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Discussione: Anniversario strage di Via D'amelio - Paolo Borsellino

  1. #1

    Predefinito Salvatore Borsellino Piazza Farnese

    Siccome sui telegiornali non ho sentito parlare del discorso di Salvatore Borsellino,ho pensato di postare il testo del suo intervento a Piazza Farnese.

    Secondo me molto interessante.


    "Grazie a tutti.
    Ringrazio soprattutto quei tanti ragazzi, quelle tante persone che ho incontrato oggi qui e che vengono da tutte le parti d'Italia. Sono quei ragazzi che incontro quando vado in giro per l'Italia a gridare la mia rabbia e a cercare di suscitare nella gente quella indignazione che ritengo che tutti dovrebbero avere nel vedere il baratro nel quale stanno facendo precipitare il nostro Paese.
    Vedete, ieri Sonia Alfano mi ha telefonato e mi ha detto: "dobbiamo proiettare un video nel quale si vedranno delle immagini crude, delle immagini della strage di Paolo".
    Mi ha chiesto se poteva farlo, se sarei stato in qualche maniera colpito, sconvolto. Quelle immagini non mi sconvolgono affatto, vorrei che venissero proiettate ogni giorno in televisione, perché la gente si rendesse conto di quello che è stato fatto. Si rendesse conto di qual è il sangue sul quale si fonda questa disgraziata Seconda Repubblica, che capisse che è fondata sul sangue di quei morti. Vedere quelle immagini non mi sconvolge. Una cosa mi sconvolge: vedere le immagini di quelle stragi dopo aver visto quelle due persone che prima parlavano di Dell'Utri, delle bombe che metteva Mangano, e ridevano.
    Ridevano, ghignavano rispetto a quelle cose: questo mi sconvolge. Come Arancia Meccanica Vorrei che quelle due persone venissero messe in una cella come mettevano quegli assassini di Arancia Meccanica, aprirgli gli occhi e costringerli a vedere, vedere, vedere, vedere in continuazione quelle stragi. Ecco quello che vorrei.
    Io ho visto oggi quelle stragi e mi sono ricordato di una cosa che mi ha detto Gioacchino Genchi, che è arrivato sul luogo della strage due ore dopo il fatto. Io ci misi cinque ore a sapere che mio fratello era morto perché la televisione dava notizie contraddittorie: forse è stato ferito un giudice, forse sono stati feriti uomini della scorta. Fu mia mamma che, cinque ore dopo, mi telefonò dall'ospedale e mi disse: "tuo fratello è morto".
    C'era qualcuno, però, che si chiamava Contrada che lo seppe ottanta secondi dopo che mio fratello era stato ucciso e io vorrei, io chiedo, io grido: voglio che queste cose vadano a finire nelle aule di giustizia!
    Che ci siano processi per queste complicità che ci sono state all'interno dello Stato!
    L'avete sentito di cosa parlavano Berlusconi e Dell'Utri: ecco perché vogliono impedire le intercettazioni, perché quelle cose non possiamo, non dobbiamo sentirle.
    Non dobbiamo sentirle se no ci rendiamo conto di quella che è la classe politica che ci governa, ci rendiamo conto di chi oggi ha occupato le istituzioni.Il più grande vilipendio alle istituzioni è che queste persone indegne di occupare quei posti occupino le istituzioni. Questo è il vilipendio alle Istituzioni e allo Stato.
    E' il fatto che una persona che è stata chiamata "Alfa", in un processo che non è potuto andare avanti perché è stato bloccato, come tutti gli altri processi che riguardano i mandanti occulti e esterni, possa occupare un posto così alto all'interno delle nostre Istituzioni.
    Genchi arrivò in quella piazza due ore dopo la strage, mi ha raccontato che aveva conosciuto Emanuela Loi un mese prima perché faceva da piantone alla Barbera.
    Era una ragazza che non era stata addestrata per fare il piantone, per fare la scorta a un giudice in alto pericolo di vita come Paolo Borsellino. Eppure quel giorno era lì a difendere con il suo corpo, e nient'altro che con quello, Paolo Borsellino. Questi sono gli eroi, non quelli di cui parlano Berlusconi e Dell'Utri, dicendo che Vittorio Mangano è un eroe. Eroi in fila per andare a morire Gli eroi sono questi ragazzi che il giorno dopo la morte di Falcone, ce n'erano cento tra poliziotti e Carabinieri, si misero in fila dietro la porta di Paolo per chiedergli di far parte della sua scorta.
    Se erano messi in fila per andare a morire, perché Paolo sapeva che sarebbe morto. Quei ragazzi, mettendosi in fila dietro la porta di Paolo, sapevano che sarebbero morti anche loro.
    Gioacchino Genchi mi raccontò che due ore dopo la strage, arrivando in via D'Amelio vide i pezzi di Emanuela Loi che ancora si staccavano dall'intonaco del numero 19 di via D'Amelio.La riconobbe perché c'erano dei capelli biondi insieme a quei pezzi.
