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Discussione: Problemi economia nazionale - internazionale

  1. #11

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    Definirla incompetenza potrebbe sembrare un eufemismo ma sicuamente non saremmo molto lontani dalla verità... Incompetenza della politica in primis che si è fidata e si è approfittata troppo degli economisti e del mercato...
    L' economia è la scienza che amministra e distribuisce tutto... Le risorse, i prodotti, il consumo, in questo senso i politici si sono sentiti spesso e intimamente degli economisti e gli economisti si sono sentiti nel loro piccolo grandi politici... Finendo gli uni e gli altri per perdere di vista le loro reli missioni.
    Lasciare al mercato la massima autonomia è scolasticamente esatto... Solo che spesso è anche molto doloroso... Non è cosa che i politici occidentali, legati al consenso popolare, possono permettersi...
    La politica, i politici, invece in questi anni hanno cercato solo il modo di finanziare un debito che è cresciuto in maniera direttamente proporzionale al consenso di cui avevano bisogno per rimanere in sella...
    Chi ha finanziato il loro debito, il debito degli Stati?... La spesa corrente... Le banche!
    E' così successo che anno dopo anno, l'attivo delle banche (il totale dei prestiti erogati, delle partecipazioni e dei titoli) è gonfiato, gonfiato a dismisura, fino a diventare il doppio... In alcuni casi (in qualche Stato dell'occidente) il triplo del PIL... Ecco come le banche sono diventate più grandi, più grosse economicamente, degli Stati.
    Quando la crisi del mercato finanziario, il quale per ragioni fisiologiche (strutturali... In quanto ad un certo punto non si sono più trovati materialmente gli acquirenti) non poteva durare in eterno nel finanziare i debiti con altri debiti, è sfociata nel crack di Lehman Brothers, gli Stati non hanno avuto altra scelta che quella di salvare le banche, per tentare di salvare le proprie economie dal disastro... E provate ad immaginare chi ha finanziato gli Stati in questo salvataggio?... In parte le stesse banche... Visto che in questa girandola di salvataggi, il debito pubblico degli Stati ha iniziato a crescere in modo vertiginoso, quelli si sono trovati nella necessità di emettere titoli... E quei titoli sono stati comprati dalle banche... Questo è il vero nodo scorsoio che stringe le economie occidentali in un vortice di salvataggi e finanziamenti incrociati...
    Non si capisce più chi finanzia chi e chi salva chi, l'eventuale insolvenza dell'uno, rischia di tradursi in seri problemi per tutti gli altri.
    In parole semplici i debiti invece di diminuire sono esplosi...E alla pentola greca è saltato il coperchio... Questo è il motivo reale, vero, inconfutabile, per il quale noi in Italia necessitiamo all'improvviso di una manovra finanziaria aggiuntiva...
    La cifra sussurrata all'inizio dai politici, quasi tra i denti è stata di 20 miliardi di €... Oggi sembra che quelli non siano più sufficienti e si indica un'altra cifra, forse 30 miliardi di €... Il mercato ( sa quantico... Quello a cui fa riferimento il suo professore di microeconomia) fin dall'inizio aveva indicato una cifra che sta tra gli 80 e 100 miliardi...
    E' come se ci avessero detto: Togliete per il momento 100 miliardi dalle spese correnti dello Stato, se volete essere credibili...
    Siamo sul 20%, 25% dell'intero bilancio...
    Queste sono le indicazioni del mercato...
    Crede che gli Onerevoli, possano permettersi di seguirle?... Visto poi che per dare un segnale alla nazione sembra abbiano intenzione di ridursi solo di un 5% i loro emolumenti in busta... Io penso proprio di no!
    Comunque questi sono i fatti e i numeri (per il momento) di quella crisi che sembrava declinasse...
    Ultima modifica di capt.sparrow; 25-05-10 alle 10: 39

  2. #12
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    Daccordissimo.
    La crisi del 1929 è stata dovuta proprio dall'eccessivo liberismo.
    Aveva segnato la fine del liberalismo ottocentesco di Adam Smth.
    Quella recente, a distanza di anni ricalca un po' la fattispecie.
    Lasciare " il mercato" a se stesso è stata in passato una pessima idea, e lo è, i fatti lo dimostrano, ancora oggi.
    Gli stati devono rigidamente vigilare con appositi organi di controllo.
    Se no siamo in mano ai pescecani che si sbranano e ci sbranano.

