Vicenda Marò

[Elite]

Grifo un grazie enorme per ciò che stai facendo.

[mib]

Grazie Grifo52. Piu le tuo info saranno di pubblico domino, meglio sarà

[Phoenix]

Grazie Grifo, noi tutti di militariforum vorremmo poter far qualcosa...

[bradipo37]

Grazie Grifo52...e complimenti davvero!

[fedecc]

Grazie Grifo, noi tutti di militariforum vorremmo poter far qualcosa...

E' chiaro che gli unici che possono fare qualcosa in modo concreto sono le istituzioni. Ma perchè questo forum non si fa promotore di quella manifestazione, nazionale e apolitica, che dicevamo ieri? Nell'era di internet non sarebbe così difficile.
Il massimo che possiamo far vedere è la nostra solidarietà ai due fucilieri, e contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica su ciò che sta accadendo.

[mib]

Dunque, in questo episodio sono stati commessi chiaramente degli errori, a monte. Per come sono stato educato prima e addestrato poi, gli errori:
A) si correggono.
B) si pagano.
Mi sembra che tali errori non li stia pagando nessuno e non si stia palesemente lavorando per correggerli. In realtà c'è un solo grande errore iniziale: il cambio di rotta della Enrica Lexie, effettuato dal capitano. E' lui la figura da prendere in considerazione e su cui focalizzare tutte le attenzioni...e invece i media neanche il nome hanno rivelato, di sto cialtrone (Umberto Vitelli).

Secondo questa fonte: http://www.china-files.com/it/link/2...o-enrica-lexie La Marina Italiana ordinò ad Umberto Vitelli, capitano della Enrica Lexie, di non dirigersi verso il porto e di non far scendere a terra i militari.
Chi ha ordinato al comandante di cambiare rotta? Ha chiamato lui o è stato chiamato? Perchè non si è opposto? Parlava al telefono direttamente in teleconferenza col consiglio di amministrazione Finmeccanica? E soprattutto: perchè la magistratura italiana non ha ancora fermato e tolto il permesso di espatrio al comandante, magari sottoponendolo a uno di quei celebri "interrogatori all'italiana" (ore e ore e ore a rispondere sempre alla stesse domande, anche fatte in forma diversa, e a raccontare sempre lo stesso svolgimento dei fatti, magari anche a blocchi separati o anche non seguendo una linea temporale lineare).
Umberto Vitelli (fissatevi nella memoria questo nome) dovrebbe essere posto in stato di fermo e ascoltato dalla magistratuta italiana perlomeno in qualità di "persona informata dei fatti", se non addirittura arrestato e processato per alto tradimento e violazione delle norme internazionali marittime.

Se l'italia (e due Marò) si trovano in questa incresciosa, incredibile, vergognosa e pericolosa situazione, è soprattutto (al 95%) colpa di Umberto Vitelli

Di questo nessuno parla?

[basilischio]

..........i, gli errori:
A) si correggono.
B) si pagano.
Mi sembra che tali errori non li stia pagando nessuno e non si stia palesemente lavorando per correggerli. In realtà c'è un solo grande errore iniziale: il cambio di rotta della Enrica Lexie, effettuato dal capitano. E' lui la figura da prendere in considerazione e su cui focalizzare tutte le attenzioni...e invece i media neanche..................
Di questo nessuno parla?

Mib, ma guarda caso....... forse era sfuggito.... almeno io tentavo di parlarne ----- una volta tanto siamo in sintonia
http://www.militariforum.it/forum/sh...=1#post1839587

[GuerrieraItalia]

I media parlano di ciò che fa comodo in quel momento parlare, riflessione amara quanto vera.
Anche io ne ho parlato ma evidentemente a qualcuno conviene non parlarne. A buon intenditor....

[mib]

[quantico]

Secondo questa fonte: http://www.china-files.com/it/link/2...o-enrica-lexie La Marina Italiana ordinò ad Umberto Vitelli, capitano della Enrica Lexie, di non dirigersi verso il porto e di non far scendere a terra i militari.
Chi ha ordinato al comandante di cambiare rotta? Ha chiamato lui o è stato chiamato? Perchè non si è opposto?

Qualche giorno fa il Gen. Camporini, ex Capo di Stato Maggiore della Difesa, riferendosi al D.L. 107/12 (poi convertito in DDL) dichiarava: "E quel decreto inaugurò la catena degli errori".

Proviamo a partire da qui no?

Il comma 2 dell'art. 5 recita:

-"Il personale militare componente i nuclei di cui al comma 1 opera in conformita' alle direttive e alle regole di ingaggio emanate dal Ministero della difesa. Al comandante di ciascun nucleo, al quale fa capo la responsabilita' esclusiva dell'attivita' di contrasto militare alla pirateria, e al personale da esso dipendente sono attribuite le funzioni, rispettivamente, di ufficiale e di agente di polizia giudiziaria riguardo ai reati di cui agli articoli 1135 e 1136 del codice della navigazione e a quelli ad essi connessi ai sensi dell'articolo 12 del codice di procedura penale. [...]"-

Di conseguenza, i militari imbarcati (insieme ai ministeri competenti) erano indipendenti sull'attività di antipirateria e non avevano voce in capitolo sulla rotta del naviglio che l'armatore intendeva compiere.

Di conseguenza, da quanto ho interpretato, il Comandante doveva essere totalmente indipendente nella scelta di consegnarsi o meno alle autorità indiane.

Anche perché i ministeri competenti - da quanto si apprende dall'art. 5 comma 5 del DL 107/12 il Ministro dell'Interno, della Difesa e delle Infrastrutture e dei trasporti - sono, appunto, competenti esclusivamente sulle caratteristiche, le condizioni e i requisiti per il possesso, l'utilizzo, l'acquisizionee il trasporto delle armi e delle munizioni il cui porto e' autorizzato per la prestazione dei servizi di protezione di cui al comma 4.

Ho interpretato correttamente? Per fortuna che non è scritto in politichese.