    I pezzi di quella ragazza vennero messi in una bara, vennero riconosciuti perché era l'unica donna che faceva parte della scorta, vennero mandati a Cagliari.Sapete cosa venne fatto? Quello che chiamiamo Stato ha mandato ai genitori di Emanuela Loi la fattura del trasporto di una bara quasi vuota da Palermo a Cagliari. Questo è il nostro Stato. Questo è lo Stato che ha contribuito ad ammazzare Paolo Borsellino e io vi racconto queste cose non per farvi commuovere, non per farvi piangere. Non è il tempo di piangere.
    E' il tempo di reagire, di lottare, è il tempo di resistenza! Il tempo di opporsi a questo governo che sta togliendo il futuro ai nostri ragazzi, che ci sta consegnando un Paese senza futuro. E la colpa è nostra che abbiamo permesso che tutto questo succedesse.
    Quando Cossiga dice - dopo la manifestazione degli universitari che hanno capito che in Italia si sta cercando di distruggere l'istruzione perché l'istruzione può portare alla resistenza, anche durante il fascismo le scuole erano centri di resistenza e i ragazzi l'hanno capito - e Cossiga cosa ha detto? Ha detto che bisogna mettere infiltrati in mezzo a quei ragazzi perché rompano vetrine, perché vengano distrutte macchine perché le ambulanze sovrastino le altre sirene. Si augura addirittura che venga uccisa qualche donna, qualche bambino perché si possano manganellare quei ragazzi.
    Dobbiamo essere noi a metterci davanti a loro, siamo noi che ci meritiamo quelle manganellate per avere permesso che il nostro Paese diventasse quello che è diventato. Un Paese che non è degno di stare nel mondo civile, siamo peggio della Colombia.
    Genchi è arrivato in via D'Amelio due ore dopo la strage, ripeto, si è guardato intorno e ha visto un castello. Ha capito che non poteva essere che da quel posto fu azionato il telecomando che ha provocato la strage.
    Genchi allora è andato in quel castello, ha cercato di identificare le persone che c'erano dentro, mediante le sue tecniche. Ha capito che da quel castello partirono delle telefonate che raggiungevano cellulari di mafiosi. Perché Genchi ha quelle capacità, le sue conoscenze tecniche sono enormi, egli è in grado, dagli incroci dei tabulati telefonici e non dalle intercettazioni, di riuscire a inchiodare i responsabili di quella strage.
    Ecco perché si sta cercando di uccidere Genchi, ecco perché così come hanno ucciso i magistrati si cerca di uccidere anche Genchi. Questo è il vero motivo: per togliere un'altra arma a quello che è la parte sana di Stato che è rimasta.
    Cercano di uccidere Genchi, hanno ucciso dei magistrati. Io ieri ho sentito un magistrato – uno di questi uccisi senza bisogno di tritolo – che mi ha detto: "avrei preferito essere ucciso col tritolo piuttosto che così, giorno per giorno, come stanno facendo". I magistrati oggi, chi ancora cerca di combattere la criminalità organizzata, non viene più ucciso con il tritolo, viene ucciso in maniera tale che la gente non se ne accorga neanche, non reagisca. Quel fresco profumo di libertà Le stragi del 1992 portarono a quella reazione dell'opinione pubblica, a quello che mi ero illuso di riconoscere come quel fresco profumo di libertà di cui parlava Paolo. Quel profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e fin della complicità. Quel puzzo che oggi ci sta sommergendo. Il puzzo dal quale oggi non possiamo stare lontani perché sta permeando tutto il nostro Stato, tutta la nostra vita politica, tutte le nostre istituzioni.
    Io, dopo la morte di Paolo, arrivai a dire che se Dio aveva voluto che Paolo morisse perché il nostro Paese potesse cambiare allora avrei ringraziato Dio di averlo fatto morire. Questo era il sogno di Paolo, Paolo sarebbe stato felice di sapere che era morto per questo.Oggi, guardate il baratro nel quale siamo precipitati: io ringrazio Dio che Paolo sia morto, che non venga ucciso come stanno uccidendo De Magistris, Apicella, Clementina Forleo. Io ringrazio Iddio che Paolo non venga ucciso in questa maniera. Che messaggi ci arrivano dalla magistratura? Il presidente dell'Anm dice: "abbiamo dimostrato che la magistratura possiede gli anticorpi per reagire". E' una vergogna che un magistrato possa dire queste parole! La magistratura ha dimostrato, semmai, di avere al suo interno quelle cellule cancerogene che la stanno distruggendo, e così come hanno vissuto e pervaso tutte le istituzioni, la classe politica. La magistratura, nei suoi organi superiori, ha dimostrato di essere corrotta al suo interno.