  3. #13

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    Chiaramente nessuno ha la ricetta magica per risolvere il problema...
    E d'altronde ogni tentativo di impostare una qualche reazione alla spirale degli eventi che stanno trascinando il sistema sempre più a fondo è, oltre che dolorosissima... Molto incerta.
    Partiamo da quello che abbiamo visto essere agito nei confronti della Grecia...
    L'Europa e il FMI ( Fondo Monetario Internazionale) hanno concesso un prestito alla Grecia, in pratica per consentire a questa di ricomprare sul mercato una trance di titoli del suo debito, in quanto le nuove emissioni di quello Stato, giudicate poco attraenti dal mercato ( poco sicure, poco remunerative rispetto al rischio, o comunque meno interessanti di altre) non avevano permesso di reperire la liquidità necessaria per l'operazione....
    In cambio del prestito alla Grecia sono state chieste delle misure, chiamiamole" garanzie patrimoniali", che di fatto distruggeranno l'economia greca, la quale si troverà senza capitali per finanziare il proprio sviluppo e distruggerà anche lo stato sociale greco che si ritroverà senza mezzi per far fronte alle politiche d'intervento...
    Mi tornano alla mente le dichiarazioni di Kirchner (il presidente dell'Argentina che prese la decisione di scontrarsi con il FMI) il quale nel momento del default dei bond argentini dichiarò:
    "Noi non seguiremo le ricette del FMI ma faremo quello che va bene per il popolo argentino.”
    Il fatto è che le ricette del FMI e della BCE... Della Federal Reserve, come di qualsiasi altro ente monetario tendono sempre ed essenzialmente a tutelare gli investitori (la cosa vale per la Grecia come per qualsiasi altro membro del club) ... Le banche che hanno prestato i soldi... Gli Enti monetari, non fanno piani di salvataggio che prendono in considerazione gli interessi del debitore... A tutti gli Enti, dopo aver fatto guadagni enormi con la gestione dei debiti, interessa solo il poter rientrare del loro capitale...
    L'Argentina qualche anno fa, messa in ginocchio dal pagamento degli interessi, strozzata dai piani del FMI, si ribellò... Abbandonò la politica del debito... Si rifiutò di negoziare una nuova ristrutturazione del debito e decise di giocarsi la reputazione di buon debitore... Risolse i propri problemi di liquidità smettendo di pagare...
    Certo non ha risolto tutti i suoi problemi, ma è passata da un'inflazione interna con punte del 500% annuo, negli anni 80/90 ad una inflazione del 40% annuo quest'anno...
    Un esempio?... Chi sa?... Forse...
    Bernard Shaw diceva che chi insegna ad un pappagallo le parole: -domanda, offerta- ottiene un economista.
    Oggi agli italiani viene chiesto sostanzialmente un sacrificio... Un taglio della spesa corrente dello Stato di 30 miliardi di € (più o meno)... Soldi risparmiati che non andranno a finanziare lo sviluppo, le imprese, la ricerca, l'istruzione, l'economia... Ma serviranno per pagare gli interessi sul nostro debito... Serviranno cioè per meglio garantire i nostri creditori... I quali, per altro, ci stanno chiedendo già ulteriori nuovi tagli... Nuove garanzie...
    Il meccanismo è semplice: Se quelli chiedono 100 e noi diamo 50, la differenza non è un guadagno, un buon affare per noi che da bravi risparmiamo la metà, perchè la differenza, il mercato la recupererà in termini di tasso d'interesse... La recupererà pretendendo un rialzo dei tassi d'interesse, quelli che paghiamo sui nostri titoli (una sorta di cambiali che lo strozzino ci rinnova alla scadenza del nostro debito)... Così ciò che non tagliamo dalle spese, in un modo o nell'altro finisce per non poter esser di fatto impiegabile in investimenti...
    Il nostro debito è enorme (più del 60% è detenuto in portafogli stranieri) e per poterlo rifinanziare dobbiamo offrire condizioni ottimali... Migliori degli altri... In questo momento gli investitori ( le banche) si stanno guardando in giro e stanno facendo le loro valutazioni, cercano di investire dove hanno maggiori guadagni e maggiori garanzie (alcuni chiamano questo: speculazione)... Ma voi, se foste investitori, cosa fareste? ...
    Intanto paesi come il Regno Unito hanno fatto sapere di non potersi più permettere le missioni militari internazionali... Di non poter più spendere soldi in guerre, ma ciò non per ragioni ideologiche o politiche... Per differenti vedute con gli alleati... Semplicemente perchè i soldi non ci sono più...
    Ultima modifica di capt.sparrow; 25-05-10 alle 15: 08

