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Discussione: Corso Base Volontari generici Protezione civile

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  1. #11
    Maresciallo L'avatar di Mande
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    Lezione n. 8 - TELECOMUNICAZIONI (operatori di squadra- operatori in monitoraggio-operatori centrale operativa- operatodi di coc-com-ccs)

    Diciamo subito che questa parte è rivolta essenzialmente agli operatori TLC di protezione civileNon faremo un discorso eccessivamente tecnico. Non parleremo di propagazione ionosferica, di onde hertziane o di come costruirsi una radio. Per l’attività di protezione civile la radio è un mezzo di comunicazione non di studio.

    LEGISLAZIONE
    In Italia l’uso delle TLC èregolamentato dal D.Lgs. n° 259 del 01-08-03, che ha abrogato diverse precedenti leggi e decreti in materia. Si tratta quindi di una normativa relativamente recente che necessita ancora di alcune interpretazioni particolari. E’ specificato però che ogni concessione, autorizzazione o licenza preesistenti, continuano ad essere valide fino alla loro naturale scadenza. La normativa prevede anche dei criteri abbastanza tortuosi per determinare gli importi dei “contributi dovuti” per ottenere e mantenere queste “autorizzazioni”.In pratica l’ammontare di questa “tassa complessiva” è il risultato della somma del contributo per l’istruttoria della pratica, del contributo per la concessione della frequenza e del contributo per la vigilanza, verifica e controlli. Inoltre quest’ultima voce è ulteriormente differenziata secondo il numero degli apparecchi, l’area coperta e la potenza utilizzata. Le associazioni di volontariato di Protezione Civile iscritte nei Registri, per cui ONLUS di diritto, sono esentate qualsivoglia tassa o contributo.Ciò invece non avviene per i Gruppi Comunali. Queste compagini non si configurano in organismi che si possono identificare in Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale. In questi casi, le richieste di autorizzazioni per l’utilizzo di determinate frequenze e ponti ripetitori, ricade nelle competenze delle Amministrazioni Comunali e i relativi contributi dovuti sono a carico del bilancio comunale.

