Solo ieri la notizia di 16.000 morti (ripeto 16 mila morti!!) negli scontri tra ribelli ed esercito nel sud del paese. Intere città sfollate.
Mentre i nostri media girano e rigirano la solita minestra ghedaffiana e i nostri governi occidentali giocano a fare gli eroi nel nome della "pace e la libertà dei popoli" nei conflitti di Afghanistan, Iraq e Libano, in Sudan si continua a morire nel più profondo silenzio occidentale e nella più profonda ignoranza (voluta) mediatica e di conseguenza (purtroppo) dell'opinione pubblica.
-riepilogando in breve-
"La guerra del SUDAN:
Le parti ebbero un primo conflitto che insanguinò il sud Sudan dal 1955 al 1972.
Poi dopo varie vicende la nuova guerra in Sudan è iniziata nel 1983, quando, a seguito dell’introduzione della legge islamica, la Sharia, le popolazioni del sud si sono rivoltate contro il governo. La guerra ha provocato più di 2 milioni di morti, e circa 5-6 milioni di profughi e devastazioni immense.
Il conflitto, concentratosi quasi esclusivamente nel sud del Paese, ha colpito in particolar modo la popolazione civile, tra cui si registrano gran parte degli oltre due milioni di vittime; inoltre, in centinaia di migliaia hanno perso la vita a causa delle carestie e delle epidemie connesse con la guerra, mentre altri quattro milioni e mezzo di persone hanno dovuto abbandonare le proprie case e rifugiarsi nei campi profughi locali o dei Paesi confinanti (Uganda e Kenya in particolare).
Governo e ribelli si sono resi responsabili di gravissime violazioni dei diritti umani; per vent'anni l'aviazione del governo di Khartoum ha bombardato incessantemente i villaggi, colpendo case, scuole, edifici pubblici, mercati e chiese. Le stragi di civili sono state quasi quotidiane, come testimonia l'enorme numero di fosse comuni rinvenute; inoltre, migliaia di persone, soprattutto donne e bambini, sono state rapite e deportate al nord come schiavi."
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