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Risultati da 31 a 40 di 101

Discussione: Armamento ed equipaggiamento del C.F.S:

  1. #31

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    Salve!! un' altra domanda!! è vero da come ho saputo che tra l' armamento del CFS ci sono anche gli AR70/90!!?? ovvero i famosi fucili d' assalto!!?? qualcuno diceva che c' è giustificazione a portare armi di una certa potenza nel vostro corpo per potervi difendere da eventuali conflitti a fuoco con bracconieri armati di fucili da caccia che sparano pallettoni esplodenti o per difendervi da branchi di animali selvatici di una certa pericolosità anche se qualcuno diceva che armi del genere non occorrerebbero perchè basterebbe un solo colpo di pistola per far spaventare e allontanare un branco di lupi e arrestare i bracconieri con interventi particolari senza il rischio di addentrarvi nelle boscaglie!! potreste dirmi qualcosa in merito!!??
    saluti

  2. #32
    Caporale L'avatar di shu78
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    non penso che ci si metta a sparare ai bracconieri comunque io gli ar70/90 nel CFS li ho visti solo alla Scuola usati solo per le rappresentanze. per il resto come "arma di reparto" c'è il PM 12 che, come ha scritto Arat prima, "viene anche da noi utilizzata come arma lunga in alcune tipologie di servizio (vedi OP nei seggi elettorali, o posti di controllo o di blocco o antisciacallaggio e così via)", ma sinceramente spero solo a livello di deterrente e senza sparare contro nessuno...
    "An ye harm none, do what ye will"

  3. #33
    Caporale L'avatar di CFVA
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    francamente l'ipotesi che si venga attaccati durante il servizio da branchi di animali pericolosi è piuttosto irrealistica,ti assicuro che gli animali hanno terrore dell'uomo, e dubito molto che in Italia un branco di lupi attacchi una persona

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    Da noi durante lo spegnimento degli incendi portiamo normalmente il cinturone con pistola manette anche portacaricatore,per il semplice fatto che durant il servizio può capitarci di spegnere un incendio ma anche di svolgere altri tipi di servizio,per cui l'arma si porta obbligatoriamete al seguito.

  4. #34

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    Per quello che mi risulta l'unica volta che gli sc 70/90 hanno lasciato l'armeria di Cittaducale non per servizi di rappresentanza è stato quando inviarono in Albania un contingente di forestali.
    Per i servizi di antibracconaggio si usa l'm12, anche per l'operazione adorno che prevede ( o prevedeva ) l'impiego di squadre di forestali equipaggiati di caschi e giubbotti antiproiettile, tutti armati con l'm12.

  5. #35
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    Citazione Originariamente Scritto da Gunsmith Visualizza Messaggio
    Per la diversità delle armi non te lo prorpio dire! Però la carabina "in legno" è quella di cui dicevo sopra: Winchester M1. Nei cara non è più in dotazione neanche nelle scuole. ora si usa l'AR. è possibile che la diversità delle armi sia dovuta a diversi periodi o scuole... la carbina dovrebbe essere usata solo per rappresentanza... ma lì devi chiedere a qualcuno che è nel CFS


    comunque è un'arma della seconda guerra mondiale...
    Forse è ancora usata dalle squadriglie antisequestri della Polizia di Stato solo in Sardegna.
    Personalmente l'ho usata nei posti di blocco negli anni 1981/1982 con caricatore a "banana" da 20 colpi invece del classico da 12. Era un'arma potente ma sopratutto precisa fino oltre i 100 metri.
    Dal 1982 nei CC. fu tolta dal servizio "attivo" e relegate ai BTG Mobili per servizi di O.P. visto che non esistevano manganelli o tonfa e la carabina serviva appunto a tale compito, mentre alle Scuole serviva come rappresentanza. Dalla fine degli anni 90 è stata tolta sia dai servizi di O.P. che da quelli di rappresentanza vendneod sostituita dagli AR 70/90 e dagli SC 70/90, i primi utilizzati sul territorio nazionali i secondi nele misisoni all'estero dell'Arma.
    Ultima modifica di tanuz; 26-04-10 alle 18: 51

