Se i fatti sono andati così avreste dovuto presentare ricorso, non solo avreste vinto, avreste anche fatto fare una mera figura a quei poco competenti tutori dell'ordine urbano.
Ora vi racconto la mia esperienza, anche per me negativa.
Ero di servizio in provincia di BS, in libera uscita con la mia macchina, tornando in base con 3 amici, notavo una vettura che mi veniva frontalmente segnalandomi pericolo con gli abbaglianti. Per come mi hanno insegnato a scuola guida, alla segnalazione si risponde con segnalazione per far capire di aver visto. Al che dopo una curva a 50 mt c'erano dei vigili con l'autovelox "NASCOSTI DIETRO UN CAMION" (la legge vieta al funzionario di non essere visibile). Mi segnalano di fermarmi e io accosto.
Il più anziano dei 2 mi chiede i documenti, io presento anche il tesserino, vedendoci giovani avrà pensato fossimo anche sprovveduti, comincia a sbraitare dicendoci che noi abbiamo segnalato alle altre auto che c'era l'autovelox!!!
Al che prende i miei dati e li scrive su un foglio di carta (non modulo ma foglio di quaderno) dicendo che avrebbe mandato il verbale direttamente in caserma.
Io rimango sbigottito e scendo dalla macchina, cercando di capire quali procedure stessero adottando, visto che non mi era stato riconosciuto ufficialmente alcun illecito. Senza darmi spiegazioni mi minacciano di chiamare i carabinieri, al che prendo il telefonino, faccio la foto dell'autovelox nascosto dietro il camion (per far capire che non avrei mai potuto vederlo) e chiamo i carabinieri del mio comando. Il vigile più giovane si avvicina dicendomi che dovevo cancellare la foto per violazione della privacy (ma quando mai) al che cerca di sfilarmi il cellulare di mano, strattonandome e dandomi infine una spinta. Di tutta risposta gli arriva un ceffone che credo lo stia sentendo ancora oggi... I miei colleghi scendono dall'auto e bloccano l'altro vigile che voleva mettermi le mani addosso.
Arrivano i CC del mio comando e vedendo la situazione ci bloccano tutti e chiedono spiegazioni.
Edito poiché non "compresa" da alcuni utenti o evidentemente mal espressa dal sottoscritto: All'intervento della pattuglia dell'Arma è seguita una relazione di servizio ed una segnalazione al comando della polizia municipale competente. La sanzione disciplinare o di corpo è un provvedimeto che esula dal procedimento penale. Gli operatori sono incorsi in una sanzione disciplinare dovuta alla segnalazione da parte degli operatori dell'arma. Non vi era procedibilità d'ufficio per il precedente accaduto ma solo querela di parte, querela che seppur consigliata vivamente dal mio comando (comando all'epoca dei fatti dell'Aeronautica militare) non ho mai sporto per la motivazione che già avevo espresso: a 20 anni e con l'aspirazione di far parte delle forze dell'ordine (aspirazione che oggi ha trovato soddisfazione) era inconcepibile intentare denuncia verso due operatori, adulti e padri di famiglia.
Di qui una mia riflessione personale:
Il caso isolato sicuramente non delinea l'intero corpo della polizia municipale. Non posso generalizzare... Se com'era scitto in passato lasciava intendere il contrario, porgo le mie scuse. Ma credo che sia fattore comune l'esiguità di una formazione, sia essa professionale che caratteriale, tale da essere più idonea all'impiego oggi sempre più impegnativo e prossimo alla collettività.
NOTA BENE: Il mio intervento non è millantatore né tantomeno tende a screditare un "corpo" ed a generalizzarne gli operanti... descriveva una personale esperienza che ho condiviso con gli altri utenti. Su questo forum non si discute di politica né la si fà... dover porre attenzione al narrare una personale esperienza per non incorrere nell'indignazione altrui è sicuramente una questione di sensibilità morale ma non costituisce di per sè un divieto.
Con la presente, porgo nuovamente le mie formali scuse a chi ha avuto rimostranze nei confronti del presente messaggio.
Criope
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