Io non aspiro a nessuna carica di questo genere
Io non aspiro a nessuna carica di questo genere
ti rispondo senza problemi.
ho fatto tantissimi servizi di riserva di o.p. e tantissimi servizi di o.p. in cui non abbiamo dovuto versare neanche una goccia di sudore e non credo di dovermene vergognare.
non sono qui a dirti i servizi che ho espletato quando ho fatto parte dei reparti mobili di milano,palermo e napoli poichè non stò facendo gare con nessuno anche perchè se avessi voluto gareggiare avrei chiesto di entrare a far parte delle "fiamme oro". chiedi però se vuoi solo per curiosità a persone che svolgono servizi investigativi di un certo rilievo (es. francodue) quante volte durante l'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare per omicidio ed associazione mafiosa nei quartieri più "delicati" delle città che sopra ti ho citato, è stato impiegato il personale dei reparti mobili e per quale motivo.
adesso non presto più servizio al reparto mobile, ma dopo un'esperienza in questura (ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico) di 5 anni, sono stato trasferito alla specialità polizia ferroviaria della polizia di stato di in una città del nord italia nella quale presto servizio da 3 anni.
Massimo rispetto alla Polizia Locale; ormai il luogo comune del "serve solo per dirigere il traffico" sta scemando ogni giorno di più.
Qui a Milano la PL è operativa in modo costante, compiendo azioni degne di nota, dall' O.P. al contrasto della microcriminalità diffusa.
Good Work.
Ciao
fatality e fasello smettiamola qui con i battibecchi ...basta
grazie Questore...
non hai sbagliato forum, ho soltanto messo le mani avanti...non vorrei fare diventare questa discussione una serie di battute e risposte fra voi due... esistono i messaggi privati per scambiarsi domande sulla professione attuale e i servizi "pericolosi"che si svolgono ... torniamo in tema!
Cerchiamo di restare in tema ed evitiamo l'avvio di mischie da Rugby.
Grazie.
E' da tempo che volevo intervenire in questa discussione ma volutamente ho atteso tempi più tranquilli, cercando di documentarmi il più possibile per valutare la famosa circolare emessa dalla responsabile dell'Ufficio Amministrazione generale del Ministero degli Interni.
Preliminarmente devo dire che ritengo forte e un tantino eccessivo il titolo di questa discussione il quale, non per colpa dell'autore, sembra rappresentare un orientamento di tutta un'amministrazione dello Stato gratuitamente contraria se non aggresiva (permettetemi questo termine) ad una categoria di lavoratori, cioè la PL.
A mio modestissimo avviso non solo non è così, ma l'orientamento ed il parere della dirigente del Ministero degli Interni viene argomentato con una certa complezza rimanendo comunque, come più volte riportato dalla scrivente, un parere.
cerco di fare un riassunto per non cominciare a citare sentenze e diversi pareri i cui riferimenti, comunque, li potrete trovare quì:
http://www.anvu.it/modules.php?name=...ticle&sid=1905
http://www.anvu.it/modules.php?name=...ticle&sid=1915
In sostanze è accaduto che per quanto riguarda l'armamento (pistole della PL) l'ultima circolare, sempre secondo me, non ha fatto altro che riferirsi al un quadro normativo attuale, non alle sentenze intervenute in merito le quali, se pur autorevolissime, rimengono sentenze che non hanno apportato cambiamenti alle Leggi vigenti in materia; ossia ad oggi un'amministrazione comunale può tranquillamente (e paradossalmente) non dotare di armi la propria Polizia Locale, facendole espletare anche servizi serali e notturni nei quali gli opertori possono potenzialmente trovarsi in situazioni di pericolo...così aimè è consentito dalle norme in materia, salvo prossime improbabili riforme.
E già quì non mi sembra che tale dirigente (la dottoressa che ha firmato l'ultimo parere) abbia espresso chissà quali devastanti pareri contrari alle leggi o alla categoria.
Secondo punto: mazzette di segnalazione. Lo stesso Ministero degli Interni ha già da tempo ammesso l'utilizzo delle famose mazzette distanziatrici, da parte degli operatori della PL e secondo il regolamento comunale in materia, precisando però che tale strumento dove possedere caratteristiche tecniche (peso materiale etc.) tali da non essere sfollagente o manganelli in uso alle FF.PP. in quanto questi ultimi strumenti, essendo classificati come armi, possono essere concessi alle PL solo a norma di una legge dello Stato che è competente in materia (attualmente non esite una legge dello stato che autorizza il manganello/sfollagente alle PL).
In merito, la dottoressa ha semplicemente detto che secondo il suo parere le mazzette distanziatrici, per essere definite non-armi (e quindi date in dotazione agli operatori PL) devono avere come predetto carateristiche diverse da uno sfollagente/manganello e per tanto (cito) "sentito il parere della Commissione Consultiva Centrale per il controllo delle armi cui deve essere inviato un prototipo per l'esame", precisando che salvo "ad eccezione dei comuni di Torino e Bologna", (che evidentemente hanno inviato un prototipo per la valurazione), " gli altri strumenti ( presumo che si faccia riferimento ai famosi bastoni estensibili) sono state definite armi proprie".
Anche quì non mi sembra sia stata espressa alcuna "eresia", ma una valutazione che al limite potrebbe anche non possedere caratteristica di estrema precisione più che giustificata dalla nebulosa regolamentazione di molti strumenti di autodifesa esistenti.
Ultimo punto:
per quanto concerne gli spray antiaggressione, la circolare (parlo sempre dell'ultima datata 29 marzo 2011) dice semplicemente che ad eccezione di quattro prodotti, che ai sensi dell'art. 2 comma 3 legge 18 settemre 1975 n. 110 riconosciuti come prodotti privi di attitudine a recare offesa alla persona, i restanti prodotti sono ancora (per il momento) ravvisabili come "armi" per i quali solo lo Stato è competente in materia, precisando più che correttamente, però, che "è in via di approvazione il regolamento che consentirà la liberalizzazione della vendita degli spray per difesa personale in atuazione...etc. etc."
..e anche quì non mi pare sia stata detto nulla di "aggressivo" o di "persecutorio" nei confronti della categoria P.L.
Molto semplicemente, e per tirare le somme di questo mio intervento, se viene chiesto un parere al Ministero per quanto concerne la nostra categoria, quest'ultimo si esprime secondo le attuali normative, non potendo entrare nel merito di sentenze seppur autorevoli, ed il tono utilizzato nella circolare è chiaramente un tono di "parere" e di "opinione", non di imposizione.
Infine, la nostra categoria è piena di contraddizioni nomativo/operative dove anche un "interno" addetto ai lavori si può perdere facilmente.
Per quanto sopra, pur ammettendo che la Polizia Locale non sia particolarmente amata da qualche funzionario del Ministero, ritengo l'attacco alla circolare (addirittura al stesso Ministero) eccessivo....ma è solo un mio modestissimo parere.
Aggiornamento.
ritengo doveroso sottolineare che in sostanza quanto da me postato, era stato espresso dal sempre attento e competentissimo collega Fasello, il cui intervento ho riletto oggi solo dopo aver postato il mio. Le dispute successive hanno portato tutti, me in primis, lontani dalla discussione.
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