  6. #36
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    Ciao Colleghi, non appartengo a questo Corpo ma per esperienza personale (per rispondere al post di CFVA) dico che la precauzione non è mai troppa per quanto riguarda l' attacco di eventuali animali (sia a quattro che a due zampe). Ci sono zone di montagna parecchio pericolose in determinate zone d' Italia in cui probabilmente l' AR non rende invincibili ma sicuramente da un forte effetto deterrente (come dice shu 78).
    Ciao e buon lavoro

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    Citazione Originariamente Scritto da Solidshot Visualizza Messaggio
    L'armamento del Corpo Forestale dello Stato è uniformato a tutte le forze di Polizia nazionali, con la sola eccezione che nella scuola C.F.S di Cittaducale (RI) viene insegnato anche l'uso del fucile mitragliatore Beretta modelllo SC 70/90 in calibro 5,56 mm NATO. Il resto dell'armamento è composto dalle pistole semiautomatiche Beretta, modello 92FS in calibro 9mmx19 e dalla pistola mitragliatrice PM12S, sempre di marca Beretta. Il fucile 70790 è stato probabilmente adottato per via del raggio d'azione d i cui il C.F.S. potrebbe averne bisogno, specie se si tratta di dover ricorrere all'arma da fuoco in montagna o nelle foreste. Inoltre, un'arma come il fucile mitragliatore potrebbe rilevarsi indispensabile per la difesa contro eventuali attacchi di animali di grosse dimensioni, come i cinghiali, dove un'arma in 9mm si rivelerebbe di scarsa efficacia. i corpi forestali regionali hanno in dotazione la versione della Beretta 92FS in calibro 9mmx21, trattasi del Modello 98FS, in dotazione anche a diverse polizie locali.


    Beretta SC 70/90


    Adottato dalle forze armate italiane per sostituire le armi come il FAL in calibro 7,62 con il calibro standard NATO, 5,56 x 45. Il fucile d'assalto Beretta partecipa alla gara d'appalto con il G-41 della tedesca Heckler und Koch (prodotto su licenza dalla Franchi) e una versione modificata del Galil (prodotta su licenza dalla Bernardelli).L'arma proposta dalla Beretta invece è tutta "Made in Italy", direttamente derivata dal modello 70 il cui sviluppo risale al 1966.


    Il fucile d'assalto Beretta 70/90 è un'arma da fuoco portatile a sottrazione di gas dall'anima di canna. Il fucile prevede la possibilità di tiro semiautomatico o automatico, controllato con raffiche di tre colpi o libero. Il fucile impiega la cartuccia cal 5,56 x 45 NATO e caricatori standard NATO da 30 colpi.
    Il fucile è provvisto tra le altre cose di un tromboncino rompifiamma, con funzione di lanciabombe. Durante l'impiego di bombe, una speciale ghiera permette l'esclusione dl foro presa gas. Al fucile può essere attaccata la baionetta-pugnale M4.
    Esistono quattro versione dell'arma:
    - AR 70/90, modello normale per fanteria con calciolo normale.
    - SC 70/90, modello per le truppe alpine, provviste di calciolo pieghevole.
    - SCP 70/90, modello per paracadutisti, che si differenzia per la canna più corta di 81mm, la mancanza del bipiede e la
    possibilità di rimuovere il tromboncino per le operazioni di lancio o di utilizzare un normale rompifiamma (non è previsto il
    tiro senza rompifiamma o tromboncino.
    - SCS 70/90, modello con canna corta e calcio pieghevole
    In realtà esiste anche la versione AS, la versione mitragliatore con canna pesante, che però non è stata adottata dal nostro esercito, preferendo come arma di squadra la FN Minimi belga (prodotto comunque su licenza dalla Beretta)

    Il fucile, come già detto, risponde ai moderni stardard NATO (STANAG) e utilizza la pallottola standard belga SS 109 ed è in grado di utilizzare indifferentemente caricatori di altre armi di paesi NATO, come l'M16 o il FAL belga. Inoltre è munito di attacchi, anche questi in misura standard, che permettono di fissare diverse ottiche di tiro o accessori. Il fucile è provvisto dell'attacco per la baionetta M4 (quella del FAL), anche se originariamente era previsto l'attacco per la baionetta M8, normalmente utilizzata dagli M16.