    SISTEMA DI COMANDO E CONTROLLO
    Un intervento di emergenza radio, nel contesto di un’azione di protezione civile, può svilupparsi in vari modi, alcuni di essi possono essere pianificati, ma spesso ogni emergenza insegna sempre un nuovo modo di utilizzo delle radio.
    Le Maglie Radio Alternative di Emergenza. sostituiscono la rete telefonica e le reti di servizio normale (VVF; PS; CC; 118; CRI; ecc.) ovvero, si affiancano ad esse per avere maggiori canali di comunicazione sempre aperti senza il rischio di linee occupate a causa di eccessivo traffico o di avarie. Una maglia radio provinciale potrà essere costituita dai seguenti collegamenti:
    COC - (oggi ridefinito anche UCL unità di crisi locale) l’operatore sul territorio genera le informazioni primarie o riceve l’ordine esecutivo finale.
    COC - COM si effettuano le trasmissioni di messaggi di richiesta di soccorso e/o di informazioni.
    CCS - COM, (e con altri enti interessati in maniera straordinaria dall’emergenza), si effettuano le trasmissioni di messaggi di
    richiesta di soccorso e/o di informazioni di grado più elevato dei precedenti.
    Collegamenti di Organizzazione - collegamenti “non in rete” effettuati fra postazioni di una medesima organizzazione con la propria sede o fra membri di diverse squadre della medesima organizzazione.
    Collegamenti PUNTO - PUNTO - collegamenti “non in rete” effettuati fra squadre di diverse organizzazioni e la stazione capomaglia o di coordinamento dell’emergenza o collegamenti “ad hoc” fra 2 postazioni interessate da particolari esigenze.
    COLLEGAMENTI RADIO D'EMERGENZA
    La rete dei collegamenti radio di emergenza si suddivide in 4 fasi:
    - 1 fase monitoraggio della zona a rischio (es:monitoraggio di un fiume: si trasmettono informazioni specifiche generate dall'operatore stesso)
    - 2° fase: TRasmissione dei messaggi di soccorso (es: incidente industriale: si cerca di trasmettere la richiesta di soccorso ad una stazione esterna al di fuori del territorio)
    - 3° fase: Rete alternativa di collegamenti radio tra COM (es: black out telefonico: si trasmettono messaggi generati dagli enti. E' indispensabile l'uso del modulo trasmissione messaggi (brogliaccio-radio)
    -4° fase: collegamento radio punto-punto (es: collegamento tra 2 tendopoli: si trasmettono messaggi e informazioni varie generati dai responsabili del campo)
    MODULO MESSAGGIO
    E' un modulo di derivazione diretta dal Modello 57 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile (se qualcuno è in possesso di tale modulo, cortesemente me lo potrebbe inviare che non riesco a trovarlo?); è stato messo a disposizione di tutti gli enti che possono essere interessati all'utilizzo del medesimo durante le emergenze. Tutti gli operatori di COM e CCS lo utilizzano.
    Il modulo messaggio vede l'interazione di due ruoli diversi: il compilatore (colui che redige il messaggio, non lo trasmette e di solito è addetto ad ambiti diversi nelle trasmissioni radio (es: sindaco, ROC, coordinatore logistico ecc...), e l'operatore radio (colui che trasmette in fonia il messaggio che è stato scritto dal compilatore.
    Le zone di compilazione si distinguono in due casi: MSG in partenza (dove viene compilata solamente la parte inerente al messaggio) e messaggi in arrivo (dove viene compilato tutto il modulo, compresa intestazione ecc...)
    Qualifica di precedenza: Definisce la priorità di trasmissione, smistamento e recaopito del messaggio e viene stabilita dal compilatore, può essere U= urgente o O=ordinario.
    Qualifica di trasmissione: definisce la priorità di trasmissione, smistamento e recapito el messaggio e viene stabilita dall'operatore radio, può essere PA= soccorso per la salvaguardia di vite umane o P= soccorso per la difesa dei beni materiali.
    Tutte le registrazioni da e per: Centro trasmissioni radiomobile, CT mobile, comunque e da qualsiasi Stazione devono essere REGISTRATE nel REGISTRO DI STAZIONE STAZIONE
    QUALCHE REGOLA PER IL MODULO MESSAGGIO:
    -Dettare molto lentamente avendo cura di interrompere la trasmissione dopo un certo numero di parole e riprendere la dettatura solo dopo la conferma di avvenuta ricevione;
    -Numerare progressivamente ogni modulo mesasggio iniziato, se per una trasmissione se ne utilizza più di uno specificare con "segue n° prot."
    -Evitare le correzioni sono ammesse solo per i messaggi di tipo PA e P)
    -Compilare in ogni parte di propria competenza senza tralasciare alcun dato
    -Redigere doppia copia utilizzando la carta carbone
    -Ricordarsi di far sempre firmare la copia del messaggio a cui viene consegnato. La copia firmata sarà archiviata a cura del Centro Trasmissioni


    LE FREQUENZE RADIO UTILIZZATE IN PC: CREDENZE
    Sbarazziamo subito il campo a false credenze.
    Nel nostro Paese le radiocomunicazioni veramente in “libero uso” sono solo quelle che utilizzano i piccoli apparecchi LPD, i radiocomandi, i segnalatori di soccorso antivalanghe e pochi altri.

    LE FREQUENZE RADIO UTILIZZATE IN PC: LEGGENDE
    Sfatiamo subito un mito che non esiste e che molti vorrebbero esistesse:
    Non esiste una frequenza radio specifica riservata all'attività di Protezione civile
    E meno male che sia così. Perché?
    Perchè con la presenza così capillare di moltissimi gruppi di Protezione civile, la presenza di frequenze radio (anche a più canali) anche solo a livello provinciale genererebbe il caos più totale nelle comunicazioni