    Ormai il cancro sta entrando in metastasi anche negli organi di governo della magistratura. Mancino mente Non è difficile, se pensiamo che a vice presidente del Csm, quello che dovrebbe essere l'organo di autogoverno della magistratura, c'è una persona indegna, indegna!, come Mancino! Una persona che mente! Mente spudoratamente dicendo di non avere incontrato Paolo Borsellino il primo luglio del 1992, quando sicuramente a Paolo Borsellino venne prospettata quella ignobile, scellerata trattativa tra lo Stato e la criminalità organizzata per cui Paolo Borsellino è stato ucciso. Perché Paolo non può aver fatto che mettersi di traverso rispetto a questa trattativa, questo venire a patti con la criminalità che combatteva, con chi poco più di un mese prima aveva ucciso quello che era veramente suo fratello, Giovanni Falcone. Paolo non può che essere rimasto così sdegnato da opporsi a questa trattativa e a quel punto andava eliminato, e in fretta.
    Tant'è vero che il telecomando della strage di via D'Amelio fu premuto. Queste cose non sono potute arrivare al dibattimento perché tutti i processi sono stati bloccati.
    Genchi ha dimostrato che quel telecomando era nel castello Utveggio, dove c'era un centro del Sisde, i servizi segreti italiani, è da lì che è arrivato il comando che ha provocato la strage.
    Ecco perché Genchi deve essere ucciso anche lui. Hanno ucciso Paolo Borsellino, hanno ucciso Giovanni Falcone e adesso uccidono anche Genchi, De Magistris, tutti i giudici che cercano di arrivare alla verità.
    Così qualunque giudice che arriva a toccare i fili scoperti muore, non si può arrivare a quel punto perché oggi gli equilibri che reggono questa seconda repubblica sono basati sui ricatti incrociati che si fondando sull'agenda rossa.
    Un'agenda rossa sottratta dalla macchina ancora in fiamme di Paolo Borsellino, in cui queste trattative, queste rivelazioni che in quei giorni gli stavano facendo pentiti come Gaspare Mutolo, come Leonardo Messina erano sicuramente annotate. Quell'agenda doveva sparire, è questo uno dei motivi della strage. Quell'agenda doveva sparire, su quell'agenda io credo che si basano buona parte dei ricatti incrociati su cui si fonda questa seconda repubblica.
    E allora Mancino non può venirmi a dire che non ricorda di aver incontrato Paolo Borsellino! Non può soprattutto adoperare quel linguaggio indegno che adopera. Dice: "Io non posso ricordare se fra gli altri giudici c'era anche Paolo Borsellino, che non conoscevo fisicamente". Ma Mancino non hai visto chi era quel giudice vestito con la sua toga che trasportava la bara di Falcone? Non l'hai visto? Non ti interessavano quelle immagini? Eri ministro dell'interno e non ti interessava che cosa stava succedendo in Italia in quei giorni?
    Non ti interessava, a fronte di quell'agenda che ho mostrato e nella quale c'è scritto: "ore 19.30 Mancino" scritto di pugno autografo da Paolo? Lui ha mostrato un calendarietto in cui non c'era scritto niente, l'ha mostrato semplicemente e c'erano tre frasi con gli incontri della settimana.
    E' questo quello che fanno i nostri ministri, oltre che cercare di accordarsi con la criminalità organizzata. E' per questo che è stato ucciso mio fratello: perché mio fratello si è messo di traverso rispetto a questa trattativa, per questo doveva essere ucciso. Io chiedo, e non smetterò di chiederlo finché avrò vita, che sia fatta giustizia, che vengano cacciati dalle istituzioni quelle persone che sono complici di quello che è successo. Non che venga data l'impunità a chi dovrebbe essere sottoposto a processi e invece non può essere neanche indagato, intercettato, non si può fare nulla.
    Dobbiamo subire, stanno adottando la tecnica della frana, per cui ci hanno infilato in un'acqua che a poco a poco si riscalda e la gente non si accorge il punto a cui arriviamo.
    Attenzione! Attenti! Stiamo precipitando nel baratro e da questo baratro dobbiamo uscire perché lo dobbiamo ai nostri morti. Lo dobbiamo a Giovanni Falcone, a Paolo Borsellino, a Emanuela Loi, a questi che veramente sono eroi. Dobbiamo riappropriarci del nostro Paese, questo Paese è nostro, lo Stato siamo noi! Non queste persone che indegnamente occupano le istituzioni.
    Vi lascio con tre parole che un altro dei giudici che hanno tentato di uccidere ha detto, ed è quello che dobbiamo fare, l'unica cosa che ci resta da fare prima di cadere in un regime dal quale non ci potremo più districare: resistenza! Resistenza! Resistenza!"

