Io ho prestato servizio per un anno in compagnia istruttori nel quadro permanente di un RAV maschile, e sono arrivato in concomitanza con una 'tranche' di istruttori VSP appena arrivata a reparto.
Ho visto la maggioranza di loro strapparsi i capelli ed imprecare con le più grandi eresie quando si arriva al discorso "tu qua - il tuo collega ad Ascoli".
Rav di Ascoli, luogo di perdizione e di libero sfogo alle remote voglie di natura sessuale.
"Incredibile abbondanza di carne", me la definirà cinicamente un caporal maggiore scelto con cui lavorerò poi per qualche mese.
Un altro invece dice apprezzare la città in cui è finito, afferma che sicuramente ad Ascoli avrebbe perso il senso della famiglia, e con due figlie piccole non s'ha da fare.
Ora: io ad Ascoli non sono mai stato, ma mi sembra che le cose non siano proprio chiarissime li dentro.
Sulla questione della droga.. idem.
Quando sono arrivato al reparto (cioè non mi sono mosso perchè ero già li) sono arrivate anche 7-8 ragazze di Ascoli.
Al termine dell'anno ecco il resoconto:
- una è rimasta incinta
- due, dopo aver vantato fatidici fidanzati paracadutisti e lagunari, hanno frequentato apertamente soldati di ogni grado, età e categoria
- di una ho visto un video su cellulare, nel bel mezzo di una fellatio ad un personaggio che si rivelerà poi un maresciallo ordinario c.te di plotone, che si vanterà poi dell'accaduto diffondendo il video ai più.
Dell'ultima se non altro c'è da dire che aveva del talento in merito. Poi al concorso vfp4 non è riuscita a fare i piegamenti sulle braccia.
Le altre invece sono state oggetto di pressioni più o meno velate, a cui è successo anche un patatrak quando la notizia è arrivata a militari con parecchie stellette sulle spalle.
Morale della favola: se sono compiacenti, allora sono poco di buono.
Se non lo sono, allora sono oggetto di proposte indecenti dalla dubbia morale.
La situazione non è semplice, figuriamoci con un cadavere in mezzo.
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