    LE FREQUENZE RADIO UTILIZZATE IN PC: LA REALTA'
    Per tutti gli altri apparecchi o, per meglio dire, per tutti gli altri servizi che utilizzano radio frequenze diverse, occorre un’autorizzazione e bisogna pagare una tassa. Sono escluse solo le ONLUS.
    Lo spettro elettromagnetico utilizzabile per le radiocomunicazioni è molto vasto, ma anche i servizi che necessitano di
    radiocomunicazioni sono numericamente molto elevati (si pensi ai servizi sanitari, le ditte di trasporto, la vigilanza, le forze dell’ordine, le manutenzioni tecniche, i
    network radiotelevisivi, ecc.), pertanto lo spazio destinato agli usi di protezione civile in definitiva è molto limitato.
    Il rischio che vi siano delle sovra emissioni, ovvero l’uso simultaneo della stessa frequenza da parte di più soggetti, è molto elevato. Ecco quindi l’esigenza dei piani provinciali di utilizzo delle frequenze che prevede l’assegnazione concordata di bande e canali in funzione:
    - della zona territoriale da coprire;
    - della tipologia delle informazioni da trasmettere;
    - dell’Ente che deve utilizzare queste informazioni;
    HF (HIGH FREQUENCY) DA 1500 Khz A 30 mHz
    Si tratta della banda più “vecchia” dove le onde radio possono percorrere i tragitti più lunghi seguendo la curvatura della terra e le riflessioni sia del suolo che della stratosfera, inoltre le onde radio con questa frequenza sono in grado di attraversare, senza grosse perdite, gli ostacoli rappresentati da case, boschi ecc. Necessita però di grande dispendio di energia e di antenne molto lunghe. In Protezione Civile una porzione di questa banda viene utilizzata dai Radioamatori per i collegamenti fra le Prefetture
    la Ministero degli Interni a Roma. A livello locale, con apparati di debole potenza, e con risultati modesti, si può usare la sottobanda dei 27 Mhz conosciuta come “banda cittadina” (CB)
    Ne viene concesso l’uso da parte del DPC per periodi temporanei e delimitati dietro richiesta di un Ente o Associazione.Richiede apparati abbastanza costosi e l’efficienza in isofrequenza è di qualche Km, con l’utilizzo di appositi ponti ripetitori installati in posizione alte (colline ecc.) si può coprire tutto l’intero territorio provinciale. (anche per vhf)
    Nell frequenze comprese tra 43 Mhz e 27 Mhz Occorre un’autorizzazione generale rilasciata del MiniCom dietro l’inoltro di documentazione apposita. La frequenza è prevista dalla normativa.Richiede apparati di debole potenza, molto economici e
    di facile reperibilità sul mercato, per contro il raggio di copertura è molto modesto.
    VHF (VERY HIGHT FREQUENCY) DA 30 Mhz a 300mHz
    La caratteristica principale di questa banda è la presenza, nella parte alta della stessa, di molti servizi privati e di quasi tutti i servizi di pubblica assistenza (Vigili del fuoco, Croce Rossa, 118, Croci varie, ecc.). Nella parte bassa è allocata la banda 43 Mhz che viene spesso usata dalle associazioni e dai gruppi comunali di protezione civile. In questa banda, a partire già dalle frequenze intorno ai 130 Mhz i collegamenti si effettuano in portata cosidetta “ottica”, in quanto le onde radio non riescono a seguire la curvatura della terra e iniziano a manifestare un discreto assorbimento quando attraversano muri e zone abitate.
    UHF (ULTRA HIGHT FREQUENCY) DA 300 mHz a 3.000 Mhz
    In questa banda, la direzionalità e la trasmissione a portata ottica diventano le caratteristiche peculiari che permettono alle apparecchiature radio di effettuare collegamenti anche di parecchi chilometri con pochissima potenza. Per contro basta un ostacolo fra la trasmittente e la ricevente per compromettere il collegamento.
    La frequenza UHF - LPD 433 Mhz utilizza piccolissime ricetrasmittenti della potenza di 10 mW, dal consumo irrisorio, ma solo con antenne entrocontenute. E' molto indicata per i collegamenti radio all'interno di una squadra ed in un territorio ristretto
    Per la frequenza UHF - PMR 446 Mhz Occorre un’autorizzazione generale rilasciata del MiniCom dietro l’inoltro di documentazione apposita. La frequenza è prevista dalla normativa. Non è per uso di Protezione civile. Utilizza piccolissime ricetrasmittenti della potenza di 500 mW, dal consumo irrisorio, ma solo con antenne entrocontenute.
    PONTI RADIO UHF-VHF
    Occorre l’autorizzazione generale rilasciata dal MiniCom dietro presentazione di una documentazione con le schede tecniche delle apparecchiature, la loro localizzazione (ponte radio), il raggio di copertura. La frequenza viene assegnata d’ufficio. Le bande di frequenza ad uso privato PMR tecnicamente sono assimilabili a quelle radioamatoriali in quanto le apparecchiature sono le medesime ma con diverso sistema di programmazione (tramite PC).La differenza sostanziale è una sorta di esclusività della
    “concessione d’uso” della frequenza, o meglio di un codice (CTCSS) dalla stessa, in quanto l’ente, il comune o l’associazione “concessionaria” ne diventa unica utilizzatrice in una determinata area.
    BANDE CB
    Uso libero subordinato ad una dichiarazione legata ad un'unica persona. Il contributo annuo è di € 12.00 per un numero illimitato di apparecchi.
    BANDE RADIOAMATORIALI
    Uso autorizzato dietro ad una denuncia di inizio attività previo conseguimento della patente da radioamatore. Il contributo annuo è di €5.00 per un numero illimitato di apparecchi.
    Le altre bande sia inferiori che superiori hanno poca rilevanza per le attività di protezione civile. Per conoscenza didattica si può dire che le bande inferiori si utilizzano per segnali orari campione e di posizione, mentre le bande superiori ovvero le microonde sono importantissime per i collegamenti con i satelliti.

