Padova, microtelecamere nascoste sulla giacca dei vigili urbani
Due vigili urbani stanno testando il sistema che servirà per la lotta alla prostituzione, al commercio abusivo e alle indagini di polizia giudiziaria, ma anche per combattere le infrazioni al Codice della strada
PADOVA. Gli agenti della polizia locale come Robocop, con una microtelecamera nascosta nella divisa, sempre collegati con la centrale operativa e in grado di scattare foto e girare filmati. Padova lancia, prima in Italia, la sperimentazione del "grande fratello" in divisa.
Due vigili urbani da venti giorni stanno testando il sistema che servirà per la lotta al degrado (prostituzione, commercio abusivo, indagini di polizia giudiziaria), ma anche per combattere le infrazioni al Codice della strada. Due i sistemi in prova agli agenti: uno più voluminoso della grandezza di una ricetrasmittente, che viene attaccato al bavero delle giacche, l'altro molto più piccolo a forma di bottone è utilizzabile anche dagli agenti in borghese. Entrambi sono in grado di scattare foto e filmare.
Il collegamento con la centrale operativa della polizia locale avviene attraverso il trasferimento dei dati via cellulare. La micro telecamera è in grado di rilevare le targhe, ha un tasto di allarme per avvisare il comando in caso di pericolo per l'agente e può essere orientata dalla centrale tramite un joystick. Il costo di un sistema completo è di 2 mila euro e a produrlo è un'azienda in zona industriale, che ha ceduto a titolo gratuito i due apparecchi per la fase di sperimentazione.
I vigili «Robocop» avranno per lo più compiti di polizia giudiziaria. «Di sicuro filmeremo i clienti delle prostitute che si fermano nelle strade del sesso - commenta l'assessore alla Polizia locale, Marco Carrai - Ma soprattutto verranno utilizzate nelle operazioni di polizia giudiziaria». Sgomberi, sequestri di appartamenti utilizzati come bordelli, ma anche nelle manifestazioni l'occhio elettronico in divisa sarà uno strumento fondamentale per chi opera dietro le quinte.
Il collegamento costante con la centrale operativa è la vera svolta del sistema, perché permetterà al comando di vivere in diretta tutte le fasi delle operazioni. Il sistema sarà anche collegato a tutti i database per fornire all'agente in tempo reale tutte le informazioni sui veicoli: dalla situazione assicurativa a eventuali fermi amministrativi. «È uno strumento in più per il monitoraggio del territorio - spiega Carrai - Non potrà essere utilizzato per pizzicare gli automobilisti durante manovre pericolose alla guida. Per quello ci vogliono strumenti omologati dal ministero».
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