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Discussione: Soccorso alpino e speleologico

  1. #21

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    In Piemonte e Valle D'Aosta velivoli, piloti e verricellisti sono tutti di un'azienda privata (l' Airgreen) che hanno in appalto il servizio di elisoccorso.

    Il fatto che non facciano corsi per diventare alpinisti ma solo la parte avanzata di soccorso in montagna a me invece sembra molto sensata, chi va in montagna sa che l'esperienza è fondamentale, pensare di fare un corso ed essere in grado di andare a soccorrere altri alpinisti probabilmente molto più esperto di chi ha appena iniziato mi sembra pura fantascienza, tanto che si chiede un curriculum alpinistico di almeno due anni, come mi sembra insensato arrivare a frequentare la montagna solo per entrare nel SA. Detto cio il CNSAS fa parte del CAI, ed è proprio l'associazione madre che organizza i corsi di base, poi chi vorrà potrà proseguire con quelli del SA, quindi in realtà i corsi per arrivare a far parte del CNSAS partendo da zero ci sono eccome.
    BARCOLLO MA NON MOLLO

  2. #22
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    Bisogna distinguere...

    I TE (Tecnici di Elisoccorso) sono un'élite del CNSAS, tant'è che fra di essi operano anche molte guide alpine.
    Entrare in quella élite non è cosa affatto facile, nè breve; però il percorso formativo parte dalle scuole di alpinismo del CAI e, quando si è maturata una certa esperienza, prosegue necessariamente nell'ambito del CNSAS, all'interno del quale si devono superare una serie di selezioni e di corsi specifici.

    I TE non vanno confusi con il personale tecnico dell'elicottero, che a bordo svolge funzioni di assistenza al pilota e/o di operatore al verricello.

    Al personale sanitario invece si chiede una generica attitudine a muoversi su terreni mediamente impervi e, se ritenuti idonei, vengono poi ulteriormente addestrati alle tecniche di progressione in montagna, quelle necessarie e sufficienti a potersi districare in ambienti ostili non estremi, essendo comunque assistiti da un TE.

    In tal senso la funzione del TE, contrariamente a quanto si crede, non è primariamente quella di prestare soccorso, bensì quella di garantire la sicurezza del personale sanitario quando esso è sbarcato in ambiente ostile.
    Il TE agisce come soccorritore soltanto in ambiente estremo (parete, crepaccio, ...) laddove al medico non può essere garantita la necessaria sicurezza, nè gli è possibile effettuare alcuna manovra sul paziente. In quella situazione egli provvede a recuperare il paziente/pericolante e a portarlo al medico in luogo idoneo al suo intervento.

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