Originariamente Scritto da
adeinos
Un mio amico, un appuntato capo dei carramba delle mie parti, mi ha detto un paio di giorni fa che è una fortuna che loro non facciano più traduzioni e che siano state date a noi , diceva che riteneva quel servizio molto rognoso: in questo senso probabilmente.
Ad ogni modo condivido quanto detto da ale66 , il nostro miglior servizio risulta per loro il peggiore.
L'idea che può avere gente che lavora in divisa è quella del rispetto per il lavoro altrui, come anche confermato da elite, ma qui forse non c'entra neanche il fatto di lavorare in divisa ma è questione di educazione, un lavoro quando viene portato avanti con decoro è sempre apprezzabile.
L'opinione di chi bene o male entra in contatto con noi , anche se per vie traverse o di sfuggita, sezioni di pg o quando si porta qualcuno in matricola o quando ci si trova assieme nelle saltuarie occasioni in cui siamo impiegati nell'o.p. , può essere diversa da quella della gente comune, certamente chi lavora al servizio della legge, anche se con altri compiti può formarsi un giudizio più completo del solito pregiudizio.
Un mio collega un giorno mi ha raccontato un episodio che è capitato alla moglie: una dottore visitandola aveva chiesto che lavoro facesse il marito, lei ha riferito quel che faceva e la risposta del dottore è stata " ah la guardiacarcere"...
Alla visita successiva si è presentato anche il collega che con molta gentilezza e cortesia ha spiegato che è poco più di un secolo che non si utilizza più quel nome e che era la stessa cosa che se parlando alla moglie (del dottore) avesse detto che lui facesse il macellaio.
Il dottore , mi ha riferito il collega, si è preoccupato di scusarsi a tutte le visite successive.
Questo è un episodio che spiega l'ottica con cui è visto il nostro mestiere alpacinn, del resto l'ho scritto in tanti thread, sono fiero di indossare questa uniforme ma non vado certo a dire ai colleghi che stanno entrando nel mondo della penitenziaria che facendo questo mestiere si acquisce prestigio sociale.
Un sindacato , di cui non faccio il nome per regolamento del forum, tempo fa aveva messo in evidenza come coloro che gestiscono le pubbliche relazioni della penitenziaria con i mezzi d'informazione non sono persone che fanno parte (o hanno fatto parte) del corpo, sono dei civili con specializzazioni lavorative che con noi c'entrano proprio nulla. Questo spiega tantissime cose, anche se non metto in dubbio la professionalità di quelle persone sia chiaro.
Ovviamente chi lavora con noi, saltuariamente o di sfuggita, ha un'altra opinione meno fondata su preconcetti o stereotipi, però ripeto che nonostante i giudizi già prestampati che qualcuno può avere sono fiero di quel che faccio durante il mio turno di servizio come di quel che fanno i miei colleghi.
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