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Discussione: S.A.G.F. - Soccorso Alpino della Guardia di Finanza

  1. #1
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    Predefinito S.A.G.F. - Soccorso Alpino della Guardia di Finanza

    Cenni Storici


    Cenni storici sul Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.)
    Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.), è stato istituito ufficialmente il 30 marzo 1965.
    Articolato originariamente su 11 stazioni istituite presso le Legioni di Torino, Como, Trento e Udine (Entreves, Cervinia, Baceno, Chiesa Valmalenco, Bormio, S. Valentino alla Muta, Vipiteno, Campo Tures, Forni Avoltri, Tarvisio - S.Antonio, oltre alla Stazione di Predazzo- Passo Rolle, dipendente dalla Scuola Alpina), il servizio di soccorso alpino è sorto al fine
    di presidiare le frontiere terrestri con servizi anticontrabbando, di perlustrazione e appostamento sulle linee più aspre del confine alpestre, di ricognizione dei cippi confinari, nonché per motivi di solidarietà alpina. Agli inizi della sua storia, il SAGF disponeva di un numero complessivo di 84 militari altamente specializzati ed in grado di affrontare con sicurezza difficoltà di quota, pericoli propri del terreno roccioso e ghiacciato, disagi derivanti da avverse condizioni
    meteorologiche.
    Condizione necessaria ai fini della buona riuscita di un qualsiasi intervento di soccorso era ed è tuttora l’ottimale preparazione tecnico-fisica dei militari in forza alle varie stazioni. A tal proposito la Scuola Alpina, fondata nel 1920 a Predazzo quale Istituto di reclutamento e di specializzazione, con l’istituzione del SAGF ha assunto il compito della specializzazione nel settore del soccorso.
    Nel tempo, l’operatività ha acquistato caratteristiche di maggiore dinamicità, conferita anche dall’evoluzione tecnologica di mezzi, materiali ed equipaggiamento (basti pensare all’impiego sempre più massiccio dell’elicottero) per poter
    così garantire la sicurezza, l’efficienza e la tempestività nelle azioni di soccorso.
    Col passare degli anni le Stazioni sono state progressivamente incrementate fino a raggiungere l’attuale assetto che ne vede operanti 26 (Cuneo, Bardonecchia, Riva Valdobbia, Macugnaga, Domodossola, Entreves, Cervinia, Madesimo, Sondrio, Bormio, Silandro, Vipiteno, Brunico, Prato alla Drava, Tione, Predazzo-Passo Rolle, Auronzo di
    Cadore, Cortina d’Ampezzo, Tolmezzo, Sella Nevea, L’Aquila, Nicolosi, Edolo, Merano, Roccaraso, Santo Stefano in Aspromonte), territorialmente suddivise in modo da garantire l’integrale copertura operativa dell’arco alpino, del Gran Sasso e dell’Etna.
    La professionalità e l’abilità tecnica del personale vengono costantemente aggiornate attraverso la periodica attività addestrativa, organizzata e diretta dalla Scuola Alpina.
    Il personale destinato alle stazioni SAGF frequenta annualmente corsi teorico-pratici presso la sede di Predazzo-Passo Rolle, al fine del conseguimento delle specializzazioni di “tecnico di soccorso alpino”, “tecnico di elisoccorso”, “conduttore cane SAGF”, “istruttore di soccorso alpino”.
    Molti servizi portati a termine dai militari del soccorso alpino vengono condotti con l’impiego delle unità cinofile del Corpo. I compiti odierni del SAGF consistono nell’attività di soccorso in montagna, di Protezione Civile, di tutela ambientale, militare, di Pubblica Sicurezza e di Polizia Giudiziaria.
    Le Fiamme Gialle del soccorso alpino sono state impegnate attivamente nell’assistenza alle popolazioni colpite dai terremoti in Friuli Venezia Giulia nel 1976 ed in Irpinia nel 1980; dalle eruzioni dell’Etna nel 1983, 1992 e, congiuntamente allo Stromboli, nel 2002-2003; dalle frane in Valtellina e Val Venosta nel 1987; dalle alluvioni in Alto Adige nel 1987, in Piemonte nel 1994 ed in Campania nel 1998. Nell’esecuzione dei compiti di soccorso in montagna il SAGF opera in stretta cooperazione con le Stazioni del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.) del C.A.I.
