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Discussione: "FERITE DI GUERRA"... i reduci di Nassirya e delle missioni all'estero

  1. #91
    quantico
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    Citazione Originariamente Scritto da Psycho Visualizza Messaggio
    D'altra parte tale disturbo vede le sue origini nella seconda guerra mondiale [...]
    Avendo studiato alcuni aspetti della Prima Guerra Mondiale e soprattutto il costo sociale subito dai reduci, azzarderei che le origini siano da imputare alla Prima Guerra Mondiale. E' stato un lapsus scrivere che i primi casi diPTSD sono osservabili dal secondo dopoguerra?
    Questo video - come moltissimi altri- indica un caso di PTSD o di qualcosa di diverso e peggiore?

    Grazie mille.
    Ultima modifica di quantico; 18-04-12 alle 22: 42

  2. #92
    Utente Expert sez La divisa L'avatar di Psycho
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    si..lapsus....perdonami :-)

  3. #93
    Caporale L'avatar di BLUEANGEL2009
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    No, non penso. Si, cmq confermo che è molto diffusa, specialmente tra chi torna dal teatro afgano..e ancor più se si tratta di persone con ruoli operativi o dislocati nelle fob. D'altra parte tale disturbo vede le sue origini nella seconda guerra mondiale, quindi sarebbe assurdo non pensare che sia diffuso anche tra i nostri militari sempre piu impiegati in teatri internazionali.

    A volte non si arriva a tale disturbo...ma comunque segnali di malessere compaiono, anche semplici forme di difficile riadattamento alla vita normale.
    E' esattamente questo che chiedevo, un confronto di esperienze..se è faile parlarne, accettare di avere una siuazione non facile da...digerire, e cosi' via. Per la mia formazione, so che espriemere un disagio è gia' una passo sulla via della soluzione, pero' credo che la casistica non possa essere generalizzata.Per un uomo è molto difficile accettare una vulnerabilita'.

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    Citazione Originariamente Scritto da quantico Visualizza Messaggio
    Avendo studiato alcuni aspetti della Prima Guerra Mondiale e soprattutto il costo sociale subito dai reduci, azzarderei che le origini siano da imputare alla Prima Guerra Mondiale. E' stato un lapsus scrivere che i primi casi diPTSD sono osservabili dal secondo dopoguerra?
    Questo video - come moltissimi altri- indica un caso di PTSD o di qualcosa di diverso e peggiore?

    Grazie mille.
    Con reduci mi riferivo da quando si ha memoria di uomini che tornano da un conflitto o teatro bellico.Quel video mi ha fatto stringere il cuore.

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    Citazione Originariamente Scritto da Psycho Visualizza Messaggio

    A volte non si arriva a tale disturbo...ma comunque segnali di malessere compaiono, anche semplici forme di difficile riadattamento alla vita normale.
    Quind come pensavo quella sigla racchiude molti livelli di problematica; senza arrivare ai sintomi piu' pesanti, quali sono queste forme lievei, diciamo?come si affrontano?Grazie
    Col cuore, sempre.
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  4. #94
    Soldato L'avatar di Calypso
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    Meglio rivolgersi a professionisti che sono in grado di valutare e proporre un percorso appropriato. In tutte le FFAA sono presenti psicologi e psichiatri, quindi l'accesso a consulenze è facilitato.
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  5. #95
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    Citazione Originariamente Scritto da Calypso Visualizza Messaggio
    Meglio rivolgersi a professionisti che sono in grado di valutare e proporre un percorso appropriato. In tutte le FFAA sono presenti psicologi e psichiatri, quindi l'accesso a consulenze è facilitato.
    Indubbiamente, questo non vuole essere altro che un forum in cui esprimersi e informare.
    Col cuore, sempre.
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  6. #96
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    Ultima modifica di beowuff; 26-04-12 alle 23: 56
    La vita comincia quando non si hanno più certezze

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  7. #97
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    mmm...argomento spinoso,ma di indiscutibile interesse..e per questo ringrazio la mia nuova "amica" Angelo Blu!!ahahah...
    allora..che dire così su due piedi...il mio pensiero è che disturbi più o meno lievi sono facilmente riconducibili a tutte quelle professioni che comportano un certo grado di responsabilità e sacrificio,con relativa rinuncia ad alcune libertà fondamentali,quasi ovvie all'interno del proprio nucleo familiare piuttosto che tra gli amici,conoscenti,compagni di scuola etc...nel senso..uno studente del liceo difficilmente ha orari di rientro,deve farsi il letto(peggio ancora il famigerato cubo..),ha orari pre-stabiliti per pranzare o cenare e chi più ne ha più ne metta...ed ecco che queste micro-ovvie libertà si volatilizzano,si polverizzano non appena una divisa coprirà la nostra pelle..e vale dal rav dell'allievo vfp1 agli isituti di formazione sino alle missioni dentro e fuori il territorio nazionale..
    così come le responsabilità...sempre lo studente del liceo di cui sopra difficilmente impugnerà armi da fuoco(almeno si spera...),preparerà documentazioni indispensabili per la movimentazione di materiali e la circolazione di automezzi,sistemerà il proprio armadio avendo cura di pulire anche gli angoli più nascosti e mille altre cose ancora...
    se a questo poi aggiungiamo il dover esser meri esecutori di ordini,che non sono certo paragonabili alle pillole di educazione forniteci dai nostri genitori e familiari...
    insomma..quello che intendo dire è che piccoli segnali,come i semplici tic nervosi o altre piccole manie,sono rintracciabili già nella fase iniziale della carriera di uomini e donne in divisa...perchè interfacciarsi con questo mondo e approcciare a situazioni ed eventi assolutamente inimmaginabili dal divano di casa è di carattere esclusivamente personale...ognuno è fatto a modo suo..
    se poi,a tutto ciò,aggiungiamo il detto sempreverde che ci ricorda che dove finisce la logica inizia....
    beh,allora il "gioco" è fatto...!!!

