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Discussione: Commissione esaminatrice (CRI Cm)

  1. #11
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    Senza dilungarmi troppo....è una cosa risaputa, ma il fatto e che ci sono volontari che è da vent'anni che sono ufficiali senza averne mai avuto i requisiti,e tutt'oggi continuano a bearsene.

    ergo fino a quando la situazione sarà questa è inutile parlare di modernità o fare inutili morali sullo spirito di corpo.
    Proprio la settimana scorsa il mio NAAPRO ha avuto l'incarico di confezionare un corso per l'aggiornamento tecnico degli ufficiali.
    Sarà un caso o un segno del destino?
    Patria e Onore.
    Ferrum Ferro Acuitur.

  2. #12

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    Nessuno dei due credo.

    Le cose fondamentalmente nel corpo funzionano,prova ne sono le maxiemergenze(anche se ci sarebbe da discutere sul fatto di chi viene impiegato e con che precetti) in cui comunque le cose vengono fatte con responsabilità.

    I problemi come al solito sono a grandi linee 4..:

    1)a livello addestrativo,perchè metà dei corsi non vengono fatti e quelli che invece riescono ad essere svolti sono al 99% teorici,come psicologia dell'emergenza..pichetto..ore e ore di DIU e tanti...tanti...tanti corsi di etica militare e addestramento formale per ufficiali,tutte cose che diciamocelo...sono assolutamente inutili in caso di emergenza reale come un terremoto o un alluvione,per non parlare poi va beh..di impiego operativo (ma va beh che tanto vanno solo medici) .

    2) la scandalosa questione uniforme rossa con precetto civile,che è la più grande vergogna e anomalia che sia stata introdotta in 140 anni di esistenza.

    3) gli standard fisici. bisogna congedare chi non è fisicamente in grado di svolgere un servizio militare ed impedire l'arruolamento ad altri che non lo sono,a prescindere dal fatto che siano medici o semplici militi.

    4) la questione ufficiali. Da adesso si arruolano solo ufficiali medici e infermieri? benissimo,allora chi non è medico o infermiere non deve essere un ufficiale.

    I problemi sono questi,non certo lo spirito di quei volontari che hannseriamente voglia di impegnarsi nel possibile delle loro capacità.

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da xAndrex Visualizza Messaggio
    Nessuno dei due credo.

    Le cose fondamentalmente nel corpo funzionano,prova ne sono le maxiemergenze(anche se ci sarebbe da discutere sul fatto di chi viene impiegato e con che precetti) in cui comunque le cose vengono fatte con responsabilità.

    I problemi come al solito sono a grandi linee 4..:

    1)a livello addestrativo,perchè metà dei corsi non vengono fatti e quelli che invece riescono ad essere svolti sono al 99% teorici,come psicologia dell'emergenza..pichetto..ore e ore di DIU e tanti...tanti...tanti corsi di etica militare e addestramento formale per ufficiali,tutte cose che diciamocelo...sono assolutamente inutili in caso di emergenza reale come un terremoto o un alluvione,per non parlare poi va beh..di impiego operativo (ma va beh che tanto vanno solo medici) .

    2) la scandalosa questione uniforme rossa con precetto civile,che è la più grande vergogna e anomalia che sia stata introdotta in 140 anni di esistenza.

    3) gli standard fisici. bisogna congedare chi non è fisicamente in grado di svolgere un servizio militare ed impedire l'arruolamento ad altri che non lo sono,a prescindere dal fatto che siano medici o semplici militi.

    4) la questione ufficiali. Da adesso si arruolano solo ufficiali medici e infermieri? benissimo,allora chi non è medico o infermiere non deve essere un ufficiale.

    I problemi sono questi,non certo lo spirito di quei volontari che hannseriamente voglia di impegnarsi nel possibile delle loro capacità.
    Umanamente e di massima comprendo quanto dici ma con alcune considerazioni e correzioni che mi paiono doverose:

    1) I corsi sono (secondo me giustamente) strutturati su diversi livelli che va dalle conferenze informative erogate a livello NAAPRO, ai corsi qualificativi in ambito Ispettorato o direttamente FF.AA. Inutile sprecare tempo e risorse per qualificare, ad esempio, come operatore NBC chi non ne ha i numeri (culturali, fisici, psicologici).