    A fronte del rispettivo patrimonio di competenze, le due organizzazioni hanno sottoscritto, in data 12 giugno 1996, una Dichiarazione di Principio con lo scopo principale di promuovere e sviluppare un’azione comune di gestione dell’attività di soccorso in montagna, manifestando unità di indirizzo nei rapporti con Enti terzi.
    Numerosissimi sono stati i riconoscimenti concessi al soccorso alpino, ai suoi militari ed alle unità cinofile, sia per l’attività di soccorso vera e propria, sia per la collaborazione didattico-addestrativa fornita ai vari operatori del settore. Nel 1970, per l’attività umanitaria svolta nelle zone più aspre del confine alpestre, è stato conferito al servizio di soccorso alpino l’“Ordine del Cardo”, il massimo riconoscimento esistente in Italia nel campo della solidarietà alpina.
    Nel 1993 la Bandiera del Corpo è stata insignita della Medaglia d’Oro al Valor Civile con la seguente motivazione: “Sempre pronti a dare la vita per l’altrui incolumità, i militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza si sono prodigati con generoso sacrificio e altissimo senso di umana solidarietà, nel sottrarre alle insidie della montagna migliaia di vite umane. Gli innumerevoli interventi compiuti, con umiltà e coraggio, in estrema lotta contro il tempo, le asperità del terreno e le avversità atmosferiche hanno arricchito la mirabile tradizione di valori e di abnegazione del Corpo della Guardia di Finanza imponendosi, ancora una volta, alla riconoscenza della Nazione.
    Territorio nazionale, 1965-1992”.
    Con riferimento al decennio 1993-2003, la Bandiera è stata altresì insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile per l’ammirevole attività dei militari del SAGF, i quali, “dimostrando esemplare perizia professionale, encomiabile dedizione e generoso altruismo, si sono prodigati, con azioni singole o collettive compiute prevalentemente in luoghi di vigilanza
    alpestre e in occasione di calamità nazionali, nel soccorso di persone in pericolo. Gli innumerevoli interventi compiuti, con umiltà e coraggio, in estrema lotta contro il tempo, le asperità del terreno e le avversità atmosferiche, hanno arricchito la mirabile tradizione di valore ed efficienza del Corpo della Guardia di Finanza, suscitando, ancora una volta, la riconoscenza della Nazione tutta”.
    Svariate sono state inoltre le spedizioni internazionali che hanno visto protagonisti i militari delle Fiamme gialle in forza alle Stazioni S.A.G.F.: da ultimo si segnala la splendida impresa del Brigadiere Silvio Mondinelli il quale, nel corso della spedizione alpinistica “K2" 2004 – 50 anni dopo”, ha scalato la vetta della seconda montagna più alta del mondo.
    Negli ultimi decenni, con la definizione degli assetti territoriali della Comunità Europea, la componente specialistica del Corpo ha attualizzato il proprio ruolo attraverso un adeguamento organizzativo al pari degli altri organismi di soccorso alpino operanti nel territorio nazionale.
    Dall’ottobre del 2010, il Soccorso alpino della Guardia di Finanza è entrato a far parte della C.I.S.A.-I.K.A.R. (Associazione Internazionale che riunisce decine di Associazioni di soccorso alpino presenti nei diversi continenti).
    Oggi l’organizzazione del Servizio di soccorso alpino è presente sul territorio nazionale (Alpi, Appennini ed insulare) con 26 stazioni che impegnano circa 250 militari con circa 45 unità cinofile per la ricerca in valanga, superficie e macerie.