    Caratteristiche cartuccia ordinaria (tipo SS 109)
    -Peso della cartuccia completa: g.12,3
    -Peso pallottola: g.4
    -Lunghezza cartuccia: mm 56,75
    -Lunghezza bossolo: mm 45


    Pistola Beretta 92 Fs



    i tratta sicuramente di uno dei maggiori successi della Beretta, essendo stata adottata dalle forze armate e di polizia di vari paesi, tra cui gli Stati Uniti. Prodotta a partire dal 1976 insieme al modello 81 (cal. 7,65 mm), la Beretta 92 impiega normalmente cartucce 9mm Parabellum, il cosiddetto 9mm lungo. Ne esistono diverse versioni. La più diffusa è sicuramente la 92F, adottata dalle forze armate degli Stati Uniti, dalle forze armate Italiane, da Polizia e Carabinieri. Alcune versioni compatte della stessa arma sono in servizio nella Polizia Italiana e di molte altre nazioni.

    Derivato dal Modello 92 di base, il Modello 92S dispone di un nuovo sistema di sicurezza che si blocca sul carretto anziché sotto di esso come sul Modello 92 di base. Ciò consente di abbassare il cane sulla camera di cartuccia con il colpo inserito in completa sicurezza in quanto il percussore è disallineato dal cane. Il Modello 92SB è molto simile al Modello 92S, ma la sicura sul carrello può essere inserita da entrambi i lati di quest' ultimo. Il Modello 92SB-C è una versione più compatta e maneggevole del precedente Modello 92SB.

    Il Modello 92F e uno sviluppo dei Modelli 92SB preparato per il concorso indetto dall' esercito Usa, del quale risultò vincitore. Le modifiche più importanti rispetto al Modello 92SB consistono in un nuovo profilo deil ponticello del grilletto adatto ad una impugnatura a due mani (preferita dai militari), in un caricatore più grande e in un' impugnatura e un attacco per il moschettone di nuovo diseqno. L' anima della canna è cromata e l' esterno della canna stessa è rivestito con un materiale simile al teflon, resistente all' acqua e avente una funzione antiriflesso.

    Beretta Pm 12



    La ditta italiana Pietro Beretta, che ha l'impianto di produzione principale a Gardone Val Trombia (BS), produce dagli inizi degli anni sessanta la pistola mitragliatrice mod. 12. Un' arma che spicca sia per l'ergonomia che per l'affidabilità.
    La pistola mitragliatrice Beretta PM 12 S2 è un'arma automatica cal. 9mm x 19 NATO con chiusura a massa battente (blowback) che può sparare a raffica o a colpo singolo.

    Otturatore Telescopico

    L'otturatore di tipo telescopico, avvolgente la canna (lunga 200mm) per tre quarti della sua lunghezza, consente all'arma stessa di essere estremamente compatta e di ridurre al minimo il rilevamento durante il fuoco. L'impugnatura anteriore, l'alloggiamento del caricatore, il gruppo sottoguardia con congegno di sparo e dispositivi di sicura ordinaria ed automatica sono tutti parte di un solo pezzo, la carcassa. Questo conferisce all'arma particolare solidità che ne assicura il buon funzionamento negli anni. Le scanalature longitudinali del castello consentono la migliore scorrevolezza dell'otturatore anche nelle condizioni più avverse (caduta dell'arma nel fango ed esposizione alla polvere e sabbia). La robustezza della PM 12 S2 e la sua totale affidabilità alle diverse latitudini sono evidenziate anche dalla struttura generale e dal dimensionamento dei pezzi oltre che dall'estrema semplicità costruttiva e di montaggio. La Beretta PM 12 S2 è arma designata NATO per prova intercambiabilità munizioni.

    Sicura manuale, automatica, sul tiretto.


    Il gruppo selettore permette di selezionare con estrema facilità e senza staccare la mano dall'impugnatura le posizioni di "sicurezza ordinaria" (S), "fuoco a colpo singolo" (1), "fuoco a raffica" ®. La sicura automatica, che blocca l'otturatore in posizione di chiusura ed il grilletto, garantisce da spari accidentali dovuti ad eventuale caduta dell'arma ed impedisce il fuoco qualora I'arma non fosse impugnata saldamente. La sicura sul tiretto d’armamento arresta il carrello-otturatore, qualora questo non venga armato completamente, prevenendo spari accidentali. Il percussore fisso all'otturatore può percuotere la capsula solo quando la cartuccia è perfettamente alloggiata nella camera di cartuccia evitando, poichè l'arma spara dalla posizione di otturatore aperto, spari prematuri.