  4. #14
    quantico
    Guest

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    Citazione Originariamente Scritto da capt.sparrow Visualizza Messaggio
    Mi tornano alla mente le dichiarazioni di Kirchner (il presidente dell'Argentina che prese la decisione di scontrarsi con il FMI) il quale nel momento del default dei bond argentini dichiarò: "Noi non seguiremo le ricette del FMI ma faremo quello che va bene per il popolo argentino"
    Il fatto è che le ricette del FMI e della BCE... Della Federal Reserve, come di qualsiasi altro ente monetario tendono sempre ed essenzialmente a tutelare gli investitori (la cosa vale per la Grecia come per qualsiasi altro membro del club) ... [...] L'Argentina qualche anno fa, messa in ginocchio dal pagamento degli interessi, strozzata dai piani del FMI, si ribellò... Abbandonò la politica del debito... Si rifiutò di negoziare una nuova ristrutturazione del debito e decise di giocarsi la reputazione di buon debitore... Risolse i propri problemi di liquidità smettendo di pagare...
    Certo non ha risolto tutti i suoi problemi, ma è passata da un'inflazione interna con punte del 500% annuo, negli anni 80/90 ad una inflazione del 40% annuo quest'anno...
    Un esempio?... Chi sa?... Forse...
    Capt. Sparrow,
    troppo facile così. Risolvere i problemi smettendo di pagare. Sarebbero capaci tutti. Come sarebbero capaci tutti a ricevere i fondi del FMI, "speculare" sulla crescita di mercato o l'espansione del commercio internazionale (con gli aspetti positivi e negativi relativi) per poi, quando si è sul tracollo, salvare il salvabile. Argentina docet. Grecia ex post?

    Sono d'accordo che le politiche del FMI, della Banca Mondiale ancorate ancora agli Accordi di Bretton-Woods siano discutibili (le prime) e antiquati (gli ultimi), ma che siano da demonizzare...forse è esagerato. I tempi cambiano. I mercati cambiano. Siamo passati da crisi petrolifere a crisi di mercato a crisi di sistema.
    Che siano da rivedere i principi con cui è nato un unico mercato internazionale? Un puzzle troppo grande per essere completato. Che siano da rivedere i principi che hanno permesso la nascita della N.A.F.T.A e finte copie?
    Ecco...lo vedrei come un buon punto di partenza. Anche se metterei in primis un ritorno alla morale e all'etica, o almeno un esame di coscienza...traguardi irrangiubili.
    Mi accontenterei di un primo passo.

    D'altronde..l'attuale classe dirigente, e quella futura (la mia, spero) non è cresciuta e sta crescendo con questo modello?

    I'am not a destroyer of companies. I am a liberator of them! The point is, ladies and gentleman, that greed, for lack of a better word, is good. Greed is right, greed works. Greed clarifies, cuts through, and captures the essence of the evolutionary spirit. Greed, in all of its forms; greed for life, for money, for love, knowledge has marked the upward surge of mankind. And greed, you mark my words, will not only save Teldar Paper, but that other malfunctioning corporation called the USA. (Gordon Gekko, Wall Street)
    Ultima modifica di quantico; 26-05-10 alle 08: 51

  5. #15

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    Quantico,

    questa di Mr. Gekko la trovo migliore:

    -I create nothing. I own. We make the rules, pal. The news, war, peace, famine, upheaval, the price per paper clip. We pick that rabbit out of the hat while everybody sits out there wondering how the hell we did it. Now you're not naive enough to think we're living in a democracy, are you buddy? It's the free market. And you're a part of it. You've got that killer instinct-
    [...Io non creo niente. Io posseggo. Noi facciamo le regole... Le notizie, le guerre, la pace, le carestie, le sommosse, il prezzo di una spilla. Tiriamo fuori conigli dal cilindro mentre gli altri, seduti, si domandano come accidenti abbiamo fatto. Non sarai tanto ingenuo da credere che noi viviamo in una democrazia, vero, Buddy? È il libero mercato, e tu ne fai parte, hai quell'istinto del killer…]

    Con un sola osservazione: Spesso la realtà supera la fantasia...

    Poi, non pensi che mi sia permesso di suggerire la strada argentina... Ho solo segnalata una delle tante possibili opzioni del mercato...
    Un'altra... Quella denunciata contro di noi dai greci, accusati di aver truccato i loro conti, è quella relativa agli artifizi contabili dell'Italia che riporta sistematicamente a nuovo intere poste del suo bilancio, addebitandole all'esercizio successivo...
    Ognuno fa insomma quello che può...
    La recente manovra "bluff" italiana del resto dovrebbe averle fatto capire molte cose...
    Come ad esempio sia possibile contabilizzare (se chi controlla i conti fa finta di distrarsi) una tot cifra, proveniente dal recupero sull'evasione fiscale, iscrivendola a gettito, dimenticandosi i quattro gradi di giudizio pendenti sulle ipotetiche future verifiche...

