In effetti c'è la possibilità che vengano imbarcati un mix di militari del S.Marco e contractor privati,dove l'armatore pagherà il disturbo alla Marina...
è ancora tutto in discussione...
In effetti c'è la possibilità che vengano imbarcati un mix di militari del S.Marco e contractor privati,dove l'armatore pagherà il disturbo alla Marina...
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si era già parlato di questo ed aveva portato ad una lunga discussione tra i pensanti del governo.
Si è concluso che sarebbe stato come mettere in affitto una Forza Armata, cosa per niente carina.
Le FFAA (il quale addestramento è pagato dai contribuenti) sono a disposizione dello Stato e non di compagnie private, per quanto una nave con bandiera italiana sia considerata territorio italiano, è da ricordare che la nave è sempre di proprietà di un privato.
dei rifiuti tossici in Somalia e Corno d'Africa ne parlava anche Ilaria Alpi
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Un team del san marco andò per la prima volta nel Corno D'Africa insieme ad un team degli incursori del goi e 3 operatori del gos già nel 2005 sotto il nome di "operazione antipirateria" a bordo di nave granatiere. Ricordo che fu un'operazione improvvisata e soprattutto molto confusa. All'epoca Roma non aveva le idee chiare su quello che dovevamo andare a fare lì. A quanto vedo sono passati sei anni ma la confusione rimane.
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Secondo me l'idea d'imbarcare contractor privati e gli uomini del san marco non credo sia una buona idea. Come dire..non è nè carne nè pesce.
Secondo me la soluzione ideale sarebbe quella che l'armatore provvedesse all'utilizzo dei contractors sulla propria imbarcazione e un'unità della marina (insieme ad altre unità internazionale, come quella tedesca, francese etc etc) provvedesse al pattugliamento della "zona".
Di mandare sui mercantili i fucilieri del san marco ricordo che se ne parlava già d'allora con noi. E la cosa che mi fa sorridere è che ancora tutto è rimasto in "discussione"...
Ultima modifica di DCDD; 02-09-11 alle 00: 13
Ho trovato questo del 15 Luglio....
http://cca.analisidifesa.it/it/magaz...83573816_0.jsp
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Esiste già una campagna internazionale (Missione Atalanta) che impegna anche la nostra Marina Militare nel pattugliamento del Corno d'Africa e del Golfo di Aden.
Secondo me i contractors sarebbero più che sufficienti, confidando che l'addestramento e l'armamento dei pirati non siano cosi avanzati. Comunque è possibile che mi sbagli.
Se nel Forum c'è qualche esperto di "contrasto alla pirateria", si faccia pure avanti.
Questo è un suo libero pensiero ma mi piacerebbe sapere su che basi si fonda la sua affermazione. Evidentemente Lei, all'epoca della Operazione di antipirateria lavorava presso la divisione operativa del Comando in Capo della Squadra Navale dove è stata effettuata la pianificazione dell'operazione e da dove sono partite le direttive per la nave in mare.
Queste affermazioni prettamente gratuite solo per scrivere qualche cosa all'argomento non hanno senso e offendono l'operato di tutte le persone che hanno contribuito all'operazione .. quelle in mare e quelle in Centrale Operativa.
Le navi sono territorio italiano e la salvaguardia delle rotte marittime nazionali è dovere dello stato ed è una delle missioni della Marina Militare. Secondo il suo ragionamento, allora, se un malvivente entra in casa mia la polizia non potrebbe intervenire poichè la casa è proprietà di un privato.
Sulla base di tale principio, ad esempio, la Marina Militare nel 1987/1988 partecipò massicciamente all'operazione Golfo 1 che aveva, come compito, la protezione del traffico mercantile nazionale nel Golfo Persico durante la guerra tra Iran ed Iraq.
Ricordo che molti mercantili con bandiera Liberiana e Panamense, di armatori italiani e con equipaggio italiano ci chiedevano di potrsi aggregare al convoglio italiano durante il transito di Hormuz, zona più pericolosa per gli attacchi dei Pasdaran Iraniani, ma la risposta era assolutamente negativa ovvero si aggrgavano ma, in caso di attacco, la Marina Militare non sarebbe intervenuta in quanto navi battenti bandiera estera. L'intervento era garantito solo per navi battenti bandiera nazionale.
Ultima modifica di Charlie 2; 02-09-11 alle 08: 28
Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......
Charie2, una cosa è scortare o avere un controllo della zona in questione con navi della marina militare, un altro discorso è far imbarcare su navi civili, militari che facciano difesa alla stessa.
Credo che il suo esempio del deinquente che entra in casa mia non sia molto pertinente con la faccenda.
Se gli armatori hanno i soldi per mandare in mare una nave, hanno anche i soldi per assoldare qualche contractor.
Non chi comincia ma quel che persevera
Al di là delle ingenuità e degli errori di valutazione di quelli che non sanno e di quelli che non vogliono sapere, tutti gli armatori conoscono bene le regole... cioè come funziona la cosa: per poter percorrere certe rotte c'è un pedaggio da pagare. Gli esattori sono gruppi internazionali.. più o meno criminali... i veri pirati non sono quelli che materialmente abbordano, sequestrano ecc... quelli sono solo i disgraziati, i manovali ai quali è stato dato quell'incarico... così ha poco senso prendersela con quelli che sono morti di fame, che fanno quello che fanno perché nessuno, e dico nessuno... né i cattivi, né i buoni, ha mai lasciato loro la possibilità di scegliere tra il bene e il male, nessuno ha mai dato loro una chance per non morire di fame.
Sono d'accordo che le marine militari pattuglino la zona, mostrino la bandiera, ma quella sappiamo tutti essere una semplice corvée per indicare che ci sono altri interessi... limiti, limiti anche morali che l'uomo per convenzione, più che per convinzione, non può superare... Ma sono fermamente contrario ad imbarcare militari sulle navi civili... E' un gesto sconsiderato ed inutile... un modo di cambiare le regole e di alzare in modo pericoloso la posta del gioco.
Le organizzazioni che gestiscono i traffici hanno vari modi per incassare quanto tacitamente tutti sanno che è loro dovuto... Se un armatore decide di imbarcare i contractor, sono fatti suoi... Il diritto internazionale di navigazione non glielo permetterebbe, ma se nessuno lo sa ufficialmente e lui decide di alzare la posta del "suo" gioco, in fondo sono fatti suoi... se invece imbarca i militari, sono fatti nostri e quello a me non va bene... troppi i rischi di pericolosissime derive...
Le lettere di corsa, le patenti rilasciate ai corsari, che spesso erano proprio armatori che restavano a terra, hanno proprio un'origine simile...
Meglio farci due risate và:
http://www.youtube.com/watch?v=oODisCdWnf8
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