Secondo me non è giusto dare giudizi semplicistici sulla realtà dell' america latina.. E' semplice sparare senteze stando al caldo ed al sicuro in italia, ma vi assicuro, da sudamericano, che la realtà li è ben diversa da qui.
Ho molti amici in america latina e tutti concordano nel dirmi che i criminali piu pericolosi (parlo dell' argentina, un paese relativamente sicuro) sono proprio i minorenni in quanto, non esistendo da quelle parti una legislazione adeguata circa la criminalità minorile, questi quando uccidono o rubano non sono praticamente perseguibili e rimangono quindi impuniti.
Si sente quindi parlare spesso al telegiornale di poliziotti che uccidono a colpi di pistola ragazzini di 13 o 14 anni.
Il problema è alla base della società ed è socialmente radicatissimo e fa si che i ragazzi crescano con la mentalità del "pandillero" (ossia del membro delle gangs criminali) e non si facciano scrupoli ad uccidere.
La soluzione che si presenta piu ovvia da parte della polizia è dunque di non farsi troppi problemi nell' aprire il fuoco su un minorenne, comunque considerato irrecuperabile.
Per farvi capire l' entità del problema sociale vi racconto anche l' esperienza che un mio amico ha avuto in carcere (è stato arrestato per una rissa e si è fatto 20 giorni):
Una volta arrestato, è stato messo nella zona di buona condotta dove, continuamente, la gente fumava crack (che li si chiama "pasta base"), obbligava altri detenuti a chiamare a casa per farsi inviare del denaro, che andava ai "capi cella" (li si fa entrare tutto in cella, dalla droga, cellulari, soldi fino alle armi)..
Lui la notte dormiva con il coltello sotto il cuscino, sempre con la paura di essere aggredito (nell' area di buona condotta ogni giorno c' erano risse) oppure sodomizzato.. La notte sentiva sempre qualcuno che nella sua camerata veniva violentato.
Al piano di sopra c' erano invece i detenuti "normali" (non i "buoni", per intenderci)..
La notte si sentivano sempre le urla della gente che veniva uccisa a coltellate, li bastava che il capo cella ti dicesse di combattere con qualcuno e dovevi lottare con manici di scopa alla cui estremità venivano legati dei coltelli, tutto questo per il divertimento dei piu anziani..
Quando le guardie carcerarie volevano porre fine alle risse liberavano i cani nelle celle ed entravano sparando con il fucile a pompa caricato a pallettoni di gomma.
Ogni mattina, le scale che conducevano al piano di sopra erano lorde del sangue della gente che si era uccisa la notte ed un poliziotto le lavava buttandoci una secchiata d' acqua.
Per chi veniva ferito, era molto difficile avere una assistenza medica e spesso ad assisterti erano solo i tuoi compagni di cella, curandoti alla bella e meglio con qualche benda sporca.
la mentalità del luogo è che piu gente muore in carcere meno criminali usciranno di nuovo a delinquere.
non esiste redenzione, se sei un delinquente lo rimani per tutta la vita.
Questo per farti capire, caro Alex, che è fin troppo facile per noi che viviamo in italia sparare a zero sulle azioni della polizia di quei posti, come il BOPE, ma calandosi in quelle realtà e vivendoci ti rendi conto che non è tutto così semplice..
Amnesty international critica tanto il BOPE per l' uso della forza che applica ma, dal mio punto di vista, è già tantissimo che quei poliziotti non siano corrotto come il resto della polizia brasiliana e che decidano volontariamente, per una paga misera, di rischiare la propria vita per rendere piu sicuro il loro paese.
Se poi per farlo devono uccidere amen.
La situazione latinoamericana non si può affrontare con i soliti buonismi da pacifinti.. E' una realtà che può essere cambiata solamente con una lenta e costante diffusione dell' istruzione e del benessere, cosa che è molto difficile da compiere anceh qui da noi (basta pensare alla situazione di scampia, quartieri spagnoli e secondigliano a Napoli..).
Ovviamente con il mio intervento non voglio dire che secondo me è bello che la polizia si comporti così, voglio solo dire che prima di giudicare una realtà bisognerebbe viverla, tutto qui.
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