  2. #2
    Sergente L'avatar di bradipo37
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    grazie Diregentes.
    sicuramente la stragrande maggioranza degli utenti non è a conoscenza di questo intervento,di queste parole...poichè giornali e tv si sono solo occupati di quell'eversivo di Di Pietro(!!!!),che ha "offeso" il Presidente della Repubblica...
    che fosse una manifestazione organizzata dai parenti delle vittime di Mafia penso non interessava a nessuno...
    W la disinformazione

  3. #3

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    Sinceramente io avrei dato spazio al discorso di Borsellino piuttosto che alle stupidaggini di Di Pietro.

  4. #4
    Sergente L'avatar di bradipo37
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    se Di Pietro dice stupidaggini.....ergo...i giornali e i telegiornali parlano di stupidaggini!ecco perchè dilaga la disinformazione e l'ignoranza su ciò che accade realmente.

    io credo che la parole di Di pietro non vadano chiosate come stupidaggini come tutti hanno voluto inculcarci nelle nostre menti.per giudicare delle parole,delle affermazioni bisogna conoscere l'intero discorso...i media dicono il titolo del libro e dicono che fa schifo,però non lo leggono proprio il libro...non sò se l'esempio rende l'idea...
    e questo si può estendere a qualsiasi argomento,dall'immigrazione alla sicurezza,dalla politica al calcio...la notizia,che sia in tv o su carta,deve sconvolgere,provocare,esser d'impatto...ecco perchè "Di pietro,l'antipolitico eversivo" fa effetto,fa notizia...di certo non fà notizia il perchè Di Pietro definisce dormiente il Presidente Napolitano ...qualcuno di voi sà o ha sentito il perchè??...credo nessuno,o cmq una netta minoranza!...tutti quanti sappiamo che oramai Di Pietro è il nemico da combattere,l'anarchico insurrezionalista...mentre nessuno sà che Napolitano pone la propria FIRMA su leggi ANTICOSTITUZIONALI(vedi intercettazioni,giustizia solo per citarne qualcuna...)scritte e approvate dal governo(manco dal parlamento)con l'immancabile voto di fiducia...