    Addestramento

    Addestramento del personale del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.)
    La delicatezza dei compiti di soccorso in montagna e le rilevanti implicazioni ad essi connesse richiedono un’adeguata preparazione tecnica unita ad un costante aggiornamento. Il raggiungimento di tali obiettivi è assicurato attraverso una serie di corsi tenuti a livello centralizzato a cura della Scuola Alpina di Predazzo. In particolare, a partire dal 2000, anno di entrata in vigore delle nuove disposizioni in materia di post-formazione nella Guardia di Finanza, presupposto imprescindibile per operare nello specifico servizio è il conseguimento della Specializzazione di “Tecnico di Soccorso Alpino”, attraverso il superamento di un’attività addestrativa della durata di otto mesi, svolta annualmente alla sede di Passo Rolle, articolata su due fasi, estiva ed invernale.
    Durante la prima fase, che si svolge nel periodo maggio-agosto, i discenti apprendono le tecniche di movimento e di
    soccorso su roccia e terreno vario, acquisendo altresì cognizioni essenziali sull’utilizzo del mezzo aereo in tali attività. Nella seconda parte del corso, che si svolge di norma nel periodo gennaio-aprile, dopo aver appreso ed affinato le varie tecniche di sci, si acquisiscono le tecniche di soccorso in ambiente invernale, anche mediante l’impiego dei mezzi speciali in dotazione al Corpo, per i quali vengono conseguite le relative abilitazioni alla conduzione.
    Al corso possono accedere, su base volontaria, i militari del Corpo di età non superiore ai 30 anni, previa verifica
    dell’idoneità fisica e dopo il superamento di una fase pre-selettiva per accertare il possesso dei requisiti, svolta a cura della
    Scuola Alpina.
    Il militare, una volta conseguita la specializzazione, viene definitivamente assegnato ad una Stazione di Soccorso Alpino, impiegato in tutte le attività dello specifico settore, sviluppando ed affinando la propria professionalità sia presso il
    reparto che attraverso i periodici aggiornamenti tenuti presso la Scuola Alpina.
    Il percorso formativo del militare “Tecnico di Soccorso Alpino” può quindi ulteriormente arricchirsi, attraverso il conseguimento di altra specializzazione (Conduttore Cinofilo SAGF), di un’abilitazione (Tecnico di Elisoccorso SAGF), ovvero di una qualificazione (Istruttore di Soccorso Alpino).
    Il corso per “Conduttore di cane SAGF” è articolato su due fasi addestrative, della durata di due settimane ciascuna, durante le quali il militare apprende le tecniche di ricerca in valanga e in superficie, con l’ausilio di un cane da soccorso.
    Al temine del corso l’unità operativa sarà in grado di intervenire con prontezza e competenza, sia per il ritrovamento di persone rimaste sepolte da valanghe, che per l’individuazione di dispersi.
    L’abilitazione “Tecnico di Elisoccorso SAGF”, conseguibile dopo un periodo minimo di tre anni dalla specializzazione di “Tecnico di Soccorso Alpino”, consente il pieno sfruttamento delle potenzialità offerte dal mezzo aereo nell’attività di
    soccorso.
    In particolare, al termine di un’attività addestrativa della durata di una settimana, dopo aver appreso le tecniche di imbarco e sbarco in “overing” e con l’impiego di verricello, il militare è in grado di eseguire il soccorso e l’eventuale recupero di infortunati, in un lasso temporale assai contenuto rispetto a quello necessario seguendo le tradizionali tecniche di soccorso.
    La qualificazione di “Istruttore di Soccorso Alpino” rappresenta, infine, il completamento di una carriera dedicata al Soccorso Alpino.
    A tale traguardo, infatti, possono ambire solo i militari in possesso da più di dieci anni della specializzazione base e che
    dimostrino di disporre dei requisiti necessari per svolgere attività di docenza nei corsi del settore alpestre.
    Il superamento di uno o più corsi, tuttavia, non è di per sé sufficiente a garantire negli anni il mantenimento di quegli standard fisici e tecnici che abilitano ad operare con competenza ed in piena sicurezza nell’attività di soccorso.
    A tale scopo vengono svolte varie esercitazioni dalle singole Stazioni, anche con la partecipazione degli organi del
    soccorso civile.
    I militari del SAGF partecipano inoltre a corsi di aggiornamento, tenuti a livello centrale dalla Scuola Alpina, al termine dei quali viene riconfermato il possesso della specializzazione.
    Analogo percorso è previsto per le unità cinofile che vengono chiamate periodicamente alla sede di Passo Rolle nel periodo invernale per le fasi addestrative e di aggiornamento alla ricerca in neve, in primavera ed in estate per l’addestramento alla ricerca in superficie.


    Link da consultare: http://www.gdf.gov.it/repository/con...pdf?download=1
    Ultima modifica di Elite; 21-07-11 alle 00: 49

  2. #2
    Soldato L'avatar di compare alessà
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    grazie per l'esaustiva risposta e per il vostro interessamento all'argomento,un saluto!

  3. #3
    Utenti Storici L'avatar di The Wizard
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    Bello
    <<State attenti ! Qualcuno potrebbe cercare di vendervi la fontana di Trevi. E magari riuscirci.>>
    U.R.

    **** Regolamento MilitariForum ****

  4. #4
    Soldato
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    Come sempre ho alcune domande!!!!!!!!!!!!
    Quali funzioni ha un ispettore nel SAGF?
    Fino a che grado è possibile svolgere l' attività di unità cinofila antivalanga?
    Chi fa parte del SAGF in servizio porta con se l' arma ordinanza?
    O per meglio dire.... svolge funzione anche di polizia?

  5. #5
    Soldato
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    volevo sapere se era possibile, quali sono più omeno i requisiti che chiedono alla scuola alpina di predazzo

  6. #6
    Soldato L'avatar di Pasqualo
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    Citazione Originariamente Scritto da Glim Visualizza Messaggio
    Come sempre ho alcune domande!!!!!!!!!!!!
    Quali funzioni ha un ispettore nel SAGF?
    Fino a che grado è possibile svolgere l' attività di unità cinofila antivalanga?
    Chi fa parte del SAGF in servizio porta con se l' arma ordinanza?
    O per meglio dire.... svolge funzione anche di polizia?
    Up.. sarei interessato anch'io a questa domanda..
    Stanno sempre ad aspettare la chiamata per il soccorso?
    O svolgono anche loro in parte funzioni tributarie, giudiziarie ecc..
    Sono loro armati? Grazie mille in anticipo per le risposte.
    Aspirante vfp1 4 blocco 2013, 10.5 punti, classe 94!

  7. #7
    Tenente L'avatar di Pol
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    In merito all'ultima domanda : ovvio che hanno l'arma in dotazione, in qualunque corpo, qualunque tipo di servizio tu possa fare, sempre agente di ps/pg rimani....
    "chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola" - P.Borsellino

  8. #8
    Sergente L'avatar di Compact
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    Ma nel bando della gdf per il reclutamento, c'è la possibilità di scegliere subito soccorso alpino?

  9. #9
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    certamente; almeno a guardare il bando degli aa.ff. anno 2011 decidi di concorrere subito per il sagf

  10. #10
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    E' disponibile sul sito Istituzionale della GdF la nuova pagina riguardante il SAGF: http://soccorso-alpino.gdf.gov.it/

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