  6. #16

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    Sempre a proposito di manovre...
    Ora cher anche la Germania ha annunciato la sua manovra lacrime e sangue, 80 miliardi di € di tagli alle spese dello Stato in tre anni, dopo gli annunci di analoghe iniziative in Francia ed Inghilterra, si fa sempre più probabile un "ritocco" dei conti italiani verso la fine dell'anno... Del resto qualcuno aveva accennato al fatto che occorressero 60 miliardi pure qui da noi...
    Insomma, dopo le ferie, verosimilmente, c'è da aspettarsi un nuovo appello a quell'austerità così difficile da far digerire al Popolo...
    Certo che la storia, con i suoi corsi e ricors è veramente singolare...
    E forse qualcuno da qualche parte, prima o poi dirà ancora:
    ...-S'ils n'ont plus de pain, qu'ils mangent de la brioche!-

  7. #17
    Utenti Storici L'avatar di Ermesgdf
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    e intanto anche a livello europeo è stata respinta l'ipotesi di eliminazione degli enti locali, in questo modo non si supera la crisi http://finanza.repubblica.it/News_De...LB&codnews=651
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  8. #18
    quantico
    Guest

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    I (possibili) ritocchi alla manovra "Tremonti" dovrebbero far capire l'inadeguatezza del primo intervento redistributivo che il Governo ha adottato, o sta adottando, o dovrà adottare. Non si sa.
    Tuttavia, cosa succede?
    C'è ancora chi sostiene che i conti siano in ordine.
    C'è chi invidia il debito pubblico spagnolo quando l'intera penisola iberica (Spagna e Portogallo) rasenta la stagnazione economica. Anzi, è immersa.
    C'è chi si vanta dello Scudo Fiscale, intervento che ha permesso il ritorno in Patria ( o a Roma? ) di Capitali pari a 104 Miliardi di Euro.( 11 Finanziarie circa, rispetto al valore della Finanziaria 2009 di 8.9 Miliardi di Euro circa).
    C'è chi si lamenta per il federalismo (fiscale) promesso e mai approvato.

    Ma la parole d'ordine è una: AUSTERITY. Ma di fatti.
    Ultima modifica di quantico; 11-06-10 alle 15: 21

  9. #19

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    Austerity:
    La Pubblica Amministrazione in Italia costa quattro punti percentuali di PIL in più rispetto a quella tedesca... Il 10,9% da noi, il 6,9% in Germania...
    Se la spesa della nostra pubblica amministrazione fosse pari a quella tedesca, in rapporto al PIL (PPA), potremmo risparmiare circa 70 miliardi di euro ogni anno... ( Anche più di 90 miliardi di €, se la proporzione la facciamo calcolando PIL Nominale)
    E quello della PA in Italia non è l'unico costo alle stelle, basta pensare alla marea di enti inutili che gravano direttamente sulle spalle dei cittadini... In Toscana sono stati individuati alcuni Consorzi di Bonifica del territorio, composti dal solo CdA (Consiglio di Amministrazione) i cui consiglieri si riuniscono una volta l'anno e che tra gettone di presenza ed altri benefit, raggiungono compensi superiori ai 100.000 € l'anno, compensi che bonificano, prosciugano (quello si) il bilancio dell Ente... Finanziato direttamente dai cittadini con il pagamento di un balzello notificato loro annualmente a mezzo di una cartella esattoriale...
    Mentre gli appelli al contributo di tutti, per superare la crisi, continuano e continuano, sempre più incalzanti... Sempre più accorati...

  10. #20
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    condivido questo problema che hai portato alla luce capitano, infatti proprio sugli enti inutili c'è da dire anche un'altra cosa. La vecchia classe dirigente ha istituito enti inutili che non dovevano essere fatti, però per i soliti interessi politici iniziavano a comparire come funghi. Adesso che l'UE ci mette alle strette ci rendiamo conto che è stato uno sbaglio, però perchè non si sono prese le dovute precauzioni prima di farli questi enti al posto di accumulare spese inutili? Così ci ritroviamo di nuovo a far aumentare il tasso di disoccupazione e la ruota dell'economia non parte. La situazione sta diventando ingestibile perchè io sono d'accordo con Tremonti quando dice che bisogna eliminare questi enti ma a quella gente che è stata assunta e non ha nessuna colpa che cosa li si dice, ci siamo sbagliati?
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