    2) L'uniforme rossa non mi pare sia mai usata massicciamente e, concedimi, nessuno può imporla. Al riguardo vedasi e II.VV. che, dalla prima all'ultima, si opporrebbero a rinunciare alla propria uniforme militare (e difatti non mi risulta la indossino). Insomma, sta anche a noi non accettare compromessi in tale senso, visto che è del tutto comprovato che si può fare servizio di Protezione Civile, ai sensi della normativa vigente, anche in uniforme militare e visto che nessuno mai si è lamentato di ricevere un pasto caldo da una persona in uniforme militare piuttosto che vestito di rosso. Se nessuno accettasse mai di fare servizi con tale abito, il problema si sarebbe già risolto da tempo a dispetto di qualunque tentativo di imposizione commissariale (senza contare che questi tentativi di imposizione non sono solo formali ma anche economicamente sostanziali, visti i costi di fornitura di un'ulteriore abito. Anche se fosse la CRI a fornire a tutti i volontari tale uniforme, e non è assolutamente vero, consideriamo che alla fine tramite le tasse comunque sarebbe una spesa che grava, per mera imposizione di uno su molti, su noi contribuenti.

    3) Gli standard fisici sono quelli che sono considerando che il CM CRI non ha compiti di proiezione (v. Brigata Folgore) ma di ausilio sanitario alle FF.AA. Inutile chiedere al medico o al logista di essere ventenne e non avere miopia. Ti do però ragione per eventuali casi estremi, dove è palese ogni incompatibilità con un indosso minimalmente decoroso dell'uniforme o incompatibilità fisica anche per i ruoli sanitari, logistici e di sussistenza. Analogamente, vedrei bene l'interpretazione del concetto di idoneità come non solo fisica ma anche psicologica e motivazionale (visto che l'essere umano non è solo carne e sangue ma anche cervello e relazioni sociali). Eviteremmo i due estremi (fortunatamente non frequenti) di persone che si arruolano solo per pompa magna o di novelli Rambo.

    4) Da noi non si arruolano solo medici e infermieri come ufficiali. Anzi, gli infermieri si lamentano che non è stata riconosciuta la loro nuova condizione di laureati e che molti di loro sono nel personale di assistenza (dimentichi che anche nelle FF.AA. i laureati triennali sono di solito inquadrati come Sottufficiali, vedasi ad esempio il ruolo Marescialli). Se parli dei Commissari, dato che ne abbiamo molti, la direttiva è proprio nel senso che tu hai auspicato: solo gente un po' più giovane che, verosimilmente, potrà indossare l'uniforme con maggiori garanzie di non apparire il classico vegliardo panzone con i capelli lunghi e cieco come una talpa ed inoltre, vista l'età minore di 45 anni, con maggiore tempo avanti per essere formato e utilizzato dal Corpo.

    Infine, una proposta che già è stata avanzata e che sicuramente sarà riproposta dai vari NAAPRO in una prossima riunione nazionale è quella di introdurre la formazione obbligatoria di accesso e un monte orario annuo di servizio a pena di decadenza dai ruoli attivi. Insomma, per tutti e quindi anche per gli Ufficiali inferiori, avanzamenti per merito e non solo per mera anzianità di arruolamento (ancora una volta, le II.VV. mi pare siano maggiormente accorte su questo punto).

    Insomma, secondo me, si vince puntando sulla qualità piuttosto che sulla mera quantità.

    Infine una considerazione sul fatto che il Corpo ha attraversato anni davvero difficili che non sono del tutto ancora alle spalle.
    Inutile lamentare, ad esempio, che il DL 66/10 è un sostanziale copia incolla del RD484/36 visto che non si poteva fare di più come bisogna capire che non si può procedere per colpi di testa, pur se apparentemente ovvi e condivisibili, ma solo con la politica dei piccoli e ponderati passetti (come mi pare si stia facendo da un paio d'anni a questa parte).
    Ultima modifica di VDG; 14-03-12 alle 09: 27
    Patria e Onore.
    Ferrum Ferro Acuitur.