    tornando sul pezzo proposto da dirigentes...si cita Gioacchino Genchi...beh,in questi giorni giornali e tv hanno chiosato "Scandalo Genchi","vergogna Genchi","superarchivio Genchi"...bene...quello che dice di Genchi il buon Salvatore Borsellino,ve l'ha mai raccontato qualcuno prima d'ora,o piu semplicemente in questi giorni?...no,nessuno,perchè la verità è sempre scomoda...e il povero Genchi farà la fine di De Magistris,della Forleo,di Apicella...di certo non gli auguro la fine di Borsellino o Falcone...

  5. #5

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    Citazione Originariamente Scritto da Dirigentes Visualizza Messaggio
    Sinceramente io avrei dato spazio al discorso di Borsellino piuttosto che alle stupidaggini di Di Pietro.
    Quoto in pieno...non tanto perchè di pietro ha detto stupidaggini...quelle le dicono tutti politici..ma perchè vale molti di più parlare e ricordare una persona come Borsellino che non parlare di di pietro & co......tanto le stronzaggine se "ieri" l'ha detta di pietro...."oggi" la dice berlusconi "domani" la dice veltroni...
    SIAMO IL PASSO ROMANO E LO STESSO SALUTO SIAMO L'INNO ALLA VITA ECCO CIO' CHE è DOVUTO E TU CHE NIENTE PUOI FARE RESTA PURE NASCOSTO A SPIARE LE GESTA DI CHI VIVE DAVVERO

  6. #6
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    non cadiamo in polemiche politiche !.
    Grazie

  7. #7

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    ...non molto da dire...solo un grazie a persone come lui che lottano contro questo "sistema" italia

