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Discussione: NBCR! Scuola Interforze della Difesa per corsi E.D. (Educazione a Distanza) in CriMil

  1. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da TOMAS MILIAN Visualizza Messaggio
    Buonasera, ho terminato il corso OP1, esperienza assolutamente unica, mi preparo per l'OP3. Consiglio a chi ne ha la volontà di affrontare questo percorso, non solo per il nastrino, ma per le conoscenze che vengono acquisite .Saluti
    Quoto e confermo.
    Sono istruttore OP3 e l'accesso ai corsi NBCR dovrebbero essere ricercati da chi effettivamente vuole operare nel campo.
    Non ha senso ricercare solo la "gloria" del nastrino togliendo spazio (i posti sono ovviamente centellinati) a chi effettivamente potrebbe/vorrebbe essere impiegato nel campo (ad es. in un nucleo di decontaminazione).
    Ragazzi, cerchiamo di essere concreti....
    Patria e Onore.
    Ferrum Ferro Acuitur.

  2. #22
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    be a me piacerebbe e sarebbe utile per il mio lavoro (118)
    Mi spiegate i vari step?
    Io ho fatto il corso elearning, poi dovrei essere chiamato alla fase residenziale, dopo si può ulteriormente approfondire ed operare sul campo?
    Dammi anche la spiegazione di OP1 e OP3.
    Scusa l'ignoranza.
    Caporale Leonardo Poli
    VI Centro

  3. #23
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    VDG, spiegami il senso della tua affermazione. Operare nel campo del NBCR per te che valenza ha?

    Aldilà del nastrino, ogni operatore militare, soprattutto un soccorritore militare come lo siamo noi, dovrebbe avere nel suo bagaglio di conoscenze le nozioni insegnate nel NBCR.

  4. #24
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    Citazione Originariamente Scritto da Domenico Visualizza Messaggio
    VDG, spiegami il senso della tua affermazione. Operare nel campo del NBCR per te che valenza ha?

    Aldilà del nastrino, ogni operatore militare, soprattutto un soccorritore militare come lo siamo noi, dovrebbe avere nel suo bagaglio di conoscenze le nozioni insegnate nel NBCR.
    A conferma di quanto ha evidenziato "Tomas Milian", spesso, quando erogo i corsi informativi NBC in ambito Corpo Militare e Protezione Civile, c'è sempre qualche allievo il cui unico obiettivo è di conseguire il nastino per colmare la così detta "ansia da petto vuoto".
    Talvolta, spudoratamente, manco inizio il corso che qualcuno mi chiede se poi gli fornirò il nastrino restando poi visibilmente delusi quando scoprono che, a parte l'acquisizione delle nozioni, non matureranno il diritto a portare nessun nastino.

    Non è certo questo il caso, ma volevo sottolineare che fare questi corsi presso la scuola interforze di Rieti costa molto (a parte il costo della scuola, c'è il costo dell'alloggio e del vitto) e quindi, con senso di responsabilità da parte di tutti, dovrebbero chiedere di andarci veramente quelli che anelano a un possibile impiego effettivo nel campo (nuclei di rivelazione/rilevazione/decontaminazione).

    Viceversa, ho personalmente visto a Rieti colleghi che, ad esempio, per ragioni di età (e in qualche caso di di evidente inidoneità fisica) non potranno mai avere un reale impiego operativo NBCR. In molti casi, non hanno superato gli esami o nel corso degli addestramenti pratici hanno evidenziato di non poter indossare l'indumento protettivo per questioni di scarsa agilità dovuta ad età avanzata o a evidente pinguedine. In tali casi, mi dici che senso ha avuto la loro candidatura?

    Chiaramente, concordo che tutti abbiano almeno seguito (e con profitto!) uno o più corsi informativi che, ovviamente, danno la giusta conoscenza della problematica consentendo di capire se ci si trova in situazioni potenzialmente a rischio. consentendo di saper indossare i DPI e di allontanarsi.

    Mi pare però doveroso sottolineare che un conto è la conoscenza della problematica ai fini del completamento del bagaglio culturale in termini di prevenzione ed autoprotezione da tale sempre possibile rischio che ciascuno di noi può incontrare nel suo ordinario servizio, ben altro conto è l'essere formato per saper operare deliberatamente e concretamente in un abiente "sporco".

    Insomma è la stessa differenza che passa tra un tizio che riconosce che una valigetta lasciata isolata in un aeroporto può contenere un ordigno improvvisato e chi effettivamente potrà dininnescarla e rimuoverla...

    L'informazione è giusto ed auspicabile che raggiunga capillarmente tutti, la qualificazione operativa, per un elementare discorso di massimizzazione del rapporto benefici/costi a carico dell'Ente, dovrebbe essere rivolta a chi poi intende e può metterla a profitto.

    Lo ripeto che ceramente non è il caso di qui ha postato, ma non credi che questo senso di "responsabilità gestionale" debba pervadere anche noi volontari sin già dalle nostre richieste e quindi sia giusto evidenziare la cosa?
    Ultima modifica di VDG; 26-05-11 alle 09: 36
    Patria e Onore.
    Ferrum Ferro Acuitur.