    Precisione, affidabilità, durata.


    Il gruppo mira, con mirino registrabile in elevazione e derivazione e mira a diottra (per distanze di 100 e 200 m), consente un'elevata precisione nel tiro mirato ed è totalmente al riparo da urti anche violenti.
    Il gruppo gruccia-calciolo è di assoluta robustezza e offre un bloccaggio sicuro in apertura. Il moderno disegno della gruccia ne consente inoltre la più razionale sistemazione in chiusura lungo il castello dell'arma. La verniciatura con resine epossidiche riveste interamente le parti esterne dell'arma, che ha già subito un totale trattamento di fosfatazione, garantendone l'inattaccabilità dagli agenti esterni e la massima resistenza all’usura e alle abrasioni.
    Complimenti per la preparazione! Da manuale

  7. #37
    Caporale L'avatar di CFVA
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    [QUOTE=ELITE;1013949]Ciao Colleghi, non appartengo a questo Corpo ma per esperienza personale (per rispondere al post di CFVA) dico che la precauzione non è mai troppa per quanto riguarda l' attacco di eventuali animali (sia a quattro che a due zampe). Ci sono zone di montagna parecchio pericolose in determinate zone d' Italia in cui probabilmente l' AR non rende invincibili ma sicuramente da un forte effetto deterrente (come dice shu 78).
    Ciao e buon lavoro[COLOR="NAVY"]

    per esperienza personale mia che faccio il forestale in Sardegna, gli unici animali da temere sono quelli a due zampe, e una buona arma lunga di certo dà una mano in certi servizi,tipo posti di controllo,su questo ti dò ragione.

  8. #38
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    [QUOTE=CFVA;1014234]
    Citazione Originariamente Scritto da ELITE Visualizza Messaggio
    Ciao Colleghi, non appartengo a questo Corpo ma per esperienza personale (per rispondere al post di CFVA) dico che la precauzione non è mai troppa per quanto riguarda l' attacco di eventuali animali (sia a quattro che a due zampe). Ci sono zone di montagna parecchio pericolose in determinate zone d' Italia in cui probabilmente l' AR non rende invincibili ma sicuramente da un forte effetto deterrente (come dice shu 78).
    Ciao e buon lavoro[COLOR="NAVY"]

    per esperienza personale mia che faccio il forestale in Sardegna, gli unici animali da temere sono quelli a due zampe, e una buona arma lunga di certo dà una mano in certi servizi,tipo posti di controllo,su questo ti dò ragione.
    Per quelli a quattro zampe non replico...ne saprai disicuro più di me e se lo ribadisci non mi resta che accettare le tue parole.

  9. #39
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    Citazione Originariamente Scritto da vesuviano Visualizza Messaggio
    confermo la carabina viene utilizzata solo per i servizi di parata perche ne esistono molte dismesse e depositate presso le armerie regionali.
    Vesuviano, mi consenta una domanda : Lei si riferisce ovviamente alle M1 Carbine come quella postata , pur tuttavia il Corpo Forestale prima aveva i Beretta 18/30 in 9x19 mm Glisenti ... suppongo che alcune decine esistano ancora dato che non è infrequente vederli durante la parata del 2 giugno ... a Lei è mai capitata la fortuna di vederne/averne uno ?

    grazie

    axe

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    altra domanda : le armi corte (escluderei le PM12S2 etc) del Corpo hanno ancora punzonata la Vs. aquila come si usava ai vecchi tempi o è una tradizione che si è persa ?

    axe

  10. #40
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    AXE sono tra i "fortunati" che, ormai 15 anni fa, ha fatto il giuramento imbracciando la Winchester M1, mentre un plotone - che fungeva da picchetto d'onore - portava il Beretta 18/30. Gli uni e gli altri esteticamente, non a caso si usano solo nelle cerimonie, sono accattivanti. Peraltro, confesso un pò d'invidia per i vecchi colleghi (CC fino ai primi anni 80 e CFS fino al 1990) che avevano in dotazione personale la Winchester (che, secondo me, ha un effetto deterrente maggiore della PM12S2).
    Le armi in dotazione al CFS (92FS e PM12S, per gli AR70/90 non so dirti) portano tutt'ora punzonata l'aquila!

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