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Discussione: Caso Islanda

  1. #11
    Tenente L'avatar di joys
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    Citazione Originariamente Scritto da Hola Visualizza Messaggio
    no il concetto che voleva esprimere Cittadino credo sia questo " Il non parlare bene inglese significa non rimanere invischiati in speculazioni finanziare mondiali, non trattare dei paccheti azionari tipici del capitalismo anglosassone.." in effetti solo la unicredit è rimasta un po' scoperta per la storia dei titoli immobiliari americani..perchè è una banca molto internazionalizzata..gli altri gruppi italiani invece hanno retto bene il colpo..ora però sarebbe il caso che sciogliessero un pochino le briglie...
    si, lo so, quella su draghi era solo una provocazione comunque non dimentichiamoci che anche in italia sono stati spesi 40 miliardi di euro per il salvataggio delle banche. è vero che rispetto agli altri paesi sono spiccioli, ma a noi la crisi finanziara più che sulle banche, ci ha colpiti sul cosiddetto "capital flight". dall'inizio della crisi sono spariti dall'italia circa il 57% degli investimenti esteri.

  2. #12
    Maresciallo
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    Citazione Originariamente Scritto da quantico Visualizza Messaggio
    Il vantaggio delle Banche italiane è che sono solide seriamente e la Banca d'Italia vigila in linea con principi sani e prudenti. Inoltre, ad esempio, le concessioni di mutui avvengono SOLO a seguito di un'istruttoria di fido molto rigida, garantita generalmente da ipoteche di primo grado e con un'erogazione del debito pari all'80% del capitale in acquisto.

    Al contrario di altri sistemi bancari (USA e Spagna in primis) dove l'erogazione arriva anche al 110% (comprensiva di interessi) e priva di garanzie. Ah le speculazioni immobiliari...
    Questo è anche additato però come uno dei problemi che non fanno crescere molte imprese italiane.. La difficoltà di reperire credito (e in questo caso di dare capitali da parte delle banche) è un bel problema per il nostro sistema economico. Se lo si vede solo dal punto di vista della crisi si, ci ha aiutato. Ma alla lunga mentre gli altri riprenderanno a crescere in maniera sostenuta noi andremo avanti al minimo. Per cui vederla solo da un punto di vista è una lettura miope a mio avviso.

  3. #13
    Maresciallo
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    Citazione Originariamente Scritto da Hola Visualizza Messaggio
    no il concetto che voleva esprimere Cittadino credo sia questo " Il non parlare bene inglese significa non rimanere invischiati in speculazioni finanziare mondiali, non trattare dei paccheti azionari tipici del capitalismo anglosassone.."
    Esatto! E' una battuta che ho sentito da bancari e banchieri.
    Comunque, sotto sotto, da una parte la tradizione e l'autonomia delle banche italiane, dall'altra la scarsa predisposizine per le lingue straniere dell'italiano medio, ha contribuito ad un certo effetto di separazione.

  4. #14
    quantico
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    Citazione Originariamente Scritto da JuliaAlpin Visualizza Messaggio
    Questo è anche additato però come uno dei problemi che non fanno crescere molte imprese italiane.. La difficoltà di reperire credito (e in questo caso di dare capitali da parte delle banche) è un bel problema per il nostro sistema economico.
    D'accordissimo, anche perchè il problema di credito lo vivo in famiglia e lo vivono tutti coloro che hanno una PMI o microimpresa. In ogni caso, però, i parametri molto alti richiesti per la concessione di credito, rispondono a una logica comunitaria e internazionale quale è Basilea 2 e nel 2018 con Basilea 3. "Linea guida" promossa anche ieri dal Governatore Draghi, prossimo candidato a Governatore della BCE, che cerca di migliorare la qualità del portafoglio credito delle banche per migliorarne la stabilità e la stabilità del sistema bancario stesso.

    Basilea 3 sarà ancora più ristrettivo di Basilea 2, che è stato a sua volta più ristrettivo di Basilea 1.

    Ovvio che questo comporta un credit crunch spaventoso. E chi ne paga le conseguenze? Le PMI. Dove? In Italia soprattutto, dove il 90% del tessuto imprenditoriale è PMI e microimpresa; quindi questo genera uno stallo del sistema, oltre che finanziario, industriale.

    Convengo con voi che il problema non sono i crediti concessi alle imprese, quanto i 500 MLD di Euro di titoli tossici che la BCE detiene nel suo portafoglio dopo aver salvato uan parte dei Pigs. Ma queste sono le linee guida. O ci si ribella come l'Islanda o si pagano le conseguenze, oltre che i debiti di altri.
    Ultima modifica di quantico; 05-05-11 alle 22: 43

  5. #15
    Maresciallo
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    E mi trovo anche io ora d'accordo con te. Ribellarsi però non la vedo così facile, sopratutto con la situazione disastrosa in cui ci troviamo. Abbiamo problemi di debito a tutti i livelli, dai comuni alle regioni.. Non la vedo così immediata la cosa ecco

  6. #16
    Soldato L'avatar di Selty
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    Io pensavo che il caso dell'Islanda fosse noto. Ricordo che se ne è parlato tempo fa, certo non tanto quanto per altri temi.
    I telegiornali ormai sono politicizzati, quindi è chiaro che a seconda della notizia viene data una certa importanza... e tralasciamo i casi in cui le notizie vengono chiaramente falsate. A quel punto solo chi conosce bene l'argomento o è coinvolto sa quale sia davvero la verità.. e si potrebbero elencare molti esempi.
    L'amore non è egoismo e nemmeno possesso.L' amore è vedere felice l'altro anche se lo è senza di noi... Se lo ami davvero, lascialo andare...

  7. #17
    Bannato
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    Ottima analisi.
    E' proprio così.
    Non se ne parla siccome non c'è crisi tutto va a gofie vele non c'è problema alcuno.
    Più importante è se un orsacchiotto dello zoo di Berlino prende l'influenza.
    Questi tg ormai, tranne pochissimi casi, sono proprio spazzatura e basta.

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