  8. #8

    Post La Storia Siamo Noi - Paolo Borsellino

    Volevo aprire questa nuova discussione perchè ieri sera (in seconda serata alle 23.30) su Rai Due c'è stato il programma "La Storia Siamo noi" dove l'argomento della notte era Paolo Borsellino e i suoi Angeli Custodi (La Scorta). Parto dal presupposto che mi viene rabbia vedere un progrmma cosi IMPORTANTE in seconda serata, mi chiedo perchè non farlo in prima serata? Dove ci sono più Italiani davanti alle televisioni e più "teste" che possano riflettere sull'accaduto!! Vergogna! Ieri sera mi sono venuti i brividi vedendo più di un'ora di programma,ha raccontato con notizie inedite e interviste inedite alla moglio di Paolo,come sono andati i fatti e come andava avanti la vita dei familiari dei ragazzi della Scorta. Vedendo quei documenti,quelle immagini viene una rabbia assurda. Perchè appunto non è stato fatto tutto quello che si poteva fare a favore di questi uomini (Falcone & Borsellino), lo Stato li ha lasciati marcire da soli. E hanno avuto la loro ricompensa. Ieri sera hanno fatto vedere il lavoro che svolgeva Paolo dopo la morte di Falcone, anche Lui con una sua considerazione verso un suo amico Magistrato "Ormai sono un Morto che Cammina", la sua consapevolezza che tra poco sarebbe toccato anche a Lui. La moglie raccontava che si è messo a lavorare 24h su 24h appunto come una corsa contro il tempo, quei maledetti 57 giorni prima della sua morte (57 giorni il tempo che è passato dalla morte di Falcone a quella di Borsellino). Ovviamente anche la scort sapeva di essere coninvolta,ragazzi agenti di Polizia di 21 anni, di 27, una ragazza anche, tutti consapevoli che ormai il loro destino era segnato, ma orgogliosi di continuare il loro lavoro al fianco di Paolo per quei 57 giorni, appunto erano i loro angeli. Paolo sapeva di questa cosa,infatti la moglie raccontava,che Lui faceva di tutto per farsi "beccare" da solo, nel senso che ogni giorno alla stessa ora di pomeriggio scendeva da SOLO per andare a comprare il giornale e le sigarette nell'intento che in quell'arco di tempo lo beccassero e lo uccidessero, era come se voleva dare un segnale alla mafia,cioè di ucciderlo da solo e salvare appunto le 5 vite della Scorta. Un Uomo con un coraggio ASSURDO! Purtroppo il suo "Piano" non è riuscito perchè il 19 Luglio 1992 viene ucciso con un esplosivo sotto casa della madre insieme a quei "angeli". Nel programma parlavano le madri,le sorelle,le mogli deella Scorta, raccontavano che loro non sapevano nulla del loro lavoro, solo che negli ultimi giorni (vicino al 19 Luglio) dicevano che erano strani a casa, il ragazzo di 21 anni,la sera non andava a dormire raccontava la madre,gli diceva di stare tranquilla era solo un pò pensieroso, la sorella di un'altro ragazzo diceva che nell'ultimo periodo suo fratello si faceva sentire più spesso chiamava tutti i giorni,diceva come state? Mi raccomando divertitevi sempre! Un comportamento insolito...bhè anche loro stavano capendo che i giorni stavano finendo. Che Coraggio! Mi sono venuti i Brividi vedendo i Funerali di Paolo a Palermo, la gente fuori in protesta come se Palermo si fosse svegliato aveva capito che qulcosa era andato storto, i cori "Fuori La Mafia dallo Stato", appena sono arrivate le massime cariche dello Stato si sono alti i cori "Assassini", questa è l'Italia che ci ritroviamo. Un Italia che ha lasciato morire due Uomini con un coraggio e una determinazione sul loro lavoro ben precisa. Tutti si chiedono il perchè? Forse stavano scoprendo troppo,Paolo era arrivato alla scoperta del rapporto tra Stato e Mafia, Paolo aveva scoperto alcuni mandanti Politici di alcune stragi, forse ha messo le mani doveva non doveva! Tutti sappiamo come è morto Paolo,perchè una macchina sotto casa della madre è esplosa! Paolo venti giorni prima dell'accaduto (visto che ogni domenica andava a casa della madre) aveva chiesto alla Questura di disporre la rimozione dei veicoli nella zona antistante l'abitazione della madre. Conclusione? la domanda era rimasta inevasa. Che VERGOGNAAA!! Poi per non parlare della sua Agenda Rossa che fina ha fatto? Ea scritto tutt là,tuttii suoi appunti,nell'attacco è sparita!! La moglie diceva nella trasmisisone: L'hanno fatta passare come una strage di Mafia, invece no dobbiamo capire che questa è una strage di Stato!! E bhè ha ragione! Falcone & Borsellino sono i più GRANDI UOMINI del Secolo Scorso, se oggi ci fosse gente con un terzo del coraggio e della determinazione di Loro, il problema GIUSTIZIA in Italia sarebbe marginale!

  9. #9
    Sergente L'avatar di drake 87
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    non trasmettono in prima serata perke sanno ke alla gente non importa,i ragazzi guardano il grande fratello e amici,se kiedi chi erano borsellino e falcone in poki lo sanno,e non gli importa saperlo

    tanto tempo fa la mafia era stata messa in ginocchio,dallo stato,o meglio dalla dittatura,pero il risultato e stato quello,far scappare la mafia,la soluzione e quella,dikiarargli guerra.ma nessuno lo fa perke o ha paura o sono coinvolti

  10. #10

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    Citazione Originariamente Scritto da drake 87 Visualizza Messaggio
    non trasmettono in prima serata perke sanno ke alla gente non importa,i ragazzi guardano il grande fratello e amici,se kiedi chi erano borsellino e falcone in poki lo sanno,e non gli importa saperlo

    tanto tempo fa la mafia era stata messa in ginocchio,dallo stato,o meglio dalla dittatura,pero il risultato e stato quello,far scappare la mafia,la soluzione e quella,dikiarargli guerra.ma nessuno lo fa perke o ha paura o sono coinvolti
    Hai perfettamente ragione...che vergogna,i nuovi ragazzi di oggi,peferiscono gli Show i reality,ma non preferiscono la Storia del loro Paese, e la storia di due Uomini come Falcone & Borsellino, e parla un ragazzo di 19 anni quindi un giovane anche io!

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