  5. #25
    Caporale L'avatar di Messy
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    Quoto quanto afferma VDG in ogni punto.
    Noi sì, chi più chi meno dovremmo essere "soccorritori" o almeno la gran parte degli appartenenti alla componente è formata per quell'incarico (oltre a logisti, conduttori, commissari, radioperatori e via discorrendo) MA...quanti di noi ne hanno veramente bisogno da dover seguire il corso qualificativo a RIETI?

    Non lo seguono neanche tutti i militari delle altre FFAA che magari ne avrebbero maggiore esigenza durante l'impiego in teatro operativo estero, accontentandosi di una preparazione basilare informativa in previsione di un'eventuale necessità già più concreta rispetto a noi del CM CRI (perchè ora come ora in T.O. solo infermieri e medici vengono impiegati, vedesi Afghanistan, e qualora avvenisse una maxiemergenza nazionale dunque in Italia seguendo il piano di Difesa Civile non viene allertato il primo milite inserviene del CM CRI che passa: ma conseguentemente tutta la catena che parte in primis dal nucleo dei VVFF, in contemporanea al 7° Battaglione NBC dell'EI ed anche noi infine con l'apposito nucleo specializzato da impiegare nelle zone di decontaminazione). Forse ho fatto una parentesi troppo ampia, magari anche imprecisa, ma era necessaria proprio per tirare le somme e far capire il senso complessivo del discorso.

    Come al solito chiedo, correggetemi se sbaglio, ma in fin dei conti per l'uso che siamo chiamati a farne ci si può benissimo accontentare della preparazione basilare data dai corsi informativi...lasciando ai più ardui e meritevoli, la possibilità di accedere agli specifici nuclei specializzati nell'impiego NBCR.
    . d'aquila penne; ugne di leonessa .

  6. #26
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    VDG, mi dispiace dissentire da quanto affermi poichè porta ad una concezione esclusiva della competenza in ambito CM CRI.

    Siamo seri, nastrino o non, un corso di tre giorni sull'NBCR può solo dare una idea vaga e confusa di ciò che rappresenta la minaccia NBCR: se uno ha la voglia e il desiderio di approfondire e qualificarsi perchè sconsigliarlo o vietarlo?

    Perchè l'età avanzata (che sarebbe?) o la pinguedine sono elementi che portano nei soccorsi in ambito NBCR alla automatica eliminazione di questi soggetti? Suvvia, siamo seri!

    Non è che forse, a Rieti, per problemi di bilancio non vi sono tutte le taglie dell'indumento protettivo che vi dovrebbero essere?

    Eppoi non è vero che chi è qualificato NBCR debba operare solo nei nuclei rivelazione/rilevazione/decontaminazione: vi sono anche posizione nella logistica di approntamento/intervento e di soccorso dove un ufficiale o un sottoufficiale con queste conoscenze può predisporre adeguate misure.

  7. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da Domenico Visualizza Messaggio
    VDG, mi dispiace dissentire da quanto affermi poichè porta ad una concezione esclusiva della competenza in ambito CM CRI.

    Siamo seri, nastrino o non, un corso di tre giorni sull'NBCR può solo dare una idea vaga e confusa di ciò che rappresenta la minaccia NBCR: se uno ha la voglia e il desiderio di approfondire e qualificarsi perchè sconsigliarlo o vietarlo?

    Perchè l'età avanzata (che sarebbe?) o la pinguedine sono elementi che portano nei soccorsi in ambito NBCR alla automatica eliminazione di questi soggetti? Suvvia, siamo seri!

    Non è che forse, a Rieti, per problemi di bilancio non vi sono tutte le taglie dell'indumento protettivo che vi dovrebbero essere?

    Eppoi non è vero che chi è qualificato NBCR debba operare solo nei nuclei rivelazione/rilevazione/decontaminazione: vi sono anche posizione nella logistica di approntamento/intervento e di soccorso dove un ufficiale o un sottoufficiale con queste conoscenze può predisporre adeguate misure.
    Ehm non è che che non ci siano le taglie (l'IPE viene fornito in tre taglie e la terza è davvero grande) ma il fatto è che proprio ho visto gente rifiutarsi di indossarlo per evidente incapacità a piegarsi per allacciare i lacci dei sovracalzzri e gente rifiutarsi di indossare la maschera adducendo i motivi più fantasiosi (dall'asma, al raffreddore, a intolleranze con la gomma cromo butilica del facciale).
    Sono il primo a prestarmi aggratis se qualcuno ha sete di sapere ma, consentimi, i soldi vanno spesi con giudizio in questi settori.

    Insomma, se qualcuno me lo chiede, sono a disposizione per dargli tutte le ripetizioni che vuole ma se mi chiede di fornigli le risposte del test della fase on line, lo manderei a quel paese anche se me lo segnalasse il Comandante.

