Porto d' armi, Armi, Munizioni, Tiro, Poligoni: Normativa e consigli pratici

[Kojak]

L'art. 73 disp. att. TULPS ha una ratio normativa diversa e per certi aspetti predominante sulla citata L. 394.
Il possesso permanente delle qualifiche di pubblico ufficiale e ufficiale di PS in capo ai destinatari appartenenti alle FF.AA. e FF.P. li autorizza a portare l'arma corta in tutte le circostanze, anche in quelle cui ai privati titolari di PdA non è concesso.
L'appartenenza ai ruoli della Magistratura, alla carriera prefettizia e simili estende la facoltà di questo soggetti a girare armati anche nelle modalità viste sopra, essendo predominante la necessità della propria autodifesa in virtù dei ruoli esplicati (fermo restando l'anacronismo di questa normativa...).

Pertanto, l'agente o ufficiale di PS e di PG che porta la propria arma d'ordinanza (o quelle autorizzate dal 73) in aree in cui di norma ciò è vietato (si pensi ad esempio anche ai seggi elettorali) non incontra alcuna limitazione proprio per le sue peculiari qualifiche.

[Dario (Toscana)]

Ringrazio.
Più che altro la normativa è considerata anacronistica nella misura in cui consente a magistrati e prefetti provenienti dalla carriera civile, che quindi possono non avere alcun addestramento in materia di armi, di portare le armi senza licenza, mentre vieta agli agenti di PS di portare armi diverse da quella in dotazione, spesso considerata troppo pesante ed ingombrante. Tuttavia la sua vigenza fu confermata dalla più recente legge 36/1990, che estese la facoltà a tutti i magistrati (non solo PM e giudici istruttori) ed al personale dirigente e direttivo dell'Amministrazione penitenziaria.
Per il resto, penso che siano abbastanza pochi i magistrati, i vice-prefetti ed i prefetti che si avvalgono di questa facoltà, sia in considerazione del fatto che il rischio di aggressioni violente è diminuito rispetto agli anni '70-'80 - primi anni '90, sia perché sono sempre meno le persone che hanno dimestichezza con le armi. Tuttavia, credo le categorie interessate si opporrebbero all'abolizione dell'esenzione, perchè molti di loro vogliono mantenere la possibilità teorica di acquistare un' arma ed addestrarsi privatamente in poligono in caso di bisogno, anche se poi sono pochi quelli che lo fanno veramente. Infatti quando nel 2015 dalla categoria dei magistrati fu esclusa quella dei magistrati onorari, i giudici di pace protestarono. Semmai si tratterebbe di prevedere che la facoltà sia subordinata alla frequenza di un corso di tiro in poligono.
Allo stato, mi risulta pendente in Parlamento una proposta per estendere l'esenzione agli agenti di PS, non ai soli ufficiali:
https://www.camera.it/_dati/leg17/la...e=17PDL0048730

Andrebbe anche meglio chiarita la posizione dei "sostituti ufficiali di PS", che non esistevano all'epoca del TULPS, perchè, dal momento che la qualifica è ricoperta solo in sostituzione del superiore gerarchico, ritengo che, di fatto, possano portare solo l'arma in loro dotazione, anche se alcuni tra gli ufficiali di PS includono anche i sostituti:
https://www.diritto.it/il-porto-d-ar...ze-di-riforma/

Ed infine, c'è la questione dell'art. 77 della legge 121/1981, che vieta a tutti gli appartenenti alla PS, quindi anche ai funzionari che rivestono la qualifica di ufficiale di PS, di portare in servizio armi diverse da quella in dotazione, cosa che invece pare consentita agli ufficiali dei Carabinieri, in quanto la norma fa esplicito riferimento ai soli appartenenti alla PS. Quindi esigenze di uniformità dovrebbero portare o ad abolire l'art. 77 legge 121/81, rispristinando la piena portata dell'art. 73 reg. Es. TULPS, o ad estendere il divieto a tutte le polizie.

[Kojak]

Per il porto d'armi senza licenza anche per tutti gli operatori di polizia c'è la discussione aperta QUI.

Circa la figura dei SUPS (non specificamente normata dal TUPLS) bisogna applicare la disciplina "de relato" e quindi ritengo che il SUPS possa portare una propria arma senza licenza solo quando riveste tale qualifica: è un'ipotesi assolutamente rara, non mi è mai capitato di vedere un SUPS in attività continua ma solo "pro tempore" in ordine pubblico per una singola manifestazione.

Il PdA personale per gli ufficiali di PS appartenenti ai ruoli della Polizia di Stato si intende naturalmente FUORI SERVIZIO. Durante i servizi comandati possono portare esclusivamente le armi d'ordinanza.

