Senza una rotta....non ci può essere sicurezza. Ed una rotta strategica questo paese non la ha. Scarsa o nessuna visione del futuro, potrebbe essere la causa. E senza una direzione da mettere in sicurezza... è difficile avere sicurezza !
“The danger is not that we shall read the signals and indicators with too little skill; the danger is in a poverty of expectations(...)"
Non credo che sia una questione di rotta strategica del nostro paese, ma proprio una mancanza di competenze di chi è al comando di particolari settori come quello riguardante la comunicazione dei dati che richiede l'uso di apparecchiature particolari e di personale specializzato.
Forse adesso i tempi sono cambiati, ma mi sono trovato a riscontrare la completa "ignoranza" di qualche dirigente anche molto in alto su questo genere di tecnologie.
Esperienze personali:
Un commissario credeva che le comunicazioni via radio fossero inintercettabili, quanco ancora non esestevano criptaggi vari.
Un capo di gabinetto era convinto che un cittadino straniero, anche se con precedenti penali, non poteva risultare inserito nei nostri archivi.
Il responsabile del settore tecnico di una provincia fece intervenire i tecnici di sede a 60 KM di distanza per alzare un interruttore.
Lo stesso responsabile credeva che il LOOP per testare la continuità della rete fosse solo pe Lucca LUP e pensava che a Pisa si testasse il PIP a Genova il GEP, a Trento il TNP.
Finchè queste persone bazzicano in certi posti e sono al comando........ tirate voi le conclusioni.
E' proprio quello invece che intendo. La mancanza di una visione del futuro da parte di una classe dirigente politica fa sì che non sappia dove sbattere la testa. E quindi ci si ritrova in braghe di tela.
States, Francia, UK, la stessa Cina, negli ultimi anni hanno preso molto a cuore i problemi di sicurezza "cibernetica" e hanno speso gazillioni di risorse in nuovi enti ( o addirittura comandi come negli states), assunzioni e affinamento dell'expertise. Qui è giusto uscito un richiamo alla sicurezza dei dati nell'ultimo rapport copasir e quasi a fagiolo nel testo di De Gennaro riportato sull'ultimo GNOSIS.
Poi ovviamente... a livello pratico si vedono i problemi assolutamente tragicomici a cui accenni tu!
“The danger is not that we shall read the signals and indicators with too little skill; the danger is in a poverty of expectations(...)"
I problemi in fondo sono due, ma legati sempre alle stesse persone ciè quelli che sono nel mezzo fra il politico o commissione sche deve studiare strategie e la base che opera.
Se come operatore esperto del settore segnalo al superiore che c'è un problema, il superiore si deve far portavoce e chiedere nuove tecnologie chi deve studiare strategie e fornire i mezzi, allo stesso modo avendo le tecnologie a disposizione deve essere in grado di farle sfruttare a pieno.
In fondo come ogni grande organizzazione, anche se strutturati in settori proprio per le peculiarità di ogni singolo settore, è necessario che gli stessi agiscano di concerto fra loro.
Insomma è una catena ed ogni anello è responsabile della tenuta della catena stessa. Se una anello non tiene tutta la catena non potrà mai reggere.
Basilischio sono d'accordo il problema è che come in quasi tutte le organizzazioni, se la testa non funziona bene, il tutto ne risente.
Segnalo, visto che ci sarò, questo convengo.
LA SFIDA DELLA CYBER-INTELLIGENCE AL SISTEMA-ITALIA Strategie e tattiche di Information Warfare e di Network Intelligence: dalla sicurezza delle imprese alla sicurezza nazionale
Lo ritengo un link accademico, quindi spero di non contravvenire al regolamento del forum postandolo.
“The danger is not that we shall read the signals and indicators with too little skill; the danger is in a poverty of expectations(...)"
A parole tutti sono meravigliosi. Contano i fatti e i fatti mi confermano che, salvo poche e rare eccezioni, qualora un gruppo di persone, ben strutturato e con competenze di medio-alto livello, realmente pianificasse di inviare, ad esempio, attacchi di "denial-of-service" oppure "defacement" contro siti web di primaria importanza riuscirebbe perfettamente nel suo scopo.
ESSE QUAM VIDERI (Essere,piuttosto che sembrare - Cic.)
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Una bufala l’attacco degli Anonymous alla polizia postale
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/una-bufala-l-attacco-degli-anonymous-alla-polizia-postale#ixzz1WmGPkQnx
Il materiale sottratto dalla LulzSecurity è falso. I cyberpirati sarebbero caduti in un tranello teso, probabilmente, dalle società che si occupano di sicurezza informatica. L’obiettivo era dimostrare l’inadeguatezza di chi adesso tutela il Centro nazionale anticrimine informatico. Ora il dibattito si accende tra gli hacker.
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