Originariamente Scritto da
SANGRIA
L'operazione "Strade sicure" dovrebbe essere configurata come una operazione a carattere continuativo
L'istituto del compenso forfetario di impiego (c.d.: "finestra operativa") trova il suo fondamento giuridico nel disposto di cui all'art. 3 della Legge 29 marzo 2001 n° 86 con il quale è stato sancito che il personale "impiegato in esercitazioni o operazioni militari caratterizzate da particolari condizioni di impiego prolungato e continuativo oltre il normale orario di lavoro, non è assoggettato, durante i predetti periodi di impiego, alle vigenti disposizioni in materia di orario di lavoro ed ai connessi istituti, a condizione che le predette attività si protraggano senza soluzione di continuità per almeno 48 ore (art. 3, comma 1)".
Il personale può essere impiegato nelle predette attività fino ad un massimo di 120 giorni l'anno e per non più di 12 ore giornaliere, con garanzia di recupero delle energie psico-fisiche e di fruizione di "adeguati" turni di riposo (art. 3, comma 4).
A detto personale è attribuita per i giorni di effettivo impiego una indennità sostitutiva del compenso per il lavoro straordinario e del recupero compensativo (art. 3, comma 5).
La predetta indennità non è cumulabile con l'indennità di trasferimento (all'atto del rientro dall'estero) e con l'indennità di missione estera.
2. EVOLUZIONE NORMATIVA ED ORGANIZZATIVA.
In attuazione dell'art. 3 della 86/2001, il D.P.R. 13 giugno 2002 n° 163, all'art. 9, 6° comma ha fissato gli importi spettanti per il compenso in parola, suddivisi per fasce (gradi) e giorni di impiego (feriali e festivi).
Con la circolare SMA 125/6992/F3-2/1.L del 5 maggio 2003 lo Stato Maggiore Aeronautica, nel dettare alcuni criteri di massima per l'applicazione del compenso in oggetto e nel definire una prima ripartizione delle risorse finanziarie disponibili, ha rappresentato la necessità di poter disporre, con la massima rapidità, degli elementi organizzativi di competenza, al fine di coordinare con le altre FF.AA. le attività così caratterizzate o svolte presso Enti Interforze.
3. AMBITO DI APPLICAZIONE.
L'istituto del compenso forfetario di impiego può quindi trovare applicazione ove siano verificate contestualmente le seguenti condizioni:
- il personale deve essere impegnato in esercitazioni o in operazioni in ambito nazionale;
- in condizioni di impiego prolungato e continuativo, oltre il normale orario di lavoro;
- senza assoggettamento alle disposizioni in materia di orario di lavoro ed ai connessi istituti;
- con operazioni/esercitazioni protratte senza soluzione di continuità per almeno 48 ore.
4. LIMITI.
L'impiego nelle predette attività:
- può essere protratto entro il limite massimo di 120 giorni l'anno e per non più di 12 ore giornaliere (salvo inderogabili esigenze operative);
- deve comunque garantire un adeguato periodo di riposo per recupero psico-fisico.
Per ciò che attiene alle incompatibilità, si rileva che l'emolumento, erogato sulla base delle risorse finanziarie e sulla relativa ripartizione per Comandi/Enti, non è cumulabile con l'indennità di trasferimento (concessa al personale in servizio all'estero, all'atto del rientro in Italia) e con l'indennità di missione estera.
5. DECORRENZA ED IMPORTI.
Il compenso è istituito a decorrere dal 1° gennaio 2003 e i relativi importi sono stabiliti dalla Tabella 3 del D.P.R. 163/2002.
6. LINEE GUIDA - SETTORI OPERATIVI INTERESSATI.
Così come sancito dallo Stato Maggiore Aeronautica, l'obiettivo da conseguire consiste nell'espletamento, organico ed ordinato, di attività appositamente individuate effettuate oltre il contesto "ordinario" ed anche in vista di "scenari di emergenza".
