Porto d' armi, Armi, Munizioni, Tiro, Poligoni: Normativa e consigli pratici

[alfacla]

Gentili signori, buona sera. Ho un quesito a cui non so trovare adeguata risposta. Mia moglie tempo fa ha seguito presso un tsn un corso per l'abilitazione all'uso delle armi da fuoco. Per problemi di mala educazione di quel direttivo e varie, ha terminato il corso ed invece di proseguire ha interrotto i rapporti liquidando quanto dovuto. Naturalmente il TSN l'ha giudicata NON IDONEA. Allora mia moglie si è recata presso TSN di altra città e trovandovi un ambiente di grande educazione e disponibilità ha brillantemente conseguito l'ambita abilitazione che le è stata ben certificata. Ora la questura locale NON vuole rilasciargli il porto d'armi, significando che esistono 2 pareri di tsn diversi (DA QUELLO LOCALE SI ERA Già CANCELLATA) e che creano problemi. Osservo che presso il secondo TSN ha conseguito il "brevetto" senza alcun problema. Ma scusate....quanti TSN deve frequentare e quante volte deve conseguire questa abilitazione prima di ottenere il porto d'armi ?? Ovviamente visite mediche ed indagini personali sono OK. Qualcosa NON MI QUADRA nel comportamento dell'autorità deputata al rilascio. QUALCUNO MI Può AIUTARE e/o consigliare come risolvere ?? (anche in PM email sulasal@tim.it) ....Grazie e cordiali saluti a tutti. .....alfacla

[Vinfer]

alfacla prima di partecipare al forum è gradita presentazione nell'apposita sezione, grazie

[alfacla]

Salve... spero non aver errato la mia presentazione. Fatemi sapere eventualmente ! Chiedo eventualmente scusa...sono poco pratico. Grazie....alfacla

[Kojak]

@ALFACIA
Ho riunito il suo topic con la discussione principale, in cui potrà trovare anche altri aspetti del mondo del tiro a segno.
Detto questo, l'unica possibilità che mi viene in mente è quella per cui il giudizio di inidoneità del primo TSN sia stato emesso in data successiva (per mero ritardo burocratico) a quello di idoneità emesso dal secondo TSN.
In ogni caso non capisco cosa sia stato presentato in questura per il rilascio del PA... Non penso abbiate presentato il giudizio di inidoneità.... e pertanto dovrebbe bastare il CIMA (certificato idoneità maneggio armi) emesso dal secondo TSN.
L'iniziale inidoneità (che può essere dipesa da mille fattori) può essere sanata anche successivamente dopo il superamento del corso con esito favorevole. Quindi non comprendo dove stia l'inghippo...

[alfacla]

Gentili signori, grazie per la risposta. Il primo corso frequentato è stato frequentato al TSN - A e poi (dato un ambiente piuttosto ostile a mia moglie è stato dalla stessa terminato liquidando le spettanze del TSN...con ovvia bocciatura da parte di quel TSN). Successivamente ha frequentato in altra sede un altro TSN dove ha iniziato con specifica iscrizione a quel poligono e nuova completa frequentazione dello specifico corso. A quest'ultimo TSN hanno peraltro dovuto provvedere alla cancellazione dal primo frequentato (da un registro apposito...mi hanno detto) . Poi quindi nuova iscrizione a nuovo tan . Inizio e termine del nuovo corso con conseguimento, senza alcun problema, della "Abilitazione" di cui trattasi. La questura, ove ovviamente è stata inviato il VERO documento di abilitazione, eccepiva qualche "dubbio" perchè il primo TSN (A) aveva segnalato la "bocciatura" ... mentre il TSN di ultima e definitiva frequentazione rilasciava il documento (ufficiale e allegato da mia moglie) della avvenuta abilitazione. Un bel rebus !! A fronte di un documento UFFICIALE, si tiene conto di una precedente segnalazione di bocciatura fatta da un TSN, inizialmente frequentato, di cui mia moglie non era neppure più socia. Ora ho inviato una relazione sui fatti occorsi con dettagli dell'accaduto. Vediamo come si sviluppa il tutto...ma sempre per mè incomprensibile sulle "difficoltà" emerse. Qualche suggerimento ?? Ancora grazie per le risposte in questo , per mè "incomprensibile garbuglio". Cordiali saluti....alfacla

[Vinfer]

Gentili signori, grazie per la risposta. Il primo corso frequentato è stato frequentato al TSN - A e poi (dato un ambiente piuttosto ostile a mia moglie è stato dalla stessa terminato liquidando le spettanze del TSN...con ovvia bocciatura da parte di quel TSN). Successivamente ha frequentato in altra sede un altro TSN dove ha iniziato con specifica iscrizione a quel poligono e nuova completa frequentazione dello specifico corso. A quest'ultimo TSN hanno peraltro dovuto provvedere alla cancellazione dal primo frequentato (da un registro apposito...mi hanno detto) . Poi quindi nuova iscrizione a nuovo tan . Inizio e termine del nuovo corso con conseguimento, senza alcun problema, della "Abilitazione" di cui trattasi. La questura, ove ovviamente è stata inviato il VERO documento di abilitazione, eccepiva qualche "dubbio" perchè il primo TSN (A) aveva segnalato la "bocciatura" ... mentre il TSN di ultima e definitiva frequentazione rilasciava il documento (ufficiale e allegato da mia moglie) della avvenuta abilitazione. Un bel rebus !! A fronte di un documento UFFICIALE, si tiene conto di una precedente segnalazione di bocciatura fatta da un TSN, inizialmente frequentato, di cui mia moglie non era neppure più socia. Ora ho inviato una relazione sui fatti occorsi con dettagli dell'accaduto. Vediamo come si sviluppa il tutto...ma sempre per mè incomprensibile sulle "difficoltà" emerse. Qualche suggerimento ?? Ancora grazie per le risposte in questo , per mè "incomprensibile garbuglio". Cordiali saluti....alfacla

