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Risultati da 21 a 30 di 4366

Discussione: Problemi economia nazionale - internazionale

  1. #21
    quantico
    Guest

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    In settimana il Ministro Calderoli, Ministro della Semplificazione Normativa (e poi parliamo di sprechi) aveva predisposto tagli per gli Enti culturali. Mai sia!
    La motivazione. "E' inaccettabile essere considerati un costo e non una risorsa".

    Ermes,
    la risposta la può trovare facilmente. Quali dovute precauzioni? La "classe dirigente" mangiava. E mangia tuttora.
    Spero che questo Paese non prenda più Expo, Olimpiadi e quanto altro. Per i Paesi sviluppati è una trampolino di lancio. Per noi è un ulteriore incentivo al "magna magna".

    Questa è fresca fresca. Ma resteranno inascoltate.

    -"Taci. Su le soglie | del bosco non odo | parole che dici | umane; ma odo | parole più nuove | che parlano gocciole e foglie | lontane. [...] E piove su i nostri vólti | silvani [...] | su i freschi pensieri | che l'anima schiude novella | su la favola bella | che ieri m'illuse, | che oggi t'illude, o Ermione.|"-
    Ultima modifica di quantico; 12-06-10 alle 20: 31

  2. #22
    Utenti Storici L'avatar di Ermesgdf
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    si sono d'accordo con lei quantico infatti nel messaggio tra le righe si capiva che alludevo a questo. Purtroppo il mangia mangia generale non finirà mai
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  3. #23

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    Sono d'accordo, la crisi è una crisi strutturale..."di sistema", ma qui in Italia stiamo facendo i conti con anni di sprechi e cattiva amministrazione. Ci stiamo confrontando con le Riforme mai realizzate, con la patologica coesistenza tra modello centralizzato e modello regionale e con un debito pubblico pazzesco che ha portato alla costruzione di un' Amministrazione pachidermica che presenta un bassissimo rapporto tra utilità e costi.
    Ora è giunto il momento di tagliare. Giusto, ma da dove si comincia? Ovviamente uno Stato governato da una classe politico-drigente responsabile inizierebbe a tagliare quei settori meno utili per la comunità e quindi eliminerebbe le province, ridurrebbe gli stipendi sopra una certa soglia, ridurrebbe il numero di parlamentari, ridurrebbe il numero scandaloso di auto blu e di indennità per ministri, viceministi e portaborse, approverebbe una benedetta riforma di Scuola ed Università diretta a valorizzare la qualità e la meritocrazia e ad abbattere i costi pazzeschi degli Atenei.
    Ovviamente tutto ciò non accadrà ed ecco che a tirare la cinghia sarà ancora una volta la gente e quindi tagli scriteriati a tutto ciò che è pubblico a prescindere dalla sua utilità! -10% alla difesa, meno 10% al comparto sicurezza, meno X% alla scuola e così via...e di vere riforme neanche l'ombra. Tra due anni saremo "punto e a capo", come un cassintegrato che preferisce non acquistare il pane e la pasta, pur di pagare la rata dell'auto e la camicia alla moda.

  4. #24

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    Nell'articolo proposto da Quantico ma anche nelle considerazioni di tutti quelli che hanno scritto su questa discussione è il taglio agli sprechi la cosa sulla quale sembra che tutti concordino... Che per prima salta agli occhi...
    La misura dalla quale ripartire...
    Sembra quindi paradossale che una necessità così evidente non venga adeguatamente e seriamente presa in considerazione là dove istituzionalmente si studiano piani e si prendono misure per combattere contro la crisi...

    L'Europa ha avuto nelle scorse settimane indicazioni precise dai mercati: Cambiate rotta!
    Come ha reagito?
    Nel modo peggiore... Investendo 750 miliardi di € nella difesa di un sistema che ha mostrato il proprio limite...
    Settecentocinquantamililiardi di euro per sostenere la "finanza"... Non l'economia... 750 miliardi per pagare le cambiali... I debiti...
    Ai 750 miliardi stanziati per tappare i buchi della finanza dovevano essere aggiunti altri 750 miliardi (minimo) per rilanciare le economie... E altri 750 miliardi di tagli sui costi del sistema... Che altrimenti continua a generare debito... Come si dice?
    -Se dopo aver scartato le cose impossibili, restano le cose improbabili: sono proprio quelle che ci indicano la soluzione-

    Quindi: 750 miliardi di spesa per pagare i debiti, 750 miliardi di investimento per rilanciare la produzione (di ricchezza) e 750 miliardi di risparmi (sugli sprechi? Forse... Ma se ciò non bastasse, ovviamente i risparmi andrebbero fatti su tutto).

    La misura d'intervento decisa (quella dei 750 miliardi per il salvataggio della finanza) è una misura europea e noi partecipiamo all'Europa nella misura del 8,4% come peso politico (voti nel Cosiglio d'Europa)... del 12% come popolazione sul totale (con 60 milioni di italiani)... E del10% circa, come percentuale del nostro PIL sul totale del PIL europeo (Unione Europea a 27 Stati)...