  4. #14

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    Citazione Originariamente Scritto da VDG Visualizza Messaggio
    Umanamente e di massima comprendo quanto dici ma con alcune considerazioni e correzioni che mi paiono doverose:

    1) I corsi sono (secondo me giustamente) strutturati su diversi livelli che va dalle conferenze informative erogate a livello NAAPRO, ai corsi qualificativi in ambito Ispettorato o direttamente FF.AA. Inutile sprecare tempo e risorse per qualificare, ad esempio, come operatore NBC chi non ne ha i numeri (culturali, fisici, psicologici).

    2) L'uniforme rossa non mi pare sia mai usata massicciamente e, concedimi, nessuno può imporla. Al riguardo vedasi e II.VV. che, dalla prima all'ultima, si opporrebbero a rinunciare alla propria uniforme militare (e difatti non mi risulta la indossino). Insomma, sta anche a noi non accettare compromessi in tale senso, visto che è del tutto comprovato che si può fare servizio di Protezione Civile, ai sensi della normativa vigente, anche in uniforme militare e visto che nessuno mai si è lamentato di ricevere un pasto caldo da una persona in uniforme militare piuttosto che vestito di rosso. Se nessuno accettasse mai di fare servizi con tale abito, il problema si sarebbe già risolto da tempo a dispetto di qualunque tentativo di imposizione commissariale (senza contare che questi tentativi di imposizione non sono solo formali ma anche economicamente sostanziali, visti i costi di fornitura di un'ulteriore abito. Anche se fosse la CRI a fornire a tutti i volontari tale uniforme, e non è assolutamente vero, consideriamo che alla fine tramite le tasse comunque sarebbe una spesa che grava, per mera imposizione di uno su molti, su noi contribuenti.

    3) Gli standard fisici sono quelli che sono considerando che il CM CRI non ha compiti di proiezione (v. Brigata Folgore) ma di ausilio sanitario alle FF.AA. Inutile chiedere al medico o al logista di essere ventenne e non avere miopia. Ti do però ragione per eventuali casi estremi, dove è palese ogni incompatibilità con un indosso minimalmente decoroso dell'uniforme o incompatibilità fisica anche per i ruoli sanitari, logistici e di sussistenza. Analogamente, vedrei bene l'interpretazione del concetto di idoneità come non solo fisica ma anche psicologica e motivazionale (visto che l'essere umano non è solo carne e sangue ma anche cervello e relazioni sociali). Eviteremmo i due estremi (fortunatamente non frequenti) di persone che si arruolano solo per pompa magna o di novelli Rambo.

    4) Da noi non si arruolano solo medici e infermieri come ufficiali. Anzi, gli infermieri si lamentano che non è stata riconosciuta la loro nuova condizione di laureati e che molti di loro sono nel personale di assistenza (dimentichi che anche nelle FF.AA. i laureati triennali sono di solito inquadrati come Sottufficiali, vedasi ad esempio il ruolo Marescialli). Se parli dei Commissari, dato che ne abbiamo molti, la direttiva è proprio nel senso che tu hai auspicato: solo gente un po' più giovane che, verosimilmente, potrà indossare l'uniforme con maggiori garanzie di non apparire il classico vegliardo panzone con i capelli lunghi e cieco come una talpa ed inoltre, vista l'età minore di 45 anni, con maggiore tempo avanti per essere formato e utilizzato dal Corpo.

    Infine, una proposta che già è stata avanzata e che sicuramente sarà riproposta dai vari NAAPRO in una prossima riunione nazionale è quella di introdurre la formazione obbligatoria di accesso e un monte orario annuo di servizio a pena di decadenza dai ruoli attivi. Insomma, per tutti e quindi anche per gli Ufficiali inferiori, avanzamenti per merito e non solo per mera anzianità di arruolamento (ancora una volta, le II.VV. mi pare siano maggiormente accorte su questo punto).

    Insomma, secondo me, si vince puntando sulla qualità piuttosto che sulla mera quantità.