Sono perfettamente d'accordo che l'intera normativa di settore dovrebbe essere completamente rivista e fatta uscire dai tempi bui del Medioevo normativo.....

[cbfrluc]

Una domanda: è possibile richiedere il porto d'armi per uso sportivo presentando il certificato di maneggio armi datato 2014? Premetto di aver ricevuto la revoca di obiettore coscienza al tempo e infatti nel 2014 presi il nulla osta acquisto singola arma che tutt'ora detengo. Ma adesso per chiedere porto d'armi sportivo ho appunto il certificato di maneggio 2014 ma sbaglio o non ha scadenza?

[Kojak]

@CBFRLUC
Come nuovo utente sei tenuto a presentarti nell'apposita sezione del forum. Trovi il link nella mia firma. Grazie.

[benelliracing]

Buon pomeriggio a tutti,

purtroppo in questi giorni mi è arrivato un provvedimento di divieto di detenzione armi per una lite di un parente con un vicino di casa dove sono denunciate le mie armi (3 fucili e 2 pistole) e preventivamente mi verranno tolte.

Io risiedo in un'altra abitazione, dalla questura mi dicono che è possibile fare richiesta di revoca del divieto e successivamente fare richiesta di trasferimento al nuovo indirizzo, qualcuno ha avuto problemi di questo tipo e risolti?

[Kojak]

La misura adottata può essere riveduta trascorso "un ragionevole lasso di tempo", valutato dalla stessa autorità che ha disposto il ritiro. Non c'è dunque una scadenza predeterminata, ma la valutazione dovrà considerare le reali condizioni oggettive e soggettive che hanno disposto il divieto nel singolo caso.

[Dust]

Buongiorno a tutti, mi chiedevo, qualsiasi civile può presentarsi presso TSN, noleggiare arma ed acquistare relative munizioni (da utilizzare esclusivamente in sessione di tiro) senza essere in possesso di porto d'armi e senza aver fatto il corso di maneggio? In parole povere, se questo fine settimana volessi andare al TSN per sparare in poligono (con arma da fuoco, non aria compressa) potrei farlo liberamente o sono necessariamente vincolato a iscrizioni, corsi e documentazioni costose oltre che a lungaggini burocratiche? Grazie per la risposta in anticipo.

[benelliracing]

La misura adottata può essere riveduta trascorso "un ragionevole lasso di tempo", valutato dalla stessa autorità che ha disposto il ritiro. Non c'è dunque una scadenza predeterminata, ma la valutazione dovrà considerare le reali condizioni oggettive e soggettive che hanno disposto il divieto nel singolo caso.

Oggi i Carabinieri di competenza mi hanno ritirato le armi, loro mi consigliano di far richiesta di cederle ad altra persona di fiducia ovviamente con porto d'armi per evitare che vengano confiscate ma la domanda va sempre fatta al Prefetto. Una volta cedute si potrà far richiesta di riesame e richiedere la cancellazione del divieto e poi rientrare in possesso delle armi.
Io volevo fare proprio il ricorso gerarchico al Min. Interno per tagliare il passaggio sopra menzionato.

[Kojak]

Buongiorno a tutti, mi chiedevo, qualsiasi civile può presentarsi presso TSN, noleggiare arma ed acquistare relative munizioni (da utilizzare esclusivamente in sessione di tiro) senza essere in possesso di porto d'armi e senza aver fatto il corso di maneggio? In parole povere, se questo fine settimana volessi andare al TSN per sparare in poligono (con arma da fuoco, non aria compressa) potrei farlo liberamente o sono necessariamente vincolato a iscrizioni, corsi e documentazioni costose oltre che a lungaggini burocratiche? Grazie per la risposta in anticipo.

No. L'iscrizione al TSN e il superamento del prescritto corso per l'idoneità al maneggio delle armi è condizione necessaria e obbligatoria per poter accedere alle linee di tiro usufruendo delle armi messe a disposizione dalla singola sezione.

Oggi i Carabinieri di competenza mi hanno ritirato le armi, loro mi consigliano di far richiesta di cederle ad altra persona di fiducia ovviamente con porto d'armi per evitare che vengano confiscate ma la domanda va sempre fatta al Prefetto. Una volta cedute si potrà far richiesta di riesame e richiedere la cancellazione del divieto e poi rientrare in possesso delle armi.
Io volevo fare proprio il ricorso gerarchico al Min. Interno per tagliare il passaggio sopra menzionato.

Il ricorso gerarchico riguarda vizi formali o sostanziali contenuti nel provvedimento di ritiro/revoca del porto d'armi: in sostanza si ricorre se l'atto è formalmente sbagliato o se i motivi che ne stanno alla base sono ritenuti ingiusti o illegittimi. La prassi indicata dall'Arma è quella più corretta.