  8. #98
    Soldato L'avatar di Calypso
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    Indubbiamente, questo non vuole essere altro che un forum in cui esprimersi e informare.
    I forum sono comunque strumenti che usano le persone e quindi non è il caso di diffondere semplici ricette che potrebbero confondere. Il DPTS è una cosa seria e come tale occorre trattarlo. Inoltre non esiste una formula unica valida per tutti quando si parla di psiche.
    Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante.
    Gibran

  9. #99
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    Forse non ci capiamo: nessuno ha chiesto ne dato ricette...è mio desiderio ca-pi-re

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    Citazione Originariamente Scritto da bradipo37 Visualizza Messaggio
    mmm...argomento spinoso,ma di indiscutibile interesse..e per questo ringrazio la mia nuova "amica" Angelo Blu!!ahahah...
    allora..che dire così su due piedi...il mio pensiero è che disturbi più o meno lievi sono facilmente riconducibili a tutte quelle professioni che comportano un certo grado di responsabilità e sacrificio,con relativa rinuncia ad alcune libertà fondamentali,quasi ovvie all'interno del proprio nucleo familiare piuttosto che tra gli amici,conoscenti,compagni di scuola etc...nel senso..uno studente del liceo difficilmente ha orari di rientro,deve farsi il letto(peggio ancora il famigerato cubo..),ha orari pre-stabiliti per pranzare o cenare e chi più ne ha più ne metta...ed ecco che queste micro-ovvie libertà si volatilizzano,si polverizzano non appena una divisa coprirà la nostra pelle..e vale dal rav dell'allievo vfp1 agli isituti di formazione sino alle missioni dentro e fuori il territorio nazionale..
    così come le responsabilità...sempre lo studente del liceo di cui sopra difficilmente impugnerà armi da fuoco(almeno si spera...),preparerà documentazioni indispensabili per la movimentazione di materiali e la circolazione di automezzi,sistemerà il proprio armadio avendo cura di pulire anche gli angoli più nascosti e mille altre cose ancora...
    se a questo poi aggiungiamo il dover esser meri esecutori di ordini,che non sono certo paragonabili alle pillole di educazione forniteci dai nostri genitori e familiari...
    insomma..quello che intendo dire è che piccoli segnali,come i semplici tic nervosi o altre piccole manie,sono rintracciabili già nella fase iniziale della carriera di uomini e donne in divisa...perchè interfacciarsi con questo mondo e approcciare a situazioni ed eventi assolutamente inimmaginabili dal divano di casa è di carattere esclusivamente personale...ognuno è fatto a modo suo..
    se poi,a tutto ciò,aggiungiamo il detto sempreverde che ci ricorda che dove finisce la logica inizia....
    beh,allora il "gioco" è fatto...!!!

    Ciao neo amico Bradipo, prima di suscitare altri spinosi fraintendimenti...puoi spiegarmi meglio cio' che hai scritto via mess?io so che alcuni per loro stessa ammissione faticano a reintegrarsi nella vita ordinaria...ma in che nodo non so...in fondo ci son persone molto particolari anche tra i civili, ehehe....grazie
    Col cuore, sempre.
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  10. #100
    Sergente L'avatar di bradipo37
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    ciao blue..si,brava,hai fatto bene a puntualizzare..è giusto fornir uno spunto più preciso a te e agli utenti utenti(chiedo venia,ma il sobbalzare sui binari ha rallentato le mie sinapsi!!..)..
    allora..la mia considerazione era molto più "banale" rispetto alla spinosa questione del combat-stress,combat-trauma o come lo si voglia definire..
    io facevo riferimento ad uno stress,sicuramente più lieve,che caratterizza cmq l'approcciarsi ad una professione in divisa,sin dagli esordi..l'immergersi in un mare di regole,ordini(dati o ricevuti che siano..),normative e regolamenti e chi più ne ha più ne metta può già dar spazio ad accenni di stress,sotto forma per esempio di "tic"-spasmi nervosi,reazioni smisurate dinanzi al presentarsi di una problema,di una difficoltà,di una responsabilità da assumersi(concetto molto difficile da assimilare tra la razza italica..)...
    ed ecco quindi che ho riportato l'esempio del "liceale" che,nella giungla dei concorsi(vedete nei topic ad hoc quanta ansia smisurata regna tra gli aspiranti!!),cerca di avvicinarsi alla carriera in divisa,magari cercando di accedere quanto prima alle scuole di formazione,accademie e isituti vari,non avendo però ben chiaro(più o meno giustamente)che cosa dovrà affrontare e di che cosa dovrà occuparsi...
    ed ecco che questo primo stress da gestire può condizionare per sempre la nostra vita lavorativa e quotidiana più in generale...e ciò che può succedere in teatro operativo può spingere all'estremo questi sintomi sino alla patologia vera e propria..
    questa però è solo una casistica,è il mio personale tentativo di tracciare un filo conduttore di una carriera che percorre determinate tappe,e che quindi può mostrare abbastanza nitidamente i segnali dello stress da "mestiere"..
    poi ci sono tutti gli altri casi,numerosi e vari,che possono coinvolgere anche il più integerrimo fra gli operatori,colui che non ha mai manifestato mai alcunchè,ma che invece,dinanzi ad un tragico evento o a complesse situazioni da gestire(teatro operativo soprattutto),può precipitare in un colpo solo...
    sarò stato più cristallino?!?

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