    Infine una considerazione sul fatto che il Corpo ha attraversato anni davvero difficili che non sono del tutto ancora alle spalle.
    Inutile lamentare, ad esempio, che il DL 66/10 è un sostanziale copia incolla del RD484/36 visto che non si poteva fare di più come bisogna capire che non si può procedere per colpi di testa, pur se apparentemente ovvi e condivisibili, ma solo con la politica dei piccoli e ponderati passetti (come mi pare si stia facendo da un paio d'anni a questa parte).
    1) Concordo,anche se sfortunatamente come puoi facilmente leggere in post tipo questo(che poi dice le stesse cose che dico sempre) http://www.militariforum.it/forum/sh...-NATO-CIMIC-SF la non ufficialità e la non considerazione che abbiamo in tali corsi(soprattutto riguardo alle spese,tutte a carico nostro) dimostra ancora il nostro essere indietro anni luce riguardo alla formazione..purtroppo la realà è ancora questa. Poi daccordo a non perdere tempo ad addestrare chi non c'e mai...ma è il meno questo.

    2) su questo come sai la pensiamo allo stesso modo,il problema di fatti non è l'essere obbligato a fare attività in rosso(anche perchè "l'obbligo" non esiste) ma il fatto di perdere con questo giusto ragionamento tutti i casi di operatività reali,poichè se è vero,ed è vero, che nell'ordinario la divisa rossa e il precetto civile non sono poi all'ordine del giorno,discorso dvero è invece in caso di emergenza,dove nella aggioranza dei casi il precetto e civile. Basta vedere le ultime emergenze e fare il calcolo:

    Em neve=Precetto Civile (la crimi quasi non è intervenuta,salvo roma)
    Em liguria-toscana= Precetto Civile(nemmeno i militari toscani-liguri hanno avuto il precetto)
    Em abruzzo= Precetto Civile (Polemica allucinante terminata in una modifica della divisa col bollo dietro e per pochissimi un autorizzazione uniforme per qualche giorno..ma giusto perchè c'era stato così... APPENA APPENA bisogno.)

    diciamo che il problema del rosso è che quando c'e da fare un buffet,un galà,una parata o una cena il precetto militare è assicurato,quando c'e da andare in guria o a soccorree i terremotati invece bisogna andare in rsso perchè (parole dello stesso commissario) "non ci devono scambiare per militari" .
    Onestamente...come consideri un affermazione di quest tipo...?

    3) Riguardo agli standar fisci hai ragione,e non ho mai negato il contrario. Tutto cio che si chiede è appunto avere uno standard fisico DIGNITOSO,non dico palestrato o alla "rambo" ,ma di seguire alcune semplicissime regole,visto che comunque se si è militari lo si deve essere tutti allo stesso modo:

    -peso inerente allo status militare
    -taglio di capelli inerente allo status militare
    -barba inerente allo status militare

    Il problema è che per molti anche queste cose è come chiedergli la luna.

    4) riguardo alla questione medici-infermieri concordo,avevo sbagliato a scrivere riguardo agli infermieri,anche perchè è noto che nelle FFAA gli infermieri non sono considerati ufficiali e da un pò d tempo nemmeno da noi (anche se non toglie il fatto che,come per i commissari,chi lo era gia abbia mantenuto tale status..)

    per la questione presenze sono daccordo,un minimo di presenze annuali sono giuste se si vuole ricoprire un ruolo,però un pò come i cabiamenti che dicevi fino a quando non sono cose scritte su carta e ufficializzate purtroppo sono solo fumo,o comunque cose non rispettate da nessuno.

    Speriamo solo che i "piccoli passi" comincino ad essere presto grandi,non dico per me,ma per chi in parlamento ha in mano il futuro del corpo e continua a non vedere (commissario compreso) i fantomatici miglioramenti.
    Ultima modifica di xAndrex; 15-03-12 alle 14: 40

  5. #15
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    1) Concordo,anche se sfortunatamente come puoi facilmente leggere in post tipo questo(che poi dice le stesse cose che dico sempre) http://www.militariforum.it/forum/sh...-NATO-CIMIC-SF la non ufficialità e la non considerazione che abbiamo in tali corsi(soprattutto riguardo alle spese,tutte a carico nostro) dimostra ancora il nostro essere indietro anni luce riguardo alla formazione..purtroppo la realà è ancora questa. Poi daccordo a non perdere tempo ad addestrare chi non c'e mai...ma è il meno questo.