    Mettiamola così, se la CRI fosse un'azienda privata e tu ne fossi il proprietario, spenderesti soldi per inviare un tuo dipendente ai limiti del pensionamento o evidentemente incapace (per ragioni fisiche, sia chiaro) a tentare di conseguire una costosa abilitazione o individueresti gente altrettanto motivata ma dalla quale potresti attendere anni ed anni di concreto impiego?
    Credimi, te ne guarderesti bene di mandare i primi e invieresti molto più volentieri i secondi.

    Invece la CRI è da alcuni percepita come lo "Stato Pantalone" e non tutti si pongono queste problematiche di ottimizzazione delle risorse mentre altri pensano solo a soddisfare la velleità personali o a favorire assurdamente l'amico o l'amico dell'amico.

    Se parliamo di sola logistica, ovvero dell'approntamento in zona sicura di materiali e mezzi, allora non credo ci voglia comunque alcun nastrino e tutto ciò che c'è da sapere lo si può apprendere senza spendere una lira impegnando la struttura interforze di Rieti (l'albergo, il ristorante, etc.) ma direttamente in locale sfruttando gli istruttori OP3.
    Poi chi ha detto che il corso in locale debba per forza durare tre giorni?
    Io, ad esempio, la parte teorica la faccio su un'intera settimana (in pratica è la parte teorica del corso di Rieti) e dunque credo sia più che sufficiente non solo per avere l'informazione sulla problematica ma per approfondire a sufficienza ogni aspetto importante.
    Nonostante ciò, di tanto in tanto, mi capita di dover bocciare qualche discente che viene più per tentare di ricevere l'attestato cartaceo di frequenza contando su esami burlette (evidentemente ha molti buchi sui parati di casa da nascondere) piuttosto che mostrare un vero interesse nella materia e fare tesoro delle molte cose che vengono dette....

    Eppure si tratta solo di un attestato di frequenza, praticamente pezzo di carta senza valore!

    Io credo che il Corpo debba essere effettivamente operativo e andare oltre rispetto ai (pur umani e comprensibili) desideri dei singoli.

    Insomma, io ho superato i 40 e comincio ad avere problemi di lettura con le scritte piccole piccole: potrei mai pretendere di essere scelto al corso di pilota rispetto a un collega altrettanto motivato e preparato ma ventenne?
    Ah, certo, se ragioniamo in barba alle tabelle mediche di efficienza fisica e se ho gli appoggi giusti, allora tutto diventa possibile ...

    Per inciso, ai vari corsi cui ho partecipato, nessun allievo delle FF.AA. (Esercito, Marina, Aeronautica, CC) aveva barba bianca nè il panzone di Obelix.
    Se mai andassimo a questi corsi con la tutina rossa, tra barba bianca e panzone, allora l'effetto "babbo natale" sarebbe davvero completo....

    Ma tu, te lo immagini Babbo Natale che fa l'operatore NBC?

    Non sarà anche per questo che, talvolta, non veniamo presi sul serio?
    Ultima modifica di VDG; 26-05-11 alle 18: 02
    Patria e Onore.
    Ferrum Ferro Acuitur.

  8. #28

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    ciao VDG.sono nuovo del forum ma sono interessato all'NBC.
    ho una curiosità: i corsi online implicano il corso a Rieti successivamente?
    se si,entro quanto?
    nel caso nn li si voglia o possa fare ci sono possibili conseguenze,anche disciplinari visto che sono un vsp dell'esercito?
    ti ringrazio della tua disponibilità

  9. #29
    Capitano L'avatar di Matty91
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  10. #30

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    Ho letto attentamente il post del collega VDG, e sono d'accordo con la sua esposizione, che poi ricalca ( se l'avete letta) la direttiva per l'addestramento 2011 , nella quale è chiaramente espresso che verranno privilegiati per alcuni corsi i più giovani. E' altrettanto vero però che non per questo se si ha l'efficienza fisica , e la mente ancora agile per sottoporsi a corsi qualificativi come i 15 gg di Rieti passati gli " anta" si debba per forza essere esclusi, tant'è che il sottoscritto è stato inviato dall'Ispettorato , pur con i capelli bianchi e un pò di pancetta, cose che non mi hanno impedito di indossare l 'IPE e di " fare la schiuma" come i colleghi più giovani e di superare l'esame finale ( ma devio dire che tutto il gruppo CM CRI del quale facevo parte è stato all'altezza ed abbiamo avuto un'ottimo " tutor"). Posso anticipare come " news" che i prossimi corsi saranno ancora più selettivi, e quindi chi volesse parteciparvi è avvisato che ancor di più non si tratta di una " passeggiata de salute". Certo, che poi quando vedo ( e leggo) che vengono fatte ordinanze che istituiscono scuole parallele nbcr che abilitano addirittura alla zona rossa rabbrividisco, e capisco perchè tra "pedalatori ", e tutine rosse non veniamo presi sul serio. Buona giornata

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