    LA LAVORAZIONE DEI FLUSSI INFORMATIVI
    Un incarco che spesso è affidato all'operatore radio di protezione civile durante un'emergenza è quello di "verificare la situazione" sul campo; ovvero recarsi sul crash per descrivere alla sala operativa la reale situazione.
    La descrizione del sinistro è di estrema importanza. Più precise ed immediate sono le informazioni, più correttamente si potrà valutare la situazione. Può sembrare una banalità, ma gli strumenti necessari per svolgere il compito di addetto alla sala operativa sono CARTA e PENNA, per poter annotare in tempo reale le annotazioni fatte dall'operatore.
    IL TRIAGE
    E' importante ricordare di trasmettere il messaggio o l'eventuale richiesta di soccorso cercando di non tralasciare i dati fondamentali; un metodo efficace, come riferimento è quello di ricordare le famose WH QUESTIONS del giornalismo inglese: chi, cosa, perchè/come, dove, quando. Non è necessario esporle nell'ordine. Il messaggio di richiesta non deve esporre messaggi di tipo operativo, se non dettati da competenza specifica. Ricordarsi che le informazioni inutili occupano la frequenza e creano confusione in chi riceve il messaggio.
    PRASSI DA SEGUIRE:
    A) Giunti sul luogo del sinistro scrivere, annotarsi la descrizione della zona (città o frazione, chilometro dell'autostrada, o della SS, SP eccc); prestare attenzione anche ai particolari salienti della zona e della sede stradale (ponticelli, fossi, chiesette eccc) utili all'individuazione su carte topografiche.
    B) descrivere il tipo di sinistro: terremoto, crollo, scoppio, alluvione, incidente stradale, crollo, incidente industriale ecc....
    C) Capire il numero delle vittime, la gravità dei feriti e la loro stabilità (sono sepolti, incastrati, immersi in acqua, dispersi ecc...) effettuando già un primo triage generale sulle vittime.
    D) controllare se ci sono pericoli collaterali come ad esempio: spargimenti di liquido infiammabile, tossico, nocivo, cavi elettrici (sospesi o danneggiati), materiale con etichette pericolose (vedi lezione codice kemler).
    E) Pianificare il percorso più semplice per gli eventuali soccorsi tenendo presente che i mezzi di soccorso (APS, ABP, Autoscale ecc...) sono larghi c.a. 2.50 metri e alti mediamente 3.50 metri. Utilizzare cartografia IGM.
    F) Ricordarsi sempre il quando, ovvero l'ora e i minuti di quando è avvenuto il sinistro o l'evento. La comunicazione deve sempre indicare la fonte, ovvero chi genera la notizia