Una situazione che non trova giustifiche o, almeno, io non riesco a trovarne posto che l'idoneità del TSN - B superava l'inidoneità del TSN - A ed era pertanto quella (del TSN - B) l'unica da tener conto. Comunque tienici aggiornati, sono curioso di come la faccenda si risolve.

[Kojak]

Le consiglio di chiedere un colloquio con il capo ufficio dell'Ufficio Armi. E' la prima volta in trentacinque anni da tiratore che sento una cosa del genere...

[alfacla]

Buon giorno, grazie infinite per la risposta. Ho contattato il funzionario responsabile della pratica presso la mia Questura, inviando anche una dettagliata cronistoria dei fatti occorsi. Vediamo come si svilupperà questa "vicenda" !
Sarà sicuramente mia cura tenere un aggiornamento in questa sede di eventuali sviluppi. Chissà che non possa essere "utile" a qualcuno. Con cordialissimi saluti....alfacla.

[Pecs]

https://www.armietiro.it/denunciato-...ghi-al-giudice
Mi piacerebbe sentire l'opinione degli appartenenti alle FFOO sull'argomento trattato nell'articolo, in particolare per ciò che concerne il paragrafo "autorità e potere". Ritenete carente la formazione degli operatori di PS in materia? Ci sono responsabilità che troppo spesso vengono prese "alla leggera"?

P.S. non mi è sembrato il caso di aprire una discussione nella sezione off-topic, ma se lo ritenete più opportuno Mod pensateci voi!

[Kojak]

L'articolo proviene da una nota rivista del settore che - giocoforza - si arrocca su posizioni di parte.
Ma voglio procedere per punti.
1) L'intervento della PG per la notifica di un provvedimento di divieto di detenere armi e munizioni per carenza dei requisiti.
Si tratta di un provvedimento sulla cui natura specifica non viene detto niente. Quali sono i requisiti mancanti? Se si tratta di una "semplice" negligenza nella conservazione delle armi è un conto; ma se si tratta di un provvedimento emesso a seguito di denuncia per maltrattamenti in famiglia o per minacce gravi, la cosa assume tutt'altro aspetto: in tal caso, al momento del sequestro amministrativo delle armi da fuoco (che peraltro risultavano essere state "cedute a terzi" - vendute? prestate? lasciate in deposito? boh... ), può essere parso logico agli operatori sequestrare anche la coltelleria utilizzata a scopo venatorio (della quale non abbiamo alcun riscontro fotografico: potrebbero essere stati tranquillamente coltelli tipo "Rambo"...). Quindi, come sempre, il comportamento della PG va valutato avendo chiara la situazione effettiva e non de relato, come pretenderebbe di fare l'articolo.

2) Le dissertazioni sul "potere immenso" attribuito alla PG.
"Armi e Tiro" nel corso degli anni non ha mai nascosto la sua posizione "anti-TULPS" in ordine soprattutto alle perquisizioni a iniziativa ex art. 41 che consentono tale attività "anche solo per sospetto" qualora si ritenga che Tizio disponga di armi da fuoco o materie esplodenti. In realtà non c'è nessun "potere immenso" che forse va ricordato essere appartenuto alle polizie di un tristissimo passato, ma la semplice applicazione di una norma giuridica "colpevole" solo di essere stata emanata con la firma dell'"Uomo della Provvidenza". Mi domando se invece in calce ci fosse stata la firma del "Migliore"..... A giudicare dal tenore dell'articolo, pare che la PG provi un gusto sadico nel gettare nel braccio secolare il povero vituperato cittadino vedendo nel procedimento penale addirittura una "condanna nella condanna". Semplicemente ridicolo. Sapete in quasi trent0'anni di servizio quanti articoli 41 ho applicato? DUE. Dico, DUE! E tutti nella flagranza del reato di porto abusivo di arma da fuoco. Non credo serva aggiungere altro.
Si arriva poi a scomodare addirittura fattispecie giuridiche quali l'abuso d'ufficio, salvo non dimostrare il cardine su cui si poggia tale norma penale: la dolosità nel perseguire un ingiusto vantaggio patrimoniale o la dolosità nell'arrecare a terzi un danno ingiusto. Significherebbe cioè che la PG operasse il sequestro NON in forza di un decreto o di altra attività delegata, ma SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per recare nocumento a Tizio.

Preferisco fermarmi qui, a fronte di considerazioni faziose e ridicole che traspaiono dal seguito dell'articolo e che non sono degne nemmeno di essere lette.