza.
ho scelto di fare il concorso nella polizia di stato poichè fin da ragazzino era il mio sogno fare questo lavoro.
dei problemi che circondano la professione del poliziotto ero stato ampiamente avvisato e reso edotto da mio zio che ci ha fatto 40 anni in questa amministrazione. quindi sapevo un pò a cosa andavo incontro.
certo quando le cose non vanno come dovrebbero mi incavolo, sangue amaro m capita di farmene in quantità industriali, gli zebedei girano spesso e volentieri.
ma ripensamenti no.
perchè questo è un lavoro che se svolto con impegno e dedizione regala tante soddisfazioni (non solo l'arresto di un delinquente. parlo del sorriso di una nonnina alla quale restituisci i pochi beni che custodiva in casa e che le erano stati sottratti da un truffatore. parlo del sorriso di un bambino che ti ferma per strada e ti chiede di poter entrare in macchina e vedere come è fatta l'auto della polizia. e tutte altre sensazioni positive e negative che questo lavoro sa regalare nel bene e nel male.
quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare,vi è un prezzo da pagare,ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare
un commento positivo
qualcuno che se ne è pentito? ho parlato con dei conoscenti che stanno nei carabinieri e uno di loro mi ha detto se tornava indietro faceva l'operaio ci sta era nervoso quel giorno
Io quoto quanto detto da AlfaUno...
Per la mia breve esperienza (3 anni di servizio), ho trascorso momenti belli e brutti... Inizialmente al corso i pensieri erano solo studiare e marciare bene, fuori i problemi sono tanti e più gravosi... Io ora mi trovo in una stazione tutto sommato buona, solo che il Comandante (buonissima persona) è un po' "taccagno" e se mi capita di fare tante ore di straordinario, pur di non segnarmele mi fa fare i recuperi e questo mi fa girare le scatole perchè nelle stazioni limitrofe non accade e io ho bisogno di pagare delle spese ogni mese (come ogni italiano medio)... A volte anch'io mi chiedo "chi cavolo me l'ha fatto fare?"...
Però penso ai sacrifici e alle sofferenze che ho passato e questo mi da coraggio a continuare, anchè perchè mi diverte il mio lavoro... Solo che mi girano quando qualcuno si impunta sulle cacchiate amministrative facendoti perdere tempo prezioso per delle indagini... Come in ogni cosa c'è il suo pro e il suo contro...
Consiglio a tutti gli aspiranti di pensare bene a cosa fanno, in quanto dopo si può rimanere veramente delusi, tanto da arrivare a dire "me ne vado"... A me è successo tempo fa (e non al corso, ma a reparto) e volevo congedarmi, solo l'idea mi faceva stare bene, poi grazie ad alcuni colleghi ho ritrovato gli stimoli e fino ad oggi posso dirmi quasi soddisfatto...
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