    STRUTTURA DI UNA SALA RADIO
    In situazioni di crisi sovracomunali viene attivata la Sala Operativa della Prefettura (UTG) che prende il nome di Centro Coordinamento Soccorsi (CCS). Il responsabile della Charlie Oscar (CO = centrale operativa) è un funzionario della Prefettura che, coadiuvato da altre figure istituzionali, dispone gli interventi atti a far fronte all'emergenza. I messaggi relativi all'emergenza partono e pervengono alla CO mediante Telefono, fax, e-mail e staffette
    La sala radio è lo spazio riservato alle TLC che non può convivere all'interno della CO, ma deve essere collocata in una zona adiacente, ma separata. In sala radio devono far capo i terminali RTX delle Forze istituzionali (FFOO, VVF, 118, ecc...), ma anche i terminali dei gruppi di pc che si occupano delle reti radio alternative di emergenza. In un campo le tende ideali per allestire una sala radio sono le PI 88. Il materiale logistico necessario sarà: diversi tavoli 2X1, delle sedie, alcune lavagne, dei cavalletti portacarte geografiche, un generatore d'emergenza spento, una batteria a tampone e delle canaline per far uscire i cavi e portarli alle antenne.

    TIPOLOGIE DI RADIO
    L'apparecchiatura radio rappresenta il veicolo su cui la Protezione civile carica le informazioni per il loro trasferimento. Come per i veicoli che marciano sulle strade, avremo veicoli lenti e veicoli veloci, ciclomotori e pullman, motocarri e autoarticolati.
    RADIO PORTATILI/PALMARI
    Sono apparati di piccole dimensioni che contengono in un unico pezzo tutte le sezioni caratteristiche delle radio (alimentazione, microfono, altoparlante e antenna).
    RADIO VEICOLARI
    Apparati che sono simili ad autoradio, necessitano di una fonte di alimentazione esterna, di un'antenna, di un microfono e spesso anche di un altoparlante. Si installano a bordo degli automezzi o come radio fisse da campo".
    RADIO FISSE
    Sono apparati che contengono all'interno un alimentatore e possono essere collegate direttamente alla rete 220. Normalmente sono di costruzione voluminosa e si utilizzano all'interno di sale radio con un'antenna fissa.
    Tutte le apparecchiature radio sono predisposte per la trasmissione in fonia, ma alcune di esse possono anche trasmettere dati, sia anlogici che digitali. In Protezione civile la trasmissione dati è importantissima e permette di velocizzare il traffico radio. Con apparecchiature più complesse possiamo così trasmettere fax, immagini da telecamere, documenti e file da computer, coordinate topografiche GPS, rilevamenti pluviometrici ecc...