    2) su questo come sai la pensiamo allo stesso modo,il problema di fatti non è l'essere obbligato a fare attività in rosso(anche perchè "l'obbligo" non esiste) ma il fatto di perdere con questo giusto ragionamento tutti i casi di operatività reali,poichè se è vero,ed è vero, che nell'ordinario la divisa rossa e il precetto civile non sono poi all'ordine del giorno,discorso dvero è invece in caso di emergenza,dove nella aggioranza dei casi il precetto e civile. Basta vedere le ultime emergenze e fare il calcolo:

    Em neve=Precetto Civile (la crimi quasi non è intervenuta,salvo roma)
    Em liguria-toscana= Precetto Civile(nemmeno i militari toscani-liguri hanno avuto il precetto)
    Em abruzzo= Precetto Civile (Polemica allucinante terminata in una modifica della divisa col bollo dietro e per pochissimi un autorizzazione uniforme per qualche giorno..ma giusto perchè c'era stato così... APPENA APPENA bisogno.)

    diciamo che il problema del rosso è che quando c'e da fare un buffet,un galà,una parata o una cena il precetto militare è assicurato,quando c'e da andare in guria o a soccorree i terremotati invece bisogna andare in rsso perchè (parole dello stesso commissario) "non ci devono scambiare per militari" .
    Onestamente...come consideri un affermazione di quest tipo...?

    3) Riguardo agli standar fisci hai ragione,e non ho mai negato il contrario. Tutto cio che si chiede è appunto avere uno standard fisico DIGNITOSO,non dico palestrato o alla "rambo" ,ma di seguire alcune semplicissime regole,visto che comunque se si è militari lo si deve essere tutti allo stesso modo:

    -peso inerente allo status militare
    -taglio di capelli inerente allo status militare
    -barba inerente allo status militare

    Il problema è che per molti anche queste cose è come chiedergli la luna.

    4) riguardo alla questione medici-infermieri concordo,avevo sbagliato a scrivere riguardo agli infermieri,anche perchè è noto che nelle FFAA gli infermieri non sono considerati ufficiali e da un pò d tempo nemmeno da noi (anche se non toglie il fatto che,come per i commissari,chi lo era gia abbia mantenuto tale status..)

    per la questione presenze sono daccordo,un minimo di presenze annuali sono giuste se si vuole ricoprire un ruolo,però un pò come i cabiamenti che dicevi fino a quando non sono cose scritte su carta e ufficializzate purtroppo sono solo fumo,o comunque cose non rispettate da nessuno.

    Speriamo solo che i "piccoli passi" comincino ad essere presto grandi,non dico per me,ma per chi in parlamento ha in mano il futuro del corpo e continua a non vedere (commissario compreso) i fantomatici miglioramenti.
    Sostanzialmente diciamo le stesse cose ma non è vero che non ci sono già le norme e i regolamenti che ci consentirebbero di operare in un certo modo o di indicare, ad esempio, che i capelli devono essere corti.

    Anzi, uno dei nostri problemi è proprio quello che ogni volta che qualcuno arriva in cima, vuole leggiferare con determine e circolari per "lasciare il segno".

    Deve essere un retaggio ancestrale del nostro passato animalesco quando, con vari sistemi, si marchiava il territorio per lasciare intendere agli altri che "ora ci sono io".

    L'introduzione della uniforme rossa, la leggo in tale senso e ritengo che sia il tentativo, umano ma ancestralmente infantile, di voler lasciare il segno a dispetto della grande crisi economica che attanaglia la CRI e l'Italia tutta.

    Insomma, è come voler comprare un bell'abito ma dimenticarsi che sotto ci si deve lavare sennò si puzza lo stesso.

    Le norme, specie per l'operatività delle componenti ausiliarie delle FF.AA., già ci sono e si tratta solo di volerle applicarle.

    L'applicazione delle norme, ad esempio quelle per il minimale decoro del tratto militare, devono essere applicate a livello locale e, secondo me, i volontari e i NAAPRO possono davvero tanto: sono loro che costituiscono il primo punto di contatto dell'utenza "civile" che pensa di arruolarsi e sono ancora loro a dare l'imprimitur a costoro.
    Ultima modifica di VDG; 15-03-12 alle 19: 53
    Patria e Onore.
    Ferrum Ferro Acuitur.

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