    Quindi ammesso che tutti gli Stati europei partecipassero (ma non è così perchè il Regno Unito ha chiaramente espresso il suo dissenso e la volontà di non partecipare al piano, mentre altri, come la Grecia, ma non solo lei, versano in una condizione di coma vigile, molto delicata) a noi toccherebbe una quota tra i sessanta e i settanta miliardi di euro, calcolata su quel 10% standard che misura il nostro peso in seno all'Unione (ecco spiegata empiricamente l'inadeguatezza della manovra aggiuntiva di Tremonti che è di " soli" 24 miliardi)... Del resto quelle sono state le indicazioni che ci sono arrivate fin dal primo momento dagli analisti (qualcuno è arrivato a fare ipotesi di cifre d'intervento che rasentano i 100/120 miliardi per l'Italia, considerando le defezioni e le impossibilità manifeste... Grecia, Ungheria ecc...).

    Cosa ci dobbiamo aspettare?
    Ecco, aspettiamoci di dover intervenire per la cifra che ci viene ascritta... Nessuno sembra voler pagare i "conti" degli altri (la fermezza e l'esempio della Germania in tal senso sono stati netti)... Quindi dovremo far fronte ai nostri sessanta, settanta miliardi... Senza scorciatoie e rigiri...
    Certo, potremmo sempre decidere se mantenere le nostre provincie e le auto blu, gli stipendi e pensioni d'oro ai soliti noti o difendere la sanità pubblica, la scuola ecc... Il fatto incontestabile è che quei soldi li dovremo tirar fuori noi in un modo o nell'altro...

    Però... Però tutto questo, come ho spiegato sopra, non basterà... La cifra di cui parliamo va raddoppiata se non triplicata, se vogliamo fare la nostra puntata sul tavolo dell'economia internazionale e continuare a giocare...Visto che non possiamo competere con la Cina e le altre economie emergenti nei settori ad alta intensità di lavoro non specializzato, dobbiamo investire verso quei settori caratterizzati dalla produzione di beni ad alto valore aggiunto ed elevata spesa in ricerca e sviluppo... Il processo non è facile ed ha alti costi sociali, ma rappresenta ciò non di meno un’esigenza imprescindibile per la sopravvivenza del tessuto produttivo italiano...

    La festa insomma è proprio finita...
    Piangere o litigare sul pagamento della "prima- trance-" di una cambiale che, nella migliore delle ipotesi, è dieci volte maggiore di quella rata che fa discutere, è un po' fare come gli struzzi... Che mettono la testa sotto terra per non vedere, per nascondersi davanti ad un pericolo che non vogliono proprio vedere...
    Ultima modifica di capt.sparrow; 13-06-10 alle 18: 29

  5. #25
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    adesso per la crisi si pensa di tassare le banche

    http://www.ilsole24ore.com/art/econo...?uuid=AYNGILzB
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  6. #26

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    http://www.youtube.com/watch?v=Z4pk0jq1IMg

    Un interessante filmato sull'origine di un debito pubblico che ha inquietanti analogie nei modi in cui si è generato e nella tempistica con il nostro...

  7. #27
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    Video interessante, con molte nanalogie come hai già detto........ ed il peggio deve ancora arrivare ..... sta ancora piovigginando, la tempesta vera e propria deve ancora arrivare. Speriamo di arrivare in tempo ad aprire gli ombrelli, sempre che bastino.

  8. #28
    quantico
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    La differenza tra noi e i Paesi Latinoamericani è che i loro Governi si sono almeno impegnati a ricercare le cause del Debito Pubblico che sta sopprimendo le loro economie, rendendole pubbliche. Noi invece, "noi" inteso come Paese Italia ma anche Paese UE, ricerchiamo le colpe nei Governi predecessori, nelle (fallite) riforme di mercato sacrificando i redditi (e consumi) dei singoli contribuenti e delle PMI.

    Non riesco a mettere a fuoco la situazione: sono le economie latinoamericane a fiorire o quelle europee a decadere? Le quotazioni dei Paesi emergenti in Borsa sono in continuo rialzo. Le piazze Europee invece...in continua speculazione finanziaria.
    Ultima modifica di quantico; 21-06-10 alle 14: 40

  9. #29

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    Gli analisti finanziari hanno reso noto che nel medio termine vedono molte ombre nel futuro economico/politico dell'Italia e per questo hanno ricominciato ad inserire il Paese tra i PIGS del debito sovrano che tornano quindi ad essere definiti PIIGS.
    Dal 2013 l'Italia viene considerata tra i paesi che presentano il più alto rischio di -default-...
    Ciò rappresenta l'anticamera di un aumento dei costi, in termini di interessi, che noi italiani dovremmo pagare per finanziare il nostro debito...
    Singolare appare la circostanza di questo annuncio in concomitanza del raggiungimento ieri, da parte dell'Euro, di quota 1,31 contro il Dollaro...
    Certo è che comunque stiano le cose veniamo sempre presentati come un paese estremamente debole e vulnerabile...
    La BCE nei giorni scorsi aveva ammonito i paesi "fragili" dell'area Euro, dicendo che i piani di austerità e l'eventuale ripresa economica sono circostanze che da sole non bastano a risolvere i guai.
    Le opzioni aggiuntive proposte e poste sul tavolo indicano l'aumento delle tasse, un ulteriore taglio dei servizi e il rinvio degli investimenti pubblici, oltre alla minaccia di applicare severe sanzioni politiche e finanziarie per chi violasse i tetti stabiliti del deficit e del debito...
    Uomo (Governo) avvisato... Mezzo salvato...
    O no?

  10. #30
    Maresciallo L'avatar di Price89
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    E' vero che il denaro viene creato attraverso il debito?
    Combattere una classe dirigente arrogante, corrotta ed antinazionale è un sacro dovere di ogni cittadino devoto.

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