    USO PRATICO
    Senza addentrarci in aspetti eccessivamente tecnici, occorre tenere presente alcune regole nell’uso delle radiocomunicazione.
    Visto che la radio è un mezzo per mettere in comunicazione almeno due soggetti (ma in protezione civile sono sempre molti di più) è indispensabile che questi soggetti “parlino la stessa lingua” e non che, invece, si esprimano
    con terminologie del tutto personali.
    La procedura denominata in gergo “CHIAMATO-CHIAMANTE“ per effettuare una chiamata:
    - Sincerarsi che nessuno stia impegnando la frequenza onde evitare di “sovramodulare” ovvero disturbare altre comunicazioni.
    - Rivolgersi al corrispondente chiamandolo con il suo nominativo e indicando il luogo dove si trova.
    - Far seguire il proprio nominativo e il luogo dove ci si trova.
    E’ sempre opportuno che ci sia un coordinatore delle comunicazioni. Prima di iniziare ogni conversazione accertarsi che l’interlocutore ci riceva in modo accettabile.
    Il controllo di una comunicazione radio (QRK) si compone di due dati: “RADIO” e “SEGNALE”
    Il primo relativo è alla comprensibilitàdella voce ricevuta, il secondo all’intensità del segnale misurato da un apposito strumento montato normalmente su apparecchiature radio di qualità ("S"meter, o rossmetro).
    Tralasciando la lettura dello strumento, si può in ogni caso dare un controllo radio secondo questa scala di valutazione:
    RADIO 5 : comprensibilità 100% - forte e chiaro
    RADIO 4 : comprensibilità 80% - buono
    RADIO 3 : comprensibilità 60% - appena comprensibile
    RADIO 2 : comprensibilità 40% - comprensibilità a tratti
    RADIO 1 : comprensibilità 20% - non comprensibile
    RADIO 0 : assenza di modulazione - non si sente niente
    Generalmente le comunicazioni si effettuano "in chiaro", cioè parlando normalmente. CB e radioamatori, insieme ad altri numerosi enti, usano alcuni codici o linguaggi particolari definiti codice Q, e codice di sillabazione Nato. In ogni caso prima di utilizzare questi codici, assicurarsi che l’interlocutore ne sia a conoscenza.
    CODICE Q
    QRA Nominativo della stazione
    QRG La vostra frequenza esatta è:...
    QRK Comprensibilità della modulazione
    QRM Sono disturbato
    QRT Sospensione della trasmissione
    QRX Chiudo. Richiamerò alle ore:...
    QSL Accuso ricevuta della trasmissione
    QSO Comunicazione diretta
    QSY Passaggio ad altra frequenza
    QTC Messaggio destinato a:...
    QSX In ascolto radio
    QTR Ora esatta.
    QTH Posizione o località
    CODICE NATO
    Il codice Nato di sillabazione, o "Spelling", è invece fondamentale per tutti gli operatori radio, perché sulle reti di comunicazione possono transitare messaggi o nomi complessi o sensibili. La sillabazione effettuata in maniera corretta permette in questi casi l‘eliminazione di errori che possono essere fatali.
    ALFA. BRAVO, CHARLIE, DELTA ECHO, FOXTROT, GOLF, HOTEL INDIA, JULIET, KILO, LIMA, MIKE, NOVEMBER, OSCAR, PAPA, QUEBEC, ROMEO, SIERRA, TANGO, UNIFORM, VICTOR, WISKY, X RAY, YANKEE, ZULU.

    I COMANDI PRINCIPALI DI UNA RADIO
    Una radio ricetrasmittente è composta da un corpo centrale che contiene i circuiti di sintonia, ricezione e trasmissione, di un microfono, un altoparlante, un'antenna (se portatile) e se fissa un alimentatore.
    Le radio portatili o palmari racchiudono in un unico pezzo tutti gli elementi sopra descritti. la criticità di questo tipo di apparecchi è l'alimentazione che è fornita da piccole batterie, e la bassa potenza.
    Prima di iniziare un collegamento radio bisogna sincerarsi che tutti i "pezzi" siano oppoortunamente collegati, in caso contrario oltre a rendere impossibile il collegamento radio, si può provocare un danno irreparabile all'apparecchiatura stessa.
    Andiamo ad analizzare le funzioni di una radio RTX da 43 mHz, le componenti principali di una radio sono:
    - Power on/off volume (controlla l'uscita audio e l'accensione/spegnimento)
    -Squelch (si utilizza per silenziare il ricevitore in assenza di segnale)
    - Presa per antenna (nelle portatili in gomma con connettore BNC)
    - Phone jack (per portaili, è la presa d'auricolare esterno)
    - Mike (microfono), nelle portatili è presente il microfono incorporato, oltre al Mike Jack, una presa per microfono o microaltoparlante esterno, spesso abbinata con la presa per auricolare (2 pins)
    - Tasto MO (apre rapidamente lo squelch)
    -Hi-Low power (in posizione HI con indicazione sul display PW si otterrà in trasmissione una potenza di 4W ed in posizione Low di 1W)
    -Tasto DW/KL/M4 (Permendo questo tasto viene inserita la funzione Dual Watch (grazie alla quale è possibile operare in ricezione su due bande simultaneamente con squelch inserito (V/V, U/U e V/U)), premendolo per circa 5 secondi si inserisce la modalità lock).
    -Display multifunzione (questo LCD comprende vari tipi di indicazioni: battery low, e tutte le funzioni inserite manualmente).
    - tasto FC (questo pulsante abilita il comando Function che permette la memorizzazione delle 4 memorie).
    -Tasto SC/MI (Questo pulsante consente la ricerca automatica di un canale occupato tra i 24 disponibili
    - Selettore LCR - Last Channel Recald (questa funzione consente di richiamare l'ultimo canale nel quale è stata fatta una comunicazione)
    - Tasto EMG (premendo questo tasto immediatamente viene selezionato il canale 13. Ripremendo questo tasto viene esclusa tale funzione)
    -Tasto PTT (tasto di trasmissione presente su Mike (o sulla radio se portatile) da tenere premuto solo il tempo necessario per la trasmissione)
    - Tasto LI/FQ (Premendo questo tasto il display LCD rimarrà illuminato per qualche secondo, mantenendolo premuto questo pulsante per alcuni secondi, si commuterà la visualizzazione da canale a frequenza e viceversa)
    - Channel Up (tasto di selezione dei canali in modo crescente)
    -Channel Down (tasto di selezione dei canali in modo decrescente)
    -tasto di rilascio (Questo pulsante consente di rimuovere il blocco batetrie.
    Ci possono essere anche altri comandi. Oggi si trovano in commercio apparecchi con GPS per localizzare la posizione. Ciò dipende dal tipo dell'apparecchiatura e l'uso per cui è destinata