In tale contesto, tenuto conto delle risorse finanziarie a disposizione (cap. 3092 - E.F. 2003), rientrano:
- le specifiche attività già programmate dal Comando Squadra Aerea per l'anno 2003 (attività addestrative/esercitative);
- le esigenze da soddisfare derivanti dall'introduzione dell'altro istituto del "Compenso forfettario di Guardia", da destinare (sempre con decorrenza 1° gennaio 2003) al personale impiegato nei servizi, armati e non, di durata pari o superiore alle 24 ore che, per imprescindibili esigenze, non possa fruire dei recuperi compensativi (citato D.P.R. 163/2002, art. 9, 3°,4° e 5° comma e relativa Tabella 2);
- infine, sempre per l'anno 2003, le attività afferenti ai seguenti settori operativi di seguito elencati:
a. addestramento/operazioni di volo, compreso il supporto diretto; esempi: operazioni di volo sostenute con decollo da piste semi-preparate con velivoli da trasporto; addestramento specifico prolungato per i Reparti SAR, C/SAR ed incursori in zone isolate, impervie, desertiche o ostili (simulazioni in territorio nazionale); operazioni di volo sostenute per supporto all'attività SAR oceanica; addestramento in scenari complessi con unità dotate di U.A.V.; supporti diretti a tali attività;
b. addestramento/operazioni di controllo del traffico aereo; esempi: attività di addestramento per il controllo e la gestione dello spazio aereo per la proiezione (simulata) in zone remote o ostili;
c. addestramento/operazioni di difesa aerea; esempi: esercitazioni ed operazioni sostenute, anche con rischieramenti di unità missilistiche e contraeree per la difesa di punto e di area, a difesa di obiettivi sensibili; esercitazioni ed operazioni sostenute per l'attivazione delle procedure finalizzate all'incremento della Difesa Aerea (Esercitazioni "Giopolis", "G8", "Kremlin", ecc…);
d. addestramento/operazioni relative al controllo ed al ripristino dello stato di efficienza dei sistemi d'arma; esempi: tutte le esercitazioni comprendenti le attività di controllo e ripristino dei sistemi d'arma a supporto delle attività di cui alle precedenti lettere;
e. supporto nazionale ad operazioni fuori area; esempi: predisposizioni dei sistemi d'arma a supporto delle operazioni fuori area (es.: Esercitazioni per l'Operazione "Marco Polo", per l'Operazione "Babilonia", ecc…); addestramento ed attività sostenute per Air Refueling, in sede e fuori sede;
f. addestramento/operazioni dei Reparti telecomunicazioni; esempi: attività addestrative finalizzate a migliorare l'integrazione e la capacità operativa e di comunicazione in ambiente campale e/o ostile, connesse alle attività di cui alle precedenti lettere;
g. esercitazioni valutative/congiuntive/multinazionali; esempi: Valutazioni Tattiche (in ambito NATO), Valutazioni della Capacità Operativa (in ambito nazionale), congiunte e combinate tese al miglioramento della capacità operativa in qualsiasi ambiente.
7. LINEE GUIDA - ELEMENTI ORGANIZZATIVI.
In contesti "esercitativi/operativi" entro i quali trova applicazione l'istituto in parola, dovranno:
a. essere pianificati con opportuni Ordini di Operazioni;
b. tenere conto dei criteri e limiti di cui ai punti 3. e 4.;
c. comprendere la predisposizione di una prova oggettiva di rilevazione delle presenze all'interno delle installazioni o degli "approntamenti", (a dimostrazione dell'espletamento di 12 ore giornaliere);
d. prevedere una adeguata sistemazione logistica del personale all'interno delle aree militari interessate (fisse o mobili) o, in alternativa in caso di acclarata indisponibilità logistica, prevedere la predisposizione di un adeguato Piano di Reperibilità del personale preposto, comprensivo dell'elenco del personale in "stand by" (precettato) e del relativo Piano di Recupero.
Quindi, a mio avviso, competono i CFI previsti in base ai turni effettuati
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