    USO PRATICO
    Ci limiteremo ad analizzare degli RTX di semplice configurazione. Una volta accesa l'apparecchitura (manopola ON/OFF) e regolato il volume, si regolerà il silenziamento fino a scomparsa del rumore di fondo (squelch). Attenzione però perchè si rischierebbe di non ascoltare più nulla. Per poter effettuare la chiamata radio è necessario essere sintonizzati sulla stessa frequenza, o sullo stesso canale in uso.
    a questo punto si potrà trasmettere la propria voce premendo il pulsante PTT (press to talk) posto su di un lato del microfono (o della radio se portatile), parlando a breve distanza da esso (circa una spanna) e rilasciando immediatamente il PTT alla fine della comunicazione. Questa operazione è necessaria in quanto le radiotrasmittenti - al contrario del telefono (duplex) - sono monodirezionali (simplex), cioè durante la ricezione non possono trasmettere e durante la trasmissione non possono ricevere (in poche parlo o si parla o si ascolta). Pertanto quando si preme il pulsante PTT si attiva la radio nel modo trasmissione e si inibisce la ricezione. Per far capire al corrispondente che si sta finendo di trasmettere e che si passerà all'ascolto della comunicazione si pronuncia la parola passo. Questa manovra, che spesso comporta degli errori nei principianti, è molto più semplice apprenderla mediante delle prove pratiche che non spiegarlo a parole
    QUATTRO REGOLE BANALI MA FONDAMENTALI
    1- Quando si utilizza una radio ricetrasmittente sia palmare che veicolare tenersi sempre lontani da costruzioni in muratura e/o manufatti in metallo.
    2 - quando si usano i portatili, non trasmettere utilizzando il microfono esterno e l'apparecchio agganciato alla cintura. Il rendimento della radio può diminuire dell'80%.
    3- Tenere presente che quando si utilizzano RTX palmari all'interno di un edificio o all'interno di un'autovettura, il rendimento può dimezzarsi.
    4- Un'antenna campale deve essere installata in spazi aperti e più in alto possibile. E'm più efficace un'antenna che 100 w di potenza (tralaltro illegali in Italia).

    DIFFERENZE TRA RTX PROFESSIONALI E HOBBISTICHE
    Un aspetto che crea qualche problema soprattutto tra coloro che pensano di masticare qualcosa di radiocomunicazioni è la differenza tra apparati hobbistici e radio professionali.
    La prima categoria ha l'identificazione dei canali/frequenza impostata dal costruttore secondo una definizione internazionale. Questa impostazione non si può assolutamente modificare. Ciò vuol dire che in tutto il mondo se utilizziamo un apparecchio PMR 446 (ma può essere di qualsiasi marca e produttore) so che, per esempio il CH 3 che appare sul display o sulla manopola, corrisponde alla frequenza di 446,021.25 mHz. Lo stesso principio vale per le apparecchiature 27 mHz e 43 mHz. Nelle apparecchiature professionali, invece, una determinata frequenza viene abbinata a un determinato numero di canale (o una tag) tramite un'impostazione effettuata dall'utilizzatore, servendosi unicamente di un PC munito di software. Il sistema risulta più flessibile e adeguabile a precise esigenze, ma può creare delle difficoltà se non viene concordato una sorta di protocollo tra gli utilizzatori.

    LE ANTENNE
    L'antenna di un ricetrasmittente è uno degli elementi più importanti per la buona riuscita di una trasmissione (ricezione): senza di essa anche il miglio apparecchio radio diventa inutilizzabile. La qualità di un'antenna viene indicata dal suo guadagno, misurato in decibel (dB): maggiore è questo valore, migliore sarà il rendimento della stessa. Un buon cavo coassiale è l'indispensabile per il buon funzionamento dell'impianto aereo. Deve essere il più corto possibile, "intestato" con cura utilizzando le connessioni PL e mai avvolto a spirale (Negli impianti veicolari è cosa buona e giusta non tagliarlo mai) L'antenna ideale è lunga esattamente quanto la lunghezza d'onda della frequenza per cui viene utilizzata. Spesso ciò è impossibile o comunque assai scomodo, per cui si utilizzano antenne lunghe 1/2 d'onda, 1/4 d'onda 5/8 d'onda o caricate
    CALCOLO DELLA FREQUENZA D'ONDA
    Il calcolo della lunghezza d'onda si calcola con un calcolo:
    Velocità della luce (o velocità di propagazione delle onde elettromagnetiche)/Frequenza.
    Esempio pratico con frequenza a 43 mHz (43.000.000 Hz): 300.000 (km/h)/43.000= 7 metri di lunghezza d'onda.
    IL ROS (Rapporto Onde Stazionarie)
    Per accordare un'antenna, semplicemente la si accorcia o la si allunga; per sapere cosa fare e di quando procedere, si utilizza uno strumento chiamato rosmetro, che si collega in serie tra trasmettitore e antenna. L'indicazione fornita si chiama Rapporto Onde Stazionarie (ROS).
    Se il ROS è un valore alto su canali alti bisogna procedere con un accorciamento dell'antenna; se il ROS è un valore alto sui canali bassi bisogna procedere ad allungare l'antenna.
    Le antenne attualmente in commercio sono già tarate e non hanno bisogna della taratura ROS iniziale.
    Anche le antenne di gomma dei portatili "civili" vanno controllate con un rosmetro o con la dima di corredo. In questi apparecchi la frequenza programmata può spaziare in un arco abbastanza elevato e quindi anche l'intera antenna va tarata di conseguenza.
    INSTALLAZIONE DI ANTENNE VEICOLARI
    L'installazione su mezzo mobile è relativamente più semplice: è possibile praticare un foro al centro del tetto, utilizzare una base magnetica consentendo un rapido spostamento di antenna dal veicolo a al veicolo b (NB: un'antenna installata su base magnetica avrà un rendimento inferiore rispetto ad una installata in modo fisso), utilizzare il supporto per l'antenna dell'autoradio, o tramite un sistema di staffe, assicurarla al portapacchi della macchina.
    L'installazione "a centro tetto", è l'installazione più diffusa, dal punto di vista radioelettrico è la migliore, in quanto conferisce all'antenna la caratteristica di omnidirezionalità molto apprezzata su un mezzo mobile, il lobo di irradiazione va sempre spostato verso l'esterno.
    L'installazione a parafango (anteriore), fa diventare l'antenna semi-direttiva in quanto il lobo di irradiazione del segnale è accentuato verso la parte posteriore del veicolo, a causa della schermatura dell'abitacolo). Anche nel caso di installazione posteriore il lobo di irradiazione è accentuato verso la parte anteriore del motore, con il rischio di ricevere maggiori disturbi dal motore.


    Fine della lezione....e un sette tre cinque uno - otto otto a tutti!!!!!!!
    Ultima modifica di Mande; 